Documento di progetto

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  • Iniziato da Antonio Scarpati Avatar di Antonio

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    • Avatar di Antonio
      Antonio Scarpati
      Partecipante

      Carichiamo una prima bozza di progetto che prende il via dalla presentazione nella home. 

      Il documento verrà da questo momento in poi integrato di tutti gli sviluppi che emergeranno dal contributo di ognuno di noi.
      Attendiamo i vostri commenti numerosi!
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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Passo fondamentale, bravi!

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Ciao antonio

      ho letto il documento. Senza dubbio un buon inizio. I punti espressi sono chiari ma, naturalmente ne siete consapevoli, si tratta ancora di obiettivi.

      Alcuni elementi che andrebbero strutturati sono: la piattaforma, anche da un punto di vista tecnico, le strategie commerciali, per farvi conoscere dalle organizzazioni e dai donatori, l’organizzazione che ruota intorno al progetto.

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    • Avatar di Federico
      Federico V.
      Membro

      Ciao

      Sono Federico V. e faccio parte del team di coach di Kublai.

      Ho esaminato la bozza di documento progettuale che avete pubblicato e vi riporto, qui di seguito, le mie osservazioni sulla vostra iniziativa, facendo riferimento ai capitoli che compongono il documento.

      Premessa
      La premessa è convincente. Tuttavia, secondo il mio parere, dovrebbe essere maggiormente esplicativa in alcuni punti.
      Nel secondo paragrafo, infatti, parlando della vostra idea, fate subito riferimento ad un sito di confronto ed ispirazione ma non avete ancora spiegato in cosa consiste la vostra iniziativa, né tanto meno, cos è e in cosa consiste il crowdfunding.
      Se partiamo dal presupposto che non sappiamo chi leggerà il documento di progetto, dovete portarvi ad un livello più divulgativo arrivando alla descrizione della vostra idea attraverso un percorso deduttivo che – per esempio – dovrebbe prima raccontare perché è necessaria la raccolta fondi per un evento in ambito culturale, poi riferire cos’è il crowd funding e quali sono i principi da cui nasce (citerei il manifesto del crowdfunding, Kapipalist e Alberto Falossi), spiegare perché questo processo vi interessa così tanto, e dichiarare chiaramente la vostra volontà di realizzare l’idea che proponete, e solo alla fine proporre al lettore, che a questo punto dovrebbe aver capito di cosa stiamo parlando, i punti di riferimento attraverso i quali consolidare farsi un’idea sulla vostra idea
      In questo senso il paragrafo sulla vision potrebbe essere parte integrante della premessa in funzione di quanto si diceva prima.
      Va benissimo, in questa fase, richiedere il supporto della community ma la richiesta non dovrebbe essere posta nella bozza progettuale, anche perché in questo modo state escludendo chiunque non stia leggendo la vostra bozza

      Mission
      Mi piace il concetto, e anche come lo illustrate. Tuttavia, poiché stiamo parlando della mission progettuale vi invito a fare uno ulteriore sforzo e di arricchire il paragrafo. È da questo punto in poi che state cercando di convincere l’eventuale finanziatore che la vostra idea è buona ed è da questo punto che state esponendo quello che volete fare.
      D’accordo la concretezza ma cercate di coinvolgere maggiormente emotivamente chi sta leggendo.

      La piattaforma
      A parte che manca l’indicazione sul fatto che stiamo parlando di una piattaforma web, vi invito a non esagerare sull’uso dell’inglese se non è funzionale alla realizzazione del progetto (è un progetto internazionale? Allora ok. È limitato al sistema Italia? allora sarei più cauto)
      Riguardo alla suddivisione in 3 categorie, sarei anche d’accordo in linea di principio, ma è solo una suddivisione concettuale o anche di servizio? Ci sono diversità di trattamento nelle tre categorie di progetti? Se ci sono, quali sono? Insomma, a che servono queste categorie?
      Spiegatelo.
      “Lo staff della piattaforma seguirà la realizzazione delle richieste con un continuo monitoraggio e consentirà la penetrabilità dei progetti nel settore dei network culturali e presso società private.”
      Come?

