Palleggiamo!

Torna a tutte le discussioni
  • Palleggiamo!
  • Iniziato da Luca Avatar di Luca

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Pronti a palleggiare, amici dello staff e utenti di Kublai tutti, se volete e se potete? Iniziamo con un op’ di riscaldamento…

      http://www.mondivirtuali.it negli ultimi dodici mesi registra circa 2 mln di pageviews, negli ultimi 6 mesi è oscillato dai 160 ai 260 mila al mese; siamo presenti anche su Facebook (due fanpage, questa e questa), siamo su Twitter (con questo account) su Scoop.it, su Paper.li (li usiamo, come del resto le fanpage, per ampliare il flusso di notizie rilanciando materieli che non necessariamente sono quelli pubblicati sul nostro sito), siamo su community grafiche/fotografiche come KoinupFlickr con nostri gruppi dedicati (rispettivamente con quasi 10 mila e con oltre 11 mila immagini già postate da utenti delle due communities nei gruppi). Postiamo su Slideshare materiali riferiti al progetto e/o al settore che giudico troppo “tecnici” per essere messi sul sito ma che possono interessare chi per mestiere o passione segue i mondi virtuali.

      Tutto ciò premesso, prima domanda: ci sono altri canali/mezzi/ambienti (online sicuramente, offline nel caso) in cui dovremmo essere presenti? Abbiamo rapporti con diversi siti clienti di 6 In Rete ma oltre qualche articolo sporadico è difficile siano interessati all’argomento, ormai percepito come “morto” dai media mainstream italiani (e forse non solo). Nonostante vi siano oltre un miliardo di account che in tutto il mondo utilizzano le varie piattaforme (ce ne sono ancora varie decine attive, oltre Second Life). Ulteriori domande a seguire, in forma moooolto più leggera (ho fatto una promessa a Criscia al riguardo…). :-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alfredo
      Alfredo
      Keymaster

      ciao luca,

      vista la situazione di contesto, hai mai pensato di aggredire altri mercati oltre a quello italiano? Il problema forse non è la presenza sui vari mezzi/canali ma la scarsa attenzione dei comsumer. Ieri leggevo su repubblica che i giapponesi sono molti attenti a questo tipo di offerta…

      alfredo

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Paola
      Paola
      Keymaster

      Buon giorno Luca, allora iniziamo a riscaldarci.

      Da questa panoramica, ad occhio mi sembra che manchino due o tre canali social di quelli importanti. E che sono Instagram  Pinterest e Google Plus. Ora però Al di la del numero di social in cui si è presenti  la differenza la fa il modo in cui li  si gestisce. Averne tanti e non avere tempo di seguirli con cura più che aiutare alla lunga danneggia. E questo lo sai meglio di me. Sui tuoi social rispetto al numero di pageviews e contatti del sito in efffetti hai pochi followers. Secondo te perchè? Poca visibilità dei canali sul sito? Mondivirtuali ha una community che sta su altre piattaforme e ripudia i sn? Potresti fare qualcosa che non hai ancora fatto per spingere dippiù? 

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Alfredo:  sì, ci abbiamo pensato infatti il sito è dal 2010 rigorosamente bilingue (italiano e inglese) e circa il 40%-45% delle pageviews viene già ora dalle pagine in lingua inglese. Però siamo ancora su numeri molto piccoli se paragonati a progetti come, che so, Massively (acquisito qualche anno fa da Joystiq, gruppo AOL)… l’Asia poi resta un po’ un mistero sia come flussi (ne arrivano col contagocce) sia come lingua (nel senso che non saprei a chi rivolgermi per far tradurre in giapponese o cinese le pagine…). Però sì, ci abbiamo pensato :)

      Paola: mi ero dimenticato di aggiungere che siamo anche su Pinterest (anche se potremmo rifare meglio l’account visto che utilizziamo per ora quelo di 6 In Rete) e su Google Plus in effetti (e che i flussi di Mondivirtuali sono rilanciati sul mio account su LinkedIn). Però noto che su questi ultimi due ci sono molto meno  risposte che su FB o Flickr, per dire… su Instagram no, non ci siamo e posso pensare di aggiungerlo se serve. In realtà uno dei problemi è che più aumentiamo il numero di canali/ambienti su cui siamo presenti più diventa un filino dispersivo gestirli, tuttavia..

