Progetti non attivi & “uffici (circoli) delle competenze”

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  • Iniziato da Federico Avatar di Federico

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Due brevi riflessioni nate durante questo mese di “volontariato”.

      1) Dovrebbe esserci una “data di scadenza” per i progetti non più attivi da molto tempo (9 mesi? un anno?). Capisco che avere un grande numero di progetti in lista ha la sua importanza “pubblicitaria” ma garantire un buon rapporto tra progetti attivi e progetti presenti penso sia altrettanto importante. Inoltre non me la sento di suggerire ai nuovi arrivati progetti fermi da molti mesi. Si potrebbe pensare di dar un warning ai progetti meno attivi e dopo un certo periodo di tempo cancellarli o etichettarli come “Non attivi”.

      2) La banca del tempo non ha funzionato ma si potrebbe provare a creare un meccanismo più semplice, dei gruppi, tipo “Informatica”, “Grafica”, “Ufficio legale”, “Ufficio commerciale”, “Architettura” ecc. in cui i membri con quelle competenze possano iscriversi. Altri membri che abbiano bisogno di un consiglio su un particolare tema potranno lasciare la loro richiesta nella bacheca del gruppo, in attesa che qualcuno risponda loro.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Federico,

      1. sono completamente d’accordo. Io personalmente ai nuovi arrivati cerco di non suggerire mai di visitare progetti che mi risultano fermi. Sarei curioso di capire come la pensano gli altri progettisti…

      2. Anche questa sembra una buona idea, ma forse la realizzerei “on demand”, aspettando cioè che qualcuno faccia una richiesta specifica di tipo informatico, e solo allora aprire il gruppo.

      Credo anche che questo sia lo spazio giusto per discutere di queste cose. Queste cominciano a essere decisioni che secondo me vanno prese a livello di community, quindi mi piacerebbe molto prenderle insieme a voi e non da solo in qualche stanza del ministero (metaforicamente parlando).

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Per l’apertura “on demand” ho dei dubbi: la domanda potrebbe non arrivare…

      Forse – e dico forse – se è già presente un “ufficio” (che poi sarebbe semplicemente un gruppo che raccoglie i membri con quel particolare tipo di competenze) e se l’iniziativa viene pubblicizzata continuamente a livello di community potrebbe funzionare. E al solito non costa nulla provare…

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Anche io mi sono posto il problema dei progetti inattivi. Sono arrivato alla conclusione che in ogni caso rappresentano una memoria storica sia di Kublai ma anche per i nuovi progettisti. Anche capire dove c’è stato un fallimento può aiutare a costruire un successo. Quindi potrebbe andare bene l’etichetta (che si può inserire facilmente) ma non la cancellazione.

      Sul punto 2 ho qualche perplessità. La community di Kublai ha una identità comune debole, mentre mi sembra che sia più forte la motivazione individuale basata sugli interessi che spinge le persone a partecipare.
      Detto questo, credo che possa essere di maggiore incentivazione un lavoro specifico di animazione fatta verso i singoli in base agli interessi.

      Ad es, se viene creato un nuovo progetto che parla di musica e tecnologia, potremmo segnalarlo a tutti quelli che hanno messo nel loro profilo musica e tecnologia come interesse. Purtroppo questa funzione di broadcast messaging selezionato non c’è su Ning. Però c’è la funzione di ricerca avanzata che mi sembra piuttosto precisa, e, nel quadro di amministratore, c’è la possibilità di fare il download del file csv degli iscritti ma non è integrata la funzione di ricerca avanzata.
      Insomma, potenzialmente la piattaforma di Ning potrebbe svolgere questa funzione, solo che attualmente non è abilitata.

