ART ZONE: documento di progetto numero due

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  • ART ZONE: documento di progetto numero due
  • Iniziato da Massimiliano Selvaggi Avatar di Massimiliano

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    • In allegato (pdf) trovate il secondo documento di progetto ART ZONE in cui, dopo la lunga discussione sul ning, sono confluiti il nostro lavoro e le preziose indicazioni dello staff di Kublai.
      Per evitare di appesantire ulteriormente il doc. (purtroppo l’impaginazione ha fatto schizzare oltre 30 pagine il documento! e per questo ci scusiamo) abbiamo messo in allegato 2 pdf: la presentazione del gruppo di Allelammie e quella degli alleati del progetto.
      Comunque vada, grazie Kublai a nome di Allelammie e Lucania Film Festival.

      Allegati:
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    • Volevo aggiungere che fra poco posteremo una panoramica video che speriamo possa raccontare un pò meglio delle parole i luoghi sulla futura AZ.

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    • Scusate se intervengo di nuovo: lo faccio per scusarmi per alcuni refusi presenti nel testo causati dalla distrazione.
      Visto che il nostro web-tutto è andato via, sarà difficile correggerli.
      Inoltre, il video sarà postato domani.

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    • ragazzi, intanto: complimenti!

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    • Tra gli alleati entra “ufficialmente” Walter Giacovelli.Appena potrò, inserirò il suo nome nell’allegato (ufficiale) degli alleati.
      Ci sono troppe vicinanze e affinità. ;)

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    • Grazie Marco per le belle parole.
      Che dire: non sappiamo come interpretare la mancanza di feeedback rispetto al nostro secondo doc. di progetto. In ogni caso, oramai è tardi per modificare, integrare, tagliare, ecc. E forse lo sarebbe stato anche durante queste ultime 24h.
      Buona serata. ;)
      PS: purtroppo Rocco ha avuto problemi col montaggio del video sulle lammie: speriamo li risolva quanto prima. Ci scusiamo per l’inconveniente.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      E’ un piacere e un onore per me ragazzi, è un dovere morale per me e noi sappiamo perchè….sarebbe bello che la cosa si estendesse anche su CrossMed, nel tempo ….

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Hai mandato il messaggio in broadcast di progetto??? per avvisare gli iscritti al LFF?

      Io in questi ultimi 5 giorni mi sto astenendo da fare commenti ai progetti perchè sono nel team progettuale di OnYourWay quindi non lo ritengo opportuno, anche se in un modo o nell’altro è come se fossi dentro tutti i progetti :-).
      Mi riservo di tornare su tutti i progetti e su LFF subito dopo le nomination
      in bocca al lupo intanto …

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    • In effetti, caro Walter, non lo abbiamo fatto. Mea culpa!
      ;(
      Per quanto riguarda AZ e Crossmed: ne parlammo già prima di Natale….
      Chissà che un’epidemia creativa non inizi a contagiare i nostri centri storici.. ;)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      GRAN BEL PROGETTO! Veramente visionario “alla Curitiba”, come piace ad Augusto. Mi piace molto anche l’integrazione con TILT – Visioni Urbane, che però vorrei capire meglio. Ne avete parlato con Rossella?

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    • Ciao Alberto, bentrovato.
      Siamo molto felici del tuo gradimento. Sai che per noi rappresenti un punto di riferimento molto importante.
      Il link AZ/T.I.L.T. si è creato naturalmente. Come abbiamo scritto nel doc. di progetto il TEAM
      troverebbe nell’AZ il luogo ideale per creare, produrre e (re)inventare un nuovo modo di essere lucani. Ritrovarsi nell’arte. Dare vita al quartiere creativo. Proprio i creativi lucani, che lo siano sulla carta e/o nel profondo, per qualche giorno o definitivamente, perfetti sconosciuti o i famigerati F.F.,. Coppola (che tra l’altro ha già ha messo in atto una scelta da ritornante) nella nostra visione saranno le prime cavie, sperimentando dal vivo, nelle lamie pisticcesi, la bontà/fattibilità di questo progetto e poi e autentici virus, contagiando altre etnie creative, raccontando al mondo l’AZ e invitando altri a farne esperienza, soprattutto quegli artisti che vogliono mettersi in gioco e sperimentare territori creativi originali, anche da costruire insieme.

