angeli – presentazione dell’idea e piano di lavoro

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  • angeli – presentazione dell’idea e piano di lavoro
  • Iniziato da stefano consiglio Avatar di stefano

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
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      Carissimi
      Vi invio, come promesso, la seconda bozza del progetto Angeli in cui, grazie anche alle vostre indicazioni, ho cercato di sintetizzare l’idea, di definire un piano di lavoro, di presentarvi il gruppo promotore e l’assetto organizzativo e di predisporre una struttura di riferimento del business plan che abbiamo iniziato a preparare.
      Sarei felice di ricevere vostri feed – back sul documento ma soprattutto contributi sulle tematiche che abbiamo evidenziato al termine del documento.
      Attendiamo speranzosi ….

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Whoa. Ben fatto. Leggiamo e reagiamo. Ottimo tempismo, tra l’altro: giusto domani lanciamo una sorpresa per i progettisti :)

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    • Al momento le domande a cui vi chiediamo di dare una risposta sono le seguenti:
      1. cosa NON vi convince del progetto? Che gli operatori possano trovare conveniente farsi pubblicità. Già ce l’hanno gratis (se hanno buoni commenti, hanno pubblicità e non l’hanno nemmeno pagata. Perché dovrebbero pagarla a posteriori?) nelle comunità web, tipici social network, questa cosa ha un senso, ma gli operatori turistici non rientrano necessariamente in questa categoria. Altra perplessità, che le guide turistiche boicottano o reagiscono perché si sentono minacciate.
      2. quali sono i motivi che dovrebbero spingere i Viaggiatori a visitare ed utilizzare la community? A visitarla, se è ben linkata, ci si trovano. A usarla, è un’altra questione. Io approfondisco la navigazione se: 1) è carina, 2) trovo racconti delle persone che mi danno l’idea di umane relazioni e di opinioni fondate su vissuti diretti (ad esempio, mi vedo i commenti degli hotel, e poi li scelgo in base anche ai commenti)
      3. quali sono i motivi che dovrebbero spingere gli Angeli a partecipare alla community? Perché sono persone curiose delle umane relazioni, un po’ sole, forse (e questo è un rischio potenziale).
      4. quali sono i motivi che dovrebbero spingere un Operatore turistico ad investire parte del suo budget pubblicitario sulla community? Secondo me, a meno di offrirgli servizi, non ne ha.
      5. quali sono i motivi che dovrebbero spingere un Navigatore a visitare la community? Perché si accredita come luogo virtuale nella comunità, tramite il passaparola del primo nucleo
      6. quali possono gli introiti di una community con queste caratteristiche (quali le più opportune forme di promozione, quali i possibili servizi a pagamento? Quali le forme per raccogliere fondi da istituzioni locali?) gli assessorati al turismo, gli enti e le fondazioni che hanno nella loro mission la promozione della città in questione, le banche locali, le associazioni di imprese turistiche (più che le imprese e gli operatori), la moleskine (i taccuini di viaggio potrebbero diventare uno strumento per il diario di viaggio.)
      7. che tipo di scelte tecnologiche è necessario fare per favorire uno start-up in dimensioni ridotte e non precludersi un veloce up-grading? Partire con un blog
      8. quali sono le questioni di tutela e gestione delle proprietà intellettuale che bisogna affrontare e come? Registrare il nome e il dominio
      9. Come favorire il processo di notorietà e di sviluppo promozionale della community? (quali alleanze promuovere? E con chi? E con quali modalità?)
      10. Come gestire il processo di reclutamento degli Angeli (Quale profilo deve avere l’Angelo? E’ necessario prevedere una sorta di accreditamento per la persona che chiede di fare l’angelo? Un angelo può anche essere un operatore turistico che si dichiara in modo trasparente?) sicuramente ci vuole l’accreditamento, tramite la conoscenza personale. Il primo nucleo è accreditato per definizione , e può presentare altri (un nuovo angelo deve essere presentato da almeno 2 angeli) e filtrare. Serve la conoscenza diretta. Se uno si propone via web e non è conosciuto, qualche angelo si deve fare carico di conoscerlo e parlargli, e può essere utile un periodo di prova. Non basta la votazione dei viaggiatori per confermarlo, ma serve sempre l’approvazione di un gruppo ristretto locale (tipo cda?) per l’operatore turistico, ho perplessità. Eviterei commistioni e potenziali conflitti di interesse
      11. quale domanda importante ci siamo dimenticati di farvi?

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    • WELL DONE !!! a presto, marco

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    • (un disclaimer iniziale: per mia pecca, ho scritto i commenti senza avere prima letto il commento della team member Giovanna: spero che le sue aggiunte non li rendano superflui o superati!!!)

      Cari Angles.
      Il documento è molto ben scritto e strutturato.
      Risparmio sterili apprezzamenti e individuo subito un tema che considero un elemento che manca nel progetto e che sintetizzo con una parola con cui voi aziendalisti creativi siete molto più familiari di noi: manca un benchmarking, soprattutto di business simili o potenziali competitors. So che è previsto nel Business Plan a venire, ma secondo me è un passo decisivo che va iniziato in modo sistematico e al più presto (anche, questo si, se per livelli di approfondimento graduali e successivi) perché avrebbe forti retroazioni sull’impianto e sulla strategia generale.

      Mi spiego:
      (A)
      Sul progetto leggo “un Angelo (custode) che sia in grado di suggerire i luoghi più interessanti per mangiare, bere, dormire, ecc. (proprio come farebbe un amico). Un Angelo disposto a farti da “Cicerone” prima della partenza, quando è necessario raccogliere le informazioni più importanti per progettare il miglior viaggio possibile. […] disposto, magari, ad offrirti un caffè al tuo arrivo in città o una cena o disposto a portarti con lui ad una festa tra amici”
      e mi viene in mente ciò che ho sentito accadere su http://www.asmallworld.net/login.php
      Certo, è un social network cui si accede per invito, ma moltissimi viaggiatori (non io, mi sta istintivamente antipatico) lo usano proprio per gli scopi che previsti per AXV.

