Lo stato del progetto

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      emanuele
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      booKerang è appena nato: all’inizio di maggio è stato presentato ufficialmente alla Fiera Internazionale del Libro a Torino e lo scorso 20 giugno è stato selezionato come una delle tre start-up italiane vincitrici al Techgarage 2008, il primo importante evento dedicato al venture capital in Italia, tenutosi alla LUISS di Roma. http://www.techgarage.eu/

      Oggi booKerang è una mini srl ad “azionariato diffuso”, se mi si passa il termine. Il sito è on-line (http://www.booKerang.it) nella sua versione iniziale con nuove funzionalità che vengono aggiunte progressivamente. bookerang ha già una piccola rete di librerie aderenti (oltre 40 librerie indipendenti per ora) ed una prima comunità (non solo virtuale) di lettori che comprano libri ‘anche’ in libreria.

      L’obiettivo finale è creare attraverso booKerang nuove occasioni di incontro tra lettori e librai e sostenere così le librerie indipendenti quali luoghi di diffusione culturale sul territorio.

      Affinché si creino i presupposti di una concreta opportunità di sviluppo per librai indipendenti e piccola e media editoria, occorre che booKerang venga diffuso capillarmente sul territorio nazionale: a fronte di un mercato potenziale stimato in 2.500.000 lettori-utenti e di 1.800 librerie, booKerang dovrà avere una community di 50.000 lettori (il 2% del target) ed una rete di 700 librerie.

      Per far questo sono necessarie risorse, collaborazioni e partnership. L’investimento economico necessario per lo sviluppo dell’intero progetto su scala nazionale è di 200.000 Euro.

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      Alberto
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      Ottima apertura, Emanuele. Leggiamo e reagiamo.

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      Walter Giacovelli
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      Ciao Emanuele

      Cerco di ragionare a voce alta dal sunto del vostro planning commerciale, ovviamente nel sintetizzare diversi aspetti complementari sono stati tralasciati, quindi rischio di dare feedback su informazioni che non ho e di mistificare, ma è un rischio che sono pronto a correre.

      Aspetti che mi piacciono:

      - Mi piace l’idea del marketplace trilaterale, con la vocazione a social network per gli utenti e l’incontro con librerie e case editrici.
      - Un plauso alla scelta forte e autorevole di non basarsi sul commercio elettronico ma su librerie vere, che da subito una connotazione di relazione tattile all’ecosistema che state progettando.
      - Non necessita di grossi investimenti, perchè si poggia su strutture esistenti e consolidate, piuttosto cerca di lavorare sull’ottimizzazione dell’informazione e l’incontro tra i soggetti (di quì la vision da marketplace).
      - Si connota come un servizio meme, (una sorta di visione virale che tende a divenire circolo virtuoso).

      Aspetti che potenzierei sono:

      - Relazione con partnership
      - Bisogno: Regalare libro Processo: Acquisto e regalo Estensione: Acquisto e faccio recapitare; magari stringendo accordi con società che già operano nel settore dell’invio di …(fiori) creando una sinergia nel dominio della recapitazione dei regali (regalo fiore + libro) un bel trade off tra i 2 servizi. Avrebbe 2 differenti modalità:

      - Ambiente di accesso: libreria Processo: acquisto libro, faccio recapitare (con o senza opzione dei fiori )
      - Ambiente di accesso: fioreria Processo: acquisto fiori, faccio recapitare , (sono informato delle opzione di regalare un libro)

      Nel primo caso ho un vantaggio di estensione di un processo, nel secondo caso rischio di avere un target inaspettato. Chiaramente in questo processo non ho tenuto conto l’enhancement alla vostra piattaforma e come far dialogare con quella già preesistente ad esempio di Interflora (ma la gestione di una query esterna non dovrebbe comportare grossi investimenti di sistema).

      Altro aspetto che personalmente svilupperei è il bookcrossing come leva per fidelizzare e creare un legame sempre più forte tra community territoriale di lettori e libreria.
      - Processo: leggo libro – ritorno in libreria a liberare il libro e condividerlo.
      Chi libera il libro potrebbe ricevere dei bonus – buoni sconto o altro (per questa mia azione)
      Chi acquista può ricevere in dono il libro liberato (magari con la formula semplicissima del just in time ovvero se ce l’ho te lo regalo…), in questo modo può scegliere se reiterare il processo del bookcrossing o gioire del suo dono;

      In ogni caso nella vision mi piace molto la strategia di vantaggio distribuito in questo ecosistema che man mano dovrebbe saldarsi e costruire legami forti.