      Ragionando su quali scelte artistiche potessero far partire nel migliore dei modi AZ, abbiamo ritenuto utile puntare sugli artisti lucani più noti (vado a braccio: oltre al Padrino, sua figlia Sofia Coppola, Papaleo, Mango, Ulderico Pesce, Claudio Santamaria, ecc) che con il loro bagaglio artistico e le loro reti di relazioni personali e professionali, possono spingere l’AZ. Promuoverla. Comunicarla all’esterno.

      Una soluzione che crediamo possa garantire uno shock culturale controllato per non far bruciare in un falò estemporaneo il quartiere creativo.
      Poi, (subito o fra due anni, non lo so) verrà il tempo del proselitismo, dei convertiti alla lucanità: (vado in random e di creatività) Battiato, Rubini, Albanese, i fratelli Cohen, Kusturica, Monica Bellucci (già ospite del LFF nel 2003), e così via. Che vengono ad abitare l’AZ. Che entrando nella comunità, assumono una nuova identità Diventano lucani ( con l’adesione convinta ad un progetto, più che mediante l’attribuzione della cittadinanza onoraria che comunque potrebbe essere un elemento formale importante).

      C’è un altro elemento che ci incoraggia: la continua scoperta di artisti lucani (molti pisticcesi) che vivono altrove, impegnati nei settori più disparati: abbiamo saputo di poeti, scenografi cinematografici, teatrali, registi, musicisti, attori; che diventerebbero i protagonisti quotidiani dell’AZ, gli abitanti delle lamie/residenze, i fruitori degli spazi creativi. Coloro che suggellerebbero un disegno visionario, impensabile fino a ieri: fare di un paese della remota Basilicata (molti, del loro paese di origine), un esperimento riuscito di riscrittura della storia e del futuro di una comunità.
      Dopo la tua segnalazione, ci documenteremo su Curitiba, un esempio che non conoscevamo e che a prima vista sembra straordinario. Abbiamo bisogno come il pane di credere che questo sogno dell’Az sia realizzabile e soprattutto, in altre forme, già realizzato altrove.

      Buon sabato sera.
      PS: appena possibile sentiremo Rossella. Per completare il discorso: il luogo fisico del progetto TILT, il centro integrato che abbiamo pensato (è ovvio che l’optimum è la Casa della Cultura) sarebbe il motore del cambiamento, la cabina di regia dell’AZ.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Per Curitiba guarda qui. Augusto ovviamente ne sa molto di più, e lo vedrai al KublaiCamp.

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    • Ciao Massimiliano, scusa il ritardo ma sono giornate intense e voi progettisti scrivete tantissimo… Mi associo in pieno al GRAN BEL PROGETTO di Alberto, ma questo già lo sai. Di seguito ti propongo qualche piccola integrazione e soprattutto un po’ di spostamenti, se hai tempo e voglia di rimettere mano al documento. Comunque, già così com’è, penso che il testo possa piacere parecchio al nostro piccolo mondo virtuale (e tieni presente che AZ è il progetto più ambizioso tra quelli di Kublai, per la prospettiva temporale di lungo periodo e per il contenuto in termini di trasformazione fisica, il che giustifica qualsivoglia eventuale debolezza).

      Banalità redazionali, per prima cosa, visto che il doc è lungo:
      - Per facilitare la lettura forse è il caso di aggiungere i numeri di pag. nell’indice.
      - Inoltre, per i titoli di capitoli e sotto-capitoli, aggiungerei una numerazione (1.1, 1.2, ecc). Nel testo infatti si perde la struttura che invece figura nell’indice grazie all’uso dei grassetti: di fatto sembra che il capitolo “TEMPI, IMPATTI, COSTI E RICAVI” sia equivalente (e non sovra-ordianto) ai sotto-capitoli “TEMPI”, “ANALISI MULTI-CRITERIO DEGLI IMPATT”, ecc.

      Inoltre, alcuni aggiustamenti nella struttura del documento. Il testo è lungo e il lettore può non avere il tempo di studiarlo a fondo, quindi suggerisco di operare alcune ulteriori semplificazioni, spostamenti e approfondimenti. Seguo l’ordine dei tuoi capitoli, indicando passo passo le modifiche che ti propongo:

      1. BREVE PRESENTAZIONE: niente da ridire… Fa davvero venire voglia di andare avanti a leggere, e predispone verso grandi aspettative.