      (B)
      Sempre sui viaggiatori, voi scrivete: “Ci sono persone che prima di visitare una città, passano giornate intere a raccogliere informazioni sugli alberghi o le case in cui dormire, sui ristoranti dove mangiare, sui posti da visitare. Sono le persone che prediligono internet per le loro ricerche, che incrociano informazioni alla caccia delle tariffe più basse, che cercano pareri, giudizi, voti per evitare le fregature. Sono persone che hanno dimestichezza con la rete, che visitano e partecipano a blog, che chattano o fanno parte di social network”

      Bene, molte di queste persone, (tra cui diverse che conosco) si rivolgono oggi per questo a http://www.turistipercaso.it/
      Certo, i commenti non sono segmentati, neanche geograficamente all’interno delle singole nazioni, l’informazione è un po’ grezza, ma offrono qualcosa di simile al Sub (B).

      Di http://www.couchsurfing.com/ accennate anche voi come un possibile “alleato”. Ora, a parte che forse per un bel lapsus freudiano ripetutamente scrivete “coach surf” (volete fare surf usando come tavola un coach di kublai?), varrebbe la pena portare uno/due passi articolando meglio la vostra ipotesi di alleanza, e spiegare perché è un alleato e non un competitor (a Roma, ho parlato negli ultimi giorni con couchsurfer che più che il divano cercano offrono e trovano i servizi di Angeli).

      Per tutti questi siti, iniziative e servizi (e altri che certamente non conosco), potreste provare ad informarvi/intuire se sono (anche) a pagamento o tutti free, come si sostengono economicamente, a chi sembrano rivolti. E articolarlo in una sezioni o tabelle nel documento che compongano un utile esercizio di proto-benchmarking.

      Il nuovo documento di CriticalCity, nelle pagine iniziali (che ho appena sfogliato: postato solo oggi), mi pare avviare un esercizio del genere: http://progettokublai.ning.com/group/criticalcity/forum/topics/il-d

      Questo è utile perché dimostra conoscenza del mercato, e rafforza il claim che AXV si posiziona su un segmento diverso con una domanda da soddisfare (esistente o da creare). E’ certamente così, ma il documento, ottimo per molte altre cose, non mi convince del tutto su questo punto cruciale.

      Credo che quanto sopra possa anche fornire elementi utili a rispondere (almeno, ad contribuire a formulare risposte) alle vostra domande finali, certamente a quella da 1 a 6.

      Ho altri commenti ma li rimando al prossimo giro.
      XXXOOO
      Marco

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Caro Marco
      grazie per i tuoi primi commenti, molto utili ed opportuni. Concettualmente sono contro il benchmarking, si rischia di fare in ritardo cose che altri già sanno fare meglio di te. Ma non ti nascondo poi che è anche passaggio necessario per impostare al meglio le strategie di angeli e verificare gli eventuali PLUS. Al momento sono impegnato a studiare una serie di testi sul web 2.0 per capire meglio una serie di cose sui modelli di business e per evitare (troppo spesso) di far finta di capire cose tecniche o semitecniche che in realtà fino a qualche giorno fa mi erano assolutamente ignote.
      Nel frattempo sono diventato membro di un sito che offre un servizio simile a quello che vogliamo offrire noi (hospitalityclub.org), ho trovato chi mi iscrive a asmallworld che però ho visitato grazie ad un amico che è già iscritto e ho curiosato tra quelli che mi hai segnalato tu e mi sono iscritto a FB per vedere come funziona.
      Continuo a pensare però che la nostra idea, se ben gestita, può avere una marcia in più rispetto a quello che ho già trovato (non offriamo ospitalità e siamo centrati sulle città e non solo sulle persone). Non sono ancora sicuro che le nostre specificità siano punti di forza, ma questo lo scopriremo in seguito. Appena finisco lo studio, si passa alla progettazione analitica e allo sviluppo di un demo del sito, poi attiviamo il gruppo (la parte del diavolo) che ha la missione di identificare i punti di debolezza del prototipo e proporre miglioramenti, ovviamente contiamo di coinvolgere anche i kublaiani (che però sulla seconda bozza sono stati un pò latitanti). Speriamo di riattivare la curiosità con il prototipo.
      aspetto la seconda puntata.
      stefano

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    • non dico un benchmarking-benchmarking, ma semplicemente anticipare il lettore (in futuro, investitore) e fargli capire che siete a conoscenza delle informazioni/servizi già disponibili, che li avete guardati con attenzioni, e che angeli offre qualcosa di diverso, in alcune cose di milgiore, e perché. Credo che renderebbe il tutto più compelling.

      Sul tuo commento di chiusura che ci riguarda, è una contingenza su cui stiamo lavorando e che contiamo di risolvere a breve

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Pant pant, un po’ in ritardo arrivo anch’io. Allora:

      1. Concordo con Marco che alcuni pezzi di AXV sembrano duplicazioni di roba esistente. Mi riferisco in particolare alla produzione di informazioni turistiche: le recensioni degli utenti sugli alberghi ci sono dappertutto, da Expedia a Google Maps. Secondo me il punto forte del progetto è in questa frase:

      AXV ti offre la possibilità di avere “un amico” in tutte le città che vuoi visitare. Queste persone si trovano ormai in ogni parte del mondo.

      E se parliamo di amici e di esperienza di viaggio non turistica, forse la forma più adatta a AXV non è quella della recensione, ma quella del diario. Non mi pare che il tuo “mini diario di viaggio” sia questo: io penso a un diario fatto di emozioni, a formato libero, un diario che parla di amici, gli Angeli (o i viaggiatori lo scrivono gli Angeli). Non so se è una buona idea da altri punti di vista, ma ti aiuterebbe, credo , a differenziarti dai vari servizi di cui parla Marco.

