Il forum AxV e l’aggregazione in Sicilia: Kublai a una svolta peer-to-peer?

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      Alberto
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      Anche se avevo deciso, per vari motivi, di tenermi defilato, il forum Angeli di giovedì sera mi ha emozionato. E’ un po’ un sogno che si realizza: i progettisti di Kublai collaborano esplicitamente allo sviluppo di un progetto, AxV in questo caso. Questo vuol dire un sacco di cose, e in particolare vuol dire riconoscersi come come una community, in cui gli esiti dei progetti sono interdipendenti. Il confronto aperto e nettamente simpatetico tra Stefano e Pico, Federico, Walter e gli altri mi ha fatto sentire che forse sto costruendo, con Kublai, la casa che voglio abitare.

      Giusto il giorno dopo è successa un’altra cosa importante: Jesse ha fatto una serie di mosse per proporre ad alcuni progetti “mediterranei” (soprattutto siciliani) di Kublai di diventare pilota di MedLab, un progetto europeo che dirige nell’ambito del movimento dei LivingLab europei. Questi progetti sono Laboratorio per l’innovazione e Caffè Galante (entrambi in Sicilia) e proprio Angeli x Viaggiatori.

      E’ dal Kublai Camp 2009 che ho la forte sensazione che i kublaiani stiano usando Kublai per collaborare tra loro non solo a scrivere i loro progetti (che era il nostro obiettivo) ma per realizzarli (cosa che non ci aspettavamo assolutamente). Gli eventi di questa settimana mi fanno pensare che Kublai possa essere molto, molto più potente se voi ve ne impadronite e la usate per farne usi nuovi – anche se coerenti con i valori che abbiamo provato a incorporarvi – così come ha fatto Jesse.

      Voi pensate che siamo sulla soglia di una transizione ad un uso diverso e più ricco di Kublai? Avete qualche altra idea rispetto a usi possibili che potremmo sperimentare per la nostra piattaforma?

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      - Penso a un uso più intensivo almeno nel Club dei Progettisti di discussioni, forum, aperitivi, ma anche semplici ritrovi tra progettisti diversi attraverso second life, che rende davvero vicini gli stessi.

      - Al cercare di operare come distretti creativi, quindi quello proposto da Jesse è sicuramente un driver importante a livello di area, così come potrebbe esserlo Visioni Urbane, o altri progetti-traino quali appunto Angeli x Viaggiatori, Reti Glocali, Critical City in altre aree.

      - Stimolare attivisti ed esperti di fundraising per mettersi a disposizione dei progettisti con cui entrino in contatto e in cui credano. Per questo per esempio andrebbero maggiormente esaltati progetti quali MyMinutes.org e SmashingProjects.
      Oltre a favorire l’interazione pro Kublai, di progetti basati su interazioni peer to peer quali la Banca del Tempo ( come nel progetto Shahrazad) e Gli Affidabili.
      Che permetterebbe di quantificare il tempo offerto socialmente alla community di ogni progettista o utente, in modo da rendere visibile le interazioni dell’ecosistema Kublai.

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    • Probabilmente, anzi sicuramente, sarà per il momento di stallo che sto forzatamente vivendo con la mia partnership e quindi con il documento progettuale di RG, ma io da dopo l’estate in poi percepisco un senso di disagio qui su Kublai

      Da un ambiente congeniale, fertile, entusiasmante, fresco e perchè no anche sincero (per quanto lo possano essere le interazione online) sto percependo Kublai oggi come un ambiente da cui mi sento fuori posto ed è appunto da agosto che mi stò chiedendo perchè? Ma non voglio andare fuori tema … per sviluppare questi aspetti, se il caso, ci potranno essere senz’altro altre occasioni

      Rimanendo sull’oggetto del post: anche a me è piaciuto l’incontro di giovedì, mi è piaciuta la descrizione del progetto AxV, anche io ho colto una bella potenziale sinergia tra progettisti proprio dall’intervento di Pico, ho trovato carina ed anche utile l’idea delle magliette per i progettisti (molto meno ornamentale e più efficace di quello che si potrebbe pensare :-) )

      Un aspetto che mi lascia un pò interdetto sono queste sinergie che portano via molto tempo a Kublai, secondo me sottraendole ai piccoli neo-progettisti, tra soggetti in qualche modo già grandi come MedLab e già contestualizzati in territori per cui se non sei lì fisicamente sei escluso per ovvi motivi logistici

      Per farla breve, in questo periodo stò cercando di capire se Reti Glocali ed Enrico si possono ancora contestualizzare nella community di Kublai, che ne frattempo sta inevitabilmente e giustamente evolvendo e mutando, ottenendo ancora “reciprocità” oppure no.

