Kublai in Sicilia e l’incontro del TLL-Sicily del 19 Febbraio a Palermo

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      Pico
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      Dopo l’incontro organizzato dal TLL-Sicily la settimana scorsa a Palermo, l’ultimo post di Tito sul blog di Kublai mi da ulteriori motivazioni per lanciare questa riflessione.
      A quell’incontro ho partecipato facendo una breve presentazione di Kublai, animato dal desiderio di vedere aprirsi un canale di comunicazione tra Kublai e la regione Sicilia, alla stregua di quanto sta accadendo con Basilicata e Toscana.
      I punti salienti della mia presentazione, nel pur breve tempo a disposizione, sono stati:
      - presentazione di Kublai come spazio aperto, etico, collaborativo e di condivisione di idee e contenuti da trasformare in progetti di sviluppo.
      - promuovere Kublai in Sicilia, le sue prassi, stimolando i creativi siciliani a parteciparvi.
      - favorire forme di comunicazione tra settori interessati dell’amministrazione pubblica regionale siciliana e il Laboratorio per le Politiche di Sviluppo.
      - aggregare, per prossimità territoriale, i kublaiani siciliani per provare ad affrontare insieme i problemi comuni derivanti dalla specificità del territorio e dell’amministrazione che lo governa.
      - utilizzare Second Life (in particolare NeoKublai, se non vi sono impedimenti) per incontrarci e facilitare lo scambio.
      Dopo l’incontro, per dare uno strumento concreto alle proposte, oltre agli incontri in SL, avevo pensato di creare, sul ning del TLL-Sicily (che vede già la presenza di diversi kublaiani, compreso lo stesso Alberto), un gruppo denominato Kublai Sicilia che rappresenti una sorta di vetrina siciliana di Kublai e serva per veicolare su Kublai chi si affacci su quello spazio; potrebbe anche ospitare qualche discussione ma il confronto, per rimanere aperto e non chiuso in una sorta di confine geografico, dovrebbe comunque dirottarlo su questo ning.
      Un gruppo Kublai Sicilia su TLL-Sicily avrebbe anche lo scopo di far conoscere Kublai a pezzi di pubblica amministrazione regionale, di enti di ricerca, di università, che non lo conoscono e però frequentano il TLL-Sicily; favorirebbe, faciliterebbe la confluenza verso Kublai dei soggetti interessati.
      Su TLL-Sicily si discute di progetti europei nel cui ambito si vuol verificare la possibilità di realizzare alcuni progetti kublaiani. La presenza di kublaiani come Jesse Marsh, che ne è il principale promotore e animatore,  o di Natale Giordano, garantiscono un’elevata attenzione verso Kublai ma, a mio avviso, la presenza di un gruppo Kublai Sicilia aumenterebbe l’attenzione verso Kublai portandovi valore come, viceversa, Kublai ne porterebbe a TLL-Sicily.
      All’incontro del 19 hanno preso parte anche alcuni funzionari regionali, tra cui Giovanni Salemi, del Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, e Carmelo Alia del Dipartimento Regionale Attività Produttive, persone entrambe in ottimi rapporti con Jesse Marsh. A Carmelo Alia ho chiesto direttamente e pubblicamente se interessato ad una possibile collaborazione del suo dipartimento con Kublai e mi ha dato l’impressione di essere interessato.
      Bisognerebbe, a questo punto, creare degli incontri, fisici o telematici, per parlarsi e capire come e su cosa collaborare (servendosi, se necessario, dell’aiuto dei kublaiani disponibili).
      Mi chiedevo infine se Kublai reputi possibile la collaborazione con enti pubblici sub-regionali come ad esempio Comuni, Consorzi di Comuni e Province.
      Se tra gli obiettivi di Kublai c’è la diffusione di buone prassi per favorire lo sviluppo locale, proporrei a Kublai di offrirsi per dare suggerimenti e aiuto ad enti che spesso, anche per mancanza di competenze, non hanno le idee molto chiare su come fare per promuoverlo; ci provano, magari, ma annaspano, non hanno modelli precisi a cui far riferimento se non i soliti e vecchi metodi a cui sono abituati.
      Se Kublai (inteso come UVAL o Invitalia) si offrisse, io, ad es., sarei ben lieto di rendermi disponibile per cercare di creare un contatto con il mio comune o la mia provincia. Ma per farlo, dovrei prima essere certo di essere supportato. 
      Se c’è la disponibilità reciproca (tra Kublai e l’ente pubblico locale) a conoscersi, a tentare di capire come e in cosa potrebbero svilupparsi delle collaborazioni, sarebbe utile provare a creare il contatto e a vedere cosa succede; personalmente, ad esempio, ho provato a sondare la disponibilità di qualche ente con esito favorevole ma si tratta pur sempre di approcci cui deve seguire appunto un contatto pensato e organizzato per chiarire a soggetti che non conoscono Kublai (se non, nella migliore delle ipotesi, per averne sentito il nome e spesso neanche quello) che cosa sia e come può aiutarli (avvalendosi appunto anche della disponibilità dei kublaiani in quel territorio presenti).
      Un approccio alternativo potrebbe essere: sul vostro territorio ci sono dei progetti (kublaiani) che secondo noi di Kublai potrebbero aiutarne lo sviluppo, vi chiediamo di prenderli in considerazione e di verificare insieme come creare le condizioni perché si realizzino.
      Oppure, una volta che l’ente in quel primo incontro, ha esposto  le attività a cui sta lavorando, Kublai potrebbe suggerirgli come portarne avanti alcune tra quelle che ritiene valide.
      Non è detto che tutti i tentativi avrebbero successo ma provarci sarebbe importante.
      Banalmente, ad es., la presenza del Caffè Galante SL, ma è solo un idea da verificare, potrebbe essere utilizzata per azioni di marketing territoriale, per la promozione di prodotti ed eventi del territorio, ma per farlo, sarebbe importantissima la collaborazione e l’aiuto di uno degli enti sub-regionali presenti sul territorio (nella fattispecie, il Consorzio di Comuni Tindari-Nebrodi, ad. es.).  Bisognerebbe cercare di creare qualche occasione d’incontro, anche virtuale, con Skype, ad esempio, una volta appurata da parte dello staff di Kublai la disponibilità/possibilità di avviare iniziative di questo genere.
      Non so esattamente in cosa si concretizza il rapporto con la Regione Toscana (ho capito ad es. la presenza di Casa Cava a NeoKublai e quello che si vorrebbe fare). Ma ritengo che le relazioni e le iniziative portate avanti con queste due regioni potranno rappresentare un esempio concreto di ciò che potrebbe essere fatto con la regione Sicilia o altre e i rispettivi enti sub-regionali. Partire magari con cose semplici per vedere se scatta un percorso virtuoso, annusarsi, e vedere se salta fuori il fagiano.
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      Marco
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      Buongiorno Nino e grazie per aver aperto tu (un kublaiano esperto) questa discussione e per averla contestualizzata in modo così esaustivo. Altre discussioni sullo stesso tema sono state aperte in precedenza, ma hanno visto una scarsa partecipazione sia dei progettisti kublaiani che del kublai staff (es. la discussione di Maurizio aka Mau Messenger ‘Una strategia per il territorio?’ aperta nel gruppo Reco Reco CrossMediaLab & Opera Corale “Diox City” e poi spostata, ma non so esattamente dove).

