• Paolo ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 14/1/2011

    Federica, Carlo,
    condivido pienamente sul valore della musica nella nostra vita. Penso anche che per ottenere il massimo beneficio, occorra essere “guidati” nell’ascolto vale a dire avere la possibilità di avvicinarsi anche alla “cultura” della musica.
    Per venire al pratico, nella azienda dove lavoro, tra l’altro, faccio parte di una rete interna di “people caring”; se vi interessa vi posso organizzare un incontro con il responsabile (su Roma) per illustrare il vostro progetto. Nel caso mandatemi un vostro contatto via posta Kublai. Ciao e forza!!!

  • Federica ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 13/1/2011

    In effetti potremmo ampliare la nostra offerta:
    -musicoterapia al di fuori degli orari di lavoro (per i dipendenti, e si, come hai    detto tu Nicola, soprattutto per i dirigenti!)
    -sonorizzazione per gli ambienti di lavoro e consulenza musicale
     
    Le idee che abbiamo sono tante, siamo in work in progress sul metterle bene assieme. Vi aggiorneremo presto sulle prossime fasi di lavoro e gli approfondimenti che stiamo conducendo con esperti di musicoterapia ed economia.
    Ben vengano sempre le vostre opinioni e suggerimenti!
    A presto,
     
    Federica e Carlo
     

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 13/1/2011

    penso che se stabilite delle alleanze con fornitori di impianti (più che con produttori), in realtà non vi vengono richiesti investimenti iniziali. Quando vi troverete a fare attività commerciali, invece, avere una offerta di servizi più ampia può essere redditizio. 
     
    Tra l’altro il vostro modo di porvi nei confronti delle aziende è piuttosto innovativo e potreste trovare degli alleati interessati ad investire su di voi proprio per aprire un mercato nuovo.
     

  • Federica ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 13/1/2011

    Buongiorno Nicola!
    In realtà la tua proposta coincideva con il nostro progetto iniziale. Purtroppo però facendo una sommaria analisi tra costi iniziali, break even point e prospettive di guadagno…abbiamo preferito ridimensionare il progetto ad un’attività da svolgere al di fuori delle ore di lavoro. Una ragione della nostra scelta é per cominciare la sonorizzazione degli ambienti. Avevamo pensato ad una partnership con aziende produttrici di impianti audio, per fornire impianto+servizio di consulenza musicale. L’idea non é esclusa, ma pensiamo che sia meglio sondare il mercato con un investimento iniziale minore, per poi eventualmente allargare i nostri orizzonti in questa direzione.
    Tu che ne pensi?

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 13/1/2011

    Ragazzi, mi piace come avete chiarito la vostra idea.
     
    Pensando al vostro progetto e immaginandolo proiettato nella mia azienda (soprattutto per i dirigenti!!!) mi sono chiesto che effetto può avere la musica diffusa negli ambienti comuni.
    Mensa, macchinetta del caffe, fotocopiatrice, ecc… nessuno ci pensa perché nessuno normalmente, in una azienda, è in grado di fare delle scelte musicali per tutti, ma magari un  terapeuta sa anche questo?
     
     

  • Federica ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 12/1/2011


    Buonasera Nicola,
     
    grazie anche ai vostri suggerimenti abbiamo modificato la mission del progetto.
    Essa non è più incentrata sulla vendita di “pacchetti musicali”, ma vogliamo piuttosto vendere un servizio alle aziende: quello che proponiamo è un ciclo di sedute di musicoterapia rivolto ai dipendenti.
    Le sedute saranno seguite da un musicoterapeuta, in locali appositamente adibiti (interni o esterni all’azienda), al di fuori degli orari di lavoro. 
     
    Attendiamo vostri suggerimenti.
    Carlo e Federica 

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 12/1/2011

    ciao ragazzi,
    quindi la musicoterapia può intervenire anche a livello generale in una azienda per aumentare il benessere dei dipendenti e quindi aumentare la produttività?
     
    Si ma come?

  • Federica ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 11/1/2011

    Ciao Angelita,
    grazie per esserti unita alla discussione sul nostro progetto!
    Il target che hai analizzato é proprio quello a cui ci riferiamo, e ti ringraziamo per le delucidazioni che ci hai apportato.
    Per quanto riguarda la tua domanda, la musicoterapia finora ha trovato già diversi campi di applicazione pratici nella cura di alcune patologie psico-fisiche piuttosto gravi come il morbo di Alzheimer, l’autismo infantile e psicosi di varia natura. Lo stress da lavoro é fortunatamente un “male minore”, cui però la musicoterapia può giovare ancor di più.
    Già nella prima metà del ’900, Elton Mayo cercò di comprendere come migliorare il rendimento della forza lavoro e pose le basi per la Scuola delle Relazioni Umane, filone di studi che centrò l’attenzione sull’importanza dei benefici NON economici. Si evinse in breve che le variabili più importanti erano quelle legate alla condizioni psicologiche e sociali sul luogo del lavoro. Seguirono gli studi di Abraham Maslow sui fattori motivazionali (la nota scala di Maslow) e si rilevò ancor di più l’importanza del benessere psico-fisico del lavoratore per garantire una maggior partecipazione attiva al processo produttivo.
    Ecco come gli studi condotti tra medicina e sociologia possono di conseguenza influire floridamente anche sull’economia.

    A presto,

    Federica e Carlo

  • Federica ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Music Therapy on the JobMusic Therapy on the Job il 11/1/2011

    Ciao Nicola,
    grazie per il suggerimento, lo abbiamo pubblicato subito, aggiungendo sinteticamente quali saranno le prossime fasi del nostro lavoro.
    Per rispondere alla tua domanda in merito al tasso di burn-out, questa problematica é maggiormente avvertita quando i ruoli sono di alta responsabilità, o lì dove non vengano garantite condizioni di lavoro ottimali (dai criteri ergonomici minimi alle ore di lavoro eccessive). Queste sono caratteristiche tipiche di parecchie multinazionali, ma anche di imprese di dimensioni più ridotte. Purtroppo però é altrettanto vero che molti soggetti tendono a non far valere i propri diritti in questo senso, da un lato perché non sono a conoscenza di ciò che dovrebbe esser loro garantito e dall’altro perché c’é una malsana accettazione di quanto offerto. Per un approfondimento sulle fonti normative: http://www.wikilabour.it/Default.aspx?Page=Stress%20lavoro%20correl
    In sostanza dunque il problema, seppur fortemente sentito in molte aziende (esemplare é lo studio di Gideon Kunda nel suo libro “L’ingegneria della cultura”), non viene esplicitamente dichiarato. Parlano però i dati a livello di produttività e di abbandono del posto di lavoro.
    La Musicoterapia dall’altro lato, si muove già con ottimi risultati su problematiche di tipo neuronale e psichiatrico, nonché su quello psicologico.
    Ed ecco il nesso dunque:
    stato di benessere = miglioramento delle prestazioni = maggiore produttività.

    Grazie per l’attenzione che stai prestando al nostro progetto e a presto,

    Federica e Carlo

  • Vedi altro