      2. Mentre mi convince il soft advertising, sono un po’ più scettico sulla pubblicità tradizionale via banner. E’ il solito discorso, questa roba in peering è un po’ allergica alla pubblicità, ne abbiamo anche già parlato.

      3. Per me la core idea funziona benissimo, faccio fatica a dirti perché la gente dovrebbe usare Angeli. La risposta è perché no? Andare in giro con qualcuno del posto… è fantastico! Inoltre a me piacerebbe anche fare da Angelo (di Milano nord!), perché mi piace mostrare un lato nascosto della mia città, lo faccio già per gli amici.

      4. Infine la solita osservazione: nel bilanciamento tra idea in generale e pilota su Napoli, io darei massima visibilità alla seconda. Perché è a Napoli che il servizio può partire da subito, grazie al fatto che voi siete lì: e perché un progetto che ha la parola “Napoli” nel titolo è molto più facile da raccontare a possibili alleati sul territorio. Mi immagino che chi promuove la città sarà molto contento di raccontare della vocazione all’accoglienza che il vostro progetto raccoglie e esprime. Avete pensato di fare prima Angeli di Napoli e poi esportare il modello?

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    • Me lo sono letto bene…complimenti!
      Nel complesso mi sembra un’ottima idea, spiegata bene e con una struttura logica e completa!

      Mi sono segnato alcune cose….

      1) Profilazione degli Angeli su filoni di interesse – mi sembra un’ottima idea e una cosa che nessun altro servizio simile offre. Poter scegliere come vivere la città in funzione dell’angelo scelto è stupendo! Diciamo che per i miei due giorni a milano voglio esplorare la vita notturna, oppure la scena underground…

      2) Reciprocità – La reciprocità è nei confronti del mio Angelo o di un qualsiasi altro visitatore?
      In un altro punto parlavi di “crediti di reciprocità”…non mi è chiaro come funziona: io ho dei crediti di partenza (immagino) e una volta finiti, finchè non faccio da Angelo per qualcuno, non posso più farmi adottare? Mhhh…
      Metti che ho finito i crediti e devo partire fra due giorni: non posso usare AXV perchè non faccio in tempo a crearmi nuovi crediti?

      3) I mini diari – Bell’idea, però renderli obbligatori mi sembra un po’ esagerato…

      4) Rating del Soft Sponsor – non ho capito come funziona…dipende dalla donazione dello sponsor o dal feedback degli utenti?

      5) Strategie di espansione – ho lasciato per ultimo il tema che mi interessa di più, visto che lo stiamo affrontando anche noi in prima persona con CriticalCity.
      Nel progetto la stima della durata della fase di espansione accelerata (da mese 5 a 10) mi sembra un po’ ottimistica…A mio avviso è il punto debole del progetto, come anche quello di CriticalCity.
      Crescere, farsi conoscere e fare network è difficile!

      Infine almeno su questo tema mi confronterei con un progetto di successo come CouchSurfing.
      Come ha fatto a crescere a dismisura? Io un’idea ce l’ho: i meeting dei gruppi locali. Sono partiti come un aspetto collaterale del progetto (il core è offrire e cercare ospitalità) e al momento sono la forza trainante.
      Una community come AXV secondo me ha bisogno di appuntamenti e momenti di ritrovo per celebrare la propria appartenenza!

      A proposito…come funziona la “Call for Angels”?

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      “[...] CouchSurfing. Come ha fatto a crescere a dismisura? Io un’idea ce l’ho: i meeting dei gruppi locali. Sono partiti come un aspetto collaterale del progetto (il core è offrire e cercare ospitalità) e al momento sono la forza trainante.”

      Qui Augusto fa un’ipotesi molto forte, che ha conseguenze dirette sul piano di lavoro (tra l’altro va nella direzione che suggerivo io… ma non lo dico per questo, ovviamente). Stefano, che ne pensi?

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      grazie grazie grazie. Più sono travolto dal lavoro ordinario più ho voglia di buttarmi anima e corpo nel progetto. Questa sera rispondo a tutti, ora mi tocca ricevere gli studenti e rivedere la lezione, ….
      a dopo

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Caro Mr Volare
      le bimbe sono a letto, la tv emette immagini mute, finalmente ho un pò di tempo per rispondere alle belle sollecitazioni che mi avete inviato.
      punto 1: è vero, le cose che vogliamo fare le ritroviamo in tanti siti già esistenti, ma personalmente continuo a credere che puntare in modo esclusivo sul concetto dell’amico in tutte le città sia vincente. Raccolgo però in pieno il suggerimento di puntare maggiormente sull’aspetto emozionale piuttosto che su quello quantitativo, giudizi più che voti, storie più che scoring.
      punto 2. Più andiamo avanti più raccogliamo critiche sull’opportunità di utilizzare modalità tradizionali di raccolta fondi ad esempio via banner (poco coerenti con il tipo di servizio offerto). Il soft advertising piace di più però dobbiamo capire come strutturarlo (attendiamo idee).
      punto 3. Anche io penso che non avremo troppi problemi a reclutare gli angeli e non sono daccordo con chi dice che l’angelo deve essere incentivato.
      punta 4. Su questo punto al momento riteniamo che la cosa più opportuna sia quella di partire da Napoli e spero che di qui ad un mese avremo il prototipo del sito con un bel pò di angeli di Napoli pronti a partire.

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Caro Augusto
      grazie anche a te per i suggerimenti e anche per i complimenti che fanno sempre piacere.
      Provo a chiarire alcuni punti:

      Reciprocità: al momento riteniamo che la reciprocità sia tra l’angelo ed il viaggiatore “adottato”. In questo modo l’angelo ha la possibilità di farsi amici in tante città di Italia e del mondo. Ciò significa che un viaggiatore può accedere al servizio quante volte vuole anche se non ha maturato “crediti”, più utilizza il servizio più si impegna a dare lo stesso servizio agli angeli che lo hanno adottato.