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Passiamo subito alla seconda domanda: come coordinereste la presenza di Mondivirtuali sui vari canali social o meno che siano? E/o come ne aumentereste la visibilità? A spanne dai canali social ci viene un 20%-25% del traffico finora, il 50% viene da Google, il resto da referrer…

      Ah, tenete presente che gli account sono già tra loro sincronizzati (ossia se pubblichiamo su FB esce su Twitter e LinkedIn, che gli articono sono “spammabili” su vari social con un click, che inseriamo manualmente i pezzi più interessanti su altri gruppi aperti su FB o G+ etc)…

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Paola
      Paola
      Keymaster

      Come ti dicevo già prima il numero degli iscritti alle pagine Fb e quelli di twitter sono bassi rispetto al traffico che ha sul sito.  Più che coordinata la presenza va organizzata. Mezzo per mezzo. Canale su Canale. Intanto dovresti spingere gli utenti del sito a iscriversi ai social. E per farlo dovresti intanto comunicarlo più spesso ma sopratutto aggiornare e rinnovare il sito. Mancano ad esempio tutti i pulsanti di condivisione degli articoli sui social! Ps. Mi sono appena accorta che tra i canali che hai elencato nella prima domanda, manca youtube. 

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      si Youtube manca ed è il mio cruccio…qui andrebbe pensato un canale dove proporre i numerosissimi machinima prodotti usando i mondi virtuali. Il problema semmai sarebbe come farlo (posso proporre video altrui o debbo farne realizzare di nostri? e chi li sa fare e quanto mi costerebbe in termini di tempo e competenze e soldini? Ma sì, è tra le cose da fare già da qualche tempo). Rifacimento sito.. tasto dolente: nonostante le pageviews non abbiamo al momento praticamente alcuna vera entrata (per dire… sono sotto il limite per cui Adsense stacca l’assegno… l’ultima volta l’ho visto un anno fa…) e questo rende difficile pensare di spendere qualche migliaia di euro se prima non so come recuperarla :-/

      P.S. Che vuol dire mancano i pulsanti di condivisione? Sotto ogni articolo c’è il pulsante “condividi” col quale scegli su quale social condivedere il pezzo… ti si apre in pop up e puoi rilanciarlo praticamente ovunque… forse non ho capito io (o forse è da rifare il sito in modo che si noti di più, questo sì…) :-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Paola
      Paola
      Keymaster

      Su youtube inizierei condividendo i prodotti altrui. Promuovendoli, aggregandoli, rilanciando contest dentro la community E poi  iniziando a fare da te. Anche in maniera rozza. (intanto chai la video intervista dell’award ;)

      Mancano i pulsanti perchè si vedono poco. La regola  del one click è decisiva per internet. Io devo vedere sotto l’articolo direttamente i vari bottoncini di fb, twitter google etc etc. Un pop up ti fa perdere 90% di condivisioni (almeno…)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Ok, mentre mi segno i consigli ricevuti finora (sinteticamente: rifare il sito :-) ), terza domanda:

      Se bisogna rifare il sito, restiamo su un cms come Drupal (che è quello che usiamo ora dopo aver usato in passato Joomla) o è meglio passare a WordPress o che? In subordine chi sa sviluppare siti con questi cms, è disponibile a far parte del progetto (o quanto costa)? Perchè debbo avere un’idea precisa dei costi prima ancora che dei ricavi, temo… (sui ricavi faccio domande dopo)…

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Paola
      Paola
      Keymaster

      Sulla piattaforma non mi sento di darti una risposta netta. Per esperienza posso dirti che wordpress però si  è sempre rilevato il più affidabile e anche il più versatile con infiniti plug in e possibili customizzazioni. 

      Quanto al prezzo. Beh. Io ragiono sempre non in base a quanto mi chiedono. Ma a quanto ho. Ma mi sento di dire che per un sito come  mondi virtuali non servono grosse somme.  (Quella in palio per l’award ci staresti di assai ma assai dentro per esempio :). Consultandomi rapidamente con gente che fa questo mestiere  ragionerei su un range compreso tra i 1500 e i 5000, per avere prodotti che vanno dal buon livello allo stato del’arte, per una piattaforma tutto sommato semplice come la tua, che non prevede ecommerce e cose così) 