      Penso tu abbia messo sul tavolo molti spunti di riflessione interessanti (es. tu scrivi: “Un approccio alternativo potrebbe essere: sul vostro territorio ci sono dei progetti (kublaiani) che secondo noi di Kublai potrebbero aiutarne lo sviluppo, vi chiediamo di prenderli in considerazione e di verificare insieme come creare le condizioni perché si realizzino.“).

      Se può essere utile alla discussione posso raccontarti la mia esperienza. Semplicemente inviando via email l’elevator pitch del mio progetto a Sindaci ed Assessori sono riuscito ad incontrare una Provincia ed Comune che hanno molto apprezzato il progetto. Tuttavia non so se questi Enti assumeranno il progetto, in quanto la mia impressione è che il progetto manchi di uno sponsor istituzionale che faccia da meta-introducer (l’Ente si fida del meta-introducer che presenta il progettista, quindi si fida del progettista e del progetto). La maggior parte degli Amministratori contattati inoltre non ha neppure risposto alla email. Questo credo sia accaduto semplicemente perchè il progetto non ha delle referenze e non è stato segnalato da un soggetto che gode di una adeguata credibilità.

      Pertanto anche io credo sia assolutamente auspicabile che Kublai sostenga e promuova i “suoi” progetti presso gli enti pubblici sub-regionali (Comuni, Consorzi di Comuni e Province).

      Mi auguro che questa discussione veda una ampia partecipazione di tutta la community. A presto, marco.

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    • Seguo la discussione e concordo in particolare su questo punto:

      Questo credo sia accaduto semplicemente perchè il progetto non ha delle referenze e non è stato segnalato da un soggetto che gode di una adeguata credibilità.
      Pertanto anche io credo sia assolutamente auspicabile che Kublai sostenga e promuova i “suoi” progetti presso gli enti pubblici sub-regionali (Comuni, Consorzi di Comuni e Province).

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Pico, ottimi spunti. Dimentichi un’altra esperienza: quella dei due comuni, Modena e Cori (LT), che partecipano a Kublai con loro funzionari e alcuni progetti. Modena ha un progetto (CITIES, un progetto europeo sulla creatività) caricato su Kublai, e usa le funzionalità del sistema per stare in contatto con il gruppo di supporto locale – fatto prevalentemente di creativi – del progetto. Dall’altra parte, grazie alla presenza in Kublai il Comune ha aperto un canale di comunicazione con i creativi non modenesi e con il MISE-DPS: e infatti hanno partecipato al Kublai Camp, abbiamo portato Jesse Marsh a Modena per partecipare a uno degli incontri etc.

      Forse potremmo immaginare una cosa così. Se, per dire, voi a Patti o da qualche altra parte in Sicilia organizzate un incontro rivolto ai creativi della zona, coinvolgendo anche qualche ente pubblico che può dare una mano a divulgare la cosa, potremmo fare un paio d’ora di ragionamenti sulla creatività in quel territorio. Noi potremmo presentare Kublai, e cercare nuovi kublaiani tra i creativi di quel territorio: e l’ente pubblico in questione può ragionare di creatività e sviluppo locale, e magari decidere che gli va di entrare a sua volta nella rete di Kublai!

