Bozza di progetto

Torna a tutte le discussioni
  • Bozza di progetto
  • Iniziato da Linn Avatar di Linn

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Linn
      Linn
      Membro

      Ciao a tutti!
      Ho messo giù il progetto seguendo fedelmente lo schema di CriticalCity, come suggeritomi da Alberto e Nicola che ringrazio molto.
      Ora avrei bisogno dei vostri suggerimenti, idee, critiche, etc.
      La parte sulle “alleanze che abbiamo e che vorremmo avere” è ancora in via di definizione.
      Quindi c’è sulla bozza del progetto una versione provvisoria e generica.
      Io ed Enrico abbiamo anche fatto una stima dei costi che è allegata in ultima pagina.
      Da domani sarò in viaggio per un congresso a Stoccolma fino a Domenica, quindi non sarà facilissimo seguire la discussione serratamente ma sarebbe molto importante per me raccogliere tutti i vostri pareri in tempi brevi.
      Infatti settimana prossima, al rientro, ho in programma alcuni colloqui e mi farebbe piacere potermi presentare con una versione il più possibile definitiva.
      Aspetto quindi tutti i vostri suggerimenti.
      Grazie mille, finora il vostro aiuto è stato davvero fondamentale!

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ottimo, Linnea. Leggiamo e ti diciamo. Salutami Stoccolma, da agosto ci sarò spesso :-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Linnea mi ha chiesto il favore di caricare il file corretto, in allegato qui sotto

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Linn
      Linn
      Membro

      Ciao ragazzi, mi raccomando, so che siete pienissimi di altre cose ma settimana prossima ho degli incontri e ci terrei ad avere un vostro parere su eventuali modifiche prima. grazie e un saluto da stoccolma.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Paolo
      Paolo GIBIN
      Membro

      Linnea, alcune considerazioni
      sulla parte del budget
      1) non vengono citati eventuali ricavi (se non erro erano previste delle commissioni da parte delle strutture sanitarie che partecipano al sistema)
      2) dovrebbe essere evidenziata l’evoluzione nel tempo della struttura costi-ricavi (es. 1° anno , 2° anno e poi a regime)
      3) la sostenibilità dell’iniziativa ancorchè non-profit, si basa sui ricavi, su un continuo fund-raising o un mix dei due?

      sulla parte del piano attività
      mi sembra che dovrebbe essere più “stringente” e dettagliato: l’orizzonte del biennio è troppo ampio per le attività di avvio, ed inoltre alcune attività sono vincolate alla preventiva realizzazione di altre attività . Una buona rappresentazione potrebbe essere tramite un diagramma di Gant (semplificato). Una buona prassi è quella di prevedere anche delle periodiche attività di test sull’andamento del progetto anche sulla base di indici prefissati.
      Ciao
      Paolo

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Linn
      Linn
      Membro

      intanto grazie a cristina e paolo per aver letto dettagliatamente il progetto e aver scritto le loro impressioni.
      in effetti risulta difficile riuscire a delineare già da ora alcuni degli elementi cui accennate: provo a rispondere punto per punto.
      1) attività: in effetti per ora non abbiamo ancora delineato le strategie di marketing, nè verso il grande pubblico, nè verso le strutture sanitarie. poichè enrico è l’esperto in materia se ne occuperà lui ma la vedo dura riuscire a metter giù questo aspetto seriamente nel giro di qualche giorno. Però gliene parlo, vediamo cosa ne pensa.
      invece sugli sviluppi futuri (codice identificativo) è solo un’idea abbozzata, tutta da vedere, anzi ero persino in dubbio se metterla, in questa fase.
      la raccolta delle storie via telefono e via carta è attivabile immediatamente, nel senso che nella campagna di marketing verrà inserito un numero da chiamare e negli opuscoli cartacei distribuiti alle strutture sanitarie (da vedere se a pagamento o parte del pachetto sottoscrizione) che fanno la sottoscrizione ci sarà lo spazio per scrivere la propria storia e inviarla per lettera.
      2) persone. anche qui, è difficile in questa fase stabilire in modo così dettagliato tutte le funzioni; io penso che il lavoro di preparazione alla messa online sia molto intenso e quindi le persone sarebbero impiegate a tempo pieno sin dall’inizio. queste stesse persone in una seconda fase avrebbero un compito soprattutto di moderazione delle storie. qualora ci fosse necessità poi, il “team” di moderatori andrebbe ampliandosi, come accaduto in inghilterra.
      3) prospetto finanziario. in effetti avevo anch’io il dubbio che fosse metodologicamente più corretto riportare il business plan distintamente per i diversi anni, infatti i costi di inizio saranno senz’altro maggiori di quelli a regime. avete anche ragione entrambi sul fatto che vada esplicitata meglio la strategia di sostenibilità, ossia il costo delle subscriptions che hanno le strutture sanitarie che aderiscono. in tal modo diventa più comprensibile anche il fatto che aspiriamo a diventare indipendenti economicamente. in realtà mi è molto difficile fare una stima di quanto tempo ci vorrà per diventarlo, perchè ciò è largamente basato a)sul successo di pubblico b)sulla risposta delle cliniche (due cose non necessariamente correlate nè in positivo nè in negativo). diciamo che ho cercato di basarmi un po’ sull’esperienza inglese per fare questa stima, ma è ovvio che a noi potrebbe andare molto peggio!