      Far parte del progetto in cambio del sito…Bella idea. L’hai mai proposta alla community di Kublai. E a quella di Mondi virtuali?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Il premio andrebbe benissimo sì, ma non ho capito se lo posso spendere per rifare il sito o se per “servizi” di altro tipo (limitati a consulenze e/o a campagne promozionali, ad esempio…). E in ogni caso prima dovrei vincerlo e come visto a luglio non è semplice (per fortuna! Vuol dire che Kublai è una community viva!). Proporlo l’ho proposto, forse non sono riuscito a comunicare la cosa in modo efficace… si accettano consigli al riguardo pure :-))

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      Ciao Luca,

      riassumendo in maniera più “formale” quel che ti dice Paola, ti serve un piano di comunicazione. Dentro ci elenchi tutti i canali che hai aperti e decidi una piccola strategia per ciascuno: in parte si sovrappongono, ma ogni canale ha un pubblico diverso e quindi devi raccontargli cose diverse o le stesse cose in modi diversi.

      In più dovresti riuscire a scatenare un po’ di discussioni tra i tuoi follower: puoi provare con delle domande, ad esempio e vedere se riesci a raccogliere qualche risposta, o inserirti in conversazioni esistenti :-)

      Al momento chi c’è dietro ai vari canali, a parte te?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Criscia
      Criscia
      Keymaster

      andate più veloci della luce, lo sapevo :D
      tante domande tecniche, a cui non è sempre facile rispondere.
      sulla piattaforma ne parlammo anche insieme, Luca e, come Paola concordo che ci sia assolutamente da rimetterci mano. l’impressione iniziale che si ha è un po’ di sano caos. anche il logo stesso, in alto a sinistra, forse lo renderei più piccolo e meno sgranato ammorbidendo leggermente i colori (a me personalmente quel verde acceso piace molto, ma in un sito dedicato alla lettura, mi piacerebbero dei colori che rilassano la vista)
      pulsanti social: assolutamente d’accordo con Paola. Il popoup che apre la soluzioni di condivisione per poi aprirti a loro volta la pagina social e farti condividere prevedono ben 3 passaggi (troppi!)
      i tuoi account social di mondi virtuali: qui sai, è bene avere una presenza massiccia, ma come avete rilevato se questa presenza non è curata e coccolata diventa un semplice “flusso” di stesse informazioni autoreferenziali in ogni account
      meglio meno account (ne terrei solo 3), ma seguiti personalmente. questo significa niente sincronizzazioni ma personalizzazioni. In ogni canale devi trovare i tuoi interlocutori e parlarci, andarli a trovare, commentarli e condividerli
      ogni community è diversa e necessiterebbe di una cura dedicata
      che poi  sia un lavoro lungo e che prende tempo non ne ho dubbi. per questo ti consiglierei di eliminare o lasciare le sincronizzazioni dei meno attivi (per ora) e lavorare seriamente sulla presenza di 3 (massimo 3!) account social che puoi seguire.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      WordPress tutta la vita :-D Se vuoi metterci mano o sperimentare qualcosa è semplicissimo, viene indicizzato molto bene ed è una piattaforma in continua evoluzione (quindi plugin aggiornati, che seguono il trend delle nuove piattaforme, ecc.)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      ah per me terrei solo Twitter e FB, pensa te… ;-) (segno, segno..)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Rispondo a Frieda o me la perdo…

      Dietro i canali ci sono io, più qualche volenteroso collaboratore (nel senso: quando vedono articoli loro li rilanciano coi propri account, ma ovviamente visto che al momento stiamo ai minimi anche con la redazione stiamo parlando di una o due persone che sporadicamente lo fanno, non di un community manager dedicato). Domanda classica: quanto costa e/o chi se la può sentire di fare questo e in cambio di che? (non essendo quotati non possimo proporre azioni come può fare Twitter per attirare telenti, per dire…).

      Però sì, concordo pienamente: mi serve un piano di comunicazione (ah, se sapessi fare tutto… ;-) ), chi mi aiuta?

