Working Capital 2011 – The day after :-)

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  • Working Capital 2011 – The day after :-)
  • Iniziato da Laura Duranti Avatar di Laura

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    • Dunque dunque…

      Working Capital si è ormai concluso da qualche giorno e mentre continuano le animate polemiche dei partecipanti (noi inclusi), nonostante il tentativo di sedarle tramite un mite comunicato dell’organizzazione, ci si ritrova a fare di nuovo il punto della situazione.

      Dunque, eccoci di nuovo qui a capire da dove siamo partiti e dove stiamo andando.

      Maniche rimboccate e si parte :)

       

      Cosa abbiamo imparato/portato a casa da WKC?

      Tante cose. Nonostante tutto.

      Certo, essere esclusi per direttissima, insieme ad altri 11 progetti, senza nemmeno pitchare, ci ha deluso un po’. Ci sarebbe piaciuto almeno provare a presentare la nostra idea. Anche se, vedendo come sono poi andate le cose, non so se non aver partecipato a quel deathmatch, più simile ad una lotteria (come ben l’ha definito Stefano Consiglio) che ad una startup competition, sia stato poi così uno svantaggio. Essere esclusi perchè i proponenti di I-KIWI sono tutti over 30 è brutto. Ma essere esclusi perchè la giuria che ti valuta, non ha idea di chi tu sia, di cosa tu stia presentando e non sia competente per valutarti, è forse pure peggio!

       

      Detto questo, io e Laura, ormai I-KIWINE DOC (lei quasi più di me visto che avrebbe dovuto fare il suo primo pitch del progetto! ;-)) venerdì ci siamo divertite molto e non ci siamo sentite affatto SENIOR, come qualcuno dell’organizzazione ci aveva definite ;-)

      L’esperienza, nonostante i carrelli da centro “fai da te”, disordinati e caotici e affollati di scolaresche, è stata bella.

      Abbiamo rivisto Adriana e Antonio e finalmente, conosciuto Fabio e Luca!

      E devo dire che già questo, tra tutti, è stato un bel premio :-)

       

      Ma l’interesse che è stato dimostrato al progetto, nonostante il nostro inguardabile carrellino addobbato in modo improvvisato per evidenti disguidi dell’ultimo momento, è stato davvero bello. Così come il conoscere persone che come noi sono piene di sogni e idee e di passione per ciò che fanno e che vogliono realizzare. Un’Italia che, al di la dei concorsi e del marketing, ad innovare ci prova davvero. Tanta energia positiva, insomma!

       

      Il tamtam mediatico di amici e sostenitori, della comunità dei docenti online e dei comitati di genitori, che nel tempo si erano via via lentamente aggregati alla fanpage di i-kiwi, ha fatto esplodere il nostro contatore… e ci siamo ritrovati da quasi 100 likes a quasi 400… 

      E, lo ammetto, siamo rimasti senza parole.

      Così come il sostegno dimostrato dalla nostra Community dopo l’esclusione, che ci ha circondato di una tale energia, da rendere quella la nostra vera vittoria. Una community che c’è, che crede in noi, che ci supporta. E che non vede l’ora che la nostra beta diventi una realtà, per testarla, migliorarla, viverla.

       

      La corsa per il miglioramento della presentazione nel pre-contest, ha fatto sì che ci si impegnasse oltre ogni ragionevole immaginazione, per fare del nostro meglio e superare rapidamente ogni perplessità e dubbio ancora presenti. E così, anche con l’aiuto di altri startupper ormai appassionati alla causa (un caloroso GRAZIE soprattutto a Gabriele!), ecco comparire finalmente il mockup della piattaforma. Un’idea più definita di “cosa” davvero vogliamo fare, che appare così reale da sembrare già li, a portata di click.

      E in effetti, in parte già lo è. E per il restante, manca davvero poco.

       

      Grazie a tutto il risuonare che WKC ha fatto, anche grazie proprio al tamtam che di bacheca in bacheca il nostro link alla fanpage e al video hanno fatto, siamo stati contattati in questa prima parte della settimana da Onlus sparse nel Paese, che si occupano di interventi di prevenzione in presenza nella scuola e che vorrebbero collaborare con noi, fornendoci i propri contenuti da digitalizzare e studiando insieme gli approcci migliori per affrontare le diverse tematiche e renderle così più efficaci, anche in base a ciò che la ricerca scientifica e le linee guida ci dicono riguardo alla prevenzione. Sono dunque emerse idee di video, e-book, ecc….

