Sì Walter, infatti anch’io pensavo a questa doppia accezione del nome e a dire il vero anche se un pò scontato mi piaceva l’idea che contenesse le mie iniziali, è stato il primo nome che mi è venuto in mente, ma non avevo avuto il coraggio di inserirlo come titolo, mi sembrava un pò presuntuoso per un’agenzia che per ora viaggia sulle idee. ECo2Agency non mi sembra affatto male….

Fin dalle scuole elementari, coi nomi di fanzine, bands o altro ci beccavo ne sono passati più di qualcuno.

Non sò ma io giocherei sul fatto che Eco = dal greco oikos significa ambiente, ma anche Eco= pettegolezzo, suono amplificato ecc…che è proprio quello che dovrebbe fare un’agenzia di comunicazione.

Quindi Eco semanticamente può essere sia comunicazione diffusa e rimbalzata, ma anche ambiente, per cui Eco già di suo esaudirebbe la vostra mission.
Al massimo con un 2 di elevamento al quadrato (richiamo della doppia identità, ma anche sul co2 ) ….ad ogni modo giocherei su questo Eco appunto.

Ciao Elena

Ecoagency va già meglio… visto che qualche idea vi si sta chiarendo, perché non provi a fare l’esercizio di aggiornare la drescrizione breve del vostro progetto?

Walter, insomma, propone una strategia di differenziazione estrema. Noi siamo diversi! Noi siamo un’altra cosa! Personalmente penso che sia un po’ l’unico modo di essere visibili nel mare magnum della comunicazione.

Ciao Walter,
per ovviare all’immagine mi sono guardata intorno e con una pessima risoluzione (scattata con la webcam) ho caricato quest’immagine. La scritta: Napoli, è su carta di riso. Per il nome EcoAgency – non molto originale ma come giustamente mi faceva notare Alberto ‘Campagna ecosostenibile’ rimandava all’agricoltura – ci voglio lavorare un pò su, la tua idea Agenzia EcoX mi piace e mi fa pensare ad AXV di Stefano, per gli altri suggerimenti (alcuni già praticabili io e Simona non prendiamo l’auto) hai ragione creerebbero uno spartiacque, anche perchè il rischio di incorrere nel fenomeno greenwashing è forte. Grazie mille

Ciao Elena, aspetto un logo o comunque un’immagine fantasiosa rispetto all’anonima sagoma rossa che è un pò inquietante…nel frattempo ho letto gli spunti già avuti molto interessanti e da parte mia la vedo così:

- un’agenzia che comunichi l’ecosostenibilità, lo dovrebbe fare anche nella sostanza, comunicando con delle scelte radicali (niente carta, inchiostro, packaging di plastica, scelte radicali, come staff che non usa auto, vegan…ecc).
Assumere un atteggiamento esasperato, quasi integralista, quasi una selezione nei confronti dei potenziali clienti…perchè per esserlo dovrebbero rispettare delle regole e dei parametri serissimi e rigidi.
Certo ridurrebbe i potenziali clienti (soprattutto i muffi) almeno al 10% o meno, ma la potenza con cui il messaggio si diffonderebbe sarebbe incredibile, perchè essere clienti della Agenzia EcoX vuol dire aver superato serverissimi requisiti e già di per sè sarebbe una comuncazione efficace.

Questo creerebbe uno spartiacque tra la vostra agenzia (di integralisti dell’ecosostenibilità) rispetto alle altre agenzie venditrici di fumo e le poche aziende realmente ecosostenibili vi apprezzerebbero.

Grazie ragazzi, nel frattempo scopro in Italia chi se ne occupa.
Mr Volare allora consegno a mano e uso la bicicletta

un altro spunto su un’idea di marketing “verde” per gli alberghi del futuro

specialennhlow.pdf

una lettura di contesto dalla parte dei brand

GreenBrandsGlobalInsights_28Sept09.pdf