      PS: ok… WP conquista posizioni.. tra l’altro lo utilizzo per altri progetti e/o clienti (Fanpage.it per dire) quindi non ci sarebbero troppissimi problemi a usarlo (sviluppare un intero sito è altro discorso però)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      Finiamo il palleggio, domani apri una discussione sulla comunicazione e chiediamo a Kublai una mano, no? ;-) Una volta deciso, saprai cosa ti serve e da lì è più facile capire a chi chiedere e quanto costa.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      allright, passo a successive domande… vado a fondo campo a battere, aspettate please ;-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Riassuntino, siamo a: rifai il sito, evidenzia la presenza sui social, cura di più la comunicazione. Ok, andiamo avanti…

      Secondo voi vita la crisi del settore editoriale (tutto: la carta sta morendo, il web sta soffrendo come un cane, la tv boccheggia) a sua volta figlia sia di una rivoluzione tecnologica sia di una crisi economica domestica che andrà avanti temo per alcuni altri anni (3, 5, 10… chissà. Certo non 3-6 mesi…): quali fonti di ricavo si possono pensare per affiancare la raccolta pubblicitaria, che tra l’altro sta vedendo un continuo calo dei CPM e/o un impoverimento delle “code lunghe” anche perchè la “gggente” sta più sui social (FB, Twitter etc) che sui siti veri e propri? Anche detto: basta/occorre aggiornare il sito, dotarlo di qualche cosa in più di altri concorrenti, o è il concetto stesso di web-attrarverso-i-siti che sta morendo/mutando?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      Tranne pochi esempi, il settore non paga (segui/conosci il blog di Santoro? Forse te l’ho già linkata, ma questa è parecchio interessante, anche nei commenti!). Io credo che paghino di più le attività collaterali che puoi costruire attorno al sito, che il sito stesso. Il primo esempio che mi viene in mente è la vendita (su Amazon o qualsiasi piattaforma ti piaccia) di ebook con contenuti tratti dal sito..

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      intendi: affiliandoti ad Amazon o altri e trattenendo una percentuale di quanto fai incassare loro, o: creare ebook coi contenuti del sito per poi provare a rivenderli? O altro ancora? E, ancora una volta, con le competenze attuali (io, un webmaster “a progetto” e alcuni redattori online) o dotandomi di una struttura tecnica/commerciale ad hoc, nel caso?

      P.S. No, non avevo letto ancora il pazzo su Il Giornalaio e sì, è decisamente interessante… anche se sembra proporre soluzioni applicabili (solo?) in America più che in Italia. E quindi il problema tornerebbe al: avete pensato se e come agganciare lettori/utenti esteri? E la mia risposta sarebbe: “eh, magari…” Cmq grazie mille per la segnalazione! :-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Prima di augurarvi buona pausa pranzo (per voi che la fate, o fortunati), un ultimo palleggio (siete liberi di rispondere nel pomeriggio, con calma…): visto anche l’andamento non proprio brillante delle vendite di contenuti editoriali anche da parte delle maggiori testate italiane e l’incertezza sui tempi di sviluppo del progetto di edicola digitale di cui si parla da anni (vedi questo articolo di Santoro) il modello di fruizione/distribuzione dei contenuti di Mondivirtuali.it dovrà secondo voi:

      a) essere sempre più “mobile”,dunque pensato per devices come smartphone e tablet (il che comporta non solo ridisegnare il sito ma anche ripensare i contenuti, probabilmente)

      b) prevedere lo sviluppo di una app per l’acquisto/scarico di singoli contenuti “premium”, (il che comporta riuscire a “targettizzare” bene gli utenti per offrire loro ciò che possono essere disposti ad acquistare e dotarsi si un sistema di micropagamenti, tra l’altro)

      c) è del tutto indifferente perchè stiamo parlando di una nicchia talmente ridotta che non val la pena di perdere tempo attenzioni e soldi in queste “sofisticherie”, se prima non si sviluppa abbastanza traffico e/o una community degna di tal nome (10 mila iscritti? 20 mila? 50 mila? Dite voi…)

      Buon appetito… vi attendo

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      Io sono per la sperimentazione folle, perché se c’è una cosa che il web insegna è che difficilmente c’è un modello unico che funzioni per tutti. Quindi: vendita diretta di ebook se la struttura che ti serve (delivery, paywall, ecc.) non ti costa (tempo/denaro) eccessivamente, altrimenti ti appoggi ad Amazon, ilmiolibro, Lulu, quello che preferisci. E lo fai con le competenze attuali: trasformare da post a ebook “tecnicamente” è semplice, editorialmente richiede (ma che te lo dico a fare?) probabilmente di riaggiustare qualche contenuto, ma il costo dovrebbe essere basso a seconda del tema e del materiale che hai già a disposizione. 

