Destinatari del progetto (in Liguria)

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  • Destinatari del progetto (in Liguria)
  • Iniziato da Enrico Alletto Avatar di Enrico

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    • Gruppi di acquisto solidali
      Piccoli produttori locali
      Ricercatori
      Associazioni
      Artigiani
      Eco alberghi
      Enti locali
      Aziende produttrici di tecnologia e impianti ad alta efficienza energetica
      Imprese edili specializzate in bioedilizia
      Consumatori critici e consapevoli

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    • Questa parte necessita sicuramente di essere affinata.

      L’idea di Reti Glocali e’ quella, per esempio, di accorciare le filiere mettendo in comunicazione diretta produttori e consumatori, di promuovere le buone pratiche e di dare visibilita’ a quelle che gia’ esistono sul territorio.

      Dal punto di vista della comunicazione telematica sul Network non per tutti i soggetti ha senso aprirsi un blog… ma allora come fare per dare loro visibilita’?

      Avrei pensato ad una suddivisone di questo tipo:

      Sul blog
      - Gruppi di acquisto solidali
      - Ricercatori
      - Associazioni
      - Enti locali
      - Consumatori critici e consapevoli
      Nel circuito
      - Eco alberghi
      - Artigiani
      - Aziende produttrici di tecnologia e impianti ad alta efficienza energetica
      - Imprese edili specializzate in bioedilizia
      - Piccoli produttori locali

      Dove per “circuito” s’intende una “visibilita’” diretta fornita dal blog di Reti Glocali e magari una presenza “tipo banner pubblicitario” anche nei “sotto-blog” con tempi e modi ancora da definire.

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    • Ho un dubbio sulla gestione degli enti locali all’interno di retiglocali.it e visto che la prima versione ufficiale del progetto deve ancora essere pubblicata vorrei esporre il mio dubbio prima che sia pronta.

      Come è possibile vedere sul sito: retiglocali.it tra le categorie dei blog è presente anche Enti Locali.

      Ma guardando su Articoli recenti del blog ho avuto l’impressione che in quell’elenco di ultimi post i comunicati di un comune (forse) ci stonano un pò… forse …

      Pensavo che se un’ente locale sceglie (e menomale :-P) di sostenere il network tanto da entrarvi “dentro” con tutto il proprio sito web istituzionale sarebbe meglio trovargli una collocazione diversa, magari come sito indipendente (non dentro al multi-blog). tipo: sanbartolomeo.retiglocali.it anzichè retiglocali.it/sanbartolomeo

      La differenza stà, come dicevo, che nel primo caso sarebbe un sito “istituzionale” del tutto indipendente (le cui notizie potrebbero comunque essere presenti sulla nostra home tramite RSS), mentre nel secondo caso sarebbe un blog usato però come strumento istituzionale…

      In conclusione, per il Social Network multi-blog è meglio:

      sanbartolomeo.retiglocali.it
      retiglocali.it/sanbartolomeo

      … ?

      Non sò se sono riuscito ad esporre efficacemente i miei dubbi, magari riuscirò a chiarire meglio nel corso della discussione … :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Enrico, io faccio una grande fatica a capire questa cosa. Ecco perché:

      1. chi non sente il bisogno di un blog è difficile da convincere
      2. per chi lo sente il mondo è pieno di piattaforme gratuite e semplici da usare

      In nessuno dei due casi è chiaro come reti glocali riuscirebbe ad avere un ruolo. Visto come funziona Google non c’è un grande vantaggio nella prossimità geografica dei diversi blog, e non mi pare che prevediate un’attività editoriale (un giornale locale online, per esempio) per attirare navigatori da quel luog in particolare.

      Per quanto riguarda gli enti locali in particolare, credo che per molti di loro usare un blog (per di più gratuito) comporti un salto culturale non indifferente. Non capiscono “di chi è il blog su Splinder del Comune”; si innervosiscono pensando che qualcuno che non è loro ha la possibilità di accedere, modificare, eventualmente cancellare la loro roba; pongono tutta una serie di vincoli ammiistrativi e così via. Hai già trovato persone disponibili ad avventurarsi nel web sociale?