      Posso non esserne contenta??? :-) 

       

      Ripeto. Niente grant, certo.

      Ma ora c’è un’idea certa della piattaforma che vogliamo creare, un insieme di professionisti (onlus e privati) che vogliono supportarci per i contenuti, il supporto di Aldo del PoliMi per la digitalizzazione dei contenuti, il supporto della community di insegnanti e genitori e persino la possibile collaborazione con Fabio Ballor e il team di insegnalo.it per eventuali webinar tematici di approfondimento. Sulla consulenza online, qualche contatto c’era già dallo startuparty di settembre e a questo punto, andrebbe consolidato e reso operativo. 

      Insomma… Non manca proprio più nulla.

      E’ ora di partire… sebbene a costo “zero” e senza un soldo in cassa…

       

      Realizziamo la beta e vediamo che succede… :-)))

      Stay Tuned!

       

      Laura

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Grande Laura. Leggere della tua rinnovata determinazione mi fa immenso piacere. Io non ho dubbi che I-KIWI avrà successo :)

       

      Tienici sempre aggiornati!

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    • Guarda Nic…

      Proprio ieri ho ricevuto un messaggio su FB da un’insegnante digitalizzata che stimo e ammiro e che mi ha detto di aver parlato di noi alla sua scuola e di voler iniziare ad utilizzare da subito il programma i-kiwi.

      Mi ha chiesto “cosa devo fare per potervi avere da subito?”…

      Caspita… avrei voluto risponderle, “basta dirlo!” :-))

      Invece, aimè, per la beta manca ancora un pochino… e senza fondi, le cose non si possono velocizzare più di tanto. Ma già questa email, così come i contatti che ho ricevuto oggi da proff universitari di psicologia e medici che vorrebbero collaborare, ricercatori interessati al progetto ecc mi riempiono di gioia immensa e rinnovata determinazione, come tu ben scrivi.

       

      Una frase che mi viene in mente, sebbene normalmente venga usata con accezione più “romantica”, è questa:

      “Quando si sogna da soli è solamente un sogno. Quando si sogna insieme è una realtà che comincia (Dom Helder Camara)”

       

      Continuate a sostenerci! Noi non molliamo e siamo ancora più determinati di prima :-)

       

      Laura

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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Ciao Laura e Amici di I-Kiwi, posso assicurarti che il Tam Tam ha superato i confini nazionali ed Europei, per arrivare sino in Asia.

      A mio parere bisognerebbe approfittare di questo momento magico, e’ possibile realizzare questo sogno con la buona volonta’ di chi ci crede e di tutti quelli che possono donare un po’ del loro tempo libero. 

      Importanti organizzazioni sono nate e continuano cosi, guarda Wikipedia cosa sta facendo con un centinaio di tecnici e pochi fondi, oppure Clamwin con i suoi volontari solo per citarne un paio, quante altre realta’ esistono grazie al solo fatto di avere un bisogno, di sentire una forza che li accomuna, disgiunta da fattori economici e finanziari di qualsiasi tipo che oggi ( piu’ che in ogni altra epoca ) ne frenerebbero le forza vitale di crescita e sviluppo.

      Questo vale sicuramente per tutti i progetti di Kublai, in particolare per I-Kiwi, Insegnalo, FFC che tornano dall’esperienza di WC.

      Complimenti ed un Grande Abbraccio a tutti voi.

      LMF

      P.S.

      Ah dimenticavo, un pensiero anche per i Cari e Simpatici amici di TIM-Telecom Italia, che apprezzo sempre:

      ” O Cane mozzica sempre o strazzato!! Dateve ‘na mossa!!”

       

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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Mi ricorda una frase del tipo “I sogni possono anticipare la realta’, quando si realizza la potrai riconoscere”, non ricordo chi l’abbia detta ma buon merito a lui.

