[Francesco CARLUCCIMembro]

Si è certi che la mobilità delle persone sia sempre un valore?

[Walter GiacovelliPartecipante]

La mobilità intanto è sempre un costo, per cui è un valore dal punto di vista di chi eroga i servizi relativi alla mobilità.
La mobilità è una necessità fisiologica di una società dalle dinamiche complesse come quella attuale, il modello non è pertanto solo una mobilità integrata e sostenibile, ma l’eliminazione ove possibile di processi di mobilità inutili o sostituibili, da telelavoro, da conferenze virtuali e da altro nel dominio dell’ubiquità.

L’ubiquità è certamente un valore, la mobilità che ne è una delle sue possibili realizzazioni è un valore quando i benefici che apporta a realizzarla siano superiori agli eventuali svantaggi (spreco energetico, inquinamento, tempo perso).

[Francesco CARLUCCIMembro]

Sul fatto che la produzione di servizi per la mobilità abbia un valore economico per chi li eroga e, al tempo stesso, per chi ne fruisce, non ci sono dubbi. Però quando la mobilità è una necessità fisiologica la tecnologia fornisce un surrogato per chi non può esercitare la mobilità volontaria. Diverso, ritengo, è quando la mobilità è patologica: frutto,cioè, di uno sviluppo, urbanistico e territoriale in genere, distorto dagli interessi della speculazione fondiaria e finanziaria che dettano modi e tempi alla politica e determinano quella che, considero, è una mobilità forzata. L’ubiquità è certamente un valore, peccato non essere una prerogativa dei comuni mortali. Noi certamente, con la tecnologia, ne viviamo un surrogato che, comunque, ha una sua importanza.

[Autore]

Articolo