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    • non mi pare che prevediate un’attività editoriale

      In realta’ l’attivita’ editoriale e’ a piano: in particolare un giornalino scaricabile in .pdf che raccolga le info dei vari blog affinche’ non vadano perse :-)

      si innervosiscono pensando che qualcuno che non è loro ha la possibilità di accedere, modificare, eventualmente cancellare la loro roba

      Infatti questa cosa e’ da chiarire… in realta’ il Comune di San Bartolomeo al Mare sosterra’ il progetto… anche “entrando” nel Network… ma il come resta ancora un’incognita. Ecco il perche’ della mia domanda.

      Le tue osservazioni sono state molto preziose. Ci ragionero con Nuovo Ecosistema.

    • Autore
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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Enrico, per attività editoriale intendo creazione di contenuto redazionale (distinto dall’aggregazione di contenuto user-generated). L’idea è: ho le notizie locali che mi tirano traffico, a questo punto apro ai miei lettori la possibilità di diventare bloggers. Vengono da me e non da Google perché vogliono essere letti dai miei lettori, cioè dalla gente che vive in questo luogo e si interessa di notizie locali. Altrimenti perché uno che sta a Genova dovrebbe usare Reti Glocali invece di Blogger o Livejournal? Anzi, l’integrazione con Google di questi ultimi è probabilmente migliore (del resto, Blogger è proprio di Google) e quindi il blog genovese è più facile da trovare, anche per un genovese, se sta lì che se sta sul vostro network. Dovete mettere un chip per attirare utenza, in modo da contrastare la massa critica di chi offre il vostro stesso servizio.

    • Autore
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    • Grazie Alberto… il tuo input e’ veramente prezioso.
      La verita’ e’ che dovendo seguire molte cose quest’aspetto e’ stato dato per scontato.

      Qualcosa tipo:

      Reti Glocali cerca persone che amano il territorio Ligure e che condividano del tutto o in parte gli scopi del Network per far conoscere idee, esperienze,ecc.; Se pensi di essere disponibile richiedi l’apertura di un blog tematico diventandone gestore unico o di gruppo.

      Che ne pensi? (ovviamente si puo’ fare meglio) :-)

      Possiamo provare ad elaborare un testo con il vostro supporto?

    • Autore
      Articolo
    • Il testo che ho messo sul sito effettivamente e’ un po troppo scarno:
      IL NETWORK

    • Autore
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    • Sempre sulla base del tuo input, pensavo che forse le categore del blog cosi come sono… sono mal presentate:

      Categorie dei blog
      Associazioni
      Enti locali
      Produttori
      Artigiani
      Servizi alla persona
      Gruppi di acquisto

      Forse questa informazione potrebbe essere inserita nel profilo personale di ciascuno, mentre le categorie dei blog potrebbero essere “gli argomenti” veri e propri che la nostra linea editoriale ha deciso di trattare, come per esempio:

      Eco-sostenibilita’
      Gruppi di acquisto
      OpenSource
      Prodotti locali
      ecc.

      Cosi’ mi sembra piu’ appetibile …

    • Autore
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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Mmm… non credo sia questione di testo. Credo sia una questione di sostanza. Clay Shirky dice che ogni strumento collaborativo deve avere una promessa credibile, un tool e delle regole che sovrintendono all’operazione. La promessa di Kublai è: se scrivi di progetti, qualcuno leggerà e ti risponderà. Ci sono persone pagate per questo, anche se il tuo progetto non dovesse interessare a nessuno.

      Questa promessa è, per quanto ne so, unica. Puoi caricare progetti dappertutto, ma nessuno ti garantisce un feedback articolato. Inoltre è credibile: il MISE-DPS ha un interesse ovvio a portare idee progettuali al mulino delle politiche di sviluppo.

      Perché non provi a scrivere in due righe la promessa di Reti Glocali?

