incrementare presenze sui social media

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  • incrementare presenze sui social media
  • Iniziato da Luca Avatar di Luca

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      Luca
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      Altre domanda “tecnica”: come fareste per incrementere gli utenti che seguono la fanpage di Mondivirtuali su Facebook dove si parla di mondi virtuali (questa) oppure quella, più “di nicchia” se volete, dove ci occupiamo di sogni grafici, ossia di arte digitale creata sfruttando questo tipo di piattaforme (questa).

      E, già che siamo in tema, volendo far sempre più crescere l’utenza/il traffico sia sui social media sia sul sito http://www.mondivirtuali.it di origine internazionale / in lingua inglese, continuereste a inserire post sia in italiano sia in inglese (legati o meno al sito) o adottereste la lingua inglese unicamente (col rischio di perdere del tutto l’utenza italiana, peraltro, storicamente pigra e raramente disposta a leggere testi/post/spunti in inglese, tanto meno a interagire con essi, il che potrebbe far precipitare anche il tasso di engagemente delle pagine)?

      Sono tutto orecchi, dite pure quando volete… grazie!

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    • Ciao Luca, secondo me una strada semplice e veloce è quella di inserire il link della pagina in altre pagine di argomenti affini, quindi persone interessate all’argomento dovrebbero aggiungersi. Cerca di differenziare la pagina FB dal sito, cioè fai in modo che la prima sia solo informativa e il sito sia il cuore delle discussioni, facendo anche un po’ da moderatore…saluti alla prox!

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      Luca
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      Grazie del consiglio… le pagine (entrambe) su FB sono in effetti abbastanza differenti dal sito ed anzi propongono già (specie quella “generalista” a cui invito tutti voi a iscrivervi) contenuti proposti da altri utenti oltra a Mondivirtuali (stilisti per avatar, grafici, builder, educatori etc), più una serie di rilanci di articoli e video che vediamo apparire in rete e giudichiamo interessanti senza per questo doverci fare dei pezzi ad hoc sul sito. Le ho sempre intese, infatti, come un ampialmento delle discussioni e/o letture che potevano nascere su Mondivirtuali.it, ma debbo capire se il numero relativamente basso di fan/follower (un problema simile ce l’ha anche l’account su Twitter anche se lì sono circa 700 follower, ossia il doppio dei “fans” su FB.. ovviamente vi invito a seguirci tutti anche su Twitter, dove possono nascere discussioni che non sono necessarimente riprese su FB) dipende dalla limitata ampiezza dell’audience italiana o.. dalla mia incompetenza nel gestire/animare la presenza di Mondivirtuali.it su questi due social media (lascio perdere G+ dove pure siamo con una pagina ad hoc perchè al momento ci credo meno/non ho abbastanza tempo per seguirla bene.. se ci fossero volontari, sono a disposizione…).

      Sul mettere il link alla fanpage su altre fanpage o gruppi simili.. beh dipende se sono aperti, chiusi o “così-così” (ossia aperti ma con regole rigide contro lo “spam”), in generale mi pare dalle statistiche che vedo da mesi che genera un po’ di traffico sui singoli post/link (e quindi eventualmente al sito), ma non porta significativi incrementi dei fan/follower e di nuovo mi domando: ma sono io che non ho capito bene o che? Ah, saperlo… ;-)

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      Frieda
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      Quanto alla lingua: è così irrinunciabile il pubblico italiano? L’hai descritto come pessimo e mi par di ricordare con poco margine di crescita, quindi forse la risposta te la sei già data ;-)

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      Luca
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      Fosse solo per l’attuale pubblico italiano tanto varrebbe staccare la spina, certo. Ma 1) vorrei sperare che ci sia un modo di ricordare anche in Italia che il settore dei mondi virtuali non è morto affatto (posso farlo allargando il focus da SL e simili a mmorpg o videogame o libri/movie/tv etc oppure… boooh, se l’avessi saputo l’arei già fatto) 2) passare da un sito italiano-inglese a un sito inglese avrà senso con un dominio come mondivirtuali.it? E se no ha senso cmq il progetto? 3) In ogni caso se la risposta fosse: ha senso ma tanto vale ripartire da zero con una nuova impostazione, dominio, lingua e argomenti.. le 800 e passa pagine già indicizzate da anni che facciamo, le buttiamo? Un peccato no? Ciò detto certo il pubblico italiano peserà sempre meno se non saprò come rivitalizzarlo…

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      Frieda
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      Il problema di fondo, altrimenti non saremmo qui a discuterne, è che MV così non va più bene, giusto?
      Allora la questione non è cosa fare, ma da che parte iniziare. Perché sono d’accordo anch’io che sarebbe meglio avere una redazione di 20 persone, 10 per l’italiano e 10 per l’inglese, che creano contenuti diversi per le due lingue e li declinano per tutti i canali Social (che ovviamente sono anche loro sdoppiati).. Ma come fai notare sei solo tu e vuoi giustamente partire lo stesso e allora devi valutare qualche compromesso. O meglio una timeline in cui alcune cose le fai prima perché più urgenti e vitali e altre dopo se trovi le risorse.
      Le 800 e passa pagine le tieni e le congeli.