      paolo, non mi è chiara la seconda parte del tuo intervento. cos’è un diagramma di gant?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ok, letto anch’io:

      1. mi piace! Il progetto è scritto bene, idealista ma concreto. Il core è fortissimo (del resto Patientopinion è un signor progetto, quindi non si parte da zero), e mi piace molto l’orizzonte internazionale. Mi fa impressione (in senso positivo) che il formato della Guida del progettista di Kublai funzioni così bene: “gli alleati che abbiamo” “gli alleati che vorremmo avere”, sta benissimo in CriticalCity e sta benissimo anche in pazienti.org

      2. Non solo mi associo a Cristina nel proporre un budget disaggregato per anno, ma in realtà farei lo sforzo di immaginarmi anche le attività su una timeline (che è poi il diagramma di Gantt di cui parla Giorgio). Per esempio, non è necessario che le persone lavorino a tempo pieno per preparare il sito: potrebbero lavorare a tempo parziale su un arco di tempo più lungo. In generale, stimare fase per fase chi lavora quanto tempo a fare cose è un esercizio molto utile. Allo stesso modo, potresti provare a immaginarti i ricavi (i contributi a fondo perduto prima, gli abbonamenti poi) su una linea del tempo, così da vederli aumentare ed andare ad alimentare la sostenibilità del progetto. Se guardi il progetto de GliAffidabili trovi una proiezione pluriannuale anche delle metriche web: visite al sito etc. Non è pedanteria, sai? E’ consapevolezza.

      Comunque benissimo, avanti tutta!

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Linn
      Linn
      Membro

      grazie alberto del tuo supporto!!!
      sono contenta che il progetto ti convinca, è molto importante.
      ho guardato il progetto che mi hai suggerito, mi sembra molto bello messo giù così… caspita, devo dire che con le mie competenze di medico è davvero difficile riuscire a mettere giù una analisi economica approfondita come quella che suggerite tu e cristina…. ci provo, comunque.
      sarebbe anche bello riuscire a renderlo graficamente accattivante come questi… ma anche questo è uno skill che non ho.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Ciao Linnea
      sottoscrito quanto è stato detto fino ad ora. Aggiungo in allegato le considerazioni direttamente sul tuo file.

      In più alcune riflessioni:

      a) in questo tipo di iniziative che prevedono una forte partecipazione dal basso, in genere le persone della community diventano attori principali, un po’ come in Kublai, ma nel progetto non è stato previsto

      b) Le modalità di reperimento fondi dovrebbero essere descritte con maggiore dettaglio in modo che il finanziatore sia rassicurato sul fatto che il progetto sarà autosostenibile

      c) riassumo gli schemi da inserire:
      - il GANTT per la visualizzazione del rapporto attività vs tempi, eventualmente con gli impegni di lavoro delle risorse coinvolte,
      - il prospetto economico in cui vengono riassunte le entrate e le uscite per ogni anno e da cui si evince il risultato economico al termine di ogni anno
      - il prospetto finanziario, eventualmente organizzato in trimestri, in cui descrivere i flussi finanziari in entrata e in uscita con l’obiettivo di verificare la necessità di capitale iniziale e la sostenibilità finanziaria

      Premesso che avrai bisogno di un capitale iniziale per partire, dovresti identificarlo con precisione: se eccedi sarà pi+ difficile trovarlo, se difetti potresti trovarti in difficoltà nella gestione.

      buon lavoro

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Paolo
      Paolo GIBIN
      Membro

      Linnea, ti allego un esempio semplice che puoi utilizzare in word. Ciao

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Linn
      Linn
      Membro

      Grazie Paolo e grazie Nicola! Ottimi suggerimenti!! Dopodomani torno da Stoccolma, mi metto a lavorare sui vostri spunti e modifico il progetto! Se nel frattempo qualcuno legge il progetto e ha altri suggerimenti, postateli appena potete… grazie davvero, siete grandi.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Linn
      Linn
      Membro

      Ciao a tutti,
      metto online una versione riveduta e corretta con l’aggiunta di gran parte delle modifiche che mi avete suggerito e con le tabelle di cui abbiamo parlato.
      A dopo e grazie mille

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Linnea, l’altra sera all’Help desk mi riferivo anche a possibili casi come quello successo ieri appunto, che riguardano persone che non hanno o pensano di non avere il diritto di curarsi, ironia della sorte, abitava a pochi km da un’ottima struttura, che era una di quelle di eccellenza a cui accennavo anche.