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    • Credo che non ci si sia dimenticati degli esempi di Modena e Cori, solo, forse, non è chiaro (almeno per me) come questi esempi si potrebbero legare a quei progettisti (o ex progettisti?) che hanno già seguito un loro percorso come tali all’interno di Kublai e che magari vorrebbero partecipare ad “estendere” la filosofia di Kublai fuori dal Ning (perchè se non ho capito male di questo si sta parlando, giusto Nino?)

      In un’altra discussione si è parlato anche di una possibile regolamentazione di questo passaggio (Tito se non ricordo male s’era detto eventualmente favorevole)

      Nino ha lanciato varie proposte secondo me interessanti … d’altra parte questa è (almeno per me) un’occasione per capire se può esistere una strada percorribile… se non c’ è, o meglio se si sono valutate e scelte strade differenti e non compatibili con le proposte avanzate, nulla di male, potrebbe essere sufficiente esprimerlo chiaramente !!! :-)

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    • Nino sei stato indiscutibilmente “L’Uomo Kublai” in quella riunione del TLL!:-)
      Anzi ti ringrazio per il tuo entusiasmo, la tua disponibilità ed il tuo effettivo lavoro! Molta gente mi e ci conosceva ancor prima che aprissimo bocca grazie a te! La costituzione di Kublai Sicilia mi vedrebbe molto favorevole ed attivo, in Sicilia c’è davvero tanto tanto bisogno di networking, di idee e qualcuno che le sappia far crescere sotto tutti i punti di vista, purtroppo le istituzioni non ci aiutano, anzi a parer mio sono sempre più chiuse nelle loro torri eburnee e quindi dobbiamo darci da fare noi, in tutto e per tutto. A questo proposito vorrei segnalare Gli “Stati Generali di Catania” che si terranno il 19 di Marzo, le iscrizioni sono ancora aperte, si parlerà di innovazione e territorio quindi chiunque volesse può iscriversi o contattarmi per maggiori info. http://www.statigeneralicatania.it

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      Alberto
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      Beh, io avrei un certo interesse a che si parlasse di Kublai agli stati generali di Catania. Facciamo un esperimento: se io vi passo le slides e vi do qualche dritta, qualcuno di voi va a fare la presentazione? Ci sarà poi modo di fare una presentazione di Kublai in quella sede?

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      Pico
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      Grazie Marco per il tuo contributo,

      mi sembra molto interessante la tua sintesi e il termine meta-introducer

      In effetti io parto dall’idea che Kublai sia un ambiente le cui prassi possano rappresentare un modello per coloro che sono interessati a favorire progetti di sviluppo (istituzioni locali) e mi pongo il problema di come fare per far conoscere Kublai a chi non lo conosce.

      Poiché non credo che l’azione del singolo abbia molte chances di successo, specie se promossa attraverso il semplice invio di e-mail (a parte lo spam, consideriamo anche l’aspetto culturale del digital divide: molti, pur disponendo dei mezzi, non li usano o non vi danno credito per pregiudizio culturale), ritengo per questo molto importanti le iniziative in qualche modo concordate con Kublai “ministeriale” ma che possono nascere solo se vi è la disponibilità dei kublaiani che vivono sul territorio. Alla fine potrebbe anche essere un solo kublaiano, se il territorio non è molto vasto, ad aprire il canale tra Kublai e l’istituzione locale ma è importante che la sua azione sia preventivamente concordata e supportata da Kublai.

      Insomma io telefono, parlo di persona, in incontri privati o in occasione di incontri pubblici con le istituzioni locali, presento Kublai e magari riceverò una manifestazione di interesse ma dovrei essere nelle condizioni di poter dire: bene fissiamo ora un appuntamento (anche su skype, dicevo) dove ci saranno l’istituzione locale, i kublaiani del territorio, Kublai “ministeriale” in modo da far scattare la scintilla.

      Questo ritengo possa accreditare Kublai e i kublaiani con i loro progetti o con le loro azioni sul territorio.

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      Pico
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      Io non ho visto ancora bene il programma e sicuramente Salvo Mica, Floriana o Alessio Vasta ne sanno più di me che vorrei esserci (e farò di tutto per esserci) ma non sono ancora molto sicuro.

      L’evento comunque, per quel poco che ho visto, merita davvero di essere preso in considerazione, sarebbe davvero opportuna una presentazione di Kublai in quella occasione.

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    • Solo un chiarimento Nino… in questa discussione stai proponendo azioni sinergiche tra Kublai e Kublaiani eventualmente attivi sul territorio oppure una promozione di Kublai (quindi avvenimenti spot) del tipo io sul territorio parlo o do la possibilita’ di parlare di Kublai, poi finisce li e se ne parla alla prossima occasione?

      Grazie Nino :-)

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    • Avatar di Pico
      Pico
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      Ciao Alberto, grazie anche a te per la tua risposta.