      Grazie ed a piu’ tardi

      LMF

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Laura

      dovresti registrare tutti questi contatti e pubblicarli sul sito di i-kiwi…

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    • Avatar di Criscia
      Criscia
      Keymaster

      @Luca sei tremendo e ricco di energie positive! Grazie di esserci sempre :)))

      @Laura sembrano davvero frasi fatte molte volte, quando tanti amici vicini ti dicono “vedrai che avrai successo. Vedrai che i risultati arriveranno”. Però tutto cambia davvero quando persone che non conosci arrivano a te proprio grazie al tuo progetto. Per collaborare, o semplicemente perché incuriositi e vogliosi di utilizzarlo. E’ questo processo inverso che rilancia e dona energia nuova. E un motivo in più per continuare a credere agli amici che ti appoggiano. Forza!!

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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Ciao Criscia, tu dici? Ti ringrazio.

      Sai non posso credere che al Concorso patrocinato da Telecom non abbiano compreso l’importanza dei Progetti Targati Kublai: e’ gente che sa riconoscere il primato, la rete Digitale Nazionale l’hanno realizzata gli Italiani, secondi al Mondo dopo i Canadesi e prima degli Americani, nonche’ detentori del record mondiale di traffico ip sulla tratta Milano-Roma, superato successivamente solo da quella di Shangai ( mi sembra Shangai-Pechino, e ce credo, guarda quanti so’ sti Cinesi!! ).

      La Danimarca ha il triplo dei nostri brevetti l’anno, forse alla Telecom si sono seduti sugli allori?

      Allora tie’ una sferzata.

      Forza Gigante TLC rialzati e cammina. 

      Grazie Bye LMF

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    • Caro Luca,

      La mia opinione su WKC non è un mistero e per onestà intellettuale, l’ho dichiarata sulla loro fanpage pochi giorni dopo la finale torinese.

      Personalmente, la mia opinione (ma posso sbagliarmi), è che a Telecom si fossero ben accorti che i ns tre progetti erano e sono progetti di valore.

      I problemi credo siano stati 2:

      1- per noi, un team tutto over 30 (sebbene under 35) che probabilmente non era molto in linea con le scelte di marketing dichiarate “vogliamo aiutare i giovani a costruirsi un lavoro”.

      Noi, nel team, abbiamo tutti un lavoro e in quello siamo “realizzati”. Facciamo parte della generazione 1000 euro, ma grazie a dio, con gran sudore e fatica e tanta tanta determinazione, nessuno di noi è ancora li a chiedersi cosa farà da grande. 

      Questo non significa però che per noi I-KIWI valga meno di quanto varrebbe per un neolaureato. Anzi. E questo forse telecom non l’ha capito. Noi, che potremmo “sbattercene” del mondo la fuori, perchè tanto un lavoro che funziona e che ci piace e ci dà soddisfazione ce l’abbiamo, abbiamo deciso di non sbattercene affatto. E proprio ora che l’Italia è nel caos politico-finanziario più totale, ci siamo chiesti “cosa possiamo fare noi per migliorare le cose con le competenze che abbiamo?”

      E così è nato I-KIWI. Per rispondere ad un bisogno che abbiamo rilevato, che per essere soddisfatto necessita di competenze. Ma queste competenze, aimè per i boss di Telecom, non le ha un neolaureato che a malapena sa come è fatto un paziente sulla carta. O un intervento di prevenzione scolastica. Queste competenze sono frutto di anni (non di libri e di sola teoria!) ed è questo che ci contraddistingue. E credo sia questo, in fondo, che fa sì che le persone ci diano credito, ci supportino, ci sostengano.

      2- per quel che riguarda FFC e insegnalo, credo si sia trattata unicamente di sfortuna.

      I progetti sono di certo validi, ma il deathmatch con i neovincitori dei grant come giuria avrebbe rischiato di cassare anche noi, probabilmente, se avessimo potuto pitchare. Era una roulette russa, per com’era concepita. Questa è la verità.

      Credo che a Telecom si siano accorti dell’errore fatto e non penso proprio tenteranno mai più di riproporre una simile strutturazione di votazione. 