      La mia idea è quella di chiedere un Help Desk appena sblocco la situazione di stallo di RG ed un attimo prima di avere in mano il documento progettuale definitivo in modo da approfondire ed eventualmente chiarire gli aspetti accennati e discutere con voi gli ultimi dettagli di progetto… perché qualsiasi strada prendano le cose, ormai, avrei piacere che il documento progettuale uscisse interamente da qui :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Per ora approfitto di questa conversazione solo per segnalarvi Social Projects, che non so se conoscete. Magari può dare qualche spunto.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Che tipo di disagio ? e perchè?

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    • Sicuramente ha a che fare con l’evoluzione di Kublai: troppo rapida per me (bho?)… direzione diversa da quella da me aspettata (forse?)… altro che non riesco a focalizzare (difficile dirlo !!!)

      Come ho scritto sopra me lo stò ancora chiedendo, ma ho difficoltà a mettere insieme i pezzi… riordino un pò le idee e poi se interessa (ma solo se interessa) apro un post a parte …

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Enrico, certo che ci interessa! Aspettiamo quindi il tuo post. Intanto vorrei aggiungere due cose.

      La prima è di ordine generale: Kublai non perde poi molto tempo a fare sinergie, sai? Tito è stato impegnato su due protocolli di intesa Ministero-Regioni, che adesso sono pronti, ma a parte questo non c’è stato altro. La mossa di Jesse sui siciliani è assolutamente una sua iniziativa, che a noi non costa tempo. Io credo sia un valore, perché penso da tempo che in Kublai dovrebbero esserci – oltre ai progettisti – coloro che comprano progetti creativi. D’altra parte, questa cosa succederà – se succederà – spontaneamente, non perché io credo che dovrebbe succedere. Sai bene, proprio da RG, che le reti sociali non si possono controllare. Uno di questi effetti non progettati di Kublai è l’aggregazione su certi territori, attorno a figure chiave. Noi citiamo sempre Walter in Puglia e te in Liguria, e sarebbe proprio bello che si creasse anche un’aggregazione in Sicilia!

      La seconda ti riguarda più direttamente. RG – non è un segreto – ci è sempre sembrato un progetto ambizioso. Ti ricordi quando ti sfidavo sul “perché uno di Genova dovrebbe fare un blog su RG invece che su Splinder?”. Ma, anche se il partenariato di RG si sfascia, rimane Enrico: tu hai fatto un percorso di progettista vero, importante. RG è importante, ma non è certo l’ultimo progetto che farai. E qui su Kublai ti sei conquistato molta credibilità, che potrebbe aiutarti nella ricerca di partners e appoggi per la prossima avventura. Che potrebbe partire meno di quanto credi, visto che Anna Venegoni, che fa parte del vostro gruppo, si è presentata a sorpresa all’assemblea di CITIES a Modena (di cui su Kublai si sta discutendo in modo appassionato) per importare CITIES in Liguria! E un pezzo importante di CITIES è l’animazione online. Ti ricorda niente? :-)

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    • Intanto che rifletto su quanto scritto da Alberto… volevo fare solo qualche piccola aggiunta:

      1) Anche se il partenariato di RG “si sfascia” il progetto ed il Network resta ben saldo lì dove sono. Credo di poter affermare che esiste già una certa dose di “affetto” attorno a questo spazio da molti considerato come “punto d’incontro” che mancava tra diverse realtà liguri … peccato solo che in questo periodo mi vedo costretto a viaggiare con il freno a mano tirato !!! :-(

      2) Ho sentito telefonicamente Anna proprio qualche giorno fà per alcune cose legate a RG e mi ha accennato della sua presenza a Modena :-) Aggiungo che Simone di BCC ha quasi pronto il jingle di RGL che pubblicheremo proprio in occasione della sua intervista, spero già settimana prossima !!!

