EMPATIA e SVILUPPO
Paolo Manzelli <pmanzelli.lre@gmail.com>
Tuttasalute.net
Premessa
L’empatia è quel tipo di induzione reciproca di un “sentimento” che induce a immedesimarsi negli stati d’animo del prossimo , che consente di imparare per imitazione.
Le recenti scoperte nel campo delle neuro-scienze hanno messo in luce l’attività dei “Neuroni Specchio” che sono sensibili ad interpretare sensazioni inter-soggettive comunicate a distanza che determinano le capacita di vita sociali tra le specie viventi piu evolute. Tale recente scoperta scientifica ha messo in dubbio la tesi che l’uomo sia determinato geneticamente quale essere naturalmente egocentrico e quindi poco adatto a relazionarsi con gli altri in maniera “empatica”, percependone i sentimenti di amicizia e di amore, cosi da divenire capace di emularne comportamenti, ivi compresi quelli di solidarietà e di altruismo che sono necessari a determinare un futuro comune e condiviso.
L’empatia (da: En=dentro e Phatos= sentimento) è pertanto l’espressione di una attività neurologica inclusa nella naturalezza biologica del cervello umano, la quale pertanto potrà trovare una sua maturazione nel divenire sociale in un mondo globalizzato. Ciò potrà di fatto avvenire solo e soltanto modificando sostanzialmente la cultura e l’apprendimento, al fine di determinare un rinnovato sviluppo economico e sociale definito in termini di “Empatia Sociale”, finalizzata nel trovare corrispondenza verso una nuova neuro-economia , fondata sulla solidarietà e sulla cooperazione internazionale, così come oggi risulta storicamente necessario per favorire una cultura adeguata alla evoluzione cerebrale dell’uomo e della donna nella nostra epoca della globalizzazione dei mercati.
Alla luce di questo nuovo approccio, Jeremy Rifkin propone una radicale rilettura della economia meccanicistica che a stata propria dell’epoca industriale, oggi in netta fase obsolescente,per sostituirla con una nuova concezione delle Scienze della Vita , proprio in quanto l’era della globalizzazione si associa ad una potente transizione che è quella dell’era dell’informazione interattiva, la quale, per risolvere gli attuali problemi dei limiti dello sviluppo, dovrà fondarsi sull’empatia, ovvero sulla capacità di immedesimarsi, con uno spirito egualitario, nelle esigenze, cosi come nelle situazioni e negli stati d’animo degli altri popoli della Terra, in modo da definire nuovi paradigmi inter-culturali ed economici più rispondenti alla sostenibilità e solidarieta’ sociale ed ecologica, in un mondo di condivisione globale delle conoscenze.
La Scienza della Empatia
Le basi scientifiche della empatia, viste in relazione alle attività neurologiche della percezione, sono state prese un considerazione dagli studi e ricerche sulla evoluzione neuronale prodotte e diffuse dalla Associazione Telematica di Ricerca& Sviluppo Egocreanet, allo scopo di produrre strategie di innovazione utilizzando delle potenzialità di integrazione cognitiva tra arte e scienza.
In tale contesto di studio ci siamo resi conto di come la “empatia” sia una delle piu’ potenti emozioni che la societa e la scienza putroppo hanno voluto ignorare proprio per il suo effetto di azione simultanea ed a distanza di percezioni condivise per certi aspetti simili alla “telepatia”, che riguarda la comunicazione simultanea del pensiero.
Per esplorare la realta’ dell’ interscambio simultaneo di informazione,sia che siano di senzazioni empatiche che quelle di maggiore complessita che riguardano il pensiero, bisogna innanzitutto porsi il problema di giustificare il concetto di “ Simultaneita’ “ di una azione gia presa in considerazione nella antica filosofia Greca come “empatheia.”
Se infatti abbiamo come costante riferimento paradigmatico un mondo Euclide, strutturato in coordinate cartesiane (xyz,t) con tre componenti per lo spazio (xyz) e una sola componente lineare per il tempo (t), allora la simultaneita degli eventi e’ possibile solo come occasione casuale , che pertanto non puo avere una intezionalita’ di azione condivisa tra due entita’ distanti siano esse uomini o cose che interagiscono. Pertanto la Empatia come immediata comunicazione di sensazioni e sentimenti tra due o piu persone e la Telepatia come contemporanea comunicazione di pensiero non hanno alcun senso per la scienza che segua come unico riferimento il paradigma spazio temporale trattato per la prima volta da Euclide.
Il problema della “Simultaneita’ “ non casuale di azioni a distanza e’ divenuto recentemente il problema cardine del superamento della meccanica quantistica. Infatti quando era permessa dalla separazione assoluta tra Spazio e Tempo della meccanica classica, allora era ammissibile che la velocita della luce potesse divenire infinita nel vuoto, cosi che la simultaneità di due o più eventi che si verificano nel medesimo istante era permessa, poiche’ diveniva anche essa una proprietà indipendente dal sistema di riferimento dello spazio /tempo Euclideo. Ma quando la insuperabilita’ della velocita della Luce , misurata a livello locale sulla terra, venne estesa come principio generale per ogni trasferimento di energia quantizzata nell’ Universo, allora la Simultaneita’ non casuale degli eventi e’ stata ritenuta un evento impossibile in quanto solo occasionalmente probabile . Infatti anche nella meccanica quantistica il tempo e’ lineare, quindi l’ ordine degli eventi deve comunque rispondere ad una successione irreversibile di stanti che si susseguono in una serie binaria di un prima ed un dopo ,cosi che in tali condizioni gli eventi simultanei possono solo essere dovuti coincidenze casuali. Tale atteggiamento cognitivo nei riguardi della Simultaneita’ rende paradossale il fatto che quotidianamente percepiamo simultaneamente una dinamica di eventi guardano cio che accade intorno a noi . Pertanto tale considerazione sulla percezione pone numerose problematiche che si accentrano sul problema di rivedere le logiche scientifiche della meccanica…[Leggi tutto]