      Su come agganciare utenti esteri la risposta più semplice (ma non per questo scontata) è spingendo di più i contenuti in inglese. Se la concorrenza in quella lingua non è eccessiva, io valuterei di iniziare a ribaltare il rapporto lingua/contenuti, scrivendo e pubblicando preminentemente in inglese e arrivando dopo/meno in italiano.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      concordo… debbo capire i costi e i ricavi possibili delle due alternative (make/buy) ma è così, si può/deve fare…

      sulla lingua inglese beh: o mi doto di redattori madrelingua (“we are hiring”…) dovrei fare un piccolo sforzo io visto che di solito le traduzioni sono “in house” per comprimere i costi (altrimenti se già non ho ricavi e pago pure una sfilza di collaboratori tra cui un/una traduttrice, “ciao core”…). Il fatto è che essendo io un madrelingua italiano, mi viene naturale scrivere in italiano e solo dopo tradurre i contenuti. Ma si può fare, certamente… ottimo :-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      a non esclude b!

      Io partirei da a, che ha un costo più contenuto almeno sulla parte tecnica, anche perché stai pensando di rifare il sito, no? :-p 

      I contenuti li vedrei insieme al piano sulla comunicazione, facendolo diventare un piano editoriale completo.

      Poi se funziona o se hai qualche soldino da investire e vuoi tentare un’altra ulteriore strada, puoi considerare b.

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      ti adoro quando sei così chiara.. una dote rara nei consulenti, usually… ;-)

      (and, btw, the best is that c) seems excluded.. sounds gooooood!)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      Le supercazzole costano carissime, cosa credi? :-D

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      ok dunque:

      1) rifare il sito (ho capito…)

      2) riferlo su WP possibilmente

      3) rifarlo mobile-friendly

      4) metterci più video e/o testi più brevi (questo lo dico io perchè lo penso da tempo…) e in inglese ancor prima che in italiano (se po’ fa’)…

      Now, the problem is: chi fa che cosa? Io so scrivere testi in italiano e inglese, so gestire piattaforme come WP o altre, ma non sono un tecnico, amo la grafica ma non sono un grafico nè un designer, apprezzo i video ma non sono un machinimista, rischio di perdere troppo tempo a fare il “one man show” sui social e in fase di produzione e in fase di animazione della community. So long… a naso direi servano:

      - un webmaster (per il sito)

      - un grafico (per il sito, per i loghi, per coordinare la presenza sui vari social)

      - uno o più contributor in lingua inglese (oltre a quelli in italiano i cui contenuti andranno prioritariamente tradotti)

      - se resta voglia/tempo/soldi mi sarebbe tanto utile una o più persone con cui pensare a iniziative promozionali/commerciali/comunicative (contest, creazione ebook e/o raccolte di immagini digitali tratte dai mondi virtuali etc)

      Domanda: ho dimenticato qualcosa/qualcuno? Domanda bis: mi aiutate a cercarli in modo da non dover cacciar fuori quei 10-50 mila euro “a babbo morto” ancor prima di partire a vedere un euro di ricavi? (Domanda tris: ricavi, ricavi, ricavi.. parliamone… ;-))

      P.S. non è l’ultima domanda, vi avviso.. non ci sperate, ne ho almeno un’altra in serbo (ma la gioco per il match point)…

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      I know… e conosco pure la storiella della mongolfiera, ma non divaghiamo :D

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alfredo
      Alfredo
      Keymaster

      Mi sembra che queste risorse in prima istanza potrebbero bastare. A questo punto però hai due scelte: i) coinvolgi altre persone/partner; ii) acquisisci servizi sul mercato. Considerato che la seconda ipotesi è da scartare, l’unico modo per investire su mondivirturali è quello di ricorrere ad altre persone che ne condividano finalità e business. Potresti ricorrere al bacino dei tue conoscenti o attivare una sorta di call per “reclutare”.

