Ciao Marco, ho letto il tuo progetto che mi sembra già ben strutturato e con obiettivi molto chiari. I musei privati stanno funzionando sempre meglio e musealizzare i macchinari, gli ambienti e la storia familiare e aziendale potrebbe essere il cuore del progetto di ricezione turistica. Vedrei anche molto bene un’apertura alla didattica scolastica (che non mi sembra tu abbia preso in considerazione) che può essere utile per tenere viva la struttura nei mesi invenrnali con minor turismo, oltre che una varietà di iniziative per utenza multilivello nei week-end. Credo che sia importante rafforzare l’identità del luogo/azienda/famiglia con un preciso programma di promozione, partendo da un allestimento del museo fatto in maniera intelligente e una divulgazione non solo cartacea, ideata su più livelli e in più lingue. Pensarei anche a un punto vendita di prodotti di qualità che rappresentino il territorio come ulteriore attrazione per il turista che vuole conservare la memoria dell’esperienza vissuta a casa Gentili. Con la storia familiare e la struttura che hai presentato puoi fare veramente tante cose. Infine una domanda: il mulino sul fiume Serchio è ancora accessibile?
Tommaso

Ciao Marco, il progetto sembra molto interessante, guardo i documenti per saperne di più.

Un benvenuto ai nuovi membri di Casa Gentili Tito, Criscia, Giulia, Tommaso… aspettiamo vostre idee e suggerimenti!

Cara Angelita,

- Georeferenziazione
ho fatto nuovamente un giro sul sito della georeferenziazione della Regione Toscana, molto bello negli intenti ma credo non efficace negli raggiungimento degli obiettivi; secondo me incompleto (mancanza di foto, mancanza di informazioni sui beni inventariati etc.) e lontano dalle reali necessità di un utilizzatore finale che intenda esplorare il territorio per conoscere beni storici. Vedo difficilmente praticabile l’emergere di informazioni sull’immobile attraverso quel sito.

- Sovrintendenza
Ho frequenti rapporti con la Sovrintendenza in quanto ogni intervento all’edificio deve prima ottenere il loro “nulla osta” per contro come stabilito dalla legge godo di tutti i benefici fiscali che senz’altro aiutano.
Devo essere sincero non ho mai chiesto un contributo per le spese di ristrutturazione perché a fronte della certezza di procedure burocratiche non banali c’è incertezza sull’ammontare e ancor di più se possibile sui tempi di erogazione del contributo stesso.

Non vorrei sembrare troppo negativo, un pò brutalmente cerco di stare molto con i piedi per terra e percorrere strade che intravvedo possano portare elementi concreti di beneficio.

Marco non devi ringraziarmi e sicuramente sarò attenta a darti ogni suggerimento possibile. Per quanto riguarda la georeferenziazione su Carta Tecnica Regionale del patrimonio immobiliare dichiarato di interesse presente sul territorio finanziato dalla Regione Toscana prova a vedere leggere sul sito . Fammio sapere cosa ne pensi nel caso prova a contattarli. Un’altro passaggio anche questo direi diretto può essere realizzato con la Soprintendenza di Pisa-Lucca-Massa-Livorno. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali esercita la funzione di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Il Ministero opera sul territorio attraverso organi periferici, chiamati Soprintendenze, che agiscono in stretta collaborazione con il sistema del governo locale (Comune, Provincia, Regione). Li dove gli stessi possessori dei beni in questione sono direttamente coinvolti in questa attività (vale per tutti i possessori, siano essi privati, fondazioni, istituzioni pubbliche o enti ecclesiastici), il Ministero promuove iniziative per favorire la collaborazione dei possessori dei beni culturali. Pertanto si può usufruire di diverse e numerose facilitazioni, distinguibili in due categorie fondamentali:
1) agevolazioni ed incentivi fiscali;
2) contributi al restauro dei beni culturali.
Ti consiglio di visitare il sito della Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici delle provincie di Pisa, Lucca, Massa e Livorno. Attendo tue nuove a presto
Angelita

Angelita,
grazie delle belle parole, mi fa molto piacere ricevere i tuoi commenti in effetti l’aiuto che vado cercando ora è proprio quello necessario a identificare gli alleati e soprattutto al modo in cui coinvolgerli.

La georeferenziazione è una bella idea che mi era totalmente passata di mente Casa Gentili
ma forse per mia miopia non vedo come possa aiutare così come è concepita ora senza nemmeno una foto, ma se tu vedi delle opportunità ti ascolto più che volentieri.

