CITIES ai Giardini Ducali, Modena, 24 giugno 2009: “l’apéritif sur l’herbe…..”

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      Ludovica
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      Il 24 giugno all’aperitivo CITIES ai Giardini Ducali ci siamo ritrovati in 18: abbiamo rivisto con piacere alcuni volti noti (Annalisa, Alice, Fabrizio, Michela, Manuela, Mila….) e conosciuto, con altrettanto piacere, alcune persone nuove tra cui Aldo, Claudio, Caterina, Francesco, Donato, Valeria.
      Vi rimando al documento di debriefing per il racconto puntuale – anche se sintetico – dei diversi interventi e dei temi trattati.
      Più utile forse per noi focalizzarsi sugli spunti di riflessione emersi e sui suggerimenti che il gruppo ci ha fornito, di cui faremo tesoro per il lavoro dei prossimi mesi.

      Intanto tre punti relativi alla partecipazione al Local Support Group di CITIES:
      1- seguire la discussione sul Ning risulta per alcuni faticoso. Per chi ha una frequentazione saltuaria, ricostruire il filo del progetto può essere difficile. Abbiamo quindi pensato di fare una sintesi periodica di quanto avviene in CITIES e di postarla sul ning, per consentire a tutti di riprendere il filo del discorso senza doversi per forza leggere tutti gli interventi e tutte le discussioni fatte.
      2 – le discussioni “concettuali” sono più difficili da affrontare sul social network: meglio domande dirette, richieste esplicite e circoscritte di contributo, che consentano risposte brevi e mirate. Di qui in avanti cercheremo quindi di impostare il lavoro su Kublai in questo modo più “concreto”.
      3- Gli appuntamenti e le occasioni di incontro fisiche sono importanti: occorre mantenerle e dare loro una certa cadenza periodica.

      Le attività dei prossimi mesi
      La nostra attenzione è dedicata, in questo momento, a conoscere più da vicino il settore culturale/creativo modenese. Da un paio di mesi è on-line un questionario dedicato alla mappatura quantitativa del settore – oltre 140 risposte già pervenute – che rimarrà on-line ancora fino alla fine dell’estate: attraverso questo strumento raccogliamo dati e informazioni di carattere generale sulle imprese culturali di Modena. Più questionari raccogliamo meglio è: solo un numero molto consistente di risposte potrà fornirci una rappresentazione del settore aderente alla realtà! Continuate quindi a promuovere la compilazione presso tutti coloro che conoscete e che lavorano in campo culturale/creativo!

      Ma non basta. Vogliamo approfondire la conoscenza delle imprese culturali anche da un punto di vista qualitativo. Ecco perché da metà luglio a metà settembre faremo delle interviste faccia a faccia con almeno una ventina di imprese/professionisti culturali modenesi. Le interviste verranno realizzate da Marco Colarossi e Alice Bergomi: se conoscete realtà particolarmente interessanti o innovative da intervistare, segnalatecelo (e magari diteci anche perché le considerate interessanti). Marco e Alice provvederanno poi a contattarle.
      Verso fine settembre tutti i dati raccolti ed elaborati verranno discussi in uno o due focus group con i membri del LSG, che consentiranno di approfondire, interpretare i dati ed avanzare eventuali proposte/interventi. Infine elaboreremo un report finale che verrà, ovviamente, pubblicato su web.

      Una precisazione importante: l’oggetto delle nostre indagini sono le imprese e/o i professionisti: tutti coloro cioè che dalla propria attività culturale ricavano un reddito – anche se non necessariamente l’unico loro reddito – e si confrontano con il mercato. Il mondo associazionistico, che pure è spesso protagonista in ambito culturale, non è il focus di CITIES. Non dimentichiamo che Cities si occupa di cultural industries, cioè di industrie culturali.

      Dalla discussione tra le persone presenti all’aperitivo sono poi venuti fuori molti spunti di lavoro e alcune conferme di esigenze/interventi già precedentemente trattati in CITIES (nel Playshop di aprile):
      - Agenzia per il supporto e la promozione delle nuove imprese culturali. Questo tema era stato anche trattato nel playshop di aprile (è stata l’idea progetto che ha vinto): il fatto che sia tornato fuori da persone diverse, suggerisce che evidentemente questa esigenza è sentita. L’agenzia oltre a curare la promozione e la visibilità per le (nuove?) imprese culturali, dovrebbe fornire anche alcuni servizi trasversali di supporto. Ad esempio, aiutare la neo impresa a trovare una location, fornire servizi logistici a chi ne ha bisogno, ecc.