      Il resto della bozza mi sembra buona, ma mancano ancora alcune sezioni importanti al fine di dare un quadro completo al lettore.
      In particolare sarebbe utile sapere:
      - Chi siete voi e quali sono le vostre esperienze
      - Che tipo di organizzazione volete darvi
      - Che sostenibilità economica prevedete per il progetto
      - Quali sono i tempi di realizzazione
      - Quali attività avete previsto per la realizzazione del progetto

      Spero di esservi stato utile e sono a disposizione per ogni chiarimento.

      A presto

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    • Avatar di Antonio
      Antonio Scarpati
      Partecipante

      Ciao Federico,
      grazie per il tuo intervento! Le tue osservazioni sono preziose per lo sviluppo del nostro progetto.
      Presto proporremo una nuova bozza di documento. A presto

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    • Avatar di Antonio
      Antonio Scarpati
      Partecipante

      Ciao Nicola,
      grazie mille del tuo supporto!
      Si, sono degli obiettivi a cui puntiamo con decisione. :-)
      Sono contento che ti sia risultato chiaro: era per noi importante riuscire ad esprimere con semplicità la nostra idea. Come anche indicato da Federico, è ora necessario strutturare e rinforzare diversi passaggi chiave.
      Contiamo presto di proporre la nuova bozza.

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    • Avatar di Antonio
      Antonio Scarpati
      Partecipante

      Era diventata anche un’esigenza per riordinare il tutto ed i diversi contributi finora ottenuti! La strada è ora tutta da percorrere. :-)

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    • Ciao Antonio,

      allora ho dato una letta al progetto e per cominciare ti faccio rapidamente alcune domande che mi sono venute in mente e che potrebbero aiutarti a definire maggiormente alcuni aspetti (o forse ci avete già pensato ma non sono esplicitati)

      1)  Nell’ambito dei tre tipi di progetti che intendete ospitare, pensate di accettare qualsiasi submission di richiesta fondi o di filtrarle in base a qualche criterio?

      2) Gli utenti-finanziatori mettono solo soldi o avranno la possibilità di fare altro?  Pensate a una piattaforma strutturata solo per donare o immaginate forme più articolate di coinvolgimento?

      3) Su quali entrate si reggerà la piattaforma? I modelli su cui si basa la sostenibilità di queste operazioni sono i più diversi, però si tratta un punto cruciale che influenza sia l’architettura generale della piattaforma sia il modo in cui vi presentate, e quindi anche il modo in cui verrete percepiti, tanto dai “proponenti” quanto dai “donatori”

      4) Dite che se un progetto non raggiunge l’obiettivo le donazioni non vengono erogate. Che significa, che i soldi tornano ai donatori (in che modo?) o semplicemente ridiventano disponibili per un altro dei progetti presentati?  E i donatori possono “spostare” le donazioni da un progetto a un altro se dopo un pò cambiano idea?

      Me n’era venuta in mente un’altra ma ora mi sfugge… (scusate, devo ancora cenare…)

      Poi, un suggerimento:

      sarebbe utile pensare a come integrare le funzioni della vostra piattaforma all’interno dei social network più utilizzati. Molti “proponenti” che utilizzano diverse di crowdfudning si lamentano di non poter fare crowdfunding direttamente dai loro account su altri siti dove hanno già molti contatti (e alcuni piattaforme di crowdfunding si stanno già attrezzando in tal senso)

      Avete pensato a come attrarre alla piattaforma gli utenti-donatori?  Soprattutto sui siti italiani mi è capitato di intervistare molti proponenti “pigri”, che vedevano il sito di crowdfuding come una bella opportunità ma con poca voglia o tempo per fare networking, con il risultato che le piattaforme che contavano molto (o soprattutto) sui “proponenti” per aggregare utenti e raggungere una massa critica non sono mai riuscite a decollare.

      Per ora è tutto (magari a pancia piena mi viene in mente qualcos’altro…)

      Buon lavoro!

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    • Avatar di Antonio
      Antonio Scarpati
      Partecipante

      Ciao Francesco,

      è davvero un gran piacere leggerti! Siamo contenti che sei diventato uno dei nostri! Per chiarezza: parlo al plurale non perché ho qualche problema di molteplici identità, ma perché i contributi che posto sono sempre il frutto mio e di Adriana!