      Detto questo … passo in modalità riflessiva :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      “Che potrebbe partire meno di quanto credi” ovviamente vuole dire “Che potrebbe partire PRIMA di quanto credi”. Scusa :-)

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Ci sono dei passaggi che non conosco e che sono criptici, ma da quello che scrivi intuisco ci siano problemi all’interno del nucleo propositore di Reti Glocali.
      La creazione di una rete su una piattaforma di condivisione di alcune idee, valori, ideali, non è un processo facile, ma in genere è un processo caotico, conflittuale, selettivo.
      Dove ci sono avvicinamenti, divisioni, separazioni, ricongiungimenti, ma la cosa importante è “il progetto ed il Network resta ben saldo lì dove sono”…

      Stessa cosa anche per altre realtà e reti che stanno nascendo, ma credo che ormai il substrato per attivare questi processi collaborativi, peer to peer, ormai ci sia, per cui se qualcuno non è allineato, c’è da qualche parte un altro progetto, altre soggettività, che si stanno polarizzando e hanno voglia di fare rete.

      I processi di auto-organizzazione sono così, sempre a districarsi tra caos e determinismo schematico, non li può controllare del tutto, puoi solo avere fiducia in quello che stai facendo e andare avanti, così come avviene in Kublai.

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      Alberto
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      Bella segnalazione come al solito, Federico… ma cosa hai in mente?

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    • Ci sono dei passaggi che non conosco e che sono criptici, ma da quello che scrivi intuisco ci siano problemi all’interno del nucleo propositore di Reti Glocali.

      No Walter RG stà andando bene ed in questo momento non ci sono conflittualità, anzi c’è un’insperato entusiamo, consenso ed anche sostegno al progetto (interno ed esterno)… il problema riguarda soltanto la Cooperativa che ha delle conflittualità interne che ho chiesto di risolvere entro un certo tempo (visto che vanno avanti da prima della nascita di RG e non ne sono stato informato per tempo) perchè così come sono adesso danneggerebbero presto o tardi anche il mio lavoro… sono criptico solo perchè se dovesse esserci frattura vorrei che fosse senza polemica … tutto qui !!! :-)

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    • Avevo intuito :-)

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    • Provo a dare una spiegazione al mio primo post di questa discussione …

      Parlavo della sensazione di “sentirmi fuori posto” da dopo l’estate in poi ed ho addebitato questo stato d’animo all’evoluzione di Kublai:

      1) troppo rapida per me
      2) direzione diversa da quella da me aspettata
      3) altro che non riesco a focalizzare

      Il punto 1) forse ha a che fare con la necessita’ (che anche io trovo fondamentale) di creare un’apertura trasversale ai progetti di Kublai per favorire la collaborazione tra progettisti, ma anche per puntare (aggiungo io) alla Serendipity che il web 2.0 puo’ generare in una circostanza di quel tipo … Premesso questo provo a spiegare il dubbio: le molte iscrizioni nuove di questi ultimi tempi hanno forse spinto il team di Kublai a valutare (credo) la possibilita’ che i progettisti stessi potessero aiutare altri progettisti sostituendosi in alcuni casi direttamente allo staff (magari sbaglio, ma io l’ho percepita cosi). Per varie ragioni credo invece che il supporto ai progetti/progettisti debba rimanere a carico dello staff di Kublai, mentre credo utilissimo incoraggiare le potenziali collaborazioni tra progettisti che in particolari casi (non in tutti) potranno senz’altro aiutarsi a vicenda

      Il punto 2) lo raccorderei all’ultima parte del punto 1). Come progettista non mi e’ possibile pensare di sostituirmi allo staff per supportare/dare il ben venuto/orientare altri progettisti. Tutto questo per la verita’ mi piacerebbe… il problema nasce dal fatto che il tempo che occupa un lavoro ordinario, la famiglia, problemi quotidiani di varia natura ed il progetto RG mi obbligano ad ottimizzare e centellinare il tempo dei miei interventi sul web…

      Il punto 3) forse e’ piu’ dovuto ad uno stato d’animo temporaneo per la costrizione a dovermi muovere con il “freno a mano tirato” come ho gia’ avuto modo di accennare …

      Queste riflessioni piu’ o meno “riordinate” sull’evoluzione di Kublai hanno creato il disagio in seguito sfociato nel post che avete letto

      Poi c’e’ stato il post di Alberto che mi ha presentato uno scenario che non avevo assolutamente percepito e che in parte “riempie” qualche vuoto … adesso pero’ mi chiedo (troppe domande ? :-) ) perche’ mi sono perso alcuni passaggi che definirei importanti della mia presenza su Kublai? …