      Per come la vedo io, un simile concorso prevede che come giuria ci siano persone stracompetenti (soprattutto ad una finale) che abbiano letto approfonditamente i BP e votino non in base al pitch (che come sostengono i più importanti VC, possono andar male x mille motivi indipendenti dalla bontà dell’idea) ma in base alle domande di approfondimento fatte in seguito al pitch stesso e alla lettura del BP. Certo, è più faticoso. Ma se si vuole prendere sul serio persone e idee, è l’unica strada per farlo.

      Questa almeno è la mia opinione :))

       

      Laura

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    • Grazie mille Criscia :)))

       

    • Autore
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    • I contatti ci sono e sono ben registrati :)

      Ma x ora nn credo abbia senso dire che la scuola X ha richiesto I-KIWI.

      Sei anche tu nel gruppo “docenti e lim” su FB, creato da Giusi Carini e diverse volte si è parlato di questo. E sai benissimo, visto che è stato dichiarato, che moltissimi insegnanti sarebbero disponibili a farci da test x l’alpha, nonchè a richiedere i-kiwi, anche come servizio a pagamento, nella propria scuola. Ma non è quello il problema :)

      Ora dobbiamo racimolare qualche soldino x l’alpha e i primi contenuti e partire col test.

      Il resto serve solo aimè a fare fumo e chiacchiere e… come diceva giustamente mio padre “una volta che hai testato un po’ un’idea e hai visto che piace, non ha senso continuare a fare concorsi e tentare di vincere premi. Non è così che si fa impresa. Bisogna creare il prodotto e nel più breve tempo possibile. Poi lo si testa e, se c’è da aggiustare qualcosa, lo si modifica. Il mercato e la sua risposta sono il vero concorso che si deve vincere. il resto sono solo chiacchiere”.

      ;-)

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    • Buon giorno ragazzi,

      riflettevo su quanto letto nei giorni precedenti qui su Kublai e su quanto “costruito” fino ad ora.

      Tutti i passaggi che ci hanno portato fino a dove siamo oggi, sono stati condivisi qui e qui hanno trovato il loro massimo apporto creativo e critico, che ci ha permesso di migliorare sempre di più.

      A questo scopo volevo chiedervi un’opinione.

      Il progetto infatti, come avrete potuto ben intuire, ha subito una variazione sostanziale negli ultimi mesi: da piattaforma x interventi di prevenzione diretti ai ragazzi e di supporto a insegnanti e genitori, si è passati ad una piattaforma che in realtà ha come centro proprio gli educatori (genitori e insegnanti), dando loro competenze e conoscenze utili a farli diventare “moltiplicatori di prevenzione”, così che l’intervento preventivo, col nostro supporto, sia da loro operato direttamente coi ragazzi, quotidianamente, ottenendo così maggiore efficacia e aiutando tutta la comunità, attraverso un cambiamento che viene “dall’interno” e non dall’esterno.

       

      Abbiamo provato a fare un mockup della piattaforma, basic-style, in modo che sia il più semplice e funzionale possibile, anche per poter superare il digital divide che aimè è nota dolente e possa essere dunque fruito realmente da tutti, attraverso una particolare attenzione alla usability del portale, che lo faccia risultare semplice e intuitivo.

       

      Ma a questo punto, proprio su quanto sopraesposto, mi piacerebbe avere la vostra opinione. Cosa ne pensate di quel che stiamo facendo per come è stato esposto ora? vi piace? suggerimenti? critiche?

      Ci piacerebbe davvero sapere la vostra!

       

      Qui trovate la presentazione che avremmo dovuto esporre al Working Capital, con la descrizione della piattaforma.

      Fateci sapere :))

       

      Grazie,

      Laura

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      tuo padre aveva super ragione :)

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    • Eheheh lo so aimè :-))

      Coi 5k del Kublai Award o i 30k di WKC sarebbe stato semplice… Pazienza!