      In effetti avrei potuto fare a meno di chiedere se Kublai “ministeriale” è o meno disponibile ad avviare rapporti con le istituzioni locali sub-regionali; anche se non ho seguito bene, so di CITIES, che Jesse è venuto a Modena, ho ascoltato l’intervento dei funzionari del Comune di Modena al KublaiCamp ma non sapevo di quest’accordo con il MISE-DPS (scusami anzi che non neanche cosa sia) e, ammetto, mi era sfuggita l’esperienza di Cori (proverò a vedere di cosa si tratta).

      C’è tuttavia un aspetto importante che caratterizza queste esperienze; sono collaborazioni nate da amministrazioni evolute, sensibili, attente. Il contatto con Kublai viene da loro.

      Io sto cercando di capire come accreditare Kublai presso chi non conosce Kublai; la giornata del TLL-Sicily è stato un evento dove si è presentato Kublai (in qualche modo voi “staff” ne eravate informati per via della discussione sull’utilizzo del logo) e dove si sono raccolte delle disponibilità di fondo da parte di amministratori pubblici presenti all’incontro, si tratta ora di stabilire il contatto, di essere operativi.

      Credo di aver risposto in qualche modo anche ad Enrico

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    • Avatar di Pico
      Pico
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      Non credo che sarebbe molto utile avviare delle azioni e poi abbandonarle; credo che l’apporto dei kublaiani presenti sul territorio sia fondamentale (altrimenti lo staff impazzirebbe) e debba essere a tutto tondo.

      Le azioni spot non credo siano molto efficaci; soprattutto dalle mie parti, ritengo ci sia molto da costruire.

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    • Ok. Credo di aver capito cosa intendi :-)

      Invece, quando dici: “si sono raccolte delle disponibilità di fondo da parte di amministratori pubblici presenti all’incontro, si tratta ora di stabilire il contatto, di essere operativi.” occorre capire se c’e’ supporto. Sempre citandoti: “dovrei prima essere certo di essere supportato” !!!

      Soprattutto occorre capire se c’e’ interesse/volonta’ di estendere questo genere d’iniziative a altri “Nino” presenti sul territorio regolamentando in qualche modo questa pratica aggiungendola al progetto originale o se resta comunque un’attivita’ spot in cui il Kublai “ministeriale” decide discrezionalmente come agire di volta in volta …

      Ancora grazie Nino :-)

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    • Sono daccordo !!! :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Mi rendo conto che le varie collaborazioni di Kublai sono poco chiare all’esterno. In effetti il tema è un po’ complicato, e proprio in questi giorni sto preparando una pagina del blog che le riassuma e chiarifichi.

      In estrema sintesi, Modena-CITIES e Cori usano la piattaforma Kublai per fare le cose che a loro interessano. Per fare questo non c’è bisogno di una collaborazione formalizzata, che infatti non c’è. O si tratta usi che portano valore a Kublai, e allora noi lasciamo fare o incoraggiamo; oppure si tratta di una perversione del sistema, e allora reprimiamo. All’estremo opposto ci sono le collaborazioni con le regioni Toscana e Basilicata, regolamentate da protocolli di intesa, con qualche risorsa appostata etc. In quei casi è ovvio che deve intervenire il Ministero, anche perché i protocolli li firma il capo del capo di Tito. E in mezzo ci sono una serie di altre modalità, con contributi in natura, come la connettività per il Kublai Camp regalataci da Telecom in cambio di un po’ di visibilità del loro logo al Camp, e nel quadro dell’esplorazione di possibili cose da fare insieme tra noi e loro.

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    • Non so’ se l’ha fatto qualcun altro ma io non ho mai considerato poco chiare le varie collaborazioni di Kublai … complesse, difficili da ottenere e da regolamentare, questo si, ma poco chiare no !

      Detto questo, l’impressione e’ che in mezzo tra “i contributi di altra natura” non ci sia quello proposto da Nino… questa discussione solo per capire se ci potra’ essere ed in quali termini

      Puntualizzazione a parte… aspetto di leggere la pagina sul blog. Grazie :-)

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Ciao, mi sento chiamato in causa più volte e devo ammettere che mi stava sfuggendo il fatto che si svolgesse questa importante discussione.

      Innazitutto lasciatemi dire che sarei molto favorevole ad avviare una collaborazione con la regione Siciliana ed in particolare col dipartimento attività produttive. Un po’ li ho conosciuti a titolo personale e ad una persona avevo parlato anche di Kublai, ma non credo sia il caso di proporre noi come Kublai una qualche collaborazione. Nel caso di Toscana e Basilicata la richiesta che Kublai facesse qualcosa di interesse della regione è venuta da quest’ ultima e abbiamo scritto un accordo corrispiondentemente. Una cosa simile la stiamo avviando con la provincia di Roma, ma per ora senza un vero accordo scritto, solo con uno scambio di letterine. (maggiori info sul blog prossimamente)

      Quanto ad accordi con enti locali in senso stetto, come i comuni per intenderci, io vedrei con favore una sequenza come quella che immagina Nino. Se voi contattate un ente locale di vostro interesse poi noi possiamo dare seguito con un incontro, meglio se virtuale, in cui l’argomento per me dovrebbe essere una questione o un problema di sviluppo di quel territorio, in cui i progetti Kublaiani di quel territorio sentono di avere qualcosa da dire, delle soluzioni da proporre. Ad un incontro del genere potrei “venire” io che nella vita mi occupo di sviluppo locale, e su questo terreno mi ci muovo abbastanza a mio agio. Molto più, tanto per dire, che se si parla di digital video.