      Detto questo torno in modalita’ riflessiva partendo sicuramente da un po’ di autocritica … :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Enrico, il punto 1 è sostanzialmente vero. L’organizzazione di Kublai deve essere resa scalabile: il team ministeriale non è espandibile all’infinito. Per fare questo, la mossa più ovvia è quella di chiedere alla community di avere cura dei propri membri. Il team, naturalmente, continua a fare la sua parte – in particolare fornisce uno zoccolo duro di coaching, di lettura approfondita dei documenti di progetto che viene garantita comunque. Ma non c’è dubbio che Kublai deve crescere per essere davvero utile ai kublaiani, e che in questa crescita i kublaiani devono fare la loro parte.

      Questa cosa ci è stata chiara fin dalla primavera. Io e Walter lo scrivevamo in maggio (qui la discussione completa). :

      I progettisti sono la frangia più selezionata della community kublaiana, e i suoi beneficiari: ricevono idee e assistenza nella discussione sul social network. Ai progettisti, quindi, chiediamo di farsi parte attiva nella discussione non solo del proprio progetto, ma anche di progetti altrui. [...] senza forzature. L’importante è il principio, cioè no project left behind, siamo una community e ci occupiamo gli uni degli altri. E la cosa ha vantaggi per tutti: chi di voi l’ha già fatto sa che, partecipando alle discussioni sui progetti altrui, si cresce molto e ci si diverte.

      Circa il punto numero 2, è coperto dal “senza forzature”. Tu in particolare sei uno che partecipa molto, e in modo molto costruttivo. Se a Kublai facessero tutti come te saremmo la community creativa più forte del mondo, quindi non capisco proprio di che cosa ti preoccupi :-)

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    • Ai progettisti, quindi, chiediamo di farsi parte attiva nella discussione non solo del proprio progetto, ma anche di progetti altrui. [...] senza forzature.

      Allora penso che vada data maggiore evidenza ed enfasi a questo concetto… la contestazione piu’ ovvia e’ dire: si, ma lo staff di Kublai e’ pagato dal Ministero, io invece sono qui per cercare, tra pene e guai, di costruire qualcosa che potrebbe consentirmi (con un po’ di fortuna) anche di avere delle entrate mie … ecc.

      Approfondire la filosofia che sta’ alla base di questa “richiesta” da parte di Kublai potrebbe (credo) aumentarne l’efficacia e mettersi al riparo da questa critica (per certi versi anche lecita)

      Aggiungo (gia’ che sono lanciato :-) ) che si potrebbe valutare l’ipotesi di “rafforzare” la comunicazione interna tra i membri del club dei progettisti in maniera tale da ridurre al minimo (o almeno provarci) la circostanza per cui ci sono membri che sanno piu’ cose (hanno piu’ elementi a propria disposizione) ed altri meno … curare maggiormente questo aspetto potrebbe rafforzare il legame tra i membri del team ed aumentare la partecipazione :-)

      p.s.: resto sempre convinto che orientare i nuovi arrivati e’ praticamente impossibile per chi non ha una visione complessiva degli altri progetti presenti in Kublai. Io avevo iniziato a dare il benvenuto ai “nuovi” ma poi ho smesso perche’ a parte un “benvenuto” che non costa niente alla maggior parte di loro non saprei cos’altro dire

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      Alberto
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      Io la vedo da un altro punto di vista, e cioè: il MISE mette in piedi – come esperimento – una community di creativi, e cerca di renderla indipendente dal MISE stesso. Se i creativi la riconoscono come una cosa utile cercheranno di tenerla in piedi; se no, la lasceranno morire, cosa che non è un dramma per nessuno se si scopre che Kublai non è poi così utile. Qualunque cosa facciano i creativi, sarà per definizione la cosa giusta.

      Quanto a rafforzare la comunicazione tra i membri del CdP, come vedi ci stiamo provando. Anche l’incontro in SL di giovedì andava in questa direzione. :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Nulla di particolare, Alberto.

      In Social Projects adottano alcune soluzioni interessanti, come il micro-finanziamento o gli sponsor di progetto, oltre ad un semplice sistema di rating.