      Sui ricavi tu che analisi hai fatto? Hai individuato qualcuno interessato ad usare lo strumento per promuovere attività/eventi/servizi? Se si, quanto è disposto a spendere?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Propenderei pure io per la prima ipotesi, ma coinvolgere persone per il momento (dopo il periodo 2007-2009 in cui erano le persone a coinvolgere me/noi, in pieno “hype mediatico” di Second Life, ormai morto e defunto) si è rivelato più difficile del previsto. In sintesi:

      - posso coinvolgere un service editoriale di cui sono tra i soci, ma debbo giustificarne l’impegno/il costo portando dei ricavi altrimenti “accà nisciuno è fesso…”

      - posso fare delle “call to action” ma avrei bisogno di aiuti e lumi su come farle efficacemente, perchè o sono io che non so farle o non mi rivolgo all’audience potenziale corretta…

      - posso iniziare a fare dei contest su alcuni elementi “di contorno” (che so la grafica.. loghi, immagini inserie nei gruppi, corporate image/coordinamento dell’immagine sui vari social.. ho pensato a cose così) e però sempre resta da affrontare il problema della “ciccia” (redesign del sito, sviluppo app, attiviatà di SEO, attività commerciale per incrementare/fare raccolta etc)

      Ricavi: punto dolente o non saremmo qui, inutile girarci attorno… sì, si può raccogliere pubblicità all’interno delle varie piattaforme (specie in SL), come fa, ad esempio, Moolto (che però è una community e fa molta attività dentro Second Life prima e più che sul web) e potremmo rivolgerci a una serie di soggetti (sostanzialmente content creator) che da tempo hanno sviluppato un business “interno” alle varie piattaforme.

      La vedo più difficile riuscire, al momento, a coinvolgere aziende esterne (i classici big spender come Unilever o Eni o UniCredit non hanno interesse perchè troppo di nicchia, forse si può pensare a società di software e/o videogame, da EA a Ubisoft fino a Oracle o Sap… chissà) ma anche lì ci si può provare. Il punto è sempre che se provo a farlo solo io faccio il “tuttologo” e dovrei avere altre 12 ore al giorno per starci dietro oltre alle 24 che già mediamente occupo per creare contenuti a pagamento (e per mangiare e dormire e vedere mia moglie e mio figlio nei ritagli di tempo).

      Ergo sì, mi serve un robusto rafforzamento dello staff e/o delle partnership che però senza ricavi… Idee al riguardo? ;-)

      Aggiungo un veloce PS: in questi anni ho visto gente raccogliere un po’ di soldi in SL o altre piattaforme (es IMVU) realizzando contenuti e servizi per gli utenti di tali piattaforme. Non è il mio caso perchè ritengo molto dispersivo cercare ora (nel 2007 era diverso ma noi viviamo nel 2013) di imporre un nuovo “marchio virtuale” a prescindere dal settore “merceologico”; inoltre si rischia di rivolgersi a un bacino potenziale che tendenzialmente va a calare col trascorrere degli anni per fenomeni di maturità delle singole piattaforme (anche se SL è stabile a dieci anni dalla nascita, con ancora circa un milione di utenti attivi in tutto il mondo), mentre ho sempre pensato che sfruttare il web avrebbe dato la possibilità di “aprirsi” a tutto il miliardo e passa di navigatori al mondo… e un miliardo di potenziali utenti/lettori/clienti è meglio che 1 milione… o no?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      Mah. Le nicchie sono sempre un mercato interessante: nel mainstream rischi di perderti e non far sentire la tua voce e allora è anche un po’ inutile mettersi lì. Un po’ come andare allo stadio e pensare di farsi sentire da tutti i presenti parlando a voce normale e senza microfono o megafono!!

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      E io son ben d’accordo.. ma c’è nicchia e nicchia, secondo quanto dice il buon Santoro che mi hai citato prima. Il problema dannato dei mondi virtuali è che interessano nicchie di utenti che non sembrano (più) accumunate dall’usare una tecnologia e che si dividono ulteriormente al loro interno in base agli interessi (c’è chi ama la grafica, chi il fashion, chi i giochi di ruolo…).

      In più io vorrei parlare non solo di SL e dintorni (appunto perchè ormai non fa più presa parlare di “SL in quanto SL”…), ma proporre un progetto in grado di parlare dei mondi virtuali ma anche fantastici (dal Signore degli Anelli al Dottor Who per intenderci), così da rafforzare l’aspetto “vendita contenuti” a cui accennavi stamane (credo che sviluppando buone sezioni dedicate, che so, a libri e film che parlano di mondi virtuali/fantastici si possano poi vendere meglio ebook sull’argomento…). Non so, sono un po’ in bilico su questo aspetto, in effetti non riesco a capire se e quanto è “lunga” la coda del mercato (dei mercati)  :-/

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Alfredo
      Alfredo
      Keymaster

      Abbiamo tirato fuori due ipotesi di rientri: pubblicità e servizi per gli utenti.