    • Autore
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    • Ok. capito… questo e’ gia’ piu’ difficile… ma ci provo… ci proviamo… ovviamente ci vorra’ piu’ tempo. Grazie 1000! :-)

    • Autore
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    • Ieri sera ho pensato molto alle tue osservazioni e quando ho iniziato a buttare giu’ una bozza ho ottenuto questo:

      La promessa di Reti Glocali si basa su principi di reciprocità, condivisione e trasparenza

      Reti Glocali fa parte di un progetto più ampio promosso dalla Cooperativa Imperiese Nuovo Ecosistema costruito su 2 anni di contatti instaurati sul territorio Ligure, cultura e diffusione di principi di eco-sostenibilità ed innovazione sociale e sostenuto da alcuni enti locali tra cui il Comune di San Bartolomeo al Mare.

      Perchè registrarsi? In questo modo potrai contribuire alla costruzione di una comunità fatta di individui che scelgono autonomamente di cooperare e di unirsi.

      Compilando il tuo profilo personale potrai farti conoscere come singola persona o come referente di un’associazione, di un gruppo di acquisto, di un ente locale, ecc.

      Una volta registrato potrai scambiare informazioni utili, rimanere aggiornato su argomenti di tuo interesse, conoscere i produttori locali, scegliere se fornirti direttamente da loro e molto altro, oppure potrai aprire un blog tematico su un argomento di tuo interesse e condividere con l’intera comunità le tue informazioni.

      Gli articoli saranno in seguito raccolti e pubblicati su un giornalino scaricabile in formato .pdf, e distribuiti anche tramite i nostri contatti sul territorio con i nomi ed i riferimenti degli autori stessi (previo consenso dei medesimi)

      Registrarsi significa anche scegliere se ricevere la newsletter con gli ultimi aggiornamenti sulle tematiche trattate.

      Perchè Reti? Le reti (sociali) sono gruppi di persone connesse tra loro da legami di varia natura. Instaurare reti di relazioni sul territorio usando il web vuol puo’ voler dire produrre conoscenza, idee e scambi, motivazioni.

      Perchè Glocali? Il termine “globalizzazione” è ritenuto equivoco e contraddittorio, per tale motivo il sociologo Zygmunt Bauman ha voluto introdurre “glocalizzazione”, senza volervi trovare un senso politico di opposizione alla globalizzazione.
      Il globale ed il locale possono essere visti i due lati della stessa medaglia. (Wikipedia)

      Buone pratiche e nuove collaborazioni
      Reti Glocali nasce per aggregare persone e realtà che condividono gli stessi interessi sul territorio Ligure e dintorni: sostenibilità, partecipazione, trasparenza, opensource, ecologia, descrescita, raccolta differenziata, gruppi di acquisto, microproduzione energetica ed efficienza energetica, qualità alimentare, coltivazioni agricole biologiche e biodinamiche, ristrutturazioni edili a risparmio energetico, salute, stili di vita, crescita personale, solidarietà, monete locali, filiere corte, mobilità, educazione civica e diritti della persona.

      La tua pagina personale subito
      In questa pagina potrai aggiornare le tue competenze, idee, iniziative. Potrai condividere la tua esperienza personale e/o professionale con altri utenti. E gli altri utenti faranno altrettanto.

      Visibilità e rintracciabilità
      Idee, progetti, iniziative, buone pratiche, segnalazioni e molto altro potranno trovare subito visibilità grazie alla tua pagina personale e potranno essere facilmente rintracciate da altri utenti tramite la funzionalità di ricerca messe a disposizione dal Network.

      Pubblicare contenuti tramite blog
      E’ possibile pubblicare contenuti sugli argomenti promossi da Reti Glocali di cui si e’ informati o su cui si ha una particolare esperienza/competenza. Se pensi di essere disponibile richiedi gratuitamente l’apertura di un blog tematico diventandone gestore unico o di gruppo.

      Creare o aderire ad un gruppo
      La possibilità di creare gruppi nasce per dare la possibilità di condividere/far conoscere nuove idee e per trovare persone che hanno mezzi e voglia di realizzarli. (associazioni, gruppi di acquisto, comitati, cooperative, ecc.)