      Quando ho proposto alcune sperimentazioni, dai circoli delle competenze all’utilizzo delle NingApps alla cancellazione dei progetti silenti l’ho fatto perché credo che Kublai come sistema complesso vada sempre mantenuto sull’orlo del caos, ovvero nella zona di possibile evoluzione. Senza perturbazioni viene lasciato scivolare verso un equilibrio non fecondo, verso la tranquilla e sterile routine. E’ vero che a introdurre troppe perturbazioni si rischia di disgregare il sistema, ma forse un maggior propensione alla sperimentazione andrebbe coltivata.

      Per me una comunità dedicata ai progetti deve fare in modo che almeno una piccolissima percentuale di questi venga realizzata (e che tra questi una piccolissima percentuale abbia successo), altrimenti non ha ragion d’essere. Se dopo due/tre anni non si hanno almeno quattro-cinque progetti realizzati sarà difficile convincere nuovi utenti a entrare nella community. Come ho scritto, la mancata realizzazione (o, peggio, il non arrivare neanche a un documento di progetto & business plan da presentare a possibili finanziatori) è da addebitare più ai responsabili dei progetti che a Kublai.

      Quindi ben vengano “spinte” come quella di MedLab.

      E cercare di coinvolgere in qualche maniera “creativa” fondi di capital venture, magari quelli con una filosofia più open come H-farm?

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Bellissima sollecitazione, Federico. Come sai, anch’io mi diletto di teorie della complessità, e il bordo del caos mi affascina. Immagino tu mi veda come un po’ troppo conservatore… e forse hai ragione. Senti, facciamo una cosa: mi piacerebbe provare a inventare una cosa con te che vada in questa direzione. Cominciamo con una chiacchiera di condivisione su Second Life?

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Le sollecitazioni al cambiamento e a fare sono costantemente presenti, ogni giorno, con Marco, con Alberto, con altri della community si discute dei cambiamenti.
      La questione è capire quei cambiamenti che sono funzionali al sistema e quelli che sono funzionali a noi; spiego meglio, tutti abbiamo magari delle idee e proposte, non necessariamente sono sbagliate o giuste, semplicemente magari non sono efficaci al sistema.

      L’esigenza dei circoli porta sicuramente un valore di riconoscibilità di skill e professionalità che è importante, questa cosa va introdotta, ma semplicemente i circoli così impostati sembrano rigidi, ridondanti e sbagliare una seconda volta dopo la banca delle piccole consulenze sarebbe un errore imperdonabile.

      Altra cosa è che i circoli sarebbero (come le NingApps) solo dei pagliativi determinati dalla piattaforma e non una soluzione funzionale ad un problema; per cui richiederebbero comunque un effort e un grado di partecipazione e interazione dei progettisti molto alto.

      Personalmente mi sto convincendo che debba realizzarsi più un modello di richiesta di competenza e volontaria offerta della stessa, dopo che tale richiesta sia stata girata in un circolo ristretto quale il Club dei Progettisti ed eventualmente estesa ad altri elementi.

      Anche questa ipotesi non è detto che sia efficace; di certo c’è che si dovrebbe maggiormente intervenire ad acquisire informazioni e dati sensibili in maniera più efficace nel db per poter cercare gli stessi; di certo c’è che in una community dove ci sia un forte grado di interazione, su numeri comunque ancora contenuti il modello linkedin (che ha funzionato pressocchè bene per degli anni, solo attraverso un processo relazionale) è molto efficace.

      Riassumendo:
      1 se c’è forte interazione allora va bene il modello linkedin, che richiede un tipo di ricerca di skill in base alle proprie esigenze in maniera relazionale, (facilitata in un cluster come il Club dei progettisti che è sull’ordine dei 100-500 membri).
      2 se c’è poca interazione da parte dei progettisti, sarebbe poca anche per realizzare l’effort per cercare queste competenze aggregate, rischiando di avere una matrice troppo sbilanciata tra progettisti poco motivati – collaboratori molto motivati.

      Per cui è necessario individuare come sempre il giusto mix.

      Per quanto concerne servizi di Fundraising, ho visto quello che segnali, come al solito interessantissimo, anche se punterei secondo me a valorizzare ciò che esiste in casa :
      2 progetti di Fund Raising ancora imballati (almeno per Kublai) Myminutes.org, SmashingProjects, oltre a valorizzare in chiave di utilizzo in Kublai i sistemi peer to peer proposti dalla banca del tempo (ne esiste una che sta sorgendo in Kublai) e dagli Affidabili.