      Ora vediamo come trovare i soldini x l’alpha.. il resto c’è già tutto :-))

      E, dopo tutta qst fatica, facendo del ns meglio, speriamo di “vincere” il premio che solo i ns utenti ci possono dare ;-)

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Ciao Laura

       

      ho riguardato il moke-up …

       

      visto che lavorate intorno ai contenuti, bisogna metterli in evidenza in un doppio modo: le materie e i formati. Parlo di formati per racchiudere video, ebook, edugames, ecc…

      Credo che ci sia anche bisogno di un approccio specifico per target, ad es “intro a I-KIWI per educatori”, “Intro a I-KIWI per genitori”.

      Arrivare su I-KIWI e capire che si parla di certi temi non è difficile, mentre mi sembra culturalmente complicato far capire come si può usare il programma I-KIWI nelle proprie attività scolastiche oppure a casa.

       

      Il titolo “Il programma” non mi piace molto… capisco che teoricamente dovrebbe legare con il logo, ma non lega. A livello di usabilità, nei siti si leggono le cose vicine e simili, altrimenti si dissociano.

      Meglio logo a sx (dove uno è abituato a trovarlo) e poi il titolo a destra sulla testata: “Programma di prevenzione…” 

      Anche il colore verde sfumato della testata non mi piace, meglio testi e logo verdi su sfondo bianco con tutti i menu e i box con colore verde scuro e testo bianco a contrasto massimo.

       

      Dalle slide non si può andare oltre con l’analisi. Senza dubbio, la parte più critica, è l’organizzazione del materiale dato che è destinata a contenerne molto in futuro.

       

       

       

    • Autore
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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Ciao Laura, voglio tirare un ultimo siluro in quella direzione ed e’ il seguente: hanno inventato l’mp3 ( Cselt ora t-lab ), hanno fatto la seconda rete digitale al mondo ( anni ’80 ) e la prima per traffico ip ( 2000 e pochi ), ma da quando sono diventati sostanzialmente una finanziaria ( la ricerca li non esiste piu’..) e la preoccupazione piu’ grossa e’ diventata il taglio delle ricariche ( 5,10 ..o altri Euro!! ) il record che hanno saputo fare e’ quello del debito pro capite per dipendente, che era del tipo 1 milione di Euro a persona. Solo una inversione di rotta a 180° li potra’ salvare ( Bonta’ Loro ). Un Cordiale in Bocca al Lupo ( a loro ), Un Caro Abbraccio ( A tutti Voi ). LMF 

    • Autore
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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      L’ho visto, mi piace molto, se una qualsiasi persona perlomeno lo guarda ( solo le figure anche senza leggerlo ) comprende l’importanza fondamentale dei temi trattati. Avanti cosi senza esitazioni. LMF

    • Autore
      Articolo
    • Grazie Nic e grazie a Luca! :)

      La grafica (colori, sfondo, nomi delle pagine ecc) sono un dettaglio, sempre modificabile e migliorabile.

      La cosa importante è la struttura.

       

      Nella ns idea i formati saranno tre (per ora almeno):

      - video ed ebook –> per educatori (differenziati per genitori e insegnanti)

      - edugames –> per studenti (attivati in un secondo momento, in base ovviamente ai fondi :))

      Per come la immagino io, i contenuti (per tutti e tre gli attori) saranno poi differenziabili sia per età dello studente, che per argomento trattato (es. bullismo)

      I consulenti saranno rintracciabili per argomento: cliccando su “bullismo”, risulteranno tutti i consulenti (psicologi, medici, pedagogisti, pediatri ecc) che si occupano di questa problematica, ai quali sarà possibile chiedere una videoconsulenza.

      In un secondo momento, potremo inserire corsi più strutturati in una vera e propria modalità “moodle”, utilizzabili sia dai genitori che dagli insegnanti.

       

      Quindi ad esempio, un genitore potrà entrare, cliccare sull’area a lui riservata, vedere i video e gli ebook disponibili e scegliere di visualizzare quelli inerenti a suo figlio che fa le elementari, oppure selezionare quelli inerenti un argomento specifico (es. bullismo) e in seguito, utilizzare la sezione “forum” correlata per discuterne con gli altri genitori, con la supervisione (e le risposte) dell’esperto/i intervistato nel video (o autore dell’ebook), confrontandosi su aspetti pratici di vita quotidiana.