      Iniziative, tesi di laurea, nuove idee, campagne di sensibilizzazione
      Tutto il materiale utile alla valorizzazione e promozione di un nuovo modello di sviluppo potrà trovare un posto di rilievo su Reti Glocali.

      Sempre in evoluzione
      L’aspetto e le iniziative presenti oggi su Reti Glocali non sono “statiche”, ma seguono un’evoluzione che tiene conto della cultura regionale in cui si sviluppa e dei contributi che i singoli membri della comunità vorranno apportare.

      Interazione garantita
      Il Network e’ strutturato in modo tale da garantire sempre un’interazione con i propri utenti sia tramite aiuto/supporto/orientamento da parte del coordinamento interno, sia da parte di altri membri che condividono interessi simili e/o complementari.

      Orientamento al territorio e Glocalizzazione
      Il forte orientamento al territorio, al contrario di altri Social Network, è una delle caratteristiche principali che rende Reti Glocali veramente GLOCAL, cioè locale nell’approccio, nei contenuti, negli appuntamenti sul territorio, nel rapporto produttori/enti locali/consumatori, ma globale nella diffusione e nella raccolta delle informazioni e delle relazioni.

      In conclusione. Più sono numerose le persone che partecipano ad un nuovo sistema eco-sostenibile più il sistema avrà possibilità di diffondersi in modo rapido e capillare creando un meccanismo che si autoalimenta, indipendentemente dalla scintilla che l’ha generato, informando di se la cultura ed il benessere delle persone.

    • Autore
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    • Alla faccia delle due righe… :)
      Wow, questa cosa che hai scritto è un ottimo riassunto di tutte le tue idee (e ti verrà buono, magari come abstract del doc di progetto) ma, se non ho preso un granchio cosmico, non è esattamente quello che Alberto si aspettava. Poco male ovviamente, riproviamo mettendo a fuoco queste tre cose:

      1. Nel caso io non abbia ancora un blog, ma desideri averlo, puoi convincermi a scrivere su Reti Glocali se mi assicuri visibilità rispetto ai lettori che mi interessano. Altrimenti vado nei luoghi convenzionali… E vince Google

      2. Nel caso io abbia già un blog, perdi+ con un buon numero di lettori iperattivi che lasciano tanti commenti e mi danno tanta soddisfazione, non c’è storia: mi convinci a migrare su Reti Glocali (o almeno a fare del copiaincolla/linkaggio) se mi offri lettori extra, e per giunta di qualità (cioè persone che possono darmi altro valore aggiunto: alleanze, idee, … dipende un po’ anche dai miei scopi, quindi dai “destinatari”). Altrimenti, resto dove sono ed evito lo sbattimento.

      3. Nel caso io abbia già un blog/sito dove raccontare le mie cose, che però non si fila nessuno o quasi, probabilmente ti corro incontro a braccia aperte nella speranza che qualcuno mi spieghi come farmi ascoltare dal mondo…

      Il problema di fondo, mi sembra, è che Reti Glocali è appena nato, quindi ha pochi membri, contenuti e lettori: offre ancora poco in termini di visibilità e relazioni, quindi difficilmente può attirare gente senza una spintarella. Tutto normale, ovviamente, ma vista la natura del tuo progetto (che aggrega e stimola interazioni tra chi produce contenuti editoriali e, aggiungo, trasformazioni nel mondo reale) è fondamentale superare in fretta questa fase critica. Secondo me non si tratta di trovare uno slogan (le “tre righe”, che servono piuttosto a noi tutti per chiarirci le idee): il problema è portare persone che conosci (o che puoi cercare) sulla tua piattaforma. Quando Reti Glocali comincerà a funzionare grazie a questi tuoi “alleati” secondo me inizierà ad attirare anche tanti sconosciuti bloggers con il pallino per la sostenibilità, la cooperazione e la cultura locale. E lì sarà una festa!
      In pratica torniamo alla discussione “Coinvolgere le persone”… Sei d’accordo? Puoi anche rispondermi “ma non dire cazzate!”, mica mi offendo, ok? A presto