      Quello che enrico ha in mente mi pare che sia quello che noi chiamiamo endorsement che è una cosa che a volte facciamo per alcuni progetti, ed in particolare ci impegniamo a fare per chi vince l’award. ma lo possiamo fare anche per altri che hanno scritto un progetto per noi finito. Tanto per non essere generici, i progetti MafiaC, RetiGL, e Caffè galante, ricadrebbero senz’altro in questa categoria. Qui però dovete essere un po’ voi progettisti a farvi avanti ed a presentarci un’opportunità di dare visibilità al progetto a livello locale, e noi (io, marco alberto, nicola) cerchiamo di fare nella sostanza, se non alla lettera, quello che ci viene chiesto. Certo questo diventerà sempre più difficile da fare man mano che i progetti aumentano in numero. Già adesso quest’attività sta occupando una parte crerscente del mio tempo che, ve lo comunico anche se non è un problema vostro, non è allocato nè in tutto nè in misura maggioritaria a Kublai. Comunque ci stiamo organizzando per dare a quest’endorsement un carattere più organizzato e qualche regola che finora, visto il carattere episodico di quest’attività, non era stato necessario darci.
      Questa discussione è perciò utile alla definizione di queste regole che ci dobbiamo dare, salvo poi cambiarle di continuo.

      Operativamente: Nino se desideri spendere il nostro (mio) nome nell’accreditarti in qualche modo con il comune di Patti, la provincia o quel che sia, puoi farlo (previa comunicazione di quale sia l’interlocutore) dicendo che lo staff id Kublai sarebbe disponibile anche ad incontrarli, perlomeno in remoto. Nel caso abbiate in mente eventi a cui partecipare in fisico, parliamo di questi eventi. Lo stesso vale per enrico, mutatis mutandis. Il vincolo sono le forze che abbiamo in una fase come questa.

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    • Oltre all’ endorsement che potrebbe riguardare RG e Caffe Galante il discorso relativo agli enti locali m’interessa anche per sviluppi futuri che spero potra’ avere il lavoro che stiamo portando avanti in Liguria, ecco perche’ pur senza avere (attualmente) un’interesse diretto sul tema in oggetto mi e’ sembrato utile supportare la discussione di Nino :-)

      Tito, grazie per il chiarimento !

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    • Avatar di Angelita
      Angelita Levato
      Partecipante

      Prendo spunto dalle riflessioni di Tito che condivido. Ritengo, infatti, necessario, dare organizzazione e regole per una maggiore efficiente gestione di Kublai. Nel fare l’ultima relazione sull’attività trimestrale, mi sono resa conto della crescita esponenziale di questo ultimo anno e del contesto di continuo trend positivo di quest’ultimo periodo in particolare. Ciò conferma la validità di questo strumento e certifica la fiducia accordata a tutti i kublaiani. Naturalmente tutto ciò comporta un riallineamento sui numeri e sulla mole di lavoro. Si fa fatica spesso a stare dietro a tutto e magari si perde di vista le potenzialità che possono arrivare direttamente dal territorio e che possono dare un sostegno non solo ai progetti ma a tutto il mondo che gira intorno a Kublai. Dalle parole di Nino e dal suo richiamo ho immaginato una “organizzazione guidata” che coinvolgesse una pluralità di regioni, come la Regione Siciliana. Tutte quelle Regioni che ritengono di voler puntare su kublai come strumento di sviluppo locale. Una organizzazione che si presenta un pò come (permettetemi il paragone) una holding. Una struttura che presenta delle divisioni regionali al suo interno per output di localizzazione e quindi anche di specializzazione. In genere questo avviene quando le attività si espandono a tal punto da dover creare delle aree di intervento che possono sembrare separate ma che in realtà sono estremamente interdipendenti, per ogni output che in questo caso può essere sintetizzato nel territorio e quindi nella localizzazione. A questo punto viene creata una holding madre che controlla tutte le attività e che diventa un organo di indirizzo. Non so, se è una esagerata visione di un contesto che ancora può seguire una organizzazione più “familiare”, ma mi piace immaginare una dimensione per Kublai organizzativamente più complessa, che possa dare dal basso supporto maggiore alle iniziative qui presenti. Potrebbe essere un canale di nuove pratiche, che partono con il supporto ed il sostegno di singoli comuni o provincie da porre come esempio per altri enti e dare via via spunto ad altri nuovi interventi e così ad altre nuove pratiche. Sto sognando ad occhi aperti? Probabile…. Ed allora fermatemi…nella mia mente ho un meraviglioso disegno di una struttura un po’ più articolata ma più vicina al territorio ed ai singoli progetti. Un bacio a tutti…Angelita

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    • Sono contenta di conoscere tante persone con tantissime idee valide da portare avanti..
      Al TLL Sicily ero presente anche io e devo dire che è stato molto interessante per fare rete tra di noi..