      Ps:personalmente sto seguendo un progetto sul car pooling e la mobilità condivisa su social widget , nei prossimi giorni lo postiamo;
      (ho sempre individuato nelle comunità territoriali specie del bookcrossing, il naturale target e bacino di questa iniziativa, di riflesso anche bookerang). oltre a Gruppi di Acquisto solidale che credo lo siano anche per voi.

      Ciao Walter

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      emanuele
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      grazie Walter per il feedback,

      interflora è esplicitamente citato nei documenti (che non hai) di sviluppo del progetto e le tue riflessioni confermano intuizioni in parte già elaborate, anche se non avevamo pensato ad una vera e propria partnership con i fiorai, cosa che mi sembra interessante e da verificare.

      Al bookcrossing non abbiamo pensato per tre ragioni:
      1. il libraio (nostro primo alleato nella diffusione del progetto) non lo vede di buon occhio
      2. c’è già chi fa bene bookcrossing
      3. si pensava di implementare un servizio di “soft bookcrossing”: i libri in biblioteca di ciascun lettore possono essere segnalati come “disponibili al prestito/scambio” alla comunità di lettori.

      Comunque non sarebbe male pensare a modalità di bookcrossing che coinvolgessero attivamente i librai: usare il bookcrossing per portare lettori in libreria.

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      Alberto
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      Idee molto chiare. Sia il soft bookcrossing che il bookcrossing in libreria mi sembrano intuizioni promettenti.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Certo Emanuele mi riferivo a una forma win-win con le librerie di soft bookcrossing in cui sia un dono appunto che viene percepito dal lettore, da parte di altri lettori ma che logisticamente si realizza in libreria per cui associo il gusto del Dono in una nuova veste, soft bookcrossing che è già insito nel vostro nome bookerang (magari per distinguerlo dal core business bisognerebbe aggiungere un attributo del dono appunto, es: free bookerang, share bookerang, happy bookerang ecc.).

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    • Avatar di emanuele
      emanuele
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      ho inopinatamente cancellato la risposta… dicevo: bello! Non avevo capito bene ad una prima lettura.
      P.S. happy booKerang mi sembra niente male. : )

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    • Emanuele,
      sei stato al Bookcamp di Rimini? Com’è andata? Ho conosciuto (il vulcanico)Guaraldi. Pensi che il barcamp possa essere uno strumento per promuovere il progetto e “fare comunità”?
      Maurizio

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      emanuele
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      Interessante, anche se sono dovuto andarmene sul più bello: la cena.

      Scherzi a parte abbiamo partecipato ad un primo gruppo di lavoro dove si è parlato essenzialmente di distribuzione con mondadori e feltrinelli: la gdo acchiappa tutto, i piccoli numeri del e-commerce, librerie in franchising vs librari indipendenti, i prodotti editoriali minori che non trovano canali distributivi. Tutto interessante: booKerang si pone in questo mercato rendendolo potenzialmente più duttile e connesso.

      Poi abbiamo avuto un’interessatissimo contatto con Lulu – http://www.lulu.com/it -. Si è parlato della possibilità di collaborare concretamente: Lulu è alla ricerca di visibilità presso i librai indipendenti. Con booKerang i titoli di Lulu possono essere conosciuti direttamente dai librai bypassando i tradizionali canali distributivi in mano ai soliti noti.

      In conclusione l’esito del bookcamp è stato positivo. Da ripetere presto.

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    • Non ho ben chiaro come si sviluppa il vostro rapporto con le piccole case editrici.
      Come pensate di agire per creare valore per loro, in particolare per quelle che hanno un catalogo specializzato in un settore o genere?

      Avete già dei contatti in questo senso?

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      emanuele
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      Non abbiamo contatti formalizzati, abbiamo però parlato con diverse case editrici le quali sono sembrate interessate a promuovere i loro prodotti con bookerang. Alcune piccole (issime) case editrici si sono già iscritte con un account utente normale ed hanno messo in ‘biblioteca’ il loro catalogo.

