[wladimiroPartecipante]

Voglio rendere visibile la città che ho dentro, ormai ogni sua parte ha il suo file immaginario, l’archivio non so più quante volte l’ho traslocato. Tanto è invisibile fuori, quanto dentro ne sento ogni rumore.
O qui a kublai, o.., ormai mai.Perchè non basta essere creativi, ne ho conosciuto tanti, e più bravi di me, non sono le idee (che: – son come le patate) è quel qualcosa di più che a kublai c’è.

Nei territori d’animazioni che ho vissuto prestando opera,in gran parte dei casi non avevano “sito di memoria” praticabile, si che, la persone raccontavano, ricordavano eventi,mostrando trafiletti di giornale, ma quelle esperienze non avevano lasciato nulla se non il ricordo, fotografie.Come animatore- artista- creativo non ho mai potuto esimermi dal cosiderare, appuntare, sapendo che sarei passato anchio nel ricordo, Ma fino a quando riassumere tutto in un :- Usa e getta?

L’animazione deve (o dovrebbe) avere col territorio geo/umano un rapporto “simpatico/conoscitivo”. Determinate le coordinate geo/fisiche/politiche, storico leggendarie, evidenziandone le caratteristiche che lo contradistinguono dal territorio limitrofo, da poterlo (eventualmente) coinvolgere ,su presupposti d’intento condivisi; l’animazione diventa arte umana di quei territori!
La “zona” in cui sto vivendo è sulla S.S. Gardesana, la valle dei Marmi, Valsabbia, il fiume Chiese,
Valtenesi.

Il progetto si rivolge alle famiglie, agli insegnanti,ai creativi, a tutte le realtà economiche,istituzionali, sociali, ambientali, dove il bambino vive formando la propria visione del “mondo”. Indicazione di targhet generica, ma indicativa, per chi si vuol promuovere, partecipando nelle diverse forme e modalità, alla creazione di eventi, ciclici, unici, di vario tipo, comunque a beneficio della -formazione-

Creando un’efficente “sistema” che sia in grado di sfruttare agilmente le informazioni i contenuti le indicazioni di cui è in possesso, catalogare e indirizzare nel “sistema” quelle entranti, al fine di renderle utilizzabili, per la rete e per le attività d’animazione, offerte, richieste.
Questo è il primo obiettivo, ma non il principale. L’idea ispiratrice a cui si dedica il network, è esaudire il sogno di rendere partecipe chi vive “ai margini” e chiede aiuto, o aspetta un’intervento umano. Per realizzare ciò l’organizzazione del network si strutturerà amministrativamente, creando uno “statuto amministrativo” nel quale sono sancite le quote percentali per le voci a cui deve rispondere, provenienti dalle prestazioni, e dalle entrate in generale, al fine di produrre, eventi per, e, a sostegno di.

Questo progetto è “varabile” per/in un mare di cose, nella corrente eco-sostenibile, da la scelta dei materiali usati (esperto sul campo di materiali di recupero,energie alternative, e fantastiche) a la scrittura di sottotrame su cui si intessono “scritture” d’animazione, spettacolo, interventi,
è performances continua di se, è arte in circolo. E’ nell’intenzione di quello per cui la società deve trasformare comportamenti non sostenibili dall’eco-sistema, e non produttivi per la nostra economia. E’ per la creazione di un circuito creativo attivo, per la realizzazione di una
“piattaforma d’animazione” per il nostro territorio, è sforzo sinergico per la promozione alla partecipazione di momenti significativi per la vita culturale del nostro territorio.

Le attività che posso gestire: ideazione d’animazioni e direzione artistica; consulenze per animazioni; conduzione di :
Corso di formazione: animatore teatrale; attore di figura.
Laboratori: carta pesta; strutture scenografiche; lettura animata;
Animazioni: storiche ; leggendarie; lettura animata; con tema a richiesta; per la scuola
Animazione unica: Fuoriclasse Informatici Creativi (FIC) creatori del “sito” unico per navigabilità- contenuti, strabilianza stratosferica (è una palla) è poco, ma per iniziare, poi si svegliò solo, erano già usciti tutti.