      Mini diari: hai ragione su web 2.0 non si può obbligare nessuno (magari organizzeremo un contest del diario più bello della settimana/mese/anno) che ne dici?

      Soft sponsor: ancora non abbiamo le idee chiare, sopratutto se puntiamo su giudizi e storie piuttosto che voti e punteggi. In linea di massima credo che la cosa funziona così: caro B&B sul nostro sito si parla di te e molte sono le persone che sono venute nel tuo B&B grazie a noi e xxxmila persone leggono di quanto sono belle le tue stanze e di come sono allettanti le tue colazioni se vuoi fai una donazione. Se non doni nulla il tuo indicatore segna ZERO, più doni più il tuo indicatore sale … (qualcosa del genere)

      Strategie di espansione: nei prossimi tre giorni leggerò con attenzione il vostro progetto così cerchiamo di collaborare al meglio su questo punto. I numeri che abbiamo buttato giù sono prive di qualunque analisi fattuale, quindi probabilmente assolutamente ottimistiche.
      Ho inziato a studiare altri casi per capire le storie della crescita, abbiamo iniziato a costruire diversi scenari, ma ancora non abbiamo le idee chiare. Un punto fondamentale per noi è quello di aprire nuove cellule cittadine quando abbiamo raggiunto una massa critica minima di angeli. Nel senso che partire in modo incrementare può rappresentare un grande rischio per la qualità del servizio. Angeli funziona se quando vado sul sito della città che voglio visitare trovo una grande pluralità di angeli. Devo poter scegliere quello che mi piace di più, quello più vicino ai miei gusti. Il call for angels è un meccanismo da definire nei dettagli che spinge i visitatori a candidarsi a fare l’angelo per la propria città e consentirci di aprire la cellula soltanto quando abbiamo raccolto un numero significativo di angeli.
      Spero di essere stato chiaro, ma non ne sono sicuro.
      a presto

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Stefano, mi ero ripromesso alcuni giorni fa di rispondere puntualmente agli 11 punti, ma devo studiare ancora bene per passare l’esame :-), alcuni problemi tecnici e scadenze progettuali mi hanno tolto la velocità di rispondere.

      In questo intervento mi soffermo sul punto
      1) Siti esistenti: credo che una buona soluzione potrebbe essere una sorta di co.branding con il sito di couchsurfing, ovvero tramite accordi presi con il sito centrale, ci sia la possibilità di usare il loro db (co-branding appunto) con la possibilità di effettuare un enhancement relativo appunto a voci specifiche del vostro Angelo. Le criticità sarebbero la concessione di couchserfing dell’utilizzo (stile e-dreams, o altri siti servizi di co-branding) del loro db e possibilità di effettuare una sorta di personalizzazione con voci aggiuntive degli Angeli.

      2) Punto: il Soft Advertising in realtà rientra in un nuovo modello di donazione indotta da rating, che sto cercando di perfezionare e mi piacerebbe entro la fine del 2009 lanciare su alcune piattaforme come modalità di pagamento.
      Nello specifico non essendoci ancora l’applicativo pronto, il soft advertising dovrà essere molto semplice, determinato quindi da un sistema che sia in grado di individuare da una parte la donazione progressiva effettuata dal referente commerciale e dall’altra parametri oggettivi da voi identificati (numero di banner presenti nel sito, numero di visitatori che hanno fruito di uno specifico servizio grazie a AxV).
      In pratica dovreste cercare di realizzare un sistema semplice che sia in grado di quantificare quindi la quantità di donazione effettuata e il valore fornito (appunto pubblicità o relazione commerciale stabilita).
      In questo modo si viene a creare un “indice di lealtà” che va da 0 a 10 o 100 (secondo una scala variabile da voi determinata), per cui al punto 0 è un’azienda poco riconoscente 100 il massimo della riconoscenza.

      Io credo che questi 2 punti siano strategici, gli altri 2 sono variabili dipendenti; resto a disposizione poi per raffinare il concetto del soft advertising , che me lo devo ancora spiegare bene a me stesso!

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    • Ciao Stefano, volevo fornirti alcune considerazioni di metodo e suggerirti un paio di cose rispetto alla strutturazione del documento progettuale, premettendo che mi sembra molto ben articolato e completo rispetto alle questioni caratterizzanti il progetto.
      Spero di non confonderti le idee ed in ogni caso sono a disposizione per confrontarmi su quanto ti propongo. Al prossimo giro alcune considerazioni sulle questioni che sollevi. Grazie

      Considerazione preliminare:
      Mi sembra che il documento contenga due parti ben distinte: una parte (capitoli 1, 3 ed in parte 4) è già contenuto progettuale nel senso che affronta già in maniera compiuta aspetti del progetto, l’altra, il capitolo 2, invece indica le cose da fare ancora per completare il progetto e ne dà anche una scansione temporale abbastanza puntuale.