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      Luca
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      Sìsì, scusa se ti ho dato l’impressione di non apprezzare il suggerimento ma il lunedì mattina in orario scolastico sono un filo di fretta. Il senso era: sono d’accordo che così come è MV.it non va da nessuna parte e al momento non ho le risorse necessarie a fare una redazione di 20 persone per seguire tutto su tutti i canali in doppia lingua etc (e tra l’altro non son convinto che anche avendo risorse non sarebbe una perdita di tempo e di soldi se mi limitassi a mettere più gente a fare le stesse cose di prima).

      Sto solo ragionando per capire se, una volta optato per una priorità, ci siano o meno delle mosse da fare di conseguenza. Ok valorizzare l’inglese, ma serve il cambio di dominio (o cmq affiancare un dominio più comprensibile ad un lettore americano o giapponese di “mondivirtuali”)? O è più sensato allargare un poco lo sguardo dai mondi virtuali come piattaforme (SL, IMVU, Twinity etc) ai mondi virtuali come grafica (dunque anche mmorpg e videogame) piuttosto che come tematica fantastica (dunque anche serie tv, libri, telefilm, web series etc)? Poi una volta chiaro da lì inizio a partire io e intanto cerco chi mi possa affiancare / vuole credere nel progetto.

      A me viene sempre in mente ciò che è capitato a Fanpage.it (che è mio cliente pagante), progetto a cui hanno dato vita alcuni miei ex alunni di Ingegneria Informatica qui a Napoli insieme a Gianluca Cozzolino: A settembre 2009 mettiamo online Fanpage, un giornale online il cui progetto non riceve i favori dei fondi di investimento. Nel 2013 Fanpage cresce e supera ogni record con una media di 1.000.000 lettori al giorno. Arriva ad avere 1.354.000 lettori in un solo giorno, 37 Milione/mese le pagine viste, 14 Milioni di unici mese (Analytics), Fanpage è il 56esimo sito Italiano (Audiweb) tra i primi 5 dell’intero panorama editoriale Italiano.

      Come dire che è l’idea (e l’esecuzione) che debbono essere valide, poi le risorse o si trovano o si aggregano o cmq i risultati debbono essere così premianti che chi non ha voluto crederci si debba mangiare le mani…. altrimenti non ha senso, non giochiamo per la gloria, di quella abbiamo i bauli pieni in soffita ;-)

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      Frieda
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      domanda scema: ma investire in un sondaggio per rispondere alle domande che ti fai? Io non so quasi nulla di mmorpg, videogame e delle altre alternative che citi quindi non sono in grado di risponderti e non so quanti qui lo siano (puoi sbirciare tra i progetti se ce ne sono di dedicati al tema e chiedere a loro e mi pare un buon punto di partenza) ma un’indaginina di mercato per chiarirti le idee con dei dati alla mano, ecco, io ci penserei.

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      Luca
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      dipende… i sondaggi periodicamente li abbiamo fatti pure noi, specie per capire la valenza positiva/negativa/neutra di alcuni termini (come “mondi virtuali”, putacaso…), per far fare una vera e propria indagine di mercato sul potenziale in termini di lettori/traffico dei vari argomenti non saprei però: a) a chi rivolgermi, perchè il mare di chi si propone di fare queste cose è vasto e non so chi sappia darmi l’esecuzione migliore b) i costi del tutto, perchè se non ho budget per una redazione che mi fornirebbe contenuti figurati per fare un sondaggio per capire quali contenuti far fare a una redazione che non posso al momento ingaggiare a pagamento… E’ un cane che si morde la coda: se non puoi dimostrare che puoi guadagnare non trovi chi ti cofinanzi/affianchi/aiuti nel progetto, ma se non trovi costoro non puoi iniziare a far partire il progetto e guadagnare.. servirebbero attori che facciano seed financing ma valli a trovare di questi tempi. Ci sono ma finanziano progetti molto più interessanti ai loro occhi, che so questo: http://www.bluetg.it/component/newscontent/view/28248.html (che però ha due pregi rispetto a me: si offrono prodotti standardizzati e si vendono all’estero sfruttando il concetto di “made in italy” che per i mondi virtuali non esiste, semplicemente).

