Ripartiamo?

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      Alfredo
      Partecipante

      Ciao Walter,
      mi permetto di aprire una nuova discussione, un piccolo spazio in cui far “ripartire” Crossmed, visto che i commenti sono oramai un pò datati.
      Il primo spunto che vorrei dare è proprio DA DOVE RIPARTIRE???
      Mi spiego meglio. Vorrei capire se l’idea progettuale da te brevemente presentata quasi tre mesi fa sia ancora “valida” o se, diversamente si sia modificata per il sopraggiungere di elementi nuovi, o chissà, anche in virtù della tua ben più strutturata partecipazione a Kublai.

      Senza voler mettere troppa carne al fuoco sarei anche curioso di sapere se ti/vi siete immaginati, partendo anche dal bel commento di Tito di qualche mese fa, una possibile ipotesi di lavoro, nel cui solco iniziare a ragionare per poter meglio definire l’idea progettuale.

      Infine, per meglio comprendere l’humus su cui il progetto si andrebbe ad inserire, per capire perchè CrossMed si debba fare proprio li e non altrove, mi piacerebbe sapere qualcosa circa la “percezione dei luoghi” che i diversi attori che insistono sul territorio hanno rispetto all’isola da te indicata (periferia degradata, luogo simbolo della città, patrimonio deturpato etc etc).
      Grazie
      Alfredo

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      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Alfredo,
      Ho incontrato in questi ultimi 2-3 mesi, circa 10 associazioni di Taranto e provincia, tra i soggetti più attivi e ricettivi, ho partecipato a diversi incontri di Area Vasta, dove sono diventato un’interlocutore dei progettisti per quanto riguarda le politiche sulla creatività, ho cercato appunto di osservare, capire, elaborare, tanti processi che davvero mi era difficile comunicarli tutti in un progetto come CrossMed.

      - Ho inoltre preso contatti con le possibile aziende (o referenti del marketing) che potrebbero aiutare CrossMed ad attuarsi, è davvero un puzzle complesso e variegato, ora sono in una fase in cui vorrei coinvolgere altri per portare avanti il progetto, io non ho volutamente voluto avanzare perchè rischierebbe di essere tutto frutto dei miei sogni, o visioni, invece vorrei che diventasse esigenza condivisa come di fatto lo sta diventando.

      - Taranto ieri ha ottenuto l’entrata nella ZFU (città vecchia e porto per l’esattezza) , inoltre ci sono partner come mediatecamatera che hanno espressamente dichiarato la loro voglia di essere partecipi di un progetto di carattere internazionale crossmediale, per cui si sta delineando la squadra corposa dei partner (oltre che Recidivi).

      - Sto avviando i preparativi per un Barcamp urbano, il T(s)ar(l)entumCamp in cui tra i vari argomenti ci sia anche CrossMed apunto e come debba strutturarsi il comitato di gestione (comitato, fondazione, ecc).

      - Sempre in città vecchia rientra un progetto denominato Cantiere Maggese che allegherò a breve nei diari insieme alla forma strutturata di CrossMed, che rappresenta il naturale luogo logistico dove CrossMed dovrà maturare e elaborarsi, oltre che essere un laboratorio di idee, progetti, incubatore di associazioni utile a sviluppare il territorio e la città vecchia, e quì mi collego al progetto Inkata.

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    • Ciao Walter,
      mi inserisco anche io nella discussione per scambiare con te alcune riflessioni su CROSSMED anche alla luce dell’importante aggiornamento che facevi:

      Il coinvolgimento del territorio:
      Come pensi possa essere attuato?parlavi di molti soggetti che già hanno mostrato interesse e sensibilità rispetto all’idea? Per cosa dovrebbero essere tenuti dentro? Come coinvolgerli? Dall’inizio o in fasi diverse?In particolare, mi interesserebbe capire la PA che sensibilità mostra di avere rispetto alle questioni che tu richiami e se ha avviato/sostenuto in passato azioni tese a valorizzare quei luoghi nella direzione da te indicata. E ancora, il possibile ruolo che potrebbe essere svolto dalle multinazionali lo trovo interessante e importante; potrebbe essere un segnale che si dà al territorio molto forte. Sarebbe un risultato davvero rilevante se soggetti ritenuti dalla collettività locale “sfruttatori” e responsabili di danni ambientali e sociali iniziassero a pensare al territorio in maniera diversa e sostenessero iniziative di sviluppo locale e di crescita sociale e culturale (un po’ come sta da poco succedendo in Val d’Agri con le compagnie petrolifere).
      Forse questi aspetti potrebbero essere tenuti in debito conto nel processo di maturazione del progetto e se ti va li possaimo affrontare insieme.
      Infine, ti pongo alcune domande specifiche su elementi a me non molto chiari:

      Mediateca
      è un elemento essenziale del progetto nel senso che i suoi prodotti rappresentano uno degli input di CROSSMED oppure ha una vita e storia indipendente dal progetto?

      Attività
      Ci sono riflessioni su come dovrebbero essere realizzate e da chi? Sono previste anche alcune attività o percorsi permanenti (da svolgere magari lungo l’arco dell’anno)?

      I tematismi
      sono definiti o in fase di elaborazione? Vengono fuori da esigenze collettive o sensibilità diffuse a livello locale o da altra analisi?Grazie

      A presto Nunzio

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      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Nunzio, ti ringrazio delle domande pertinenti e acute che mi permettono di focalizzare meglio e illustrare meglio il progetto ancora in fase di progettazione partecipata.