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    • Secondo me questa è una di quelle discussioni che è complicato portare avanti in modalità asincrona. Cito Alberto: Cominciamo con una chiacchiera di condivisione su Second Life? :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Se per ogni proposta che viene fatta si rilancia dicendo che ce ne sono altre migliori (o più efficaci, più flessibili, più qualcosa) non se esce.

      Se si sperimenta, con criterio, forse sì.

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Una chiaccherata si può fare, ma deve essere orientata a un preciso obbiettivo operativo.
      Tono troppo da “ingegnere”? ;)

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Allora quando ci si vede su Second Life?

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Sì. :-)

      A parte gli scherzi, non siamo certo alla fase di obiettivi operativi! Tu vedi Kublai un po’ troppo organizzata, io la vedo forse un po’ troppo entropica. Tu raccontami la “tua” Kublai e io ti racconto la “mia”, e vediamo cosa se ne cava.

      L’unico problema è che questa cosa – lo capisco – fa perdere tempo e rischia di non portare a niente. Personalmente è così che imparo, ma capisco benissimo se a te sembra troppo dispersivo.

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      La prossima settimana sono abbastanza libero, proviamo martedì 20/11 sera?

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Per me può andare. Vediamo che ne dicono gli altri.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Aggiungo delle postille alla risposta di Alberto subito sotto, semplicemente perchè ritengo necessario chiarire dei punti che evidentemente sono stati poco chiari e deve esserci uno sforzo maggiore a questo punto di chiarezza.

      1) Il salto di scala di Kublai, si può realizzare con una compartecipazione dei progettisti, principalmente aggregatisi nel Club dei Progesttisti, in cui c’è un concentramento maggiore di interazioni, informazioni, buone pratiche che circolano.
      Il quadro generale, in effetti è difficile che i progettisti lo possano avere (è difficile anche per lo staff), ma si cerca con espedienti quali la geomappatura dei progetti, il report settimanale, alcuni approfondimenti del post, o aperture di forum come questo, oltre che ad appuntamenti in Second Life, di snocciolare alcuni aspetti e fare il punto di altri.

      E’ indubbia la necessiatà di individuare dei progetti che siano strategici, in un determinato settore o area geografica, come è per esempio Reti Glocali, ma questa operazione di “effetto traino” e aggregativa, nasce si come dici tu in maniera serendipity, ma in ogni caso appena emersa questa caratteristica e individuata dallo staff, deve essere fatta emergere e seguita, in modo che diventi una risorsa per i progettisti stessi, compreso il progetto Hub o di traino, che non deve viverla come una “condanna”, ma anzi come una risorsa di coresponsabilizzazione.
      In cui una parte di necessaria attività strategica di costruzione delle partnership e delle relazioni, non viene effettuata tutta all’esterno, ma viene coltivata in ambiente assistito, appunto Kublai.

      2) Quì si tratta di percezione sia qualitativa che quantitativa del fare, anche in questo caso c’è stata una differente interpretazione che andrebbe al più presto chiarita, proprio per evitare un errata percezione di carico di lavoro Pro Kublai richiesto.

      Quando è stato lanciato l’appello all’accoglienza su Kublai, l’obiettivo non è stato quello di gravare questa operazione sulla community, perchè comunque sapevamo che l’80% almeno dei nuovi iscritti sarebbe comunque continuato ad essere accolto da elementi dello staff, che è così di fatto, come puoi osservare quì.

      L’obiettivo principale era quello di attivare un processo organico di co-responsabilizzazione nei confronti della community, di attenzione ad una fase importante quale quella dei nuovi iscritti, in cui si gioca una fondamentale partita che è quella della percezione di calore e di energia di una community. Fermo restando che questa operazione come quella del punto 1 è comunque gestita e supervisionata il più possibile dallo staff, si fa appello a libere e spontanee interazioni degli utenti.

      Come e in che misura?
      Una tendenza che sta emergendo intuibile dagli ultimi 200-300 iscritti, è che questi sono relazionati con almeno un progettista, praticamente si aggiungono ad un progetto all’atto dell’iscrizione, ergo sono stati già invitati dallo stesso.
      In questo caso, sarebbe opportuno che il progettista stesso, oltre a estendere l’invito privato per email, allo stesso, rendesse pubbliche alcune informazioni attraverso lo strumento del wall di accoglienza, offrendo quindi una presentazione calda, un pò come introdurre alla comunità il progettista. Non tanto per dare delle indicazioni su eventuali progetti, o altro da seguire (questo processo in linea di massima è un compito dello staff) ma per dare una sorta di “linguaggio non verbale” di una community, in cui il progettista evidenzia elementi della community con cui intenda stabilire legami-forti, rispetto ad altri.
      Altri indicatori impliciti di legami e interazioni con i progettisti, sono gli amici e gli iscritti al progetto, che sono sicuramente degli indicatori, ma rischiano di essere troppo estesi e quindi di ampiare troppo lo spettro dell’informazione sensibile.

