Descrizione
L’idea è di realizzare in Italia, una Scuola che sperimenti il modo di lavorare la pelle conciata al vegetale a impatto zero,dall’accessorio all’unità abitativa, con il fine di formare artigiani che lavorano coltivando l’intelligenza della mano.
Ulteriori Informazioni
L’idea è semplice, realizzare in Italia, una Scuola Internazionale che sperimenti il modo di lavorare la pelle conciata al vegetale a 361°, a impatto zero, senza l’utilizzo di macchinari e consumo di energia elettrica, non come materiale bensì come materia, dall’accessorio all’unità abitativa, con il fine di realizzare progetti e prototipi su un utilizzo alternativo e diverso a quello classico della pelle a concia vegetale, e di formare arte-giani che lavorano coltivando l’intelligenza della mano.Ingredienti:
-Un team di speakers specializzati sui possibili modi alternativi di impiegare la pelle conciata al
vegetale.
-La realizzazione di un website dinamico che possa informare e documentare tutto il "mondo" intorno alla pelle conciata al vegetale .
Centro propulsore e riferimento del progetto, l’Italia. Il progetto, nel tempo, si può articolare in più
fasi ed estendere in tutto il mondo, coinvolgendo dei partner interessati a studiare la “materia”, pelle
conciata al vegetale, sul particolare( ad esempio industria della calzatura per la scarpa).
Quindi una prima fase che studia la pelle conciata al vegetale a 361°, in Italia, e una seconda fase,
che studia la pelle conciata al vegetale, sul particolare, in un qualsiasi paese del mondo.
L’idea è quella di studiare parallelamente in modo nuovo altri tipi di materia: carbonio, vetro, carta…
-Per iniziare ci vuole una struttura da allestire con tutta l’attrezzatura manuale per lavorare il cuoio.
-Il costo iniziale da sostenere è l’affitto della struttura e le spese per la gestione, il costo dell’attrezzatura , e il costo burocratico, in base alla tipologia dell’attività.
-Riguardo le spese di gestione , acqua, luce, sarebbe interessante essere autosufficienti. Ad esempio utilizzando energia pulita per l’elettricità.
-Non prevedo utilizzo di macchinari, il tutto si deve poter fare solo con attrezzatura manuale. Si può fare.
- Essendo la materia prima , la pelle conciata al vegetale, un partner interessato potrebbe essere il Consorzio Italiano Vera Pelle Conciata al Vegetale, con sede a Ponte a Egola (Pi).
- Attraverso una struttura del genere si può creare una filiera diretta con le concerie che lavorano al vegetale e con tutte le istituzioni che si occupano di design, fashion, architettura, tipo scuole d’arte, università.
-In Italia esistono realtà che studiano il design solo in modo tecnologico, non esiste istituzione che lavora sulla manualità vera e propria.
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andrea ha pubblicato un commento nel gruppo Scuola Internazionale per la lavorazione della Pelle conciata al Vegetale. il 8/4/2010
L’idea è semplice, realizzare in Italia, una Scuola Internazionale che sperimenti il modo di lavorare la pelle conciata al vegetale a 361°, a impatto zero, senza l’utilizzo di macchinari e consumo di energia elettrica, non come materiale bensì come materia, dall’accessorio all’unità abitativa, con il fine di realizzare progetti e prototipi su un utilizzo alternativo e diverso a quello classico della pelle a concia vegetale, e di formare artigiani che lavorano coltivando l’intelligenza della mano.
Ingredienti:
-Un team di speakers specializzati sui possibili modi alternativi di impiegare la pelle conciata al
vegetale.
-La realizzazione di un video, di un website, di un libro documentario.
Centro propulsore e riferimento del progetto, l’Italia. Il progetto, nel tempo, si può articolare in più
fasi ed estendere in tutto il mondo, coinvolgendo dei partner interessati a studiare la “materia”, pelle
conciata al vegetale, sul particolare( ad esempio industria della calzatura per la scarpa).
Quindi una prima fase che studia la pelle conciata al vegetale a 361°, in Italia, e una seconda fase,
che studia la pelle conciata al vegetale, sul particolare, in un qualsiasi paese del mondo.
L’idea è quella di studiare parallelamente in modo nuovo altri tipi di materia: carbonio, vetro, carta…