      In caso gli servisse una consulenza personalizzata e specifica, potrà cliccare su “chiedi all’esperto” e prenotare una videoconsulenza con uno psicologo, un medico, un pedagogista ecc esperto in quell’ambito, il tutto all’interno del sito, tramite un’applicazione web-based embeddata al suo interno (ce ne sono diverse.. Vinswer, Vcita, ecc.. stiamo valutando ;-)).

       

      Cosa ve ne pare?

    • Autore
      Articolo
    • Grazie Luca :)

      Il mockup ovviamente non è esplicativo di tutte le funzionalità, ma voleva dare un’idea tangibile di come vorremmo che fosse :-))

      Sono contenta che abbia sufficientemente reso l’idea!

      A presto :)

    • Autore
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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Ciao Laura, ottimo il tuo piano, sta prendendo sempre di piu’ una forma manageriale.

      Ora questa mattina mi sono svegliato particolarmente ispirato, sara’ l’effetto della luna nuova o la bella giornata, ascolta la mia proposta di fantasia.

      Sarebbe stato bello, hai detto tu, se si fossero vinti i due Concorsi con i 35.000 Euro ( 5000 + 30.000 ) I-Kiwi sarebbe partita subito. Ora immagina di suddividere 35.000 Euro in quote di 100 Euro, sono 350.

      Servono quindi 350 volontari che anticipino 100 Euro a testa, a suo tempo I-Kiwi li restituira’.

      Con il seguito che il progetto sta avendo non mi sembra un’operazione impossibile, pensaci su.

      Grazie ed a piu’ tardi LMF

    • Autore
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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Bravo Luca

       

      ma qualcuno ha dimostrato che si può fare anche di più con le community based company

       

      http://www.italiaintelligent.it/blog/

      68 soci, 276.000 euro raccolti

      ne scrivo la storia a breve sul blog di Kublai

       

    • Autore
      Articolo
    • Mah…

      Mi sono scaricata la loro brochure, ma il loro business model non l’ho mica tanto capito e non mi ha per nulla convinto :D

      Però evidentemente se hanno raccolto davvero così tanto, deve avere un senso.. :-)

      Cmq in sostanza si tratterebbe secondo voi di dover fare un crowdfunding “autonomo”, cioè indipendente dalle varie piattaforme, tipo kikstarter, eppela ecc? giusto?

       

      Idea valutabile, anche se i-kiwi x com’è ora non è molto “scalabile” e dunque non credo possa avere tutto qst grande appeal per potenziali soci-investitori… anche se stiamo ragionando su un’ottimizzazione del modello… ;-)

      Stay tuned!

    • Autore
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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Non dicevo di seguire il loro stesso modello… citavo un caso di chi è riuscito a raccogliere una sorta di azionariato diffuso con piccole quote.

       

      Andrebbe trovato un modello adatto a I-KIWI naturalmente, ma una qualche forma di raccolta fondi per un progetto di cosi ampio interesse sociale, potrebbe avere senso…

    • Autore
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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Grazie Nicola, voglio andare oltre alla mia fantasia di questa mattina.

      In questo momento della serata voglio essere assolutamente spiritoso, quindi considerate

      quella che faro’ ora una battuta.

      Nel film targato Tognazzi e su tema scritto da Piero Chiara, mi sembra che si tratti de “La stanza del vescovo” o qualcosa del genere, ad un certo punto il protagonista ( Tognazzi appunto ) a tavola con tre sorelle zitelle e bruttine ( con le quali se la intendeva…) prese tre mele, diciamo cosi non perfette, le tagliuzzo’ sino ad ottenerne una sola ma buona. 

      Ora perdonate il paragone assolutamente inadatto, le tre sorelle sarebbero i tre progetti ai quali siamo affezionati: FFC, I-Kiwi, Insegnalo.

      Pensare di mettere insieme le tre start-up perche’ potrebbero essere complementari non sarebbe utopia, disegnandola come organizzazione la vedrei tipo come un gruppo aziendale con tre Business Unit.

      Il fatto che poi Cari Amici di FFC, I-Kiwi, Insegnalo le vostre non sono tre sorelle zitelle e bruttine come quelle del film di Tognazzi ma splendide realta’  in crescita, e’ innegabile che cosi si avrebbe una forza straordinaria.