      2. IDEA CENTRALE – COME FUNZIONA l’AZ: qui dite “ogni anno Allelammie dona una casetta” al direttore artistico del LFF, poi però (in punti diversi del testo, da “OBIETTIVI DI SVILUPPO” a “COSTI E RICAVI”) si scopre che solo 5 lammie saranno donate, mentre prevedete anche altre soluzioni: 5 incubatori, 5 laboratori, 5 “attività complementari”, 5 residenze artistiche in affitto (diverse dalle 5 lammie donate). Qui mi sa che si genera della confusione… Secondo me, per evita incomprensioni, dovreste cercare di anticipare un po’ di elementi pratici e organizzativi che descrivete in dettaglio nei capitoli successivi.

      3. IDEE COLLEGATE: il riferimento a TILT secondo me non dovrebbe figurare come “idea collegata” ma come vero e proprio “fattore di successo fondamentale” per garantire l’effettiva presenza e partecipazione di artisti e creativi vari nel territorio. Infatti TILT risponde a domande fondamentali quali: per quanto tempo è effettivamente presente l’artista? quali garanzie abbiamo sulla sua presenza? La reciprocità, che si radica nel tempo con la frequentazione tra persone, dovrebbe determinarsi nell’interesse dell’artista ad una partecipazione attiva (anche se “occasionale”) alla comunità locale. Senza questo elemento, sociale e non determinabile a priori, la possibilità concreta di funzionamento dell’AZ è un dato molto incerto (se gli artisti non sono presenti difficilmente ci sarà l’impatto atteso). Attenzione quindi a non far scivolare tutta la credibilità del progetto su un singolo tassello, sarebbe un peccato: di fronte a questo rischio, TILT può rappresentare una buona soluzione.
      Per questo cambierei il titolo del capitolo in “STRATEGIA DI SVILUPPO DELL’AZ”. Con questa definizione però mi sembra più appropriato spostare l’intero capito subito dopo quello su “OBIETTIVI DEL PROGETTO IN TERMINI DI SVILUPPO LOCALE”.

      4. OBIETTIVI DEL PROGETTO IN TERMINI DI SVILUPPO LOCALE: bello, territrorialissimo… Niente da dire, al netto dello spostamento in scale citato sopra (punto 3) .

      5. LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA DEL PROGETTO: qui descrivi l’oggetto fisico sul quale il progetto si propone di intervenire, ed insieme affronti alcuni problemi tecnici legati alla possibilità di realizzare l’operazione. Secondo me il titolo che avete usato è fuorviante perché riduttivo, quindi lo sostituirei con un più incisivo “FATTIBILITA TECNICA DELL’AZ”. Per ragioni di climax narrativo lo sposterei più avanti, subito prima della parte conclusiva “PROGRAMMA OPERATIVO” (vedi punto 9).

      6. ACCESSIBILITA’ DELL’AZ: questo capitolo serve a dimostrare la fattibilità dell’ipotesi progettuale (l’obiettivo di sviluppo) e dell’idea collegata dei SIC, in relazione alla possibilità che una volta realizzata l’AZ questa sia vissuta e visitata. La differenza rispetto al punto precedente è che in questo caso si tratta di raggiungere un obiettivo di lungo periodo (mentre sopra l’obiettivo è strumentale: costruire l’AZ, non tanto “abitarla”). Anche qui rinominerei, in “POSSIBILITA’ DI SUCCESSO DELL’AZ”. Inoltre aggiungerei subito dopo il pezzo “PARALLELI CREATIVI” (vedi commento sotto, punto 8). Il tutto secondo me dovrebbe seguire il capitolo “STRATEGIA DI SVILUPPO DELL’AZ”, come suo completamento pratico.

      7. IDEE COLLEGATE 2: perché “IDEE COLLEGATE 2″ e staccato da “IDEE COLLEGATE”? Tale separazione mi spiazza, e poi non si tratta di oggetti che stanno sullo stesso piano. I SIC sono effettivamente attività complementari, mentre TITL è un fattore di successo fondamentale (vedi commento sopra, punto 3). Lo chiamerei “IDEE COLLEGATE” e basta, lasciandolo come unico “progetto addizionale” e lo sposterei subito dopo il pezzo “IDEA CENTRALE”.

