Nel mio passato ci sono vari eventi artigianali
alcuni dei quali non hanno visto la luce ma uno di questi era la “Festa della manualità” che oggi mi piacerebbe molto riprendere come concetto
ma sono consapevole che ci vorrebbe un team per lavorare bene
e putroppo oggi mi trovo un po sguarnito sul fronte artigianale
ma ci rifaremo

Hai ragione, le due parole centrali dell’idea vanno definite.

“marchigiano”: quello che è figlio del territorio in qualche modo, e quindi ne veicola i valori a prescindere dalla storia personale dell’artigian’artista ? Oppure cio che è pensato e prodotto nelle Marche, a prescindere da tutto ? Definizione non banale. Ad esempio la produzione di un (ipotetico) artigiano paperopolese residente nelle Marche ma priva di contaminazioni locali, e che quindi rappresenti idealmente valori puramente paperopolesi, avrebbe residenza nel progetto ?

“artigianato artistico”: come è definibile ?

Mi piace l’idea, del tutto soggettiva, di un “souvenir” di livello più alto dell’oggetto didascalicamente rappresentativo (e magari made in china, vedi i vari conchigliami conerensi pro-turista estivi). Un oggetto quindi che collega si ad un’esperienza vissuta che ne sia rappresentativo sul piano più alto, dei valori e storia del territorio a cui si riferisce: la storia della concia, la tradizione ebanistica… in fondo le radici del senso di “tipicità”.

Più che della reperibilità degli artigiani, dei quali come minimo sai che condividono gli stessi 9.000 km2 e probabilmente anche alcune associazioni di categoria, mi preoccupavo del reperimento dei clienti.

Per i quali, appunto, nell’impostazione del tuo progetto, il tramite sono “le Marche”.

Ciao

Gianluca grazie per le osservazioni/suggerimenti che apprezzo molto
passo a risponderti
certo il centro di tutto sono le due parole MARCHE + ARTIGIANATO ARTISTICO

ti segnalo che in effetti il legame con il territorio (e prodotti alimentari affini) deve essere molto vivo e diventa un’occasione di promozione piu forte

interessante l’idea di legarsi a strutture ricettive che hanno interesse a reclamizzare “prodotti tipici”

va fatta anche un’altra osservazione
in molte località manca il “souvenir” ma qui parliamo di artigianato artistico e quindi “creativo” non per forza rappresentativo

altra osservazione
molti Artigiani/artisti sono ispirati dalla nostra regione ma non sono nati qui
questo è molto divertente perche in realtà i migliori prodotti di artigianato artistico sono realizzati da “forestieri” che si sono trasferirti qui…

non vale per tutti ovviamente ma sono tanti e tutti hanno il cuore (quindi il centro del loro lavoro) proprio nella regione marche

mi piacerebbe tra l’altro poterti incontrare una volta per discutere a voce di queste cose

rispetto l’ecommerce ci stiamo gia lavorando e penso che sarà pronto a breve

rispetto la reperibilità degli artigiani ci sono vari canali
- Mercatini Artigianato
- Fiere locali

il contatto è meglio se dal vivo perche molti di loro non hanno un sito e non usano la posta quindi sono spesso poco tecnologici
il problema in questo caso che in questi ultimi anni si sono sempre piu diradati perche i Mercatini sono diventati per i “bancarellai” e spesso l’artigiano non puo pagari i costi di trasferta e spazio

Anni fa avevamo creato l’Associazione il Castello dell’arte
quindi abbiamo gia diversi contatti ma andrebbero comunque ripristinati e rinverditi alla luce del progetto

Ciao Cristian, mi piace proprio l’idea di dare spazio ai talenti. Marchigiani, perchè sono marchigiano.

Mi viene in mente una cosa. La “marchigianità” ben espressa nel nome del tuo progetto e dominio del sito è un valore per chi ? Per i marchigiani sicuramente, e poi ?

Nel tuo progetto la bandiera Marche mi sembra ben spesa per aggregare i talenti del territorio che meritano visibilità. Ok, lato offerta non fa una piega.

Lato domanda ? Promuovere l’idea di un territorio, ovvero usarlo come chiave d’accesso, piuttosto che uno specifico settore produttivo (calzatura, accessori cuoio, …) secondo me crea un problema/opportunità.

Il problema è che nel marketing del progetto sei vincolato ad una promozione centrata sul territorio, e traslarne quindi nel sito e nella comunicazione il valore verso i contenuti di offerta (artigiani, lavorazioni, storie, prodotti). Che è impegnativo.

L’opportunità è che questo forse è appetibile per chi ha un interesse nel territorio. Mi vengono in mente potenziali partners (istituzionali, tour operator incoming, consorzi locali/settoriali, portali turistici…), oppure soggetti privati (es. turisti passati nelle Marche) interessati proprio a quei contenuti e valori aggiunti di territorio in quanto riferibili ad un’esperienza precedente.

