Il mantra 2014 sarà: si vince solo andando/aprendosi all’estero

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      Luca
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      Ne sono sempre più convinto, anche dopo aver visto le ultime operazioni che hanno finanziato alcuni venture capitalist che conosco e che stimo: nel 2014 (e negli anni a venire) un progetto imprenditoriale che ha la ventura di nascere in Italia vive e può trovare spazio (e investitori, e soci, e partner) solo se riesce:

      - a darsi una struttura di costi flessibili e molto leggera (specie se è legato a una startup)

      - a proporre un prodotto/servizio che associa all’idea di “italianità” (stile, gusto, capacità creativa) una sua fungibilità all’estero

      - che non necessariamente si rivolge anche al mercato italiano ma che se lo fa lo fa in modo oculato per farsi conoscere e apprezzare (e possibilmente guadagnare soldi e non perderne).

      Posto che Mondivirtuali non può essere Neronote, nè Eataly, nè Moncler nè Chefdovunque.it… occorre pensare a come rendere il progetto (non “il sito” attenzione, il progetto di cui il sito deve essere solo un componente per quanto importante): fascinoso, esportabile, profittevole. Sennò non si va avanti, tanto più operando in un settore (editoria online) che è già in crisi di suo in tutto il mondo.

      Io sono convinto che potrò/potremo farcela, voi mi date una mano? Si accettano consigli, partnership, tutorship… dite, dite…

      Luca Spoldi

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