      8. PARALLELI CREATIVI: questo capitolo mi risulta un po’ galleggiante, messo dove sta senza una vera e propria ragione ma solo perché (giustamente!) era il caso di dirlo da qualche parte. La mia proposta è spostare questo punto vicino a quello “ACCESSIBILITA’ DELL’AZ” (rinominato “POSSIBILITA’ DI SUCCESSO DELL’AZ”). Sarebbe una sorta di argomentazione del tipo “tutto ciò è possibile, altri lo hanno fatto”.

      9. TEMPI, IMPATTI, COSTI E RICAVI: semplicemente lo ridefinirei “PROGRAMMA OPERATIVO”. Di seguito due commenti sui sotto-capitoli:

      9.2 ANALISI MULTI-CRITERIO DEGLI IMPATTI: il lettore si aspetta di vedere i valori risultato, ma non ci sono. Dovreste specificare che si tratta di un work-in-progress, per evitare lo spiazzamento.
      Se, nello stato attuale la funzione della tabella nel testo è quella di elencare in dettaglio le tipologie di impatto, quindi potremmo ritenerla un elemento addizionale rispetto al capitolo “OBIETTIVI DEL PROGETTO IN TERMINI DI SVILUPPO LOCALE” e pertanto suggerisco di spostarla in coda a quel capitolo.
      Se invece lo scopo della tabella è esemplificare la valutazione che sarà prodotta in seguito, forse si può spostare il tutto in allegato, per alleggerire il documento di progetto.

      9.3 COSTI E RICAVI: analisi dettagliata, ma un po’ “muta”. Forse dovreste commentare un pochino per valorizzare l’analisi molto approfondita che avete fatto.

      Forse mi sono dilungato, e ti ho incasinato le idee. Ribadisco, il doc mi sembra davvero affascinante e dettagliato già così com’è, qui ho fatto il pignolo perché AZ meritava la dovuta attenzione (e perché sono, in effetti, pignolo…).
      Buon lavoro, e comunque aspettiamo news sull’evoluzione della vicenda AZ…

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    • Avatar di danilo
      danilo
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      Mi pare che l’integrazione dell’ART ZONE con il TILT possa essere una delle chiavi di volta del progetto, un modo per dargli un’anima, un carattere di “appartenenza” e una maggiore chance di successo.
      Il coinvolgimento degli artisti/intellettuali lucani nell’AZ (cioè il fatto che i primi seppure non unici destinatari/protagonisti dell’AZ siano artisti lucani noti che, per forza di cose, la Lucania l’hanno lasciata), potrebbe rappresentare il primo step dell’AZ, la sua importantissima fase d’avvio. In effetti, in tal modo, la stessa comunità locale potrebbe apprezzare doppiamente l’operazione, laddove scoprirebbe che non solo c’è un rilancio e un recupero di zone morte del paese e della comunita di Pisticci (e dunque di tutta la comunità) attraverso attività artistiche e culturali, ma anche che tale recupero e rilancio avvengono con il coinvolgimento di figure che appartengono alla “comunità”, la comunità lucana. Gente che è andata via, per aver successo altrove, ma che ora torna, per essere anche lì, in Lucania, e anche lì, in Lucania, esprimere la propria arte e la propria cultura.
      Questo è appunto il TILT, il Torna In Lucania Team. Un percorso contrario al tragitto classico dell’emigrazione (dalla Lucania verso un Altrove), un’emigrazione all’inverso che porta a Pisticci l’arte, fa di Pisticci una “Zona d’Arte”, e in tal modo riattiva energie, impresa, desideri, attività, possibilità di futuro in chiave sociale, economica, culturale, esistenziale.
      A quel punto, la seconda fase, quella del convolgimento degli “altri” (Battiato, Rubini o chi per loro) sarebbe più semplice, sensata, naturale e, ripeto, persino più efficace.

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    • Mamma quanto roba. Grazie Antonio per le tue considerazioni.
      Le tue proposte in effetti migliorerebbero il doc.
      La scelta di posizionare alcuni paragrafi è stata dettata dalla convinzione che così la lettura del doc. fosse semplificata. Adesso cercheremo di mettere in pratica i tuoi preziosi consigli.
      Ci serve sapere, però, se si tratta di un pronto intervento. Mi spiego: se le modifiche da te suggerite sono in funzione del lavoro della commissione, visto che non potremo intervenire sul pdf prima di lunedì, già domattina mi metto a lavoro sul doc. word, produco le modifiche/integrazioni richieste e posto il nuovo doc.( in formato word appunto). Se, invece, il tutto è in funzione dello sviluppo futuro dell’idea progettuale in Kublai, a prescindere dagli AWARDS, allora lunedì lavoro direttamente sul pdf.
      Fammi sapere.
      E, davvero, di nuovo grazie per l’attenzione dimostrata.
      Il nuovo doc. di progetto è anche frutto del tuo primo intervento di dicembre.
      Buona serata. ;)

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    • Bene, Danilo. Aspetto feedback da Antonio su come intervenire sul doc. di progetto. In ogni caso ci rientreranno le tue ultime considerazioni.
      Grazie tante. ;)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Bravo Antonio. Bell’intervento.