      Rispondiamo in sequenza:

      1) L’idea è quella di accettare le proposte progettuali senza filtri purché siano in linea con i valori di FFC: coesione sociale, responsabilità condivisa, valorizzazione del territorio e del bene comune.

      2) La piattaforma vorrà ospitare una community che consenta ai due poli di andare oltre la donazione: l’obiettivo è che FFC diventi un punto d’incontro e di scambio delle esperienze dei donatori e delle associazioni anche dopo le campagne di fundraising.

      3) La sostenibilità di FFC si baserà, inizialmente, su una % della raccolta fondi. 

      4) Il meccanismo vorrebbe basarsi su un sistema di promesse: solo una volta raggiunto il budget verranno attivati i canali di raccolta che al momento individuiamo in carte di credito, paypal e campagne Sms. Quindi no restituzioni e no trasferimenti.

      5) Aspettiamo che tu abbia finito di cenare! :-)

       

      Stiamo studiando le modalità per consentire agli utenti della piattaforma di FFC di utilizzare i contatti degli account presenti sui Social Network. E’ fondamentale per la riuscita di FFC e per la strategia comunicativa che vorremmo porre in atto: FFC dovrà correre nella rete grazie al passaparola.

      Inoltre ci proponiamo di affiancare alla promozione on-line, delle iniziative sul territorio in cui FFC è radicato, per esempio con uno stand presso cui donare ai passanti un “seme” in cambio del loro indirizzo mail: l’intento è sensibilizzare il più ampio bacino di potenziali utenti-donatori che saranno di volta in volta avvisati della presenza di nuovi progetti sulla piattaforma a cui potranno partecipare con il loro semplice contributo “goccia a goccia”.

       

      Ti invitiamo a dare un’occhiata alla discussione “Partecipazione a Creative Clusters!” dove stiamo mettendo a punto la scheda di progetto da presentare al bando de La Città della Scienza.

       

      A presto

       

       

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Antonio,

       

      Alcune delle considerazioni che poni le ho fatte anche io in un altro thread qui.

      Ammetto però che per il bando specifico Creative Cluster, centrato sulla Campania, sia meglio formulare una proposta centrata a carattere locale ma che sappia interfacciarsi oltre i confini campani.

      Ho abbozzato una mappa concettuale, proprio per focalizzare questi due differenti e importanti aspetti secondo me:

      1) Aggregazione di veri e propri cluster creativi territoriali, in cui si condividano in particolare risorse/asset il più condivisibili possibili tra varie iniziative (poche ma che apportino valore a veri ecosistemi creativi campani).

      2) Visione e approccio olistico non locale e crossplatform (sia nel crowdfunding, ma anche in altri servizi/piattaforme) in cui il valore apportato dai creativi possa essere “scambiato” e redistribuito in parte da Fund For Culture a livello locale appunto.

      Per ora mi fermo qui e lascio la mappa che magari da ulteriori spunti che non sto vedendo.

       

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Per ingrandire la mappa nel caso non riusciate a visualizzarla in altre dimensioni cliccare

      sull’host  immagine qui.

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    • Avatar di Antonio
      Antonio Scarpati
      Partecipante

      Che ondata CreaTTiva (Creazione Eruttiva)! L’asticella si alza, l’audacia aumenta, i passi sono nella mente… ora bisogna saltare.

      Portiamo tutto dentro, lo metabolizziamo e andiamo avanti. Il quadro sinottico della possibile visione strategica di FFC ci darà la possibilità di razionalizzare meglio quello che portiamo dentro. FFC è una visione e codificarla, anche in questo modo, sarà la chiave di volta del nostro successo. 

      Quando dico “nostro” mi riferisco a tutti noi del gruppo che stiamo partecipando alla strutturazione di FFC con lo stesso spirito alla base del progetto: la compartecipazione, il crowdsourcing in questo caso. E per noi questo era ed è fondamentale: solo se nel DNA scorre questo valore FFC sarà in grado di trasmetterlo ai suoi potenziali utenti. Per questo siamo convinti di essere sulla buona strada e vogliamo darci dentro affinché FFC diventi presto una realtà! :-)

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