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      Federico
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      “se viene creato un nuovo progetto che parla di musica e tecnologia” potremmo ricordare ai creatori che c’è un circolo di esperti musicisti e un altro di tecnoesperti, per domande e consigli mirati…

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      temo solo che il circolo non raccolga adepti, ecco perché cercavo altre strade

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    • Vorrei dare un’opinione sul punto 2 sollevato da Federico

      Non ho seguito la banca del tempo, ma non mi preoccuperei più di tanto perché credo che la parte relativa allo “scambio di competenze” in Kublai venga svolta egregiamente ed in automatico

      Per mia esperienza personale quando ho voluto cercare altri contatti sono andato sul Cerca del Ning ed ho trovato BCC ed Anna Venegoni con cui abbiamo instaurato un contatto e con cui spero nasceranno collaborazioni a breve… quello che voglio dire è che trovare ciò di cui si ha bisogno mi è venuto spontaneo

      Kublai in questo è una vera miniera d’oro :-)

      Giusto creare il Club dei progettisti che tagli trasversalmente la community di Kublai, ma non aggiungerei gruppi trasversali. Questo gruppo non potrebbe svolgere la stessa funzione di scambio competenze suggerite da Federico?

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      La mia posizione è questa: secondo me creare i gruppi (tematici) non è molto diverso dal dichiarare la disponibilità (tematizzata) nella fu banca delle piccole consulenze. Se lo fai a monte, ottieni gruppi pieni di esperti e vuoti di progettisti: sprechi tempo e generosità dei tecnici, e non va bene.

      Sarebbe un’altra cosa se la cosa andasse così.

      1. discutendo un progetto, si scopre un bisogno. C’è bisogno di scrivere un po’ di codice, o di fare un budget, o di costruire due scenari.

      2. si cercano in Kublai persone con le competenze e la disponibilità a risolvere il problema. Che in effetti viene risolto.

      3. a questo punto abbiamo un precedente, e quelle persone hanno un’esperienza felice comune: hanno risolto insieme un problema, e la community tributa loro il giusto riconoscimento. La prossima volta che quel problema si presenta per un altro progetto, si può contare su un gruppo di lavoro cementato da quell’esperienza.

      Per fare questa roba in modo mediato funzionano bene gli help desk e le discussioni sui progetti. Per farla in modo più automatico non so, a volte penso che dovremmo abilitare il forum generale in Kublai, quello a cui accedono tutti (oggi, come sapete, funzionano soltanto i forum di progetto come questo, che però hanno da un minimo di 5-6 a un massimo di 100 partecipanti, mentre i kublaiani sono più di 1000).

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Ultime mie considerazioni poi mi allineo alle decisioni della maggioranza..

      La differenza tra la banca del tempo e i circoli delle competenze è che non bisogna rivolgersi a un singolo, ma a una sub-comunità; il costo di individuare la persona giusta (per competenze, per disponibilità di tempo, ecc.) è ridotto praticamente a zero; si tenga presente che con l’aumentare del numero di membri aumenterà il costo di ricerca. Se la domanda lasciata in bacheca trova risposta bene, altrimenti non si sarà perso troppo tempo.

      Popolare i circoli non dovrebbe essere un problema: con un unico messaggio broadcast (e con inviti rivolti ai nuovi arrivati) si chiede se c’è la disponibilità a iscriversi a uno dei 4/5 circoli, spiegando le motivazioni. Il problema, al solito, non sono i volontari ma fare in modo che i membri sfruttino quest’opportunità.

      Nel menù di navigazione si inserisce la voce “Circoli delle Competenze” (o nel menù di sinistra).

      La versione light potrebbe essere quella di attivare Forum delle Competenze nel forum globale

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      I circoli delle competenze non sono male come concetto, ma credo che funzionino più come richiesta in entrata ovvero Richiesta di (tale competenza), la banca del tempo era un’offerta generosa e decontestualizzata di competenza, mentre il concetto andrebbe riformulato sui modelli generelmente funzionanti (Innocentive, onhoh, sourceforge, get a coder, ecc) di crowdsourcing di ricerca competenze.
      In questo caso i circoli, dovrebbero essere creati in base a esigenze specifiche (architettura sito web, grafica, progettazione urbanistica, ecc) in cui i progettisti (legati quindi al club dei progettisti) sottopongono delle richieste, tale merge avverrebbe con gli skill e le richieste che sottopongono la loro soluzione.

      Puntare su una domanda certa e mirata di competenze su progetto specifico, piuttosto che su una generica e statica offerta di competenze.

