• Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 11/1/2011

    Ciao cara Federica,
    ben arrivata in kublai. Interessante e particolare iniziativa, la tua; cercare di diminuire il tasso di burn-out ed aumentare la produttività delle aziende clienti con la musicoterapia e la vendita di pacchetti musicali. Il burn-out, insieme al mobbing, rappresentano condizioni che, negli ultimi anni, hanno interessato molto gli studi in psicologia del lavoro, ben differente dalla psicologia della salute. L’obiettivo della psicologia della salute è quello di migliorare la qualità della vita individuale e della collettivà. La psicologia del lavoro, invece, è lo studio dei comportamenti delle persone nel contesto lavorativo e nello svolgimento della loro attività professionali. La psicologia del lavoro prende i modelli e le teorie della psicologia e li applica all’ambiente di lavoro, cercando di: 1. favorire sia il massimo benessere per le persone che lavorano, sia il massimo vantaggio per l’organizzazione per cui lavorano; 2. migliorare le condizioni psicologiche, la motivazione ed i rapporti con gli interlocutori di ruolo, con l’azienda e con l’ambiente di lavoro in genere. I professionisti che sono maggiormente esposti al rischio di sviluppare la sindrome di burn-out, sono spesso impiegati in tutte quelle professioni definite di “relazione d’aiuto” includenti oltre che una prestazione professionale anche un coinvolgimento personale. E’ qui che andrebbe analizzato il tuo target di riferimento.
    Così come già evidenziato da Nicola, comprendo come la musica o il suono (come strumento di comunicazione non-verbale), possa intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, ma mi risulta particolare (e per alcuni aspetti interessante) comprendere come possa migliorare la produttività lavorativa nei soggetti lavoratori. In più, cosa intendi con vendita di pacchetti musicali? La musica, in effetti, può essere un mezzo attraverso il quale un soggetto si apre e “tira fuori”le proprie emozioni e quindi può attraverso questo processo incrementare una sua produttività lavorativa e rispondere agli skills sempre più elevati e richiesti nel proprio lavoro. Ma le ricerche realizzate la conducono sempre a scopi terapeutici. Tu cosa ci dici in proposito? Ti aspetto a presto Angelita

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 11/1/2011

    Ciao ragazzi, ottima spiegazione. conviene che la pubblichiate nella casella di testo sotto la foto del progetto, così rimane visibile a tutti.
     
    Parlando del progetto, fatemi capire una cosa: voi pensate di offrire consulenza alle aziende in ambito musiterapico per evitare il burn-out. 
    Ma le aziende come si accorgono di una situazione che sta per esplodere?
    Accade così spesso?
     
    Non ho capito poi come la musicoterapia si colleghi alla produttività (anche se ho personalmente sperimentato che certa musica mi aiuta nella concentrazione)

  • Federica ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 11/1/2011


    Buongiorno Federico,
    spieghiamo di seguito l’environment in cui si muovono le nostre idee, sperando ci possiate aiutare a incanalare meglio le nostre prospettive:
    Qualsiasi sia l’attività lavorativa svolta, dai lavori manuali a quelli di intelletto, il lavoro rimane un’attività fondamentale per l’uomo, ove tempo, capacità e competenze vengono investiti ogni giorno. Il mercato del lavoro attuale esige skills sempre più elevati, velocità, flessibilità e responsabilità che talvolta però, possono spingere ad un sovraccarico mentale. Nelle situazioni più estreme ciò che ne consegue é il fenomeno del “burn-out”, ovvero un eccesso di stress che porta alla perdita del controllo di sé stessi, ad un atteggiamento aggressivo verso colleghi e superiori e che induce talvolta, ad abbandonare l’azienda. Le conseguenze ovviamente sono pesanti sia sotto il profilo personale del lavoratore che per le perdite economiche dell’azienda.
    Attraverso gli studi condotti sulla sociologia del lavoro é possibile tracciare un percorso che haportato i più grandi studiosi ad ipotizzare eventuali soluzioni alle problematiche ad esso connesse: dagli incentivi economici di Taylor alla scala dei bisogni di Maslow.
    Il ventunesimo secolo però vede il mondo del lavoro aprirsi a nuove prospettive: dai principi della job-rotation al modello Google si da sempre più importanza al benessere del lavoratore, o, più economicamente parlando, si da più importanza alla relazione tra il suo benessere psicologico e l’aumento della produttività.
    E’ in questo paradigma che si posiziona  il nostro progetto,volto a migliorare la salute psicologica dei lavoratori e la diminuzione del tasso di burn-out attraverso la Musicoterapia.
    Cos’è la Musicoterapia?
    E’  una metodologia di intervento che  mira a sviluppare le funzioni potenziali dell’individuo attraverso l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo,melodia e armonia).
    Dal punto di vista terapeutico vi è un’attiva stimolazione relazionale, emozionale e cognitiva che crea un equilibrio ed un’armonia psico-fisica cui segue, come studi scentifici provano, una produttività maggiore.
    Il nostro progetto mira in una fase inziale alla ricerca di musica adatta allo scopo, basandoci sulla consulenza di musicoterapeuti e musicologi. Il campo di ricerca é quello della musica non coperta da diritto d’autore, come i brani in Creative Commons e la musica cui siano cessati i diritti d’autore (come nel caso di molti autori di musica classica, deceduti da più di 70 anni). In questo modo si abbassano i costi e si crea un repertorio già comprovato come utile allo scopo nel caso della musica classica: un esempio su tutti é la musica di Mozart, già utilizzata per il trattamento di diverse patologie psico-fisiche.
     
    Federica e Carlo

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 11/1/2011

    Ciao sono Federico V. e faccio parte del team di coach.
    Benvenuti su Kublai.
    Potreste spiegare più approfonditamente in cosa consiste il Vostro progetto? In particolare, perché sia comprensibile a chiunque legge la Vostra pagina, cosa significa “diminuire il tasso di burn-out” (e cos’è il burn-out) e cosa contengono i pacchetti musicali che intendete vendere?