      La tua idea Nino la condivido totalmente; credo che possa essere il trampolino di lancio per la realizzazione di tante idee presenti nel Sud e che molto spesso non si riesce a mettere in pratica per mancanza di conoscenze o di aiuti nella realizzazione.. E’ sicuramente un buon inizio per rapportarci con le varie Amministrazioni!!!

      Anche l’idea di usare il tuo caffè su SL la trovo davvero interessante, in Sicilia ci sono tante realtà che potrebbero inserirsi all’interno del tuo spazio, traendone notevole vantaggio.

      Prossimo obiettivo: STATI GENERALI DI CATANIA!!! L’idea di Alberto non è male, visto che già sia Salvo che Floriana interverranno durante i seminari, Nino tu potresti presentare Kublai con le slide e le dritte di Alberto..
      E’ una bella vetrina nel mondo dell’innovazione e a mio avviso è un’ opportunità da non lasciarsi scappare..
      Spero di vedervi il 19 marzo.. :-)

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    • Intanto mi fà piacere che questa discussione sia decollata :-)))

      Per come la vedo io il supporto locale di Kublai “ministeriale” stà all’impegno di Nino sul territorio come il supporto di Kublai community ai progettisti stà ai progettisti esperti che salutano/aiutano i nuovi arrivati … un pò contorto? Spero di essermi spiegato ugualmente ! :-)

      Semplicemente vedo tra Kublai e progettisti (ex) una reciprocità anche fuori dalla rete… Fra l’altro credo che questo tipo di “collaborazione” non sia in contrasto con altri tipi di collaborazione di altra natura ed altra portata che Kublai stà portando avanti e che Tito ci ha raccontato di recente con un post sul blog, ma anzi si affiancano e bilanciano le opportunità

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    • p.s.: forse un SL sull’argomento potrebbe essere utile ? :-)

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    • Avatar di Alessio
      Alessio
      Partecipante

      in merito agli stati generali della città di catania…beh siamo assolutamente dentro….grazie anche ad un incontro/barcamp “patrocinato” da salvo mizzi (catanese che fa parte dei 9 saggi cui il comune si è rivolto per l’organizzazione )cui floriana partecipera in qualità di coordinatrice lavori insieme a simone di stefano.

      io, al mio solito, sarò dietro le quinte o meglio farò parte del pubblico attivo…quindi disponibilissimo a presentare kublai.

      a presto …

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Solo un chiarmento. Per me le regioni e gli enti locali vanno visti come partner di tipo diverso fra loro. IL motivo principale è che nell’attuale dettato costituzionale (ci piaccia o meno) la promozione dello sviluppo economico territoriale è principalmente di responsabilità delle regioni. Non a caso la grande maggioranza delle risorse per sostenere piccole iniziative tipo quelle che discutiamo in Kublai sono nella disponibilità delle regioni. Quindi non dello stato centrale, non dei comuni. Noi come Kublai siamo un’azione di supporto che fa tante cose utili per la promozione di progetti ed iniziative che, per la parte pubblica, starebbe in primo luogo alle Regioni di finanziare in parte, se ci vedono del valore pubblico e se hanno delle risorse per farlo.
      Questa è la mia visione, e le Regioni, come alcune stanno inizando a fare, se vedono del valore in Kublai per loro, possono chiederci di fare delle cose, mettendoci magari delle risorse di qualche genere per sostenere la nostra attività.
      Nella mia visione, che però non credo debba essere l’unica, noi non dobbiamo (come mi sembra voglia dire Enrico) fare per gli enti locali un lavoro paragonabile a quello che in Kublai facciamo per gli individui che hanno un’idea creativa. Non nasciamo per fare questo e le assistenze tecniche agli enti locali ci sono , sono molte e non vorrei mettermi in concorrenza con loro. Insomma, l’approccio che Kublai ha seguito finora è di non cercare negli enti pubblici le soluzioni creative per risollevare questo paese . Se saremo una comunità vitale e piena d’idee, gli enti pubblici, locali, regionali e centrali lo capiranno e ci seguiranno. Lo dico da persona che crede nello stato e che ci lavora da anni, tutto sommato ancora con convinzione.

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    • Concordo con Tito !

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    • Avatar di Jesse
      Jesse Marsh
      Membro

      Che dibattito! Complimenti Nino e tutti, vorrei aggiungere qualche considerazione sia di natura generale sia concreta.

      Primo, penso che sia Kublai sia TLL-Sicily non sono strutture istituzionali (in senso sociologico) bensì degli ecosistemi di innovazione sociale. Come tale hanno un “baricentro di identità” molto ben definito – “i creativi” per Kublai e “innovazione territoriale” per TLL-Sicily – ma non hanno né dovrebbero avere confini netti. La “contaminazione” in corso tra Kublai e TLL-Sicily (e, ma questo è un altro dibattito, TLL-Kypros) è, almeno secondo me, anche esperimento aperto e consapevole che si avvale della metodologia Living Lab ossia della co-progettazione da parte degli stessi suoi “utenti”, Nino in prima fila. Quindi Nino cosa aspetti per aprire un gruppo Kublai Sicilia sul ning di TLL, mi è sempre sembrata un’ottima idea anche come “approdo” o nodo di interscambio tra le due reti ning (piattaforma che purtroppo non ha molte funzionalità per gestire due reti intersecati, infatti mi dispiace che questo dibattito non è visibile su TLL). A quel punto, cerchiamo tutti di capire quali dinamiche emergono e di guidarle in modo da portare benefici a tutti e due le iniziative.

