sviluppo locale: servono i punti di accesso a Internet pubblici? e valgono 80 M Euro???
Pubblicato da david
16
06
2008
Mi scuso, per iniziare la mia partecipazione faccio una domanda un po' fuori tema, ma confido che gli amici di progetto Kublai accettino spill-over dal tema creativita'/sviluppo. Nell'ambito di uno studio che sto facendo, ho scoperto che l'Italia stanzia 80 MILIONI DI EURO per la costruzione di punti di accesso pubblico ad internet, destinati all'utilizzo dei servizi di eGovernment. Il progetto e' "descritto" per cosi' dire sul sito del ministero: Ed i dati finanziari li ho trovati ovviamente non sul sito del ministero, ma su questo report La mia domanda e': ha senso spendere 80 milioni di euro per fare dei punti di accesso pubblico ad internet??? C'e' un tale fallimento del mercato da giustificare tale progetto? Chi meglio dei Kublaiani per rispondere...

Commenti

  1. Avatar di Maurizio
    Maurizio
    12 agosto 2008 alle 11:03

    A proposito del wifi cittadino o territoriale, conosco un po’ la situazione di Roma perchè ci ho lavorato per alcuni mesi. Mi sono fatto il convincimento che spesso l’idea può essere sacrosanta, ma manca poi l’umiltà di lavorarci su seriamente. Tutto viene bruciato dall’assessore (o dal ministro) di turno, con l’unico scopo di avere lo spazio sui media per una frazione di tempo infinitesimale. Con sovrapposizioni, confusione e voglia di protagonismo. Un progetto viene lanciato e poi… viene abbandonato a se stesso. Non si considera che c’è bisogno di investimenti quotidiani, di “manutenzione”. Una strada, prima di fare annunci eclatanti, sarebbe quella di vedere che cosa c’è già in campo e pensare innanzitutto a coordinare gli sforzi di tutti. A Roma per esempio c’è Roma WIFI, un progetto di hot spot nelle ville e in alcune piazze, che avrebbe bisogno di un rilancio, poi ci sono le reti delle tre università pubbliche e quella delle biblioteche comunali che si stanno mettendo insieme. Sono sicuro che l’eventuale iniziativa governativa sul territorio romano ripartirebbe da zero, come se non fosse successo nulla.
    Poi ci sarebbe da dire qualcosa sui servizi ai cittadini che le amministrazioni pubbliche potrebbero convogliare in queste reti, ma questo è un discorso più lungo.

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