Ciao Maria,
dopo quasi 2 mesi di duro lavoro,finalmente possiamo farti capire bene cosa vorremmo realizzare.
Partendo dalla tua prima domanda inerente al mercato di sbocco per ecomoney, che consiste nelle aziende che rilavorano i materiali raccolti,noi abbiamo analizzato in dettaglio il sistema competitivo considerato e purtroppo è parso subito evidente che l’idea Ecomoney cosi come era stata pensata non poteva essere remunerante per noi perchè non competitiva sul mercato,in quanto esistono i consorzi nazionali per il recupero dei materiali che trattano volumi troppo considerevoli e per noi questo rappresenta una barriera in entrara insuperabile.
Per porre rimedio, allora, abbiamo modificato la nostra mission, pensando che con un integrazione verticale verso valle del processo,si può evitare la concorrenza dei consorzi e competere direttamente con le aziende che rilavorano i materiali, infatti Ecomoney adesso non si limita più solo alla raccolta dei materiali, ma anche alle successive lavorazioni arrivando alla definizione dei prodotti finiti.I quali sono Rpet stampato e Vetro in scaglie.
Come puoi notare si è esclusa la raccolta dell’alluminio, perchè per eseguire la lavorazione di questo materiale si avrebbero dei fabbisogni eccessivi e allora non sarebbe più remunerante per Ecomoney.
Il processo di raccolta non è stato modificato nella forma,prevede sempre dei dispositivi che accettano il materiale e riconoscono del credito a chi introduce lo stesso.
L’istallazione dei suddetti dispositivi è stata pensata in 34 centri commerciali presenti nelle regioni della convergenza.Nella sicilia sono state considerate solo le province di catania e messina.
La sede operativa è stata pensata nell’ASI di castrovillari cosi da ottimizzare i costi di trasporto dei materiali raccolti.
Il servizio di trasporto è pensato in Out-Sourcing cosi da ridurre le immobilizzazione di capitali.