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    • Ciao Massimiliano, il mio consiglio è di lavorare in funzione della Commissione (sono loro quelli da convincere ora!), anche se mi rendo conto che il tempo stringe. Se riesci a chiudere oggi ovviamente è meglio… :)

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    • Ciao Antonio. Abbiamo apportato tutte le modifiche/integrazioni/spostamenti da te proposti: verosilmente entro la metà del pomeriggio sarò on line il nuovo doc.di progetto a cui si aggiungerà un terzo allegato, quello degli impatti (come da te suggerito).
      Buon pranzo.

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    • Avatar di Elena
      Elena
      Partecipante

      Ciao Massimiliano,

      se posso dire la mia, aggiungerei (ovvio, in un secondo tempo, che oggi non ce la fai, ma secondo me è fondamentale per presentarti ai possibili finanziatori):

      - una simulazione di conto economico per i primi tre anni dell’attività;
      - un piano finanziario che dimostri:
      a. la massima esposizione finanziaria, e quindi di quale importo hai effettivamente bisogno (a proposito: come avete considerato l’Iva? non la vedo citata mai e, di solito, rappresenta una brutta sorpresa in questi progetti)
      b. il debito che verrà consolidato (immagino che metteranno ipoteca sulle casette)
      c. uno schema che dimostri la possibiltà di pagamento complessivo del debito, tenuto conto del tempo di erogazione di eventuali contributi dell’amministrazione e i termini entro i quali il debito si presume verrà saldato
      d. il flusso degli incassi nel corso dell’anno, che potrebbe presumere la necessità di attivare fidi con istituti bancari per sopperire la necessità di liquidità momentanea

      Sono solo due idee chemi sono venute di botto leggendo gli allegati-

      Il tuo progetto mi piace moltissimo, e mi piace di più dopo aver visitato la tua bellissima città :)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Signori, ecco a voi Velas. Dio ce la conservi sempre così. Bellissimo contributo!

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    • Ciao Elena, bentrovata!
      Innanzitutto: ma sei venuta a Pisticci realmente o virtualmente?
      Nel nuovo e per ora definitivo documento che sto per postare abbiamo cercato di argomentare sul paragrafo dei costi e dei ricavi.
      Alcune delle tue rispsote sono già li. Naturalmente al più presto approfondiremo maggiormente le tue considerazioni, per avviare la fase vera e propria di progettazione dell’AZ (studio di fattibilità, business plan, ecc) come da timeline.
      Ti abbraccio.
      Intanto apro un’altra discussione per postare i nuovi doc. ;)

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    • Fantastica la presentazione di Augusto. Non so perchè non l’avevo vista quando fu postata sul sito insieme a quella di Alberto. Complimenti davvero!! E che il modello Curitiba sbarchi in Italia, a Milano come a Pisticci. ;)

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      si si….ho caldamente consigliato ad Augusto di accentuare il caso reale di Curitiba con la Riqualificazione Ludica Partecipata di Critical City, quando ho accostato il modello Curitiba alla visione di Critical City….davvero si è accesa una lampadina.

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    • Sei una fonte inesauribile, caro Walter. Non vedo l’ora di conoscerti dal vivo. ;)

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    • Grazie Massimiliano :)
      Dai, ci vediamo a Roma domani così ci conosciamo di persona!

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Troppo buono Max, ma a questo giro, io ho solo consigliato di unire conrnice e quadro bellissimi che già c’erano, il quadro l’aveva realizzato Lerner l’urbanista autore del miracolo di Curitiba e la cornice Augusto e il suo team con Critical City. Anche io voglio conoscervi dal vivo e mantenere rapporti collaborativi e progettuali, a Taranto anche fremono per conoscere i dettagli del progetto Art Zone e i 10 anni di bilancio..

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