Taranto un processo di riconversione in atto, oggi marcia di 25 mila persone per l’ambiente.
Pubblicato da Walter Giacovelli
28
11
2009
Oggi a Taranto si bisserà la marcia del 29 Novembre che portò a manifestare in piazza oltre 20 mila persone, per portare all'attenzione e sensibilizzazione locale e nazionale la problematica del caso Taranto, ovvero della città più inquinata d'Europa, l'inizio di un processo di riconversione socio-economico che può avvenire con la partecipazione e la presa di coscienza di lavoratori, studenti, professionisti, lavoratori dell'indotto del mare e dell'agricoltura che per anni hanno subito il peso di un'industrializzazione selvaggia e la scelta tra la salute e il lavoro, quest'ultima come ricatto. Un processo avviatosi sottotraccia oltre 20 anni fa, quando pochissimi allora temerari, cercarono di opporsi allo scempio di una Puglia resa pattumiera di scorie di tutti i tipi, che ha visto molti dei lavoratori più combattivi subire mobbing, pressioni varie, scherno e derisione da parte di chi faceva affari o comunque aveva interessi che lo status quo delle cose rimanesse immutato. Certamente questa presa di coscienza generale della popolazione, nasce da una maggiore consapevolezza e circolazione delle informazioni grazie anche ad internet (tantissimi sono stati i forum in cui si è avviato un dibattito), ma altrettanto vero è che gli interessi della classe dirigente locale, nazionale e internazionale si stanno spostando verso un nuovo e più remunerativo business che è la logistica integrata oltre che avvio di alcuni settori di terziario avanzato che per anni erano stati tenuti a freno. Ad ogni modo come nei classici moti caotici, Taranto è sul classico orlo del caos, un processo che è sulla linea di confine, sullo spartiacque in cui può scegliere come ad un bivio che strada intraprendere, ovvero dell'ecosostenibilità di facciata, in cui fondamentalmente dal ciclo fordista ormai maturo nell'Occidente capitalistico si avvia un processo post fordista centralizzato e pianificato dall'alto come avvenne 40 anni fa con l'industrializzazione forzata , come avvenuto già da decenni in altre aree metropolitane europee e americane, oppure individuare nella creatività, nell'innovazione, nella collaborazione e nei processi autorganizzativi le nuove leve di una riconversione autentica socio-economica, bottom up e partecipata dal basso. Probabilmente entrambe queste tendenze si stanno manifestando, entrambe coabitano e coesisteranno per molto tempo, ancora, ma almeno in questo Taranto nel sistema economico occidentale non sarà più un'eccezione. Per seguire la manifestazione potete vedere in streaming dal sito www.studio100.it a partire dalle 9.

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.