Ciao Nicola
 
ho visto che il sito è on line ed abbastanza aggiornato… la concorrenza è piuttosto forte in quel settore… ma ci stai lavorando ancora su?
Come procede?
Ci fai un resoconto su Kublai?
grazie

Ciao Nicola e Alessia (se leggi questo post),

interessanti i vostri progetti. Se vi va possiamo collaborare in qualche modo. E’ un settore in cui si stanno buttando in molti, con una ricerca in internet si possono vedere molti progetti simili in America, non so in Italia. Ad esempio Offeretti o Oodle, ma ce n’era uno ancora più attinente che ora non trovo più. I problemi spesso sono come combattere i giganti se decidono di entrare nel settore, e come avere traction, cioè come convincere la gente a decidere che sei abbastanza affermato da iscriversi. E bisogna pensare se si vuole fare un proprio social network (la vedo dura) o appoggiarsi a quelli esistenti.
Poi vedo che entrambi i progetti sono centrati sul prezzo, secondo me il prezzo non è tutto. Il mio progetto, del tutto in evoluzione, è una directory con recensioni. Anche questa idea non è originalissima, lo so. Potete vedere la bozza, quasi operativa, sul sito Giarty.

In bocca al lupo, Francesco.
(che sta cercando di decidere se essere il 16 a Modena per l’Innova Day o a Milano per Working Capital)

Ciao Nicola!
Complimenti per il tuo progetto!
Non appena il nostro sarà pronto se ti va ci confrontiamo e vediamo se c’è spazio per qualche collaborazione. A presto!

Ciao Nicola

come procede il progetto?

Su Kublai si è affacciata una iniziativa simile, Scompro, forse tu sei la persona giusta per dare un contributo determinante

#Federico Bo

Ciao Federico,
sono d’accordo con il lancio “locale”, per ovvie opportunità, la prima forse è proprio perchè il nostro territorio è un indice importante in tal senso: Napoli … dove la necessità di risparmio si fonde con l’arte dell’arrangiarsi….dove se manca qualcosa….allora si inventa! qui nasce un nuovo lavoro, promosso alcuni disoccupati (ormai ben organizzati), armati di grandi conoscenze, taccuino e tanto di furgone….che svolgono l’attività che a Napoli viene chiamata galoppino (smart shopper ). Mi spiego meglio, (ne avete mai sentito parlare?) sono personaggi che si spostano tra i centri commerciali alla ricerca di buone offerte e sottocosti ed appena fiutano una buona opportunità vanno in azione: svuotano gli scaffali e riempiono il furgone… acquistando per conto di ristoranti, bar e piccoli negozi. Figura mitologica fatta per metà da mistery shopper e l’altra da agente per il commercio, lo stesso gestisce spesso un ricco portafoglio clienti. Il suo operato, per quanto meramente commerciale, è da guida spesso all’acquisto sia per i suoi clienti che per i consumatori che lo osservano. Non è raro infatti imbattersi in carrelli pieni zeppi di caffè, pasta o altre derrate che si recano alle casse frettolosamente: è il galoppino che è entrato in azione ….tutti lo seguono nell’acquisto! Lo scenario per quanto possa sembrare paradossale è, credo, una istantanea del nostro territorio.

Senza dubbio una delle prerogative della nostra presenza su Kublai è di verificare insieme le opportunità di partnership (..e per modello e per presenza), Altroconsumo sarebbe interessante…avevamo pensato anche ad altre associazioni di consumatori (..anche se temiamo di divenirne ostaggio). Invece per avvicinarci anche ai commercianti (le fonti che ci garantirebbero un buon serbatorio di opportunità di risparmio), avevamo pensato alle associazioni di categoria (ASCOM, Confcommercio, etc..). Che ne pensate?
Liveprice per la sua natura trasversale è pronto per ogni tipo di opportunità commerciale (dal telefonino agli apparecchi medicali, dai prodotti di parafarmacia agli utensili agricoli….), ogni produttore come ogni negoziante può aggiornare i proprio prodotti ed i proprio prezzi, nella massima trasparenza garantita dagli utenti. (maggiori saranno i numeri, maggiore sarà la garanzia…altro punto importante su cui vogliamo discutere con voi..)