      Comunque l’idea è quella di creare un account apposito per gli editori (che per ora non c’è e non avrebbe motivo di esserci visto il num. di utenti registrati) attraverso il quale l’editore stesso possa gestire in autonomia la promozione dei propri prodotti: l’editore potrà selezionare l’utenza in base alla località, età e gusti letterari per poi comunicare loro (ad esempio al fianco della lista desideri) promozioni, nuove uscite etc.
      Es. l’editore ediciclo che pubblica una nuova guida cicloturistica sui percorsi della provincia maceratese può decidere di promuoverla presso i lettori di booKerang delle province marchigiane ed umbre tra i 15 e i 45 anni e che hanno letto “Elogio della bicicletta” di Illich Ivan o che hanno libri taggati con “bicilcetta”. Una promozione economica verso pochi lettori, ma buoni. D’altra parte per prodotti editoriali di nicchia vendere 500 copie in Italia è già un gran successo.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Oppure semplicemente offrire in questo modo la possibilità per piccole case editrici o addirittura librai, di poter farsi spedire i libri stampati da Lulu.com, appositamente per le loro esigenze, su piccolissime nicchie che non vanno trascurate.
      Da una parte ben vengano iniziative come one to one per il micropublishing, dall’altra ben continuino nella loro opera di fermento culturale e di relazione piccole case editoriali e librerie (che in molti casi coincidono).
      Si tratta solo di trovare i giusti mix win-win, affinare, correggere, migliorare, e così via, progettualità aperta, mi piace……del resto un boomerang ritorna quasi nello stesso punto, ma mai nello stesso punto e questa è una bella metafora anche nei progetti, piccoli cambiamenti dopo aver sondato intorno nel mercato.
      Bookerang che volete di più nomen est omen….!!!!

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      emanuele
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      Abbiamo parlato con Manuela Gandini di Lulu al bookcamp di Rimini proprio di questo: i librai/editori conoscono i desiderata dei lettori ed ordinano di conseguenza.

      Grande la metafora… ed io che non ci avevo ancora pensato! Non sai quanto mi trovi in sintonia su questo punto. Per me il progetto è una sequenza ininterrotta di tentativi, sbagli e correzioni che può condurre ad una riuscita sempre parziale e temporanea o per dirla con Pareyson è “un fare che mentre fa inventa il modo di fare”.
      E allora lanciamoli questi booKerang e occhio alla testa! : )

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    • Avatar di emanuele
      emanuele
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      rettifica: 4 piccole case editrici ci hanno inviato i loro cataloghi

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    • Ciao Emanuele, le ultime idee-notizie che hai riportato da Rimini mi sembrano molto interessanti. Poi volevo dirti alcune cose. Innanzitutto mi piace l’idea dell’account degli editori. Lo hai già progettato? Potremmo fare un test con alcuni PE amici e vedere se si ritrovano. Mi sembra sempre importante far arrivare il messaggio che Bookerang non vuole sostituirsi ai canali tradizionali, non vuole disintermediare, ma aggiungere valore e trovare nuove opportunità per tutti.
      Poi ho dato un’occhiata nel sito e ho alcune osservazioni da farti.
      Una è proprio pedante (da prof di biblioteconomia, ma se non la facessi e lo scoprissero i miei studenti…): mai usare per gli autori la sigla AAVV. E’ una specie di bestemmia! Fai mettere il primo nome dell’autore, del secondo e del terzo, se sono di più usa la formula “e alii”. Se hai poco spazio puoi usare la stessa formula anche se gli autori sono meno di tre. (non si potrebbe, ma si può capire). Me n’è venuta in mente un’altra (giuro che poi smetto!): “La Bibbia” non è di AAVV! i nomi che trovi nelle varie edizioni sono dei cosiddetti autori secondari (curatori, prefatori, ecc.) l’AUTORE VERO in questo caso è un altro!
      Ma la cosa più seria era un’altra: perché non dare conto in modo più evidente del gradimento dei libri da parte dell’intera comunità di BooKerang? Insomma oltre all’elenco dei titoli che piacciono a Mario Rossi, potrebbero essere segnalati i dieci titoli più amati dai membri della comunità e graficamente essere presentati in quella striscia di copertine iniziali. Questa “vetrina di Bookerang” potrebbe interessare alle librerie (e alle biblioteche) per comporre delle vetrine reali. I lettori potrebbero essere spinti a inserire ancora di più il proprio commento al libro. Non so, ogni mese ci potrebbe essere “la biblioteca di BooKerang” e ” I libri più amati di Bookerang”.
      Basta smetto qui. Ciao
      Maurizio