      - Anche l’idea della banca del know-how è tornata fuori, nel senso che è emersa l’esigenza di fornire informazioni e competenze alle imprese culturali che ne abbiano bisogno. Il know – how può essere sia di contenuto artistico/culturale, sia di management, marketing, ecc. Questo tipo di servizio potrebbe essere erogato dalla stessa agenzia per la promozione e lo sviluppo.

      - Una proposta che è stata fatta è quella di uno spazio da utilizzare a rotazione, gestito a turno dalle imprese culturali che ci stanno. Uno spazio polifunzionale che svolga anche un servizio tangibile (per esempio caffetteria, vendita di giornali internazionali, o altro), ma dove sia possibile vedere ed eventualmente acquistare prodotti culturali messi a disposizione dalle imprese del circuito. Lo spazio potrebbe anche organizzare piccoli eventi o happening per consentire alle imprese e ai professionisti culturali i cui prodotti sono meno immediatamente “commercializzabili” di promuoversi. Al centro dell’idea c’è il fatto che nello spazio dedicato siano sempre presenti più imprese contemporaneamente (una o massimo due persone per turno bastano a gestire e a fornire le informazioni del caso). La contaminazione tra le diverse attività e i diversi prodotti culturali/creativi è insomma vista come ricchezza.

      - Un’altra proposta è andata in direzione della creazione di eventi Cities itineranti nella città, con il coinvolgimento delle imprese culturali del LSG. Per es. una notte bianca, dislocata in una parte di città insolita, poco battuta e frequentata.

      Che ne pensate?
      L’indagine e la discussione proseguirà nei prossimi mesi estivi attraverso le interviste e sui forum di Kublai; per tutte le informazioni su questa fase leggete il documento distribuito e contattate Marco e Alice… ora la priorità è quella di segnalarci soggetti interessanti da coinvolgere nella nostra rete e nelle interviste, fatelo usando i commenti qui (o nel modo che preferite).

      A presto dunque e buona estate!


      Trovi altre fotografie come questa su Kublai

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Molto utile il resoconto per chi, come me, non ha potuto essere presente a Modena. Mi chiedo: il formato del’aperitivo funziona per il LSG di CITIES? E’ esso stesso una (piccola) innovazione, mi ricordo che il primo incontro aveva un taglio molto piu’ tradizionale, con incontro al Centro musica e slides.

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    • Ciao a tutti!
      Visto che sono una di quelle che legge e partecipa saltuariamente alle discussioni on line, e che si lamenta per la difficoltà di riprendere il filo del discorso, ho molto apprezzato il riassunto delle ultime cose dette.
      Inoltre, per non dilungarmi inutilmente su concetti filosofici e massimi sistemi, arriverò subito al punto.
      Ho pensato un po’ ai compitini concreti del progetto e avrei una proposta altrettanto concreta che riguarda l’ultimo di questi, ovvero:

      “Un’altra proposta è andata in direzione della creazione di eventi Cities itineranti nella città, con il coinvolgimento delle imprese culturali del LSG. Per es. una notte bianca, dislocata in una parte di città insolita, poco battuta e frequentata.”