      Proposta:
      Al fine di rendere più chiara la comprensione delle varie parti del progetto ed anche per agevolare il lavoro di analisi delle questioni che rimangono ancora aperte e sulle quali ci hai sollecitato, ti proporrei di riorganizzare il contento del documento nel seguente modo, tenendo in considerazione la struttura logica che abbiamo suggerito nella guida del progettista:

      Capitolo 1.
      • Inserirei un paragrafo in cui riportare ciò che nel tuo documento si trova nei punti 4.1, 4.2, e 4.3 (è questa in sostanza un’analisi preliminare del mercato di riferimento e del territorio a cui il progetto si rivolge e la potresti utilizzare per evidenziare l’impatto e la valenza del progetto in termini di sviluppo locale)
      • Modificherei l’attuale organizzazione del paragrafo 1.3 nel senso che recupererei alcune delle info in esso contenute (dove parte il servizio e perché?) mettendole nei paragrafi precedenti, e lo imposterei in maniera tale da sottolineare esclusivamente le attività che si vogliono realizzare. Per questo, potresti utilmente mantenere la distinzione tra fase di start-up e fase di espansione che hai avanzato nel paragrafo 1.3 e rispetto a questa provare ad individuare una serie di cose che il progetto punta a fare. In questo punto secondo me si collocherebbe bene la parte che hai previsto nel punto 4.4 (scelte operative) poiché altro non è che un elenco di ciò che il progetto prevede di fare per realizzare i suoi obiettivi e cioè l’implementazione di una piattaforma tecnologica, il reclutamento angeli, la fissazione delle regole del gioco, la promozione e comunicazione,i servizi in senso stretto.

      Tieni conto che quanto più precisa ed accurata è questa parte tanto più semplice diventa:
      1) individuare le modalità di gestione del progetto (chi fa cosa e come)
      2) formulare un corretto business plan (o piano delle entrate ed uscite previste)
      3) dare una scansione temporale al progetto 8 e cioè alle sue fasi)

      Capitolo 2
      • Terrei fuori dal documento progettuale ciò che nel tuo documento si trova nei punti 2- 3 e 4 del paragrafo 2.1 (sono di fatto elemento utili a capire come procedere verso la costruzione del progetto ma non li considererei elementi del progetto in senso stretto)
      • Un paragrafo lo dedicherei interamente alle persone su cui il progetto vuole fare affidamento ed alle modalità attraverso cui tali persone si parlano, interagiscono tra di loro, danno gambe al progetto permettendo di realizzare le attività. In questa parte recupererei quindi il punto 1 del paragrafo 2.1 (La costruzione del gruppo promotore) ed il punto 3.2 del capitolo 3 del tuo documento (Il gruppo promotore e l’assetto organizzativo)

    • Autore
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    • Ciao Stefano..entro subito nel vivo:

      Reciprocità – non capisco…se posso usufruire del servizio indipendentemente dai crediti, allora che tipo di reciprocità è?

      Mini diari- Si, molto meglio! :)

      Soft sponsor – Quando dici che “se non doni nulla il tuo indicatore segna ZERO” cosa intendi? E soprattutto che indicatore?
      L’indicatore di feedback degli utenti? Non mi sembrerebbe giusto, ci deve essere trasparenza! Se gli utenti dicono che il servizio vale 10, quel 10 deve essere visibile anche se il B&B non paga nulla.
      Altrimenti quale indicatore? Potrebbe essere l’indicatore di rating della staff…ma in questo caso il lettore potrebbe tranquillamente non filarselo questo indicatore, visto che segnala soltanto le eventuali donazioni versate dal albergo/B&B…
      Quello che farei io è ordinare i risultati della ricerca in base alle donazioni fatte. Se non paghi nulla semplicemente compari tra gli ultimi ostelli della città.

      “Un punto fondamentale per noi è quello di aprire nuove cellule cittadine quando abbiamo raggiunto una massa critica minima di angeli. Nel senso che partire in modo incrementare può rappresentare un grande rischio per la qualità del servizio. Angeli funziona se quando vado sul sito della città che voglio visitare trovo una grande pluralità di angeli.”

      Mhhh…in linea di principio sono d’accordo, però trovo difficile immaginare come riuscire a raccogliere angeli prima di aprire la cellula…ci penso su!

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Caro Nunzio
      grazie per i suggerimenti. Al momento studio il mondo del web 2.0 (ho letto un libro così così, mentre questo secondo mi intriga molto e osservo iscrivendomi a destra e a sinistra). Oggi ho visto una persona e conto di mettere a punto una versione beta del sito. Poi ritorno alle versione tre del progetto.
      Comunque ogni nuova osservazione è molto benvenuta.
      Nel week end vado in giro tra progetti e cerco di prendere qualche idea e dare qualche suggerimento se mi viene in mente qualcosa.
      Stefano

    • Autore
      Articolo
    • [OT] Che libri hai letto sul web 2.0?
      Magari posso darti qualche indicazione di lettura, se mi dici quale aspetto ti interessa di più :)

    • Autore
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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      vai su Anobii e cerca nelle librerie di Federico Bo, Alberto Cottica, Antonio Tombolini, Giuseppe Granieri, sicuramente vedrai i libri più rappresentativi del 2.0.
      Anche se personalmente penso che il 2.0 è un modo di essere, attitudine alla condivisione e partecipazione quella è una caratteristica che devi sentirla. Se uno ha un attitudine egoista può leggersi tutto il 2.0, e 3.0 ma non avrà alcun feeling con questo modo di pensare e vedere le relazioni tramite web.
      Niente di personale Stefano! Angeli di Napoli è molto 2.0!

    • Autore
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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Io non ce l’ho neanche l’account su Anobii :-) … il che dimostra quanto sia in fondo poco 2.0, immagino.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ricordavo male Alberto, ad ogni modo degli altri sono sicuro…e soprattutto delle loro letture, era per dare un elencazione di alcuni titoli…poi ci sono centinaia e centinaia di servizi concordo con te che non si può presenziarli tutti.

    • Autore
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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      A causa di palloso viaggio in treno, mi è capitato finalmente di leggere la versione II di Angeli, che mi portavo nella borsa da un po’. Naturalmente non resisto alla tentazione di dire la mia su un paio di cose, correndo il rischio che siano già superate in una nuova versione del progetto in preparazione.
      1. Per me l’idea del soft advertising non è buona, ma pericolosa. Non l’ho capita del tutto, ma in tutte le versione in cui l’ho letta non mi convince perchè non è trasparente rispetto all’esterno sul tema di chi finanzia l’attività, e se gli angeli, o il sito, hanno qualche interesse in gioco nel consigliare locali, servizi, etc. Io di libri sul web 2.0 non ne ho letto neppure uno, ma posso dire cosa convincerebbe me di un servizio del genere. Non avrei nessun problemi con un sito che ha dei banner, se li so essere indipendenti dal meccanismo di rating e di commenti. Inizierebbe a disturbarmi molto di più se i criteri di ricerca fossero influenzati da chi fa donazioni, perdippiù senza che io lo sappia. Per me il servizio ed il sito devono avere uno statement inequivocabile al riguardo, e la selezione degli angeli deve filtrare quelli che hanno conflitti di interesse.

