• Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Case liberamente creative - House concertsCase liberamente creative – House concerts il 24/5/2010

    Ciao Gabriele, stai ancora seguendo? Ti chiedo un consiglio. Vorrei capire se hai studiato gli aspetti legali della faccenda. Se io invito trenta miei amici a casa mia e un artista suona, la SIAE può entrarmi in casa?

  • Ciao Gabriele,
    mi piacerebbe seguirti sotto il profilo del business. Inserisci qualcosa in più di questa semplice descrizione, la tua iniziativa è molto interessante e pertanto deve diventare fattibile.
    A presto
    Angelita

  • Ciao Massimiliano!! Grazie mille per l’informazione.

  • Gabriii,
    mi è venuto in mente che io partecipo ad un progetto interessante che si intitola “1 hour art“. Indovina come funziona?!…L’artista sceglie alcune città e chi vive in questi luoghi può commissionare un’ora d’arte offrendo la propria casa. Noi (Aspra.mente) siamo state contattate per Venezia , ma non abbiamo ancora definito i dettagli dell’incontro. Ti farò sapere!

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Case liberamente creative - House concertsCase liberamente creative – House concerts il 4/3/2010

    … capisci, qui ormai hai già una quindicina di commenti, diventa difficile seguire la conversazione per una persona che si iscrive adesso. Invece il forum, in cui tutto è diviso per argomenti, e i tags permettono la ricerca per parola chiave, è un ambiente più semplice da navigare. :-)

  • Ciao Alberto!! Grazie davvero!!! In effetti non sembra neanche a me… comunque l’idea è nata da un problema non di business. Ad ogni modo seguirò il tuo consiglio perchè mi interessa molto incontrare i pensieri delle persone. In questi giorni scriverò un po’ di più sulla mia idea.
    Graziee mille.

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Case liberamente creative - House concertsCase liberamente creative – House concerts il 4/3/2010

    A bruciapelo, non ci vedo un gran business. Io ho visto un home concert (Samuel Catarro a Milano, organizzato da salottolive). La situazione era ottimale, perché eravamo non proprio in casa, ma nello studio di Paolo Iafelice, e Samuel era da solo con chitarra e voce. Anche così, figurati: saremo stati in 50, e pagando 5 euro a testa a noi lo spettacolo è piaciuto, ma Samuel è venuto da Firenze per quella cifra è ci è stato proprio al pelo. Quelli di salottolive, poi, non è chiaro da dove guadagnassero.

    Secondo me i concerti in casa sono una figata dal punto di vista della socialità, ma non vedo come possano diventare un lavoro. Però spero di sbagliarmi!

    Perché non apri una discussione nel forum su questo tema? Prova scriverci, in qualche paragrafo, quanta gente credi che possa interessarsi a questa cosa, e quanto ciascuno di loro – secondo te – è disposto a pagare per una cosa come quella che hai in mente. Si fa così: clicca su “Avvia discussione” nella casella qui sopra “Forum di discussione”; scegli un titolo esplicativo per la discussione (tipo “Quanto è grande il pubblico potenziale degli home concerts?”); aggiungici dei tag che consentano a tutti di incontrare questa discussione facendo ricerche per parole chiave (tra i tag metti sempre anche il nome del progetto) e scrivi. Quando hai finito, il sistema manda una mail di notifica a tutti gli iscritti al progetto e ti mette un riassunto sul feed attività in home page. :-)

  • L’improvvisazione è l’anima della creazione musicale. Penso che sia il genere jazz a definire la nicchia della nicchia.
    L’improvvisazione è una forma di composizione istantanea ma è anche un modo per dare vita ad una composizione.
    tenendo d’occhio un po’ il sottobosco nazionale e non solo credo che la nicchia non sia così piccola. In effetti fioriscono iniziative dedicate alla ricerca basata sull’improvvisazione e sui linguaggi improvvisativi (anche se non sono visibili e ancora, come giustamente mi segnali, così diffusi). Credo che vista la difficoltà possa essere il momento buono per iniziare l’impresa. Ho la sensazione che ci sia una grande richiesta silenziosa.
    Penso che il contenuto sia assolutamente comprimario al formato e assolutamente importante per fare la differenza e dare un valore distintivo al progetto. Sto ragionando da settimane sulla sostenibilità economica e mi piacerebbe sapere, così a bruciapelo che ne pensi tu alberto? come la vedi dal lato della tua esperienza nel campo musicale? grazie mille

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