      Ora, la questione è la seguente:
      Amigdala (associazione che rappresento) organizza a dicembre un festival di eventi contemporanei presso SPAZIOLELUNE (sede e spazio gestito dall’associazione) intitolato PERIERICO.
      La scorsa edizione si è tenuta dall’1 al 10 dicembre (http://www.spaziolelune.mo.it per vedere il programma) e quella di quest’anno (se tutto va come deve andare) si terrà tra l’11 e il 20.
      Una delle serate del festival sarà dedicata a TEA ROOM, con le modalità già sperimentate durante Periferico 2008. TEA ROOM è una festa notturna durante la quale vengono presentate senza sosta performances, interventi, brevi letture, spettacoli e concerti prevalentemente di artisti modenesi o di aree limitrofe. In sostanza si tratta di una notte bianca in una delle periferie più interessanti della città. Spaziolelune è infatti un piccolo capannone industriale che si trova nella zona Sacca del quartiere crocetta.
      TEA ROOM quest’anno dovrebbe svolgersi sabato 12 dicembrecon orari in via di definizione più o meno dalle 20.00 alle 2.00.
      Uno spazio da “riempire” per una notte bianca c’è, per altro dislocato in una delle zone più a margine della città, dunque, volendo potrebbe essereci un’interessante possibilità di relazionarsi su qualcosa che esiste e che ha bisogno in ogni caso di contributi artistici.
      Noi mettiamo a disposizione lo spazio per una serata inserita in un contesto di festival che avrà una sua divulgazione pubblicitaria e mediatica, in cambio cerchiamo persone che abbiano voglia di mettersi in gioco e mostrare un loro piccolo contributo artistico che abbia una durata di massimo un quarto d’ora, e che possa essere facilmente gestibile a livello tecnico. Così come lo è stato per lo scorso anno diventerebbe una bella occasione per farsi conoscere o far conoscere la propria esperienza artistica/culturale/creativa.
      Per periferico 2008 avevamo selezionato proposte che andavano da brevi performances di attori, musicisti e danzatori, a letture per presentare libri appena editati, ma non escludiamo nessun settore che possa dimostrarsi curioso e interessante per il contesto. Ad esempio, la butto lì, un fotografo potebbe esporre le sue foto nelle scale durante tutta la serata o per una breve istallazione. Un artigiano potrebbe mettere in mostra le proprie creazioni in una bacheca, così come un sarto potrebbe avere un angolino in cui tagliare e cucire in una sorta di “estemporanea”. Sostanzialmente, in questa fase, qualsiasi proposta che sia interessante, “collocabile” fisicamente nello spazio e imprescindibilmente ORIGINALE potrebbe funzionare.
      Considerate soltanto che si tratta di una sala di soli 100 mq al secondo piano in cui sicuramente bisognerebbe pensare ene a come incastrarsi si fisicamente che temporalmente.
      Tutto questo potrebbe essere presentato sotto il “cappello” di cities come un primo esperimento di collaborazione e presentazione al pubblico delle realtà/imprese culturali e creative della città.
      Viene da sè che si tratta, come per cities, di un progetto povero in cui si ragiorerebbe solo in termini di “scambio”.
      Scusate gli errori di grammatica ma non ho tempo di riguardare cos’ho scritto.
      Ad ogni modo visto che aleggiava un desiderio di concretezza, io ho provato a lanciare il mio sassolino!
      Pensateci. Andatevi a guardare il sito di spaziolelune o della nostra associazione e poi al limite se nascerà qualche interesse attorno a questa proposta, entreremo nel merito e nei particolari per definirla.
      Per il momento vi saluto e me ne parto per le vacanze!
      ciao!
      alice

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    • Avatar di Ludovica
      Ludovica
      Membro

      brava Alice e perche’ no? Mi sembra un’ottima idea per cominciare. Anch’io sono in vacanza (nel piovoso Alto Adige) ma se l’idea piace potremmo iniziare a pensarci seriamente a fine vacanze. Mi sembra che potrebbe essere un piccolo happening CITIES in citta’ e che diventerebbe anche un po’ un laboratorio di sperimentazione per fare delle cose insieme…..
      Grazie intanto sia dell’idea che della disponibilita’ di Amigdala!

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      L’idea di Alice mi piace per la concretezza, anche se non è detto che siano molte le idee originali (anzi ORIGINALI) che stanno dentro paletti così stretti (e sono a budget zero, immagino). Vediamo se esce qualcosa.

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    • Vorrei precisare che questa cosa è già stata fatta l’anno scorso riscuotendo grande successo. Abbiamo avuto una marea di richieste di persone che volevano “esibire la loro creatività” e ne abbiamo potute selezionare solo una decina. I paletti non sono poi così stretti, a parte che lo spazio è di 100 mq. Inoltre, dare lo spazio gratuitamente per noi non è “budget zero” visto che questo stesso spazio noi lo paghiamo. Così come non lo è il fatto che l’evento abbia una sua copertura mediatica (radio, giornali, cartaceo, newsletter, ecc…) e che la stessa è frutto del lavoro di diverse persone.
      Solitamente uso il termine originale (riferendomi per lo più a musicisti e teatranti) intendendo dire che non siamo interessate a “cover” di nessun tipo.
      Dopodiché qualsiasi idea può essere originale per come la si pone.
      alice

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    • Alice, devo scusarmi per non averti avvisato della mia assenza all’intervista ma purtroppo ho avuto un altro impedimento urgente.
      Siccome comunque mi interessa il dibattito, ti chiedo se sia possibile svolgere l’intervista telefonicamente.
      Resto a disposizione, scusami ancora.
      Annalisa

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