      Come premessa ti dico che ribalterei la conseguenzialità tra le tue domande e il perchè di CrossMed, cioè non devono considerarsi le tue domande come conseguenza della proposta di CrossMed, ma il contrario…ovvero mi sono fatto esattamente le tue stesse domande e ho avuto in maniera intuitiva, l’intuizione di CrossMed. E’ come se quelle domande fossero un blocco di marmo e io ci vedo dentro la statua già scolpita (CrossMed), quello che serve è definire giustamente i vari tasselli.

      Come pensi possa essere attuato?parlavi di molti soggetti che già hanno mostrato interesse e sensibilità rispetto all’idea? Per cosa dovrebbero essere tenuti dentro? Come coinvolgerli? Dall’inizio o in fasi diverse?

      Il mio obiettivo è di individuare una strategia win-win che coinvolga i soggetti locali (artisti e associazioni culturali), individuando un obiettivo di ampio profilo e respiro, che permetta a tutti i soggetti del territorio di acquisire il know how per realizzare eventi artistici e festival ben strutturati, oltre a ottenere una certa visibilità e se possibile remunerazione che permetta di autofinanziare progetti propri più specifici, oltre che autosostenersi.

      - In particolare, mi interesserebbe capire la PA che sensibilità mostra di avere rispetto alle questioni che tu richiami e se ha avviato/sostenuto in passato azioni tese a valorizzare quei luoghi nella direzione da te indicata?
      In passato la PA ha manifestato poco interesse ad attività culturali finanziandole con poche risorse e male; l’intento è quello di far risultare un evento del genere strategico al territorio, una vera e propria operazione di marketing territoriale di ampio respiro, legata all’appetibilità e strategicità del porto di Taranto (cosa che è auspicata dalla PA e sollecitata dagli stessi investor e stakeholders del porto).

      - Il petrolio della Val d’Agri, viene raffinato a Taranto, e l’Eni continua a inquinare imperterrita, finanziando però il Festival del Cinema di Roma e Venezia, ci sono diversi soggetti interessati a impegnarsi come operatori concorrenziali a Eni, per cui se non si impegnano faremo in modo di coinvolgerli (Sorgenia, LNG, British Gas ad esempio) hanno interesse a investire nel territorio, per cui se per alcuni operatori la molla sarebbe la visilibilità internazionale e un segnale di nuovo indirizzamento dei rapporti con il territorio, con altri (concorrenziali) il messaggio sarebbe “vedete? loro continuano a non interessarsi al territorio, mentre noi si!”.

      - La mediateca in effetti ha un input parallelo a CrossMed, in ogni caso è necessaria e comunque prevista dai costituendi laboratorio urbani “Cantiere Maggese”, in allegato metterò un file pdf per questo.

      - Attività:Guarda Nunzio, CrossMed non deve nascere da una mia visione o da un mio “sogno”, ma deve essere davvero un percorso condiviso, deve essere davvero la risposta a quelle che erano le tue domande iniziali, che poi sono anche le mie domande, che poi sono le domande a cui cerca risposta un territorio intero; per cui il mio maggiore sforzo è quello ora di coinvolgere un sacco di organizzazioni e soggetti in un percorso di progettazione partecipata (a scapito di un progetto che avanza poco nella stesura), volutamente, perchè non voglio forzare la mano e farlo condividere, ma farlo partecipare.
      Sicuramente da un immenente Barcamp dovrà sorgere un primo comitato artistico e scientifico, (insieme a Recidivi e altre associazioni, enti, ) che crei la struttura organizzativa delle varie attività.

      - CI saranno percorsi da svolgere durante l’anno? Certamente l’organizzazione della selezione delle opere prime degli artisti del territorio e la scelta degli artisti internazionali per il contest dei videoallestimenti è un’iniziativa che deve durare tutto l’anno, proprio per dare massimo risalto all’evento che non si esaurisce in un giorno ma è bensì continuativo e partecipato. Proprio perchè il sito dell’organizzazione deve dare massima visibilità ai luoghi, alle sue caratteristiche, il mare, il porto, le strutture industriali, la città vecchia.
      Sarebbe auspicabile inoltre poter realizzare una mostra permanente e aggiorata, dei plastici in piccolo dei videoallestimenti che i vari artisti nel corso degli anni hanno realizzato con il museo.

      - I tematismi: conseguentemente non ci sono percorsi tematici già stabiliti, quelli che ho elencati sono quasi universalmente accettati e riconosciuti, le 4 città di Taranto ( Militare, Civile e Storica, Industriale, Portuale) 4 città che fino ad oggi non si sono incontrate, o si sono odiate, o si sono sovrapposte, calpestate…credo che il goal sarebbe creare un evento che armonizzasse le 4 città in una sola.
      -

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    • Ciao Walter, ti ringrazio innanzitutto per le risposte chiare che mi dai e che mi consentono di avere una migliore comprensione di ciò che stai (state) portando avanti. Sincreamente ti dico che mi sento + “tranquillo” rispetto al percorso che stai facendo perchè è + chiaro nella mia testa e perchè speravo di ricevere proprio le risposte che ho ricevuto.
      Buon lavoro intanto poi ci incontriamo domani sera su SL
      A presto Nunzio

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