[AlbertoPartecipante]

Wladimiro, questo tuo testo è, almeno per me, di difficile lettura. Io ho capito che tu sai fare animazione, e ti interessa organizzare e condurre laboratori per e con i bambini nelle scuole, in particolare quelle del bresciano. Però non ho capito come da questa cosa si passa a un network (un network presuppone altri soggetti oltre a te che si interessano di questo tema).

C’è una frase (“Creando un’efficiente “sistema”…”) che fa pensare ad una specie di marketplace: cioè a un luogo dove le persone come te si offrono per fare animazione, e le persone (o le scuole, o altri soggetti) che richiedono animazione possono trovare gli animatori. Questi servizi sono molto utili, ma tutt’altro che facili da far decollare, perché si pone il problema di come reclutare i primi utenti. Se nessuno usa il sistema, nessuno vuole entrare; ma se nessuno entra, nessuno lo userà mai. Un progetto di Kublai 2008, GliAffidabili, ha l’obiettivo di creare un marketplace per una cosa completamente diversa, cioè i piccoli servizi alla persona: babysitter etc. Se leggi il loro documento, che è fatto molto bene, trovi una spiegazione di come loro intendono affrontare il problema del lancio da zero.

Per ora mi fermo qui. Palla a te.

[wladimiroPartecipante]

Alberto,(buona giornata) eh..si, è impresa ardua per me! Ho confuso tutto in prima battuta, RIFA, L’idea ha preso avvio per fare incontrare anche in rete i genitori della elementare 2b. Apro su google gruppi “fuoriclasse 2b”,poi trovo ning apro fuoriclasse a scuola , fino all’ora usavo il compiuter solo per scrivere, per altro “annaspo” poi è arrivato questo più potente. Cerco siti, per apprendere ordinatamente, trovo ning, mi piace,e vi incontro a kublai. Tutto questo tempo a disposizione non è del tutto bene, sono, senza “occupazione” (sarà per questo la precipitazione dei passagi) Il progetto (l’idea) di creare il Centro d’animazione l’ho sempre avuta. Apparte lo scrivere, il dipingere (perdermi nel suonare) concepisco l’animazione come frontiera d’avanguardia presente, in cui vivo. Detto questo, ho sempre pensato possibile gestire le animazioni: culturali;storiche;leggendarie; di giochi; informatiche; e quant’altre, come facenti parte della stessa “piattaforma” . In un soggetto (nel cassetto) “Il gioco dei giochi” nella “sala dei giocatori” giocavano sui risultati , parziali e definitivi, dei giochi che si stavano disputando. Questa era una sottotrama del soggetto principale, ma l’impianto su cui si reggeva era l’informatica, come quello del soggetto. Certo che da un soggetto per una sceneggiatura a un progetto d’attività reale , non basta l’idea di trasportare qua dall’immaginazione . [OHI! in Second. sono rimasto nudooo, come faccio sta sera, vengo così?] Bene, come si passa dall’animazione nel bresciano al network? Mi sono trasferito dal 2005, vengo dal “ponentino ligure” dove ho il massimo di conoscenze.Nelle attività d’animazione ( e parto da quelle non tanto perchè le conosco ma perchè sono convinto del traino che abbiano nella traghettazione) c’e quella del viaggio non propriamente turistico ma “ospite”. Tornando al network, il primo passo, creare il gruppo di lavoro per l’allestimento del “sito” da realizzare proprio sull’idea del viaggio e della pura navigabilità, so di essere l’ultimo a pensare che debba essere accessibile a chi non ha minima conoscenza inf- e poca pazienza. Penso (questo solo posso fare,ora) che la chiave, sia proprio creare “chiavi d’accesso” che aprino subito la “stanza” di destinazione. Perchè ci devono andare? Il concorso ,Y, promosso da ,X, sponsorizzato da: 1,2,3, sul tema ,A, discusso a scuola, in collaborazione con la sala di informatica dellabiblioteca, o da casa, fa accedere con le coordinate e le chiavi, alla piattaforma. Ti saluto grazie!

[Angelita LevatoPartecipante]

Ciao Wladimiro, come stai? come prosegue il tuo progetto?

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