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
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      Provo a dire anche io la mia sulle questioni poste da Federico.
      Sul primo punto sono daccordo con Federico. Se dopo un periodo più o meno lungo (9 mesi mi sembra ragionevole) il progetto non si evolve lo inserirei in una sezione “non attivi”. Il progetto in ogni caso deve poter essere visibile.

      La seconda questione mi sembra molto interessante. Per riuscire a prendere una posizione mi sono messo nei panni di un progettista (il sottoscritto). Varie volte ho fatto richieste ai kublaiani di carattere tecnico, commerciale, legale, ecc. nelle discussioni che ho avviato (ingenuamente non ho mai cercato nella banca delle delle consulenze). Il risultato è stato che le persone appartenenti alla community che erano al corrente della mia richiesta di aiuto erano esclusivamente gli iscritti al mio progetto (oggi 96) o coloro i quali aprivano il sito poche ore dopo che avevo fatto la richiesta. Mi sono sistematicamente perso i contributi della maggioranza dei membri di Kublai. Se esistesse la posssibilità di porre il mio quesito anche al gruppo di persone che si ritengono interessate a fornire un contributo su “Grafica” piuttosto che su “informatica” questo consentirebbe di incrementare il numero di membri di kublai informati sulla mia richiesta di supporto ed in grado di aiutarmi.
      Considerazioni analoghe valgono se mi metto nei panni di chi è interessato a fornire suggerimenti di tipo commerciale.
      Insomma mi sembra che quella di Federico sia un’idea con tanti pro e pochi contro, un ulteriore modo per arricchire i servizi e raffrozare i legami nella community.

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Grazie Stefano, hai colto esattamente il punto per la questione delle competenze.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Questa discussione mi interessa moltissimo!

      L’esigenza che Federico ha espresso la sentiamo tutti. Per come l’ho pensata io (insieme naturalmente ad altri che collaborano a Kublai) il luogo dove chiedere aiuto specializzato è proprio il Club dei progettisti. Come sapete, lo spirito del Club è proprio quello di riunire le persone che hanno competenze e disponibilità per dare una mano (qui la spiega iniziale). Credo possa essere più efficace di tanti gruppi, perché (1) c’è più gente che in eventuale gruppo tematico, e quindi è più facile che ci sia qualcuno in ascolto nel momento in cui lancio una richiesta; e (2) i membri del club possono fare da brokers di competenze gli uni per gli altri. Faccio un esempio: magari mi serve la competenza di un informatico. Andrebbe benissimo Federico, che però io non conosco, e non so neanche che mestiere fa. Apro una discussione nel club e spiego il problema. Stefano, che passa da quelle parti e mi conosce, può dirmi “Guarda, questo è un lavoro per Federico! Lasciagli un commento sul wall, poi gli mando un messaggio anch’io”.

      Domani apro una discussione a parte sulla classificazione dei progetti, su cui mi sembra che ci sia accordo e occorre solo passare all’azione.

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Qui sono a confronto due meccanismi diversi: uno centralizzato che prevede un filtraggio “umano” (u), un altro che cerca di rendere il processo più automatico e auto-organizzante (a).

      Due considerazioni:

      Il Club dei Progettisti è un sott’insieme non specializzato di Kublai, un circolo sarebbe un sott’insieme specializzato (rispetto alla richiesta); quindi l’email con la richiesta in (a) raggiungerà subito tutte le persone con le competenze giuste e che hanno deciso di collaborare (si sono iscritte al Circolo), nel secondo arriverà a un insieme eterogeneo di membri, tra i quali occorrerà ci sia o direttamente una persona esperta o che conosca tale persona.

      Occorre inoltre che il membro desideroso di competenze apra una discussione nel Club dei Progettisti mentre in (a) basterebbe un commento nel wall del Circolo.

      Comunque sono semplicemente filosofie diverse, basta individuare quella più adatta alla comunità.