Per quanto riguarda l’Università, ho recentemente avuto il contatto di una docente che si occupa di archeologia industriale, alla quale chiederò supporto per la pubblicazione della storia industriale della famiglia e l’allestimento dei macchinari rimasti del pastificio, vi terrò informati.
Alla Sovrintendenza invece non avevo pensato in quanto a supporto per la pubblicazione, ma come identificare un referente ?

APT e Comune potrebbero aiutare a nell’aggregare le varie realtà ricettive, artigianali e di servizi presenti sul territorio e fornire supporto per la comunicazione e per dare visibilità al progetto “live like local” volto ad attrarre turisti consapevoli.

a presto
Marco
P.S. ma non c’è un modo per confrontarsi in maniera più diretta che forse renderebbe più efficace la discussione?

Ciao Marco,
ho letto il tuo nuovo documento. E’ evidente, sin dalle prime righe, il vero valore del tuo progetto ed il desiderio che hai, più di ogni altra cosa, di recuperare e tramandare le espressioni testimoniali di arte cultura e storia succedutesi nella casa nell’arco degli anni. Ne sono rimasta incantata. Questa “casa da cittadino” è meravigliosa, pur non avendone una visione completa, hai dato la possibilità di immaginarne il contesto: spazio interno ed esterno. E’ un dovere civico, oltre che morale tutelare e valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale di Casa Gentili. La tutela del patrimonio culturale, infatti, è un valore riconosciuto dalla Costituzione. Si dovrebbe esercitare attraverso specifiche attività volte a garantirne la protezione e la conservazione, per assicurarne il godimento alla collettività. Spesso ed in particolare quando si parla di immobili come Casa Gentili, la valorizzazione e la tutela degli stessi, viene lasciata ai privati, ai proprietari a cui però, contestualmente si impongono una serie di vincoli e diverse difficoltà burocratiche.
Davanti a tale valore devo scusarmi dei miei interventi che, spesso, quantificano sotto il profilo della fattibilità tecnica , economica e finanziaria, la realizzabilità della iniziativa. Non lo farò più, se non quando inserirai i valori economici e se pensi di avere bisogno di un sostegno in tal senso. Ora voglio solo concentrarmi sul valore artistico e storico del bene e studiare insieme a te possibili supporti, partenariati e contributi. So dell’esistenza di un protocollo di intesa siglato tra la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana e la Regione Toscana, attraverso il quale è stato possibile avviare un progetto impostato e finanziato dalla Regione Toscana per la rilevazione e georeferenziazione su Carta Tecnica Regionale del patrimonio immobiliare dichiarato di interesse presente sul territorio, ai fini della conoscenza e tutela storico artistica archeologica e paesaggistica. La casa Gentili rientra in questo elenco? Anche la Soprintendenza di Pisa-Lucca-Massa-Livorno, con l’apporto della Scuola Normale Superiore e del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa (nelle persone di Umberto Parrini e di Vincenzo Ambriola) ha avviato un’analisi delle soluzioni informatiche più adeguate per realizzare la gestione condivisa dei dati conoscitivi del patrimonio da tutelare. Hai detto di poter contare sul sostegno del Comune e della Provincia, in che termini? Ritengo sia importante fare un passaggio attraverso tutte le istituzioni presenti in ambito regionale e magari coinvolgere anche l’Università. Ad esempio so che la Soprintendenza nel corso della sua lunghissima attività è intervenuta direttamente per il restauro di molti edifici di interesse culturale riconosciuti quali testimonianze dell’identità, della storia e della cultura del territorio. Ha anche favorito la realizzazione di pubblicazioni che testimoniano la storia e il valore del territorio, come mi pare di capire sia il testo che vuoi realizzare. Ritieni, quindi, che sia il caso di organizzare attraverso una accurata mappatura del territorio (comprendendo tutte le istituzione pubbliche e private) una comunicazione diretta? Prima di andare avanti in ipotesi e altre iniziative attendo tue.
A presto
Angelita

Complimenti, Marco! Leggiamo e discutiamo.

Ciao a tutti,

solo per segnalare che ho appena pubblicato la versione aggiornata del documento di progetto.

Mancano ancora i dettagli operativi con numeri e i tempi di realizzazione… sarà il prossimo passo…

in attesa di commenti!