      Caso badante

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Cara Linnea,

      eccoti i commenti che ti dovevo sul progetto, con un po di ritardo.
      Il progetto è abbastanza buono così com’è, quindi prendili come i possibili contributi di un lettore esterno soprattutto alla chiarezza ed all’efficacia. Come sai, in quest’iniziativa ci credo molto e penso che potremmo vederla in funzione già fra qualche mese.

      - Innanzitutto, a me sembra che l’idea della “piattaforma di dialogo” (punto1 pag.3) come oggetto principale di “pazienti”, sia un po’ poco intuitiva da capire. Accanto all’obiettivo di dare uno strumento di scelta al paziente, che è molto chiaro per tutti, e prima di esso, io ci metterei qualcosa tipo “piattaforma di circolazione/strumento di condivisione delle informazioni sulla qualità del servizio” che dia un po’ più l’idea di un servizio a favore di medici ed ospedalieri vari. Il dialogo è un po’ eventuale ed uno lo può citare, ma poi a me è poco chiaro anche che tipo di dialogo potrebbe essere.

      - Altro punto che mi convince un po’ meno è la questione delle aziende ospedaliere che devono sottoscrivere un accordo con pazienti.org. Perchè è necessaria questa sottoscrizione volontaria da parte dell’istituto ospedaliero per cominciare a raccogliere storie su quei servizi? A me non è chiaro, e credo anzi che dovrebbe essere fin dall’inizio possibile comentare su qualunque servizio pubblico o privato che opera sul territorio nazionale. Allora questa indicazione della sottoscrizione me la spiego in due modi: 1) che tu voglia da loro unsostegno economico, il che è plausibile anche se comporta alcuni problemi. 2) che sia una strategia per far crescere il tuo network e farlo diventare famoso. Ma in questo secondo caso, io metterei quest’indicazione nella sezione “strategia di crescita”, e solo lì. Forse quella sezione può essere rafforzata, come dicevamo all’helpdesk, con qualche richiamo all’esperienza di “patientopinion”
      - la questione delle forme di sostegno economico. Io credo che tu debba puntare sulla differenziazione, almeno nel medio periodo. E personalmente non sarei così pregiudizialmente contrario a quelel forme di mantenimento che si apriranno come oppurtunità quando pazienti ragiungerà le migliaia di iscritti e di contatti giornalieri. Se la cosa fosse gestita con molta trasparenza, secondo me non andrebbe ad intaccare l’etica dell’organizzazione, ma le darebbe più autonomia garantendo fonti di introiti autonomi dai vari grants. Comunque non è forse il caso di entrare nel dettaglio di queste questioni in questa fase in cui stai cercando finanziamenti iniziali per partire
      .
      In bocca al lupo di cuore, io di un servizio così ne avrei davvero bisogno, e lo userei
      - secondo punto

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Linnea

      Io aggiungo alle osservazioni di Tito, scusandomi di non averle postate subito dopo la serata di Help desk, che mi concentrerei su un punto preciso:

      - Georeferenziazione di casi di trattamenti di eccellenza nel raggio di 50-100-200 km, questo per aumentare la consapevolezza di casi di sanità efficiente anche “vicino casa” senza fare lunghi viaggi della speranza che costano tantissimo a livello di sanità regionale e di politiche di rimborso, principalmente nel Sud Italia, ma esistono casi anche nel Centro e Nord di emigrazioni sanitarie a favore di strutture presenti in altre regioni.
      Ovviamente sarebbero le strutture di eccellenza eventualmente emerse i principali stakeholders dell’operazione e le Regioni stesse quelle che hanno finalità a finanziare una forma di comunicazione-sensibilizzazione così virale e dal basso.

      - Trattamenti di successo con terapie di farmaci generici: anche in questo caso gli stakeholders sarebbero quelli del servizio regionale sanitario che si vedrebbero ridotti i costi/paziente x anno in maniera notevole, per ogni paziente che passi dai costosi farmaci di marca a farmaci generici.

      - Forme di sensibilizzazione e assistenza (psicologica e legale) in casi conclamati di mala sanità in collaborazione con le associazioni interessate sul territorio (tribunale del malato, cittadinanaza attiva, medicina democratica, ecc).
      Eventuali donazioni spontanee

    Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.