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      Frieda
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      ..e cercare un bando che ti dia una mano? Però serve offrire almeno un pezzetto di MV o un sottoprogetto

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      Luca
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      spiega meglio e ben volentieri mi attivo (i bandi non sono la mia specialità purtroppo, sempre lavorato e pensato a investitori privati, il settore pubblico lo conosco troppo poco, mea culpa)

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      Frieda
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      Di bandi pubblici non so niente, ma invochiamo Maria e vediamo che ci dice lei. Però le fondazioni (bancarie, d’azienda o in generale private) aprono periodicamente dei bandi che interessano, tra gli altri, il settore culturale. Io qualcuno lo guarderei è proverei a inventarci su qualcosa. Per es. Riparte il bando CheFare, di cui non ricordo i vincoli esatti ma che potresti leggerti

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      Maria
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      Ciao Luca
      purtroppo sul lato bandi pubblici per il settore dell’editoria è come aggirarsi nel deserto.. Se vogliamo parlare di finanziamenti al settore dell’editoria dobbiamo rientrare nelle norme che regolano il settore , e cioè i contributi pubblici possono essere richiesti da coperative , fondazioni, enti morali etc, composti da giornalisti. Per questo settore trovi tutta la normativa e i vecchi incentivi all’editoria nel link del Dipartimento dell’informazione ed editoria appunto http://www.governo.it/DIE/index.html

      Per quanto riguarda i bandi invece destinati al settore culturale, ebbene questi potrebbero essere molti e svariati, gestiti da enti pubblici e fondazioni, ma quando ci si aggira in questo settore bisogna sempre considerare che non ci finanziano il sito in quanto tale, ma un progetto strutturato di promozione della cultura, strutturato appunto in fasi e azioni che promuovono, divulgano e realizzazione attività culturali concrete. A latere poi è sempre possibile implementare e migliorare un sito web, ma ecco le attività core devono essere di creazione di momenti culturali/aggregativi, diffusione e preferibilmente creazione di valore economico e sociale. Per esempio un festival oppure un network di expertise sui mondi virtuali organizzato/basato nella tua città potrebbe essere finanziabile perchè crea valore, ma ecco si deve uscire fuori dall’idea di finanziare il solo sito.
      Prova a dare un’occhiata al bando CheFare http://www.che-fare.com/web/uploads/bando_chefare_2013.pdf , potrebbe accendersi una lampadina :)
      Ciao a presto!

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      Luca
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      Grazie, preziosa come sempre… i finanziamenti all’editoria non mi sono proprio ignoti essendo tra i co-fondatori di un service editoriale (che in quanto cooperativa li riceve) ma me ne sono sempre tenuto distante (ho una certa idiosincrasia rispetto a norme che non condivido e la cui nascita e gestione trovo fin troppo “politica”).

      Mi è anche chiaro il discorso delle azioni da promuovere in ambito culturale (anni fa un mio cliente “gemmò” un nuovo sito di educazione finanziaria, scorporando parte dei contenuti inglobati inizialmente nel sito “mamma” e sviluppandone di nuovi, oltre che i relativi eventi associati, nell’ambito di un progetto che ottenne i fondi del FES se ben ricordo) e mi pare una strada più percorribile, visto che ho sempre inteso Mondivirtuali come elemento di una serie di attività/strumenti per informare e far crescere la conoscenza/cultura che esiste in Italia attorno ai mondi virtuali/fantastici e al loro utilizzo.

      Guarderò CheFare e vedrò di capire che fare… ;-)

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    • Avatar di Maria
      Maria
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      Sì esattamente Luca e ti invito anche a considerare tutto il settore degli ambienti virtuali per l’apprendimento! Quello è un settore che ancora dibatte molto sulle metodologie e sull’efficacia del teaching/learning da remoto. Con gli ambienti virtuali è possibile simulare molto bene casi pratici e lo studio/apprendimento diventa un virtuale learning by doing. ciaoo

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      Luca
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      Esattamente… feci un esperimento in tal senso anni fa nell’ambito di un PON (si intitolava “Costruisci il tuo futuro” ed era rivolto a studentesse di un’istituto tecnico), portando le ragazze prima a conoscere alcuni concetti economici di base, poi fornendo un’infarinatura di quella che era la normativa per l’imprenditoria giovanile e femminile, infine mostrando loro come in Second Life nascessero e si sviluppassero una serie di attività economiche….

      Ho sempre pensato che queste piattaforme potrebbero consentire di creare dei percorsi educativi in cui la classe è in grado di “ricreare in vitro” le condizioni in cui una piccola azienda opera, con in più il vantaggio di “costringere” gli studenti a imparare le lingue e confrontarsi con altri utenti di tutto il mondo per cercare di sviluppare le proprie attività… eh… quante idee che ho avuto in questi anni, pure troppo forse per come sono poi avvizzite :-(

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    • Avatar di Frieda
      Frieda
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      Questo succedeva prima di scoprire che Kublai offre l’annaffiatoio e l’adeguato concime :-p

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    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Lo spero proprio! :-)

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