Ciao Alessio,
confesso che non passavo da un po’ di tempo qui, e non avevo ancora letto il tuo messaggio. Conto di darti le risposte a breve, ma ti invito a prendere conoscenza delle attivita’ di Ecosistema 2.0, dalla sua fondazione all’inizio di quest’anno ad oggi: sono sicuro che troverai nei fatti gia’ piu’ di qualche anticipazione.
A presto. Gino

Ciao Gino,
permettimi qualche delucidazione, mi sono documentato anch’io sul link di fb e, piuttosto d’accordo con mr. Volare, ancora non riesco a togliermi completamente dei dubbi.
Innanzitutto parli di territoro e di rete (internet, prim’ancora che network) come i 2 elementi cardini del progetto, da fondere e rendere corroboranti l’uno dell’altro a vantaggio dei partecipanti di Ecosistema 2.0 (E2.0), prima domanda: gli iscritti in che cosa riceverebbero vantaggi attraverso l’uso di E2.0, dal fatto di ricevere preziosi consigli dal network su come agire e come procedere?
Se si, mi stai dicendo che vuoi creare un distretto glocale in cui il sapere delle “maestranze” venga messo a disposizione di tutti(“l’esperienza dell’individuo sia nella relazione con se stesso che con l’esterno”). Ebbene, per quale motivo costoro dovrebbero farlo? Perchè, cioè, dovrebbero divulgare preziosi segreti, frutto magari di anni di sacrifici?
Perchè spinti dalla volontà di sviluppare il territorio e questo basta, e quindi, tutti i territori sono da sviluppare?
Di conseguenza a queste mie domande, prevedi un ritorno economico per questa sorta di “consulenza”? Se si, quale modello di business stai pensando di applicare? Sponsor e pertners sono previsti?
Altrimenti, potrei immaginare che il tutto si svolga sotto l’egida benefica (e non c’è nessun tono di sarcasmo in questo) del “Buon Samaritano”, però, a meno che tutti lo vogliano di colpo diventare, mi sembra abbastanza difficile.
Ancora, voi parlate di E2.0 come la principale innovazione del XXI secolo, perchè fonde, come non mai prima d’ora, “l’ecosistema inteso nel senso territoriale” (fisico e tangibile) con quello “digitale”, “perchè insiste sui 2 spazi contemporaneamente e quindi ha caratteristiche molto distintive, che non sono semplicemente la somma delle precedenti”.
In che senso scusami? In fondo i vostri risultati derivano dall’uso contemporaneo di questi due elementi, il che non è così differente dall’ottenere risultati dalla somma (nel senso di match) degli stessi.
Certamente miei dubbi, che avrei piacere, col vostro aiuto, di dissolvere prontamente.
A presto…

e’ una garzetta e vola su business basati sulla conoscenza e sull’inovazione(trasferimento tecnologico, business development in ambito innovazione tecnologica…): …

Bene mi piace questo Knowledge Ecosystem (a propoito dove è finito il logo di Knowwing, con l’ala dell’uccello che volava …da cui appunto wing?). Scusate se può sembrare che parli in codice con Gino Tocchetti, mi riferisco a un suo progetto di alcuni anni fa che si chiamava appunto Knowwing…mi auguro che quell’arino (la memoria forse mi inganna), si sia trasformato in una fenice della conoscenza e continui a volare alto in questo progetto.

Tranquillo Alberto, considero la trasparenza, la partecipazione, la generosa contribuzione, e la reciproca referenziazione, esattamente quelle caratteristiche del modello della Rete da portare nel Territorio.

Tanto per rincarare la dose, ho gia’ detto altrove, che occorre portare la Rete nel Territorio prima che (la parte piu’ deteriorata de) il Territorio si prenda la Rete

Allora aspettiamo il programma. Ho seguito il tuolink su Facebook, ma anche da lì non è che abbia capito molto

Grazie Alberto,
c’e’ un programma, tra l’altro rimuginato da mesi, e comunque ci saranno anche spazi di discussione. Insomma sara’ un programma 2.0
La mia presenza qui in Kublai e’ anche per condividere con voi!
A presto
Gino

Gino, bel concetto. Ma materialmente cosa penseresti di fare per inverarlo? E come?