Ciao Annamaria,
ho letto con attenzione il progetto e mi ha colpito il tuo approccio positivo. Le tue esperienze professionali e personali sono molto presenti nel progetto e lo animano dall’interno. Non riesco a capire, però, come ti promuovi e con quale finalità. Mi spiego meglio. Per queste attività hai previsto un costo? I fruitori sono chiari ma chi paga eventualmente il servizio? Come ti proponi? Utilizzando solo il web o attraverso altri mezzi? Ci sono altri operatori che lavorano con te o sei tu a tenere tutte e quattro le giornate? 
Scusami per la curiosità…..
a presto
alfredo

Ciao a tutti! Finalmente ho messo nero su bianco il mio progetto! Avete dei suggerimenti? Ho anche cambiato l’ impostazione del mio sito http://www.realizzailtuofuturo.it/ e indetto un contest per la realizzazione del “motto” del progetto.
Che ne pensate?
Grazie

Grazie Paola per i consigli e per l’ incoraggiamento. In effetti avevo accolto il suggerimento di Marta di far tornare nelle scuole persone che avessero realizzato i loro obiettivi e attraverso il racconto della loro esperienza di vita infondere nei ragazzi fiducia nelle opportunità che la nostra società offre.
Ogni ciclo di incontri sarà presentato da un “testimonial” legato a quella scuola o a quell’ ambito territoriale. Tesimonial che racconterà la sua storia: gioie e difficoltà, ma comunque una storia di successo.
Certo sarebbe più concreto presentare ad ognuno le reali opportunità in relazione alle singole esigenze, ma forse diventerebbe troppo dispersivo e personalizzato per un lavoro di gruppo come questo è.
Cmq ci ragiono su. Grazie!

Ciao Annamaria. Ho letto anche io il tuo progetto con interesse e ripensavo a come in effetti anche a me a 18 anni in particolare sarebbe piaciuto avere un sostegno ad orientarmi meglio sulle scelte che poi spesso si riducono alla scelta di un’università, di un lavoro da intraprendere, di una città in cui trasferirsi.  Ti suggerirei accanto ai 4 moduli che proponi molto basati su un potenziamento delle proprie capacità di scelta  di  inserire anche qualcosa sull’” offerta”, quindi su quello che propone “il mondo là fuori”. Molto spesso l’incapacità di scegliere nasce propria da una scarsa conoscenza, o da errate convinzioni. Potresti lavorare cime qualcuno ti ha già consigliato su testimonianze, su qualcosa legato ai territori, ma anche a partire dalle  aspirazioni di chi partecipa ai laboratori prevedendo magari un questionario preliminare sulle biografie,  e i bisogni. In bocca al lupo comunque. Ottima idea.

Grazie Tito per l’ incoraggiamento.
Per quanto riguarda i tuoi dubbi, se ho colto bene, riguardano la parte pratica, il mettere in atto le scelte che si intendono fare.
La mia idea è questa: intanto aiutare i ragazzi a scegliere. La capacità di scelta sembrerebbe una qualità innata in ognuno di noi, ma non è così! Dalla mia esperienza vedo che molti, anche in età adulta, trovano notevoli difficoltà nel compiere scelte importanti per la propria vita e non riescono ad affrontare le problematiche che il dire di sì a qualcosa e di no a qualcos’altro, implica. Inoltre molti ragazzi spesso vedono davanti a sè un’unica strada, magari prospettata loro dai genitori, e a volte neanche quella. Alcuni hanno dei sogni ma chi sta loro attorno fa credere loro che in questa società non è possibile realizzarli. Il mio corso vuole innanzitutto partire dal far scoprire a ognuno i propri talenti, mettere ognuno davanti alle numerose possibilità che la vita offre  e portarli a orientarsi verso una scelta consapevole.
Per quanto riguarda la parte successiva, come tu mi suggerisci, si potrebbe prevedere magari un percorso di coaching, per chi lo richiedesse o ne avesse necessità, che li accompagni lungo il cammino della realizzazione del percorso scelto!
Tuttavia il corso prevede anche di insegnare a questi ragazzi tecniche di problem solving, in modo da insegnare loro a priori come affrontare le difficoltà che qualsiasi progetto importante inevitabilmente presenta.
Grazie Tito per gli spunti di riflessione e a presto!

Ciao Annamaria,
complimenti per il progetto.  Interviene su una fascia di problemi e necessità molto attuali, su cui le iniziative pubbliche operano in modi che mi sembrano molto tradizionali.  Tra l’altro la stessa iniziativa Kublai interviene con le stesse finalità su un target simile.
Ti espongo per ora un solo dubbio che mi passa per la testa.  Progettare il futuro significa avere il coraggio di fare delle scelte.  Ma come si può insegnare a fare delle scelte, o a fare in generale qualcosa per sé stessi e per il proprio futuro, senza far fare esperienze di una scelta reale, e delle conseguenze che ne derivano?  La stessa Kublai ha dei limiti a questo riguardo, in quanto si svolge in larga misura in ambienti virtuali, speculativi.  Il vostro progetto ha un metodo “esperienziale” o si basa su tradizionale formazione frontale?
Ancora, prevedete qualche forma di follow-up verso chi ha fatto il vostro corso-evento?
Chiedo queste cose perchè alla lettura la proposta risulti convincente verso possibili clienti o sponsor.
Spero comunque davvero che tu voglia andare avanti e realizzare questa semplice ma efficace idea.   Da una scorsa che ho dato al tuo blog mi sembri davvero aver trovato un tono bello per trasmettere le tue evidenti competenze in questa materia.  

Grazie Marta per il tuo suggerimento! Si potrebbero portare nelle scuole di origine, come testimonial, delle persone che hanno realizzato i loro obiettivi lavorativi e non e che racconterebbero ai ragazzi la loro esperienza di vita! Bella idea! Grazie!

Ciao Annamaria, ho letto il tuo progetto e lo trovo molto interessante. Una cosa carina che secondo me si potrebbe fare è riportare Ex Alunni nelle scuole a parlare della loro esperienza, magari lavorativa, con il senno di poi. Sicuramente potranno condividere con il tuo target la loro esperienza passata in quel periodo di età, partendo dal punto d’incontro comune della scuola d’origine… a me sarebbe piaciuto partecipare ad incontri del genere nel periodo sia delle superiori che dell’università!

Grazie Gabriela per il tuo suggerimento! E’ una buona idea: io consideravo potenziali fruitori del progetto ragazzi ancora in età scolare, ma potrebbero anche essere ragazzi alla ricerca della prima occupazione…magari dopo il diploma o dopo la laurea! Grazie!!!