      Ma poi giustamente la domanda è: oltre a ritrovarsi e a socializzare serve a qualcosa di concreta? In che modo un Ministero, una Regione, un Comune “leggitima”, “promuove”, “sponsorizza” un’iniziativa di Kublai o di TLL e come ci si arriva? Questa domanda è non solo pertinente a tutta la community, è una delle domande centrali per le politiche dell’innovazione oggi. Nel senso che, secondo me, non lo sa nessuno e tutti gli strumenti vecchi funzionano male: si fa un bando pubblico? chi o cosa viene finanziato?
      Allora la prima cosa che devono fare Kublai e TLL è “engage” (come si dice, coinvolgere? ingaggiare? implicare?) gli enti pubblici in una riflessione comune su queste domande, trattandoli come stakeholder come noi e non come “clienti” o “controparte”. Certo le Regioni soprattutto al Sud sono seduti su pozzi di denaro che non sono in grado di spendere (parlo soprattutto della Sicilia e Tito ne sa qualcosa) ma il problema principale secondo me non sono loro (anche se lo è per altri versi) ma sono gli strumenti a disposizione. La nostra proposta, almeno quello di TLL, è quello di “co-progettare” questi strumenti insieme.
      A questo punto Kublai e TLL possono anche fare “endorsement” di singole iniziative ma devono soprattutto costituirsi come “tavoli” o opportunità di partenariato per affrontare queste tematiche insieme. Dal poco che so di come funzionano le cose politiche, almeno per alcuni angoli illuminati nelle amministrazioni, se si riesce a toccare la vera questione si trova anche il modo di far “sopravvivere” nel frattempo i vari protagonisti, cosa comunque molto importante. Ma anche quelli di Kublai e quelli di TLL devono porsi il problema: in che modo possa la cosa pubblica promuovere la mia iniziativa?

      Non a caso, il contesto migliore per fare questo sono i progetti Europei di cooperazione inter-regionale. CITIES è un progetto INTERREG IVC, TLL-Sicily rientra nel progetto MedLab del programma MED, ed erano MedLab e altri 3 progetti EU a costituire lo sfondo dell’incontro a Palermo del 19 febbraio. Perché sono iniziative che hanno proprio come obiettivo quello di coinvolgere tutti gli attori sul territorio in una riflessione su come migliorare le politiche soprattutto regionali.
      Nei tanti progetti Europei cui ho partecipato, trovo che uno degli strumenti più interessanti è il Protocollo d’Intesa che consolida il partenariato e chiarisce i termini della cooperazione. TLL-Sicily, se andate a vedere, è infatti un Protocollo d’Intesa, al seminario organizzato nell’ottobre scorso dove anche Tito ed alcuni Kublaiani hanno partecipato, abbiamo definito un Protocollo d’Intesa tra i Living Lab italiani.
      Quindi vorrei cogliere il suggerimento di Tito e far proporre dalla Regione Siciliana, nel contesto del progetto MedLab, un protocollo d’intesa di collaborazione con l’iniziativa Kublai che, secondo me, dev’essere un protocollo d’intesa aperta e multi-livello che tradotto in parole semplici significa che andrebbe firmato dalla Regione, dal MiSE e da Atelier (coordinatore di TLL-Sicily) ma anche dai proponenti di tutti i progetti Kublai presenti sul territorio siciliano da un lato, e dai comuni, le provincie, i GAL, gli enti parco, ecc. a rappresentare il territorio dall’altro.
      Che ne pensate?

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    • La discussione e’ molto “spessa” … forse troppo per me e per il mio piccolo progetto auto-finanziato ed auto-prodotto :-)

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      Alberto
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      Jesse, gran bell’intervento! A caldissimo:

      1. sono molto d’accordo sul fatto che i confini di Kublai (di TLL Sicily so meno) debbano essere sfumati.

      2. sono d’accordo anche sul fatto che Regioni ed enti locali vadano trattati come stakeholders. Stiamo imparando molto dalle interazioni di questo anno, e tanto più quanto più le Regioni con cui abbiamo a che fare – per fortuna – perseguono i propri obiettivi e non si fanno certo dare la linea da noi. Quindi noi ci concentriamo sul come, perseguendo la nostra mission, possiamo aiutare loro.

      3. mi piace l’idea dell’engagement – ma non vuol dire “fidanzamento? ;-) – come parte di ciò che Kublai fa. E’, se ci pensi, un pezzo di ciò che chiamiamo endorsement istituzionale, cioè accrescere il capitale reputazionale dei creativi. Il messaggio è sempre “questa cosa o questa persona, che sembra ininfluente, è invece una risorsa per lo sviluppo del territorio.

      4. Tito ha già dichiarato il grande interesse di Kublai a formalizzare una collaborazione con la Regione siciliana. Se tu sei in grado di farci proporre un protocollo di intesa, ti posso garantire il massimo impegno da parte nostra.