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    • Avatar di emanuele
      emanuele
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      L’account per gli editori lo potremo progettare insieme. La realizzazione è prevista per settembre-ottobre, non prima e l’idea di un test con degli editori mi sembra ottima. Possiamo cominciare a lavoraci da subito se puoi.

      Ben vengano tutte le osservazioni da prof. di biblioteconomia che vorrai fare:
      mai usare per gli autori la sigla AAVV.
      booKerang è collegato ad un archivio dei libri in commercio in Italia, http://www.linklibri.net/, con oltre 450.000 libri già catalogati. Le modalità di catalogazione non le abbiamo scelte noi. L’unica cosa che possiamo fare, e che faremo, è dare la possibilità ai lettori di correggere ed integrare le singole schede libro in modo da avere un catalogo booKerang sempre più dettagliato e completo. Ovviamente le correzioni proposte dai lettori andranno ‘moderate’ da qualcuno per evitare di incappare in errori ancora più grossolani.
      Certo che la Bibbia di AAVV fa un po’ ridere!

      Per il gradimento dei libri, per ora c’è il sistema di voto (le classiche stellette) accessibile attraverso il pulsante ‘modifica preferenze’ al fianco della scheda libro. Poi è possibile visionare l’elenco dei libri più votati attraverso il menù esplora: http://www.bookerang.it/book/a/mostvoted

      Tutto il sistema va migliorato, magari ‘temporalizzato’: es. i più votati del mese, della settimana etc.

      A presto.
      Emanuele

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    • Avatar di Minerva84
      Minerva84
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      Scusate…avrei una domanda. Per le funzioni legate alla “libreria personale” non sarebbe possibile offrire la possibilità di catalogare i libri personali anche con la collocazione domestica? Mi spiego meglio: chi possiede parecchi libri spesso si crea un piccolo archivio dove si annota dove ha collocato i vari volumi. Se questo si potesse fare anche on line si offrirebbe qualcosa in più, a mio avviso, e qualcosa di non inutile per molti.

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    • Avatar di emanuele
      emanuele
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      Si Minerva, assolutamente si. E’ una cosa sulla quale stavamo pensando recentemente su suggerimento di un nostro utente. La cosa potrebbe essere utile per molti!
      A tale proposito faccio una domanda ai bibliotecari ed archivisti: esiste una modalità di catalogazione standard per la collocazione dei libri?
      : es. la collocazione 01.03.04.15 individua un libro posto nella stanza 01 – libreria 03 scaffale 04 – n.libro 15.

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    • Avatar di Minerva84
      Minerva84
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      Questo non te lo so dire. Mi chiedevo invece se fosse tecnicamente possibile predisporre la compatibilità di programma con i lettori di codici a barre attualmente disponibili sul mercato. Questo per offrire un ulteriore facilitazione all’inserimento dei libri in biblioteca.

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    • Emanuele,
      è arrivato settembre. Sto incominciando a pensare agli appuntamenti di Piu’Libri Piu’Liberi. Quest’anno mi occuperò dello spazio Piu’Blog. Gli argomenti saranno editoria-scrittura-blog-socialnetwork-SecondLife. Vogliamo ipotizzare una presenza del progetto Bookerang? Ti interessa? Se, si quale sarebbe il modo migliore? fammi sapere.
      Ciao
      Maurizio

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    • Avatar di emanuele
      emanuele
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      Mi interessa moltissimo. Vorrei con te, se sei disponibile, cominciare a pensare all’account per gli editori e magari riuscire a sperimentarlo anche prima della fiera per poi presentare agli editori presenti alcuni risultati. Presto ci sarà on-line una prima versione base dell’account. Le ipotesi di sviluppo sono ovviamente molte e tutte da valutare. A tale proposito sto mettendo insieme una sintesi delle proposte di kublai per booKerang.

      A presto.

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