Ad esempio io ho a cuore un angolino di Grecia in cui sverno regolarmente, e regolarmente mi riempio l’anno di feticci del posto (vino, oggettini, distillati, …). Se ci fosse un sito web del territorio che mi vendesse cose di quel posto, non in quanto di valore intrinseco ma in quanto locali, ne sarei cliente.

Buon lavoro, ciao

Gianluca

ciao Cristian
come procede lo sviluppo del sito?
volevo chiederti come pensavi di contattare gli artigiani… ci sono fiere specifiche o eventi di settore?

mi piacerebbe come filone seguire l’idea di aiutare chi è “in gamba” a passare da uno status di precario ad una situazione di regolarità lavorativa. quindi penso che nel progetto accetteremo sia artigiani gia sull’onda ma sopratutto chi sta cercando di “convertirsi” che ne dite?

cè uno sviluppo. Dopo la chiccherata con Andrea Traina mi sono state fatte delle proposte indecenti
per ora dico solo che sarà in Ancona in struttura “pubblica” e che il progetto coinvolgerà altre realtà ma ci vorranno due annetti per la realizzazione degli spazi. nel frattempo non dobbiamo perderci d’animo e lavorare su web e con piccole grandi collaborazioni.

Ciao Alberto grazie per il supporto e passo a rispondere ai punti che esponi
1) In realtà nelle Marche non esiste gia nulla. (putroppo) le varie esperienze aggregative sono un po naufragate o in qualche modo sono chiuse su se stesse come il Consorzio Piceni. Per il resto ci sono molti artigiani sparsi sul territorio che viaggiano come meteore impazzite.
2) Il progetto non è nuovo ne diverso da altri gia proposti
forse la vera differenza sta nel fatto che stiamo cercando di renderlo CONCRETO. ho partecipato a diverse discussioni con Confartigianato e CNA in cui si “pensava” ad un progetto simile … il problema è che si “pensava” di farlo gia nel 1994 quando ho iniziato ad occuparmi di artigianato.
Sto inziando a mettere on line il sito di ecommerce e sto finalmente trovando i locali. Cè bisogno di questo proegetto perche ci sono moltissimi Artigiani-Artisti che non riesocno a farsi conoscere e hanno capacità incredbili. Cè bisogno perche oggi tutti noi siamo incapaci di maneggiare la “materia” e questo viene ancora piu evidenziato dalla Crisi.
3) il terzo punto è quello piu particolare e devo dire quello piu “caldo”
per anni sono stato artigiano (prima di occuparmi di informatica) e ho provato penso quasi tutte le tecniche artigianali e quasi tutti i materiali. conosco i problemi degli artigiani e so cosa vuol dire stare in mezzo alla strada per vendere i tuoi prodotti. Ho fondato un’associazione (il castello dell’arte) che ha lo scopo di promuovere l’artigianato artistico e siamo stati i primi ad ottenere dei rimborsi spese per gli artigiani che facevano lavorazione dal vivo. Ma sono fondamentalmente un “tecnico” e ho capacità organizzative oltre che comunicative . Sono certo quindi che con una buona “squadra” motivata possiamo dividerci i ruoli e raggiungere gli obbiettivi.
Questo per me è un progetto di CUORE ma anche un progetto di VITA. è un lavoro e come tale va affrontato. ci sono piani marketing, promozione, attività di vario tipo da fare. ma non posso farlo da solo perche non sono io l’artigiano.
e poi ci vuole un team

Ciao Cristian, sei diventato un grande attivista di Kublai! Ci sarà da lavorare per sviluppare tutte queste idee.

Questo progetto in particolare si inscrive in una lunga tradizione di centri servizi, consorzi di valorizzazione etc. etc. Sono idee molto solide, e molto ben sperimentate. Non conosco bene le Marche, ma sono abbastanza sicuro che molti dei servizi che proponi si fanno già, dalla formazione-consulenza per artigiani all’accesso web e alla creazione di siti. Quindi il problema diventa (1) ricostruire il quadro di ciò che nelle Marche già si fa; (2) spiegare in cosa il tuo progetto è diverso e nuovo, e perché di esso c’è bisogno; (3) spiegare perché tu sei, in assoluto, la persona che meglio può realizzarlo.

In questo probabilmente Andrea può aiutarti. Ho visto il sito (complimenti!) e si capisce con chiarezza il valore e l’unicità di quei prodotti. Tendenzialmente, un servizio che può aiutare Andrea a fare bene il suo lavoro sarà un servizio centrato rispetto alla crescita del territorio.