      Anche per me chiedere che l’angelo scriva un mini-diario diventa impegnativo. Io lo farei l’angelo se non mi si chiede anche di lavorare dopo. Diverso il caso di chi beneficia, il viaggiatore, da cui è giusto esigere feedback.

      Sulla compagine non mi dilungo perchè so che ci stai lavorando. Solo, non è forse necessaria tutta questa gente. A meno che non stiamo parlando di contributi occasionali per l’avvio del network, nell’investimento iniziale per così dire.

      Da ultimo, rispondo alla domanda n.11, quella che non ti sei ancora fatto.
      Il progetto potrebbe avere forti risvolti di sviluppo locale, se fosse presentato come uno strumento per selezionare i turisti in arrivo in città, aumentando la percentuale di quelli che sono disposti a pagare per un’esperienza autentica. Potrebbe stimolare l’arrivo di persone che alimentino il circuito della legalità, dell’ambiente o altri obiettivi di interesse dei napoletani più attaccati alla loro città. Potrebbe altresì diffondere più equamente i guadagni del turismo, facendoli tracimare verso luoghi ed operatori che non ricevono gli afflussi del turismo standard. La domanda, l’avrai capito, è:
      Questo progetto potrebbe essere di interesse per un Ente Locale come partner o finanziatore? A che condizioni?
      Probabilmente di aspetti di interesse di un EL ce ne sono diversi altri.
      Se condividi questa visione, naturalmente, magari inun secondo momento, bisognerà prepapare una versione del progetto che enfatizzi questi aspetti, da far circolare per le istituzioni.

      Mi sembra che tu vada davvero forte!

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Il concetto di Soft Advertising in realtà farebbe parte di una sottocategoria di un metodo-principio di pagamento/donazione con rating, che vorrei perfezionare. Penso che i tempi siano maturi per questa nuova concezione di pagamento/donazione, ma come dici bene tu Marco, è ancora un pò oscuro e non chiaro. Semplicemente come lo sarebbe un sistema Paypal (ma anche Neteller, Moneybookers, Visa, ecc.) se fosse usato solo su un sito e non fosse concepito come metodo di pagamento di un circuito di più portali, per cui chi aderisce ha chiara la filosofia e le regole.

      Chiaramente il soft advertising (nome assolutamente provvisorio), è in stato embrionale, probabilmente non è affidarlo ad un servizio, senza essere stato studiato e testato come servizio/metodo di pagamento. Penso che nel 2009 lavorerò e su questo sistema, insieme a kublaiani che ne siano interessati, forse lo testeremo su OnYourWay (consumer to consumer) ma lo vedo molto bene su tantissimi altri servizi presenti in Kublai e non solo.

      Per cui direi di congelare il capitolo soft advertsing, almeno che non si realizzi come test pilota e non generi equivoci e diffidenze…anzi nasce con l’intento di dare la massima trasparenza…ovvero al fronte di un valore che ho certamente ricevuto (come consumatore, o azienda) posso scegliere se restituire quel valore in denaro o in decremento della mia reputazione. :-)

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      scusandomi per il ritardo ti dico:
      1. Stiamo lavorando a definire le modalità di co-branding;
      2. Il soft advertising è intrigante ma rischia di essere considerato una sorta di “ricatto”, ragioniamoci insieme per rafforzare il lato positivo “prima il vantaggio poi il pagamento”:
      grazie

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      stefano consiglio
      Partecipante

      Ho visto la tua presentazione in video, molto bella! Quando abbiamo finito di sviluppare facciamo una cosa: io faccio Critical a Napoli e tu Angeli a Milano (a proposito di reciprocità).
      Ma veniamo ai tuoi punti:
      1. Se qualcuno collabora alla definizione dei criteri di profilazione non sarebbe male!
      2. Reciprocità. Secondo me funziona così: il viaggiatore si impegna a fornire lo stesso servizio all’angelo che lo ha adottato nella sua città di origine. In tal modo un angelo più adotta più contatti si crea (a Napoli quando uno ha un riferimento in una città dice “ho una basulella!”)
      3. ok niente obbligatorierà sui diari di viaggio …. L’idea è limitare al massimo le obbligatorietà!
      4. sul soft advert. si lavora per chiarirlo (anche a noi stessi),
      5 strategie di espansione: il tema al momento è accantonato siamo concentrati a sviluppare la cellula pilota.

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
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      Shuen WEB 2.0 Hops (stile manualetto americano)
      Anderson LA CODA LUNGA (un classico a quanto capisco ma molto interessante)

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
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      Grazie TITO
      sento di avere in te uno dei nostri più accesi fan e le tue osservazioni sono molto importanti per me.
      Tu insieme a molti altri fai parte dell’anima più pura del progetto, più attenta ad evitare compromissioni con gli operatori turistici.
      Credo che sarebbe molto bello discutere con te del progetto in un piccolo bar che si trova sotto Castel dell’Ovo (se passi per Napoli sei formalmente inviatato!).
      L’idea di puntare in qualche modo maggiormente sugli attori locali da un lato mi sembra coerente, ma quando pensi agli enti locali di Napoli mi vengono i brividi! Certo è semprepossibile guardare ad altri soggetti pubblici o privati. Ci rifletto e ancora grazie (anche dei complimenti)

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      Alberto
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      Quanto buon senso progettuale in queste dieci righe, Stefano! :)

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    • Avatar di Tito
      Tito
      Keymaster

      Walter, ciò che ammiro di più in te è che sei un vero vulcano di idee. Fai bene a non farti dissuadere dal fatto che a me per questo progetto convinca poco. Può darsi che sia io a non riuscire ad immaginarmelo bene (tuttavia in questo contesto la mia impressione rimane)

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      Tito
      Keymaster

      Potrei dunque essere il primo in assoluto a beneficiare di un angelo! Sono commosso. Poi Castel dell’Ovo per me reca ricordi forti d’università. Buon seminario domani, mi farò raccontare tutto da marco.