#Federico V.

Anche noi in un primo momento, come te abbiamo avuto qualche piccola perplessità sulla vastità del progetto, poi però ci siamo resi conto che l’obbiettivo era fornire uno “strumento” completamente democratico capace di autodimensionarsi (ci preoccupava invece a quel punto dare al progetto una dimensione…quella di solito la creano gli utenti), quindi stiamo concentrando tutte le nostre energie a dare al progetto una direzione più che una dimensione… a garanzia della massima partecipazione. Non ti nascondo però che da qualche parte dovremo pure iniziare

Ciao Nicola

potresti mettere questa utile premessa nella descrizione del progetto? Così ne resta una traccia ordinata.

E poi vorrei chiederti di condividere qui, insieme, gli obiettivi della presenza di liveprice su Kublai.

In questo modo potremmo usare il forum per aprire delle discussioni specifiche per ogni obiettivo e avere del materiale + ordinato e leggibile anche per quelli che si uniranno al gruppo successivamente.

Il tuo ultimo post mi ha fatto venire in mente che oltre al discorso dei prezzi, liveprice potrebbe contenere anche contenuti editoriali collegati all’esperienza di acquisto e di consumo (per trovare differenze tra altri segnalatori di prezzi on line)

#Nicola

Proveniamo dalla esperienza di Wikipedia (coordinatore regionale Campania di Wikimedia Italia) dove la condivisione della conoscenza assume un valore meramente sociale; Da tempo, infatti, con un gruppo di amici (che per nostra fortuna continuano a circondarci e a collaborare con il progetto) condividiamo offerte ed occasioni d’acquisto (attraverso canali quali: sms, email, telefono, passaparola).

Price Sharing – La Nostra Storia

L’associazione tra i due termini “price” e “sharing” nel Regno Unito, in passato è stata coniata per etichettare un’indagine governativa che ha smascherato l’accordo sottobanco tra alcune catene di supermercati. L’obiettivo? Scambiarsi sottobanco informazioni sui prezzi dei prodotti per creare un cartello ombra: tutto ciò in barba alla trasparenza, alla leale concorrenza tra competitor presenti sul mercato e, soprattutto, a discapito dei consumatori. Ed ecco a cosa abbiamo pensato: perché non riscoprire l’accezione autentica delle parole? Price Sharing significa letteralmente condividere i prezzi ed, ampliando un po’ la visuale, le notizie e le informazioni sul mercato al consumo e sulle migliori opportunità di risparmio.

Dopo aver riconiato il concetto di Price Sharing è nata la necessità di dare uno strumento più solido alla nostra crescente comunità di amici ed ecco che abbiamo pensato ad una community più estesa e trasversale, dove potessero coesistere consumatori ed attività commerciali.

Per quanto riguarda le risorse umane: un team di sviluppo, grafica ed usabilità, un Knowledge Manager, un matematico esperto di semantica, un consulente aziendale e altri amici che riportano le proprie esperienze; per quanto riguarda le “attività volontarie” invece ecco le figure utili al sistema: Keyword Advisor (Consulente sui Prodotti, es. Repartisti, Buyer, Controllo Qualità, etc), Social Shopper (lo è l’utente che segnala e controlla prezzi ed esperienze d’acquisto – astrazione del termine “Mistery Shopper”, che per conto delle aziende rileva prezzi e riporta la sua esperienza), Local Manager (Conoscitore del territorio, Es. Dipendenti aziende Volantinaggio, Agenti di Pubblicità, etc.) segnalano nuove aperture di attività commerciali o prossime campagne promozionali.

Liveprice.it in questo momento è in PreBeta per cui non abbiamo ancora iniziato attività di monitoraggio sulle visite. (per ora facciamo debugging e ci presentiamo alla community Kublai nessuna campagna di comunicazione è stata ancora fatta)

Un pensiero ad associazioni tipo Altroconsumo (300.000 iscritti) si potrebbe fare…