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Fatta salva la limitatezza degli strumenti di Ning, secondo me il Club dei progettisti non può contenere anche le persone che si vogliono prestare con una consulenza precisa. Il Club deve servire a gestire i progetti e la progettazione (e su questi aspetti possiamo ancora migliorare).
      Forse sarebbe il caso di creare altri gruppi di interesse (non molti) su cui far convergere le persone al momento dell’iscrizione su Kublai.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Secondo me bisogna pensare a diverse cose:

      - Limitatezza piattaforma ning

      - Esigenza di non confondere troppo le cose nel Club dei progettisti, ma anche di non disperdere troppo l’attenzione (peraltro difficile da catturare dei progettisti)

      - Saper offrire il giusto supporto nel momento giusto

      Per cui io mi immagino un progettista che o dal suo gruppo di progetto o dal Club dei Progettisti, ha possibilità di visionare un form di feedback dove inserisce ciò di cui ha bisogno, (eventualmente categorizzato per esigenza), tale form viene moderato ovviamente e successivamente girato a coloro nella community che abbiano la determinata competenza.
      Un modo quindi per effettuare un merge su richiesta tra reale esigenza del progettista e reale offerta di collaborazione della community.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Federico, il tentativo di rendere il brokeraggio delle competenze automatico ed efficiente è stato fatto con la banca delle consulenze di Giuseppe. La cosa che non ha funzionato, secondo me, è esattamente l’assenza di umani. Come dice Enrico nel suo commento, ciò che funziona in Kublai è proprio il fatto che è popolata di umani. Tito lo chiama “il corpo a corpo” con i progettisti.

      Io non sono sicurissimo di come fare questa cosa. La mia idea era ed è di raccogliere i kublaiani più attivi e interessati in un posto, questo, e dare poi loro un ruolo nella gestione e nel governo di Kublai. La tua idea di etichettare i progetti non attivi, per esempio, è buona; adesso dobbiamo trovare un modo tecnico per realizzarla, e poi farlo. E al dibattito contribuisce in modo decisivo gente come Enrico e Stefano (per restare in questo thread), che non credo entrerebbe mai in un microgruppo “progettiamo insieme la user experience di Kublai”. In questi quattro mesi lavoreremo molto per potenziare il Club, nel quale credo molto perché già riesce a fare delle cose come le missioni di benvenuto – mentre la banca delle piccole consulenze non ha mai fatto niente.

      C’è poi un’altra considerazione da fare, più banale. Nei gruppi internet è attiva una persona su dieci, quando va molto bene. Un gruppo con meno di cinquanta persone, quindi, ha meno di cinque membri attivi e non è un gruppo. Per avere uno strumento efficace occorre cercare la massa critica: secondo me gli 84 iscritti al Club sono ancora subcritici. Ma sono ottimista. :-)

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    • Suggerimenti ai punti esposti da Federico e riflessioni varie:

      1) I progetti sono dichiarati archiviati dopo 9 mesi di inattività. Dopo 6 mesi il progettista inattivo è contattato ed informato della prossima archiviazione. A carico dello staff di Kublai

      2) Il Club dei Progettisti ha anche il ruolo di “smistare” le competenze. Credo che in questo caso siano importanti almeno due cose: a) il club deve avere finalità ben definite (in questo gruppo si fa questo e quell’altro …) b) il link di accesso dovrebbe essere posto in home page in modo da essere subito accessibile e dare l’idea di non essere un progetto come gli altri ma “trasversale” e promosso direttamente da Kublai

      In linea di massima penso che per Kublai in Ning sia un ottimo strumento. Credo però che la banca del tempo sia fallita principalmente perchè è (ed è percepito) come “strumento esterno” di difficile consultazione/aggiornamento, se fosse stato integrato nel SN forse non sarebbe finita così… in questo il Ning ha un limite :-)

      Altra cosa, secondo me il benvenuto è un’attività “da staff” perché solo lo staff può avere una visione complessiva di progetti e progettisti. Questo spiega, secondo me, l’andamento altalenante dell’attività. Si parte da un invito a dare il benvenuto ai nuovi iscritti -> si inizia a darlo -> dopo un pò l’attività cala -> arriva il nuovo invito -> si ricomincia. Credo che questa attività manterrà sempre questo andamento per il motivo che ho detto prima.

      Se il club riesce ad essere “capito” dalla community, non penso occorra aprire i forum del Ning che rischierebbero di diventare difficilmente gestibili. Il problema sarebbe facilmente aggirato usando i forum del gruppo trasversale :-)

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