      I 4/5 amici che ragionevolmente ci aspettiamo che un progettista accolga in Kublai, invece sarebbero un indicatore dei suddetti legami-forti, o almeno percepiti come tali dal progettista che è come se dicesse allo staff, ma anche ad altri progettisti e elementi della community “Ehi attenzione, questi che segnalo e accolgo, per me sono importanti, strategici nel mio progetto, che si occupa di questo e quello, in questa area geografica”.
      In pratica se mi passi il termine, sarebbero una sorta di impliciti indicatori della semantica relativa al tuo progetto.
      In questo modo anche a colpo d’occhio, sul wiki di accoglienza, in maniera intuitiva e rapida sia per lo staff che per altri progettisti e non, in teoria diviene più semplice individuare quegli elementi che vengono implicitamente segnalati come strategici per un progetto, dal progettista X.
      Questo potrà permettere in altre modalità (email privata, follow up su second life), di concordare strategie collaborative e interazioni più efficaci tra progettisti e gli stessi, oltre che circoscrivere le ragioni di questa loro importanza, legata a fattori territoriali, esperienziali, skill o altro.

      Solo come effetto collaterale (positivo), io mi aspetto che i 4/5 (circa 1 ora di tempo complessivo/anno) nuove accoglienze in Kublai vengano realizzate dal singolo progettista, che in ragione di una trentina di progettisti che lo facciano, corrisponderebbero a 150-200 elementi complessivamente accolti, su circa un migliaio all’anno (il 20% appunto circa rispetto all’accoglienza a carico dello staff).
      Che sgraverebbero si 30-50 ore di lavoro complessivo necessario a questa operazione a carico dello staff, ma che sarebbe riutilizzato e “reinvestito” a favore degli stessi, mediante approfondimenti, forum, follow up, con gli stessi, partendo proprio da questa aumentata co-responsabilizzazione dei progettisti e dai dati sensibili e informazioni aggiunte nell’ecosistema Kublai.

      Non è quindi il risparmio di queste 30-40 ore complessive/anno che interessa in realtà (anche perchè nei limiti del possibile, l’accoglienza effettuata dal progettista, sarebbe comunque auspicabilmente supportata dallo staff), ma è l’informazione che è stata direttamente e indirettamente immessa nell’ecosistema Kublai che diventa molto importante ai fini di co-gestire un processo complesso come quello di una rete sociale.

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    • Gli altri … tipo anche io ? :-)

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Martedì 20 ottobre di sera per me va bene!

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Anche, anche. Questo è il Club dei progettisti, no? :-)

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Io continuo a ricevere notifiche a “spizzichi e bocconi” , per esempio non mi arrivano le notifiche di questa discussione. Mah…

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Vai in fondo alla discussione e clicca sull’icona della busta “segui”. Credo che di default Ning ti mandi la notifica dell’apertura di nuove discussioni dei gruppi di cui sei membro e di nuovi commenti fatti a discussioni che tu hai aperto. Non, invece, di nuovi commenti a discussioni a cui partecipi, a meno che non sia tu dirgli di seguire quelle discussioni.

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      E anche tu hai ragione…

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    • Walter, scusa se non riesco a commentare il tuo post di risposta, ma in questi giorni sono un pò nelle curve :-)

      Per me martedì 20 ottobre va bene !!!

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    • Martedì 20 c’è NonZero http://www.progettokublai.net/2009/09/04/calendario-prossime-confer… , forse meglio cambiare data… o dite che si può fare dopo la conferenza? (oggi mettiamo l’evento sul Ning)

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Meglio un altro giorno allora

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    • Concordo con Federico

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Qui ho creato una evento su Doodle, simpatico servizio online per mettersi d’accordo su un appuntamento: è semplice, basta scrivere il proprio nome e selezionare date e ore nelle quali si è liberi. Se lo volete utilizzare…

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