      5. però secondo me le azioni che concordiamo di fare nei protocolli dovrebbero essere centrate sui progetti, non dai tavoli istituzionali. Sviluppi progetti creativi; li segnali. Se in un territorio ne hai diversi – soprattutto se è un territorio con problemi di ritardo di sviluppo – puoi a quel punto provare a fare una riunione in cui ci si pone l’obiettivo di generare altri progetti creativi come i primi, ma intanto realizziamo i primi! Per esempio, se tu usi TLL per finanziare progetti creativi sviluppati in Kublai dai un segnale fortissimo, che certamente stimolerà nuove idee ai creativi e attirerà l’attenzione della Regione e degli enti locali.

      6. sul protocollo di intesa ho un dubbio forte: se fai firmare tutti “congeli” la situazione all’esistente. Il mese dopo la firma ti entrano in Kublai altri due progetti fortissimi e come fai? Riapri in continuazione la firma del protocollo? Mi sembra un metodo un po’ in contraddizione con i confini indefiniti di cui parlavi.

      7. ti vorrei dire però che una presenza più proattiva nelle aree in ritardo è uno degli obiettivi di Kublai per il 2010. Missioni di reclutamento e animazioni, più attenzione ai rapporti istituzionali e alle collaborazioni sono tra le cose che stiamo discutendo.

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      Pico
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      Vorrei rispondere al punto 6 di Alberto.

      Il protocollo d’intesa si potrebbe strutturare in maniera tale da lasciare spazi per l’ingresso di altri soggetti/progetti.

      Porto un esempio, settimana scorsa il Comune di Patti ha proposto alla associazione che rappresento (il Club Quasimodo di Patti) un protocollo d’intesa per avvalersi del nostro contributo nell’organizzazione di eventi socio-culturali in cambio della possibilità di disporre di personale del servizio civile a supporto di attività organizzate anche su nostra iniziativa; il protocollo è stato proposto anche ad altre associazioni, ciascuna delle quali ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune.

      In questo caso mi sembra che Jesse individui una controparte in Regione Siciliana, MISE e Atelier (coordinatore di TLL-Sicily) mentre l’altra controparte è rappresentata da ciascuno dei soggetti/progetti interessati alla sottoscrizione del protocollo d’intesa (tra cui Jesse riporta oltre ai progetti/progettisti anche altri soggetti quali province, comuni, gal, enti parco, ecc.)

      E’ fattibile in questo modo? Cioè si risolve in questo modo la possibilità di consentire ad altri la sottoscrizione del protocollo dopo che l’avranno firmata i primi interessati?

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      Alberto
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      La risposta agli esperti: Tito e Jesse, in particolare.

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      Jesse Marsh
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      Il protocollo d’intesa di TLL Sicily è esplicitamente aperto, tant’è che prevede la firma su un foglio separato. In realtà ci sono tutta una serie di nuovi firmatari (es Confindustria Sicilia, Fondazione Curella) che ancora non ho elencato (colpa mia).
      Questa apertura si potrebbe esplicitare in modo più preciso e anche operativo, volendo fare le cose per bene. Si tratterebbe di firmare una cosa dinamica ed anche di firmare in principio le sue versioni successive.
      Nello specifico, l’idea mia era appunto di usare il progetto MedLab come inquadramento di una cooperazione che mette in rete le idee progettuali e li inserisce nelle dinamiche “ordinarie” tipo piani strategici, misure del FESR ecc.
      Infine, secondo me una parte fondamentale di un protocollo d’intesa sono le premesse e le considerazioni, perché i sottoscrittori prendono atto di una serie di cose e si dichiarano d’accordo nel condividere una serie di affermazioni a volte con una forte valenza etica e di riconoscimento istituzionale.

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      Jesse Marsh
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      esperti poi :-)

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    • Avatar di Davide
      Davide Rizzo
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      Ecco, Jesse a colto nel segno!Era da un pò che seguivo il dibattito e stavo cercando di mettere insieme i miei pensieri…
      La parola chiave è: cooperazione. A mio avviso l’unico modo per iniziare ad avere uno sviluppo territoriale e sociale significativo, è, come suggeriva Jesse, far coincidere le idee progettuali con i vari strumenti amministrativi di sviluppo territoriale.
      Dico questo, perchè ne ho un riscontro personale. Io stesso ho partecipato ad esempio alle commissioni tecnico-scientifiche del piano strategico Messina2020, e lì ho proposto la mia idea progettuale (non ancora presente in Kublai), accettata poi nel prosieguo delle commissioni perchè ritenuta “in linea” con il Piano.
      Detto ciò, potrebbe secondo me proporsi un “Kublai Sicilia” che incanali le forze innovatrici all’interno della piattaforma kublaiana (che così come avviene in Kublai fornisca, quanto meno, endoserment istituzionale), e nello stesso tempo sviluppare un protocollo d’intesa tra Regione Sicilia e i comuni che adottano strumenti di sviluppo territoriale.
      Per sviluppare ulteriormente il protocollo d’intesa si potrebbe anche valutare la strategia regionale dei POR 2007-2013, e la dichiarazione di Palermo del 2003.

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