Penso che più che il/la modella/o, in questo meccanismo sia interessante la relazione:

- modelli – brand locali, che possono associarsi a una determinata tendenza o look.
Ribadisco che in diversi settori, ed in quello della moda&sportswear si diffonderanno a breve iniziative geolocali, che punteranno a radicarsi nel territorio, poi magari saranno assorbite da multinazionali, ma ne nasceranno altre genuinamente locali e così via…

In breve l’open source anche nella moda locale!

Concordo con Nicola, però d’ altro canto permetterebbe anche a coloro i quali hanno difficoltà a farsi apprezzare dalle agenzie di moda di mettersi in mostra e trovare magari il consenso della gente comune. Alla fine quello che conta per essere commerciali nella moda, non è piacere all’agente ma al pubblico.
Tuttavia esistono già simili concorsi lanciati anche dai social network ed allo scopo di conoscere chi sono i più belli di una città o una regione esistono già numerosi concorsi tradizionali. Interessante lo sviluppo perpetuo ma soprattutto il marketplace.

Ciao Daniele

te ne inventi una dopo l’altra

In questo meccanismo che stai impostando, mi pare di vedere il rischio “amatoriale”, ovvero la partecipazione di massa che allontana la professionalità e quindi, in qualche modo, la qualità.

Non tutte le modelle brave sono anche bellissime…

Grazie dell’invito Daniele, il servizio potrebbe essere molto interessante per gli operatori di settore (centri estetici, nuove linee di abbigliamento, nuove tendenze), mi sono sempre domandato se quelle persone che si credevano “trendy” in un certo momento, rivedendosi dopo anni non si sentissero ridicoli. Potere del cambiamento di aspetti e tendenze, ed è giusto che nell’era del 2.0, queste possano emergere ed eventualmente essere cavalcate da piccole e artigianali linee di abbigliamento, a dimensione locale.

La crew di skaters che associa la sua immagine e propone le proprie tendenze, i geek trendy, ecc…

Magari può essere interessante, penso che l’avrete già pensato a creare delle categorie (o tagging) legati non so ad espressioni estetiche legate a un genere musicale, o universitario , ecc.. con classifiche per tag e generali.

Personalmente credo molto nello sviluppo di piccoli brand di tendenze georeferenziate, forti soprattutto a livello locale, con prodotti realizzati e customizzati da piccole e quasi artigianali realtà.

Attualmente sto seguendo lo sviluppo delle realtà simili nel mio territorio, una più sulla tendenza tipicamente fashion e l’altra più strettamente street fashion, ovvero legate al raggae/hip hop e allo skate.

@ Luca: Si è molto esteso ma è proprio li il concetto. Vogliamo però dare la possibilità di far creare sotto concorsi verticali per le aziende che vogliono sponsorizzarli delle durata di meno tempo.
Es un Brand nel settore del trucco vuole fare un’operazione di marketing sugli occhi e noi gli creiamo il contest dentro a quello principale su “i più begli occhi d’Italia” della durata di un mese.

@ Federico: hotornot è molto focalizzato sulla votazione e l’incontro della community. Beauty and the web vuole sviluppare meno features di community e più di marketplace. Una cosa con un taglio un pochino più professional verticale sul settore del beauty. Il sistema di votazione è base 5 solo per coloro che si registrano.

Ciao Daniele,
“Il Concorso inizia il 1° gennaio di ogni anno e termina il 31 dicembre”, non è un intervallo temporale “troppo” esteso?
Intendo dire, mantenere alta l’attenzione per 1 anno/365 giorni non è cosa da poco… forse un meccanismo più snello potrebbe favirirne l’adozione, non credi?

Si infatti è durato un sacco lo sviluppo! Di più di quanto pensassi ma alla fine è nato.. Ora però già che ci sono non li taglio più!

Ciao Daniele
L’idea è interessante anche se avevo già visto qualcosa del genere in passato (mi pare fosse http://www.hotornot.com/ ma non sono certo)
I voti sarebbero esclusivamente quelli di utenze unici non ripetibili? Che meccanismo di voto/partecipazione intendi mettere su?

In onore del nuovo progetto ti sei fatto crescere i capelli