       A questo punto, visto anche il livello di approfondimento del progetto, ti consiglierei di fare dei test. In altre parole, prepara un format per la pubblicità e proponilo a dei soggetti  che conosci. Pensa ad un prezzo del servizio e prova a veicolarlo.

      Cosa simile per gli utenti. Che sò sviluppa un set di servizi semplici (ispirati ad altre piattaforme) e vedi se trovi qualcuno propenso ad acquistarne uno.

      Mi sembra abbastanza inutile fare ipotesi di rientri basate su assunti e stime. Prova, invece, a vendere qualcosa e vediamo cosa ne esce. Farei un test di un paio di mesi e poi decidi.

      Sulla base della domanda potresti rivedere la piattaforma e reindirizzarla meglio seguendo i consigli di Paola e Frieda.

      Il risultato finale di questo lavoro potrebbe esserti utile per capire cosa fare.

      Io per oggi lascio il campo….

      a presto

      alfredo

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Voglio graziarvi e tagliar corto altrimenti vi impegno ancora tutto il pomeriggio e rischia di non bastare… quali altri fonti suggerireste di cercare per sostenere il progetto, al di là della raccolta pubblicitarie e/o vendita dei contenuti? Crowdfunding? Sponsorizzazioni? Donazioni? Venture capital (seed financing)?

      Non ho mai fatto molto conto su queste possibilità perchè ritenevo prioritario definire bene il progetto per renderlo economicamente sostenibile, ma nel caso esistano fondi per introdurre almeno le innovazioni suggerite (rifacimento sito e grafica, riprogettazione per renderlo più “mobile friendly”, attività di SEO e/o sviluppo app dedicate…) sono tutto orecchi.

      Altrimenti la domanda finale è una sola: chi si offre di aiutarmi a stendere il piano editoriale e cercare staff e partner per far decollare il tutto, che da solo proprio non vado oltre un certo livello (anche detto: posso andare come un treno ma pure io ho dei limiti fisici oltre i quali vado solo a sbattere…). Thanks

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Allright… grazie del palleggio, buona giornata ancora! :-)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Maria
      Maria
      Keymaster

      Ciao Luca

      entro timidamente e in punta di piedi nella discussione per sottoporre alla tua attenzione un settore che dei mondi virtuali sta esplorando e sfruttando le potenzialità negli ultimi anni sempre in crescendo e cioè il settore della formazione, formazione superiore, formazione degli adulti, formazione tecnico specialistica, laboratori interattivi e via dicendo. Probabilmente considerando le potenzialità delle piattaforma virtuali in questo settore potresti ampliare significativamente 1. il bacino di lettori e 2. il numero di aziende e organizzazioni che possono essere interessati ad una presenza su mondivirtuali.it o a pubblicare contenuti anche in inglese. Te ne lascio un esempio a questo link . Forse questo è il bacino di utenti/sponsor/contributors più interessante in questa fase. 

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Sì è un bacino interessante che abbiamo osservato da un po’… anche se la formazione è proprio un campo molto distante dal nostro per cui non ho contatti con quel settore se non indirettamente (tramite formatori che conosco, come Giovanni Dalla Bona, alias Imparafacile Runo). Ma vale la pena di considerarlo sicuramente sì

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Frieda
      Frieda
      Partecipante

      ci sono troppe cose sul tavolo per darti una risposta sicura. dovresti prima ridisegnare MV sulla carta e poi vagliare questa parte.

      il crowdfunding è un’idea buona, ma richiede di pensare un piccolo progetto dedicato. le donazioni sì, ma credo funzionino meglio se sei una associazione senza scopo di lucro..

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      proverò a ripensare una “alfa release” come dice una certa amica mia allora.. e poi a fare qualche esperimento e due calcoli… (sempre gradita una mano dagli amici di Kublai in qualunque fase del processo, specie stendimento piano editoriale e/o reclutamento competenze e partner eh…)

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Luca
      Luca
      Partecipante

      Prima promessa mantenuta, un canale su Youtube: http://www.youtube.com/channel/UCWGLqXvtB-pCGuhUaPKewiQ/

      Ovviamente per ora è solo una scatola vuota da riempire… datemi qualche minuto nella notte e forse riesco a fare prima io che a mettersi daccordo al Congresso Usa su budget e innalzamento del tetto al debito pubblico… ;-)

    Devi essere loggato per rispondere a questa discussione.