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    • Provo a rispondere alle 11 domande poste.
      1. Cosa non vi convince del progetto? Non mi convince l’idea di coinvolgere i tour operator, quando AXV agisce proprio come agenzia tour operator, e tra l’altro gratis nei confronti dei viaggiatori (punto che, non mi stancherò mai di ripetere, mi sembra debole del progetto, in quanto non permette di trasformare questa organizzazione in impresa che dia lavoro, generi indotto e crei rivalorizzazione su larga scala di zone depresse e degradate_ ricordo che degradazione e stagnazione/recessione economica vanno sempre di pari passo_ e a me pare ancora di capire che sia tra i nostri interessi rivalorizzare il territorio). Non vorrei che l’Angelo diventi un “poverocristo” che sviluppi itinerari che poi diventano pacchetti buoni per il tour operator, il quale al massimo, se proprio ci tiene, può dare una mazzettina di ringraziamento per l’attività di”soft-advertising”…
      2. Quali sono i motivi che dovrebbero spingere i Viaggiatori a visitare ed utilizzare la community? Semplicità di utilizzo, attenzione a tutte le loro possibili esigenze, contatti, buone referenze, simpatia della struttura e degli addetti. E mi sembra che, visti i progetti di Consiglio in “Il Sito di Angeli per come l’abbiamo in Mente”, a queste cose si è pensato più che benissimo. Solo una cosa: si è parlato di “gruppi di angeli”, io vorrei riflettere sul fatto che è più facile far fronte a gruppi di viaggiatori (famiglie, comitive di amici in viaggio), il che comporta un approccio molto più strutturato alle varie esigenze dei gruppi (per esempio, andare a informarsi su locali per famiglie, alberghi con grandi camere o con agevolazioni per comitive…)
      3. Quali sono i motivi che dovrebbero spingere gli Angeli a partecipare alla comunity? Qui è necessario pensare a qualche tipo di stimolo motivazionale per gli Angeli: abbinare gli Angeli a Viaggiatori che non rendano loro la vita difficile, tutelarli da ogni tipo di difficoltà nate coi Viaggiatori (tutte le ragazze dell’università mi impensieriscono, non vorrei che qualche viaggiatore meno angelico di loro possa approfittarsi della loro disponibilità), attestati professionali, salari, qualcuno degli studenti di Beni Culturali della Federico II può essere coinvolto da FF e PC nelle attività di gestione d’impresa e fund raising per far fare loro esperienza.
      4. Quali sono i motivi che dovrebbero spingere un Operatore Turistico ad investire parte del suo budget pubblicitario sulla community? Solo e soltanto l’evidenza dell’assoluto vantaggio competitivo che la collaborazione con Angeli si rivela in grado di dare. A questo punto Angeli potrebbe permettersi di “scegliere il miglior offerente” o di fare da tour operator da sé medesima, sbaragliando la concorrenza (idea che supplico Consiglio di prendere in considerazione!!!).
      5.Quali sono i motivi che dovrebbero spingere un Navigatore a visitare la community? Gli stessi che stimolano i Viaggiatori, per bacco (-_- , domanda curiosa)
      6. Quali possono essere gli introiti di una community con queste caratteristiche (quali le più opportune forme di promozione, quali i possibili servizi a pagamento? Quali le forme per raccogliere fondi da istituzioni locali?) Entrate da sponsor privati, ma anche pubblici, eventuali donazioni da filantropi, pagamento per le attività di soft-advertising a tour operators (spremiamoli come limoni!!!), percentuali sugli incassi di musei/librerie/teatri/cinema consigliati (ma questo temo susciterebbe i pruriti di Tito e ora a lui soprattutto mi rivolgo: non intendo da parte di tutti, ma solo da parte dei “grandi” che possano permetterselo e hanno poco da valorizzare ormai, come il Museo Archeologico Nazionale o quello di Capodimonte), eventuali donazioni da parte di viaggiatori particolarmente facoltosi e splendidi (*_*)
      7. Che tipo di scelte tecnologiche è necessario fare per favorire uno start-up in dimensioni ridotte e non precludersi un veloce up-grading? Basterebbero anche solo un buon sito come quello di Kublai, con sistema RSS, pagine personali/blog degli angeli, per i contatti tra collaboratori, spazio a e-mail, telefonini cellulari, cercapersone, meetings (anche su SL, se proprio così strettamente indispensabile, sob, non sono un “tipo 2.0″, pardon).
      8. Quali sono le questioni di tutela e gestione delle proprietà intellettuale che bisogna affrontare e come? Foto, loghi e altre cosette del genere che ritraggono opere d’arte o altri simboli del patrimonio culturale (come il disegno del Piccolo Principe, per esempio, ah ah ah!), se pubblicati e distribuiti in un certo modo con qualsiasi mezzo (stampa o rete) possono violare alcuni diritti d’autore e copyright. Dovremmo valutare per bene ogni possibile situazione (e contattare esperti di diritto privato e commerciale).
      9. Come favorire il processo di notorietà e di sviluppo promozionale della community? (Quali alleanze promuovere? E con chi? E con quali modalità?) Così su due piedi non saprei, ma potrebbero proprio in questi frangenti fare al caso nostro contatti con enti pubblici (come l’Ente del Turismo o il Comune di Napoli all’inizio), o con grandi aziende sperimentatrici come le Librerie Feltrinelli.
      10. Come gestire il processo di reclutamento degli Angeli (Quale profilo deve avere l’Angelo? E’ necessario prevedere una sorta di accreditamento per la persona che chiede di fare l’angelo? Un angelo può anche essere un operatore turistico che si dichiara in modo trasparente?) Non può essere un operatore turistico, il conflitto di interessi sarebbe evidente e potrebbe precludere la collaborazione con operatori turistici a lui concorrenti. Sì, è necessaria qualche forma di accreditamento di qualunque tipo, pena la perdita di entusiasmo ed energia sul lungo periodo (Angelo sì, ma mica scemo). Il suo profilo deve almeno apparire il più possibile affidabile e rassicurante (con un po’ di coraggio cercherei pure di sapere se quelli che si rivelano disposti persino ad ospitare i viaggiatori a casa loro per una notte gratis_che trovata rischiosa_ siano dei tipi davvero a posto, cercando di non spaventare e offendere nessuno). Propongo corsi di addestramento e incontri per conoscere bene e dal vivo gli aspiranti Angeli.
      11. La domanda che per ora nessuno ha fatto è: cosa fare se il Viaggiatore, che nessuno ha reclutato, nessuno ha formato e valutato, e su cui si viene a sapere solo ciò che vuol far sapere, si rivela essere questo un tipo poco raccomandabile e da evitare? (Sono decisamente un tipo poco 2.0) Dei suggerimenti li ho, ma sarei interessato a sapere cosa ne pensi Consiglio a riguardo.