      Ora ritorno nel mio brodo e per stasera ( ed anche per domani ) prometto di non spararne piu’ cosi grosse.

      Un Caro abbraccio affettuoso a tutti voi LMF

    • Autore
      Articolo
    • Bè luca… non ti sei poi allontanato tanto dalla ns idea ;)

      Con Fabio, che ho avuto il piacere di conoscere a WKC (finalmente!) è in progetto di fare webinar insieme e chissà, magari altro :)

       

      Per quanto riguarda FFC, se la loro piattaforma fosse già “utilizzabile” avrei certamente citato anche loro nei crowdfunding utilizzabili, anche se non sono certa che il mio progetto rientrerebbe esattamente nel loro “target” :)

      Ma mi piacerebbe molto poter utilizzare il crowdfunding, non solo x finanziare la realizzazione del progetto, ma anche x sostenerlo e finanziarne la distribuzione.. per questo mi farebbe piacere anche poter collaborare con “schoolrising”, che però è anch’essa purtroppo ancora “solo su carta”, a quanto mi risulta.

      Dunque.. continuiamo a lavorare e stiamo a vedere che succede, ovviamente apertissimi a qualsiasi proposta di collaborazione :)

    • Autore
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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Ciao Laura, come al solito siete gia’ un pezzo avanti, la vostra realta’ supera la mia fantasia. 

      Intanto rendo a Piero Chiara il libro corretto, “Venga a prendere il caffe’ da noi”.

      Grazie e Buonanotte

      LMF

      P.S.

      A proposito, ho visto en passant la trasmissione su Rai tre “Leonardo”con un servizio su Torino e l’Incubatore per le imprese, e’ apparso il nome dei nostri CookHunter, potete confermare? Grazie.

    • Autore
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    • Ciao Laura, mi sono appassionata alla tua discussione sul funzionamento del Working Capital, e purtroppo, non è l’unico “concorso” con delle giurie o delle modalità di premiazione che alle volte sembrano risultare poco coerenti.

      Mi auguro che troverete comunque dei finanziamenti per il vostro progetto !

      Solo per creare un contatto e possibili sinergie, ti segnalo una piattaforma di Social Learning che potrebbe darti alcuni spunti: www.insegnalo.it/

      Anche i looro proponenti sono stati esclusi in fase finale al Working Capital a Torino (probabilmente li conosci già…).

      Infine, visto il contenuto di I-KIWI, rivolto principalemte alle scuole, perche non dai uno sguardo ai finanziamenti europei del Life Long Learning, molte call hanno scadenza a febbraio (http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=30), magari ne trovi una che fa al caso tuo, ad esempio una delle misure di Comenius.

      : ))

    • Autore
      Articolo
    • Sì Luca, 

      scusa il ritardo nel risponderti!!

      Era proprio Cookhunter :-)))

      Li ho conosciuti a WKC a Torino e… ho ancora l’acquolina per il supercarrello corredato di cibo che avevano imbandito. Direi di fatto il più bello, invitante, colorato, simpatico… insomma, in assoluto il miglior carrello presente!!! :)

    • Autore
      Articolo
    • Grazie mille :)))

      insegnalo.it, presente anche qui su kublai, lo conosco benissimo! Fabio Ballor e Luca Vanin ho avuto (finalmente) il piacere di conoscerli a Torino dopo mesi di conoscenza e chiacchierate virtuali!

      L’idea di collaborare c’è già da tempo su diversi aspetti del progetto :)

      Da gennaio vedremo di “accantonare” temporaneamente la realizzazione della piattaforma ad hoc (o di un template ad hoc di wordpress), concentrandoci sulla realizzazione dei primi contenuti, attraverso dei video (probabilmente proprio con il supporto di insegnalo.it) e testarli su insegnanti e genitori, “aggiustando il tiro” in base ai feedback, in modo da mettere a punto un prodotto efficace e appetibile. in seconda battuta, avendo questi primi video “test” da mostrare, ci orienteremo verso la realizzazione della piattaforma :-)

      Nel frattempo darò un’occhiata ai finanziamenti x il lng life learning ;-)

      Grazie ancora!!

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