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    • Avatar di stefano
      stefano consiglio
      Partecipante

      Carissimo Pinco Pallo
      provo a rispondere alle tue considerazioni, ma in primo luogo ti ringrazio per l’attenzione che hai voluto dare al progetto.
      1. sono daccordo al momento è meglio tener fuori i tour operators, ma su una questione siamo in disaccordo: il progetto NON è finalizzato al momento ad offrire opportunità di lavoro. Gli Angeli non sono dipendenti/lavoratori del progetto ma sono beneficiari dello stesso. Angeli offre a queste persone l’occasione di fare qualcosa per la propria città se ne hanno voglia! Punto. Non sono guide turistiche, non sono guardie del corpo, non costruiscono pacchetti turistici, gli angeli fanno quelle cose che si farebbero per un amico che viene in città.
      2. se i viaggiatori si presentano in gruppo (no problem) ma è un scelta del viaggiatore ed il servizio deve essere in grado di dare risposte ai viaggiatori solitari, alle coppie, ai gruppi di amici, alle famiglie. Ma non penso che l’angelo è tenuto a raccogliere informazioni e stipulare convenzioni o cose del genere (un amico non fa queste cose!).
      3. sul punto ho già risposto, se qualche Angelo ha bisogno di essere motivato non deve essere coinvolto nel progetto.
      4. Al momento non crediamo sia opportuno raccogliere pubblicità sul sito per rafforzare la natura no profit dell’iniziativa.
      6. Al momento siamo orientati a finanziare l’iniziativa esclusivamente attraverso donazioni all’associazione che sarà chiamata a gestire la redazione del sito,
      10. Continuo a credere che se esiste una persona che ha un piccolo B&B o gestisce una assovciazione culturale che organizza escursioni e che ha voglia di fare l’ANgelo non esistono problemi di sorta a patto che espliciti il tutto.
      Altro aspetto su cui non ho dubbi Nessun corso di addestamento, fare l’angelo NON è un lavoro!
      11. Sulla questione “sicurezza” tocchi un punto dolente, inizialmente era uno dei punti di maggiore attenzione ora al passare del tempo inizio a credere che la questione non sia così terribile come pensavo (ma posso sbagliarmi). Comunque la posizione a cui siamo giunti al momento è: tutti possono candidarsi a fare l’Angelo (fornendo informazioni personali di base accompagnate da una presentazione di una persona che già è angelo).
      Attendo però i tuoi suggerimenti sul punto

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    • Si figuri, è troppo gentile. Comunque il concetto ormai mi è chiaro e, date le premesse, direi che la cosa migliore da fare è, come si sta facendo, concentrare intelletto e sforzi sul sito e sui vari aspetti della community che sono, per il momento, i più chiari e sviluppabili, poi si vedrà. La “questione sicurezza” non è tanto grave: in realtà, prima di organizzare qualsiasi “politica” in tal senso, bisognerà verificare quanti Angeli siano effettivamente disposti a in incontrare e a relazionare dal vivo coi Viaggiatori (per fare una passeggiata, offrire un caffé ecc.). Tra costoro, gli Angeli più esperti, adulti e maturi non dovrebbero avere grosse difficoltà a incontrare i Viaggiatori da soli, mentre quelli più giovani (le ragazze, ma anche i ragazzi) e inesperti potrebbero, come dire, portarsi dietro un amico/a (sempre tra gli Angeli), discutendone col proprio Viaggiatore o cose così. Necessario sarebbe dotarsi dei numeri di cellulare di tutti gli Angeli o dotarli di cercapersone per poterli eventualmente “monitorare” (mi si passi la brutta espressione). A presto e grazie per la gentilezza.
      Sarebbe prudente che gli Angeli diano ai Viaggiatori giusto i recapiti più necessari, come il numero di cellulare. Nemmeno la mail, perché a tale tipo di necessità può tranquillamente sopperire la struttura del futuro sito di AXV, che abbia un sistema di pagine personali e di avvisi per mail sull’attività di altri utenti (esattamente come Kublai stesso). Ma senza obblighi: il rapporto tra Angelo e Viaggiatore, come ci si augura, potrebbe svilupparsi in maniera anche molto positiva…

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