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    • In pratica torniamo alla discussione “Coinvolgere le persone”… Sei d’accordo? Puoi anche rispondermi “ma non dire cazzate!”, mica mi offendo, ok? A presto

      Sono daccordo e non ti direi mai che “dici cazzate” !!! :-)

      Quando Alberto scrive:Clay Shirky dice che ogni strumento collaborativo deve avere una promessa credibile, un tool e delle regole che sovrintendono all’operazione.

      mi trova perfettamente d’accordo… e’ ovvio che non posso pretendere che si legga il mio blog come io leggo i vostri (decisamente ricchi di spunti interessanti), ma un’idea dell’uso della rete molto simile a quella descritta da Shirky (ovviamente con parole molto piu’ rudimentali e probanilmente meno chiarificatrici) c’e’ l’ho gia’ almeno da due anni a questa parte (se non prima :-P)

      Quello che ho scritto sopra non e’ altro che il risultato di molti mesi di chiaccherate con Augusto Anselmo, presidente di Nuovo Ecosistema, che leggendo il mio blog mi ha contattato chiedendo se potevamo fare qualcosa insieme (questo succedeva circa un’annetto fa). Da allora ho iniziato a pensare come la rete, la mia esperienza sul web e le sue idee per un nuovo eco-sistema potessero conciliare… ed ecco l’idea di Reti Glocali.

      L’osservazione di Alberto mi e’ venuta molto bene semplicemente perche’ tutto quello che ci siamo sempre detti con Augusto effettivamente “non emerge” sul sito, ma da questa base posso ricavare per esempio una presentazione da pubblicare sul web e/o da usare in eventi sul territorio (sperando che arrivino al piu’ presto) cosi da avere ulteriore materiale da pubblicare sul web e che possa contribuire alla promozione del progetto. Questa e’ in breve ed alla veloce il piano per i prossimi mesi. :-)

      Tornando agli enti locali, c’e’ gia un comune che entrera’ in reti glocali (merito dei contatti di nuovo ecosistema) il problema e’ studiare un’impostazione che possa essere riutilizzabile in altre occasioni visto che con questo comune c’e’ un canale preferenziale che probabilmente con altri non ci sara’ anche se magari ci sara’ “il precedente”. Ecco su questa parte mi sento ancora un po’ “lacunoso”.

      p.s.: grazie x le tue osservazioni. Terro’ in conto tutto. :-)))

    • Autore
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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Uhm. Ha ragione Antonio, direi. Ottimo dichiarare i propri valori di community (lo fa anche Kublai, e ci teniamo molto), ma questo non dà una vera risposta alla domanda “ma perché dovrei aprire un blog su Reti Glocali e non su Splinder?”. E convincere qualcuno a mettere dentro il proprio blog tanto per partire, per vedere se si genera imitazione? Guarda, c’è giusto un blogger ligure che ti risolverebbe tutti i problemi se entrasse: si chiama Beppe Grillo. :-)

    • Autore
      Articolo
    • Perche’ Reti Glocali non mette il servizio di creazione del blog al centro del suo esistere… in centro del suo esistere e’ la creazione di un “sistema” che coinvolga produttori/enti locali/consumatori su un piano diverso…

      … vabe … mi sembra di capire che non credi in questa impostazione di uso della rete :-)

      Grazie comunque per i consigli/suggerimenti che considero in ogni caso molto preziosi.

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    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      Voorei segnalare che Nuovoecosistema alla voce “sviluppo locale sostenibile” su google è in seconda posizione.
      Gli articoli pubblicati, le nostre previsioni e le sequenze temporali degli avvenimenti accaduti dimostrando la qualità della ricerca e delle segnalazioni.
      Le Agende21 degli enti locali che dagli anni 90 avrebbero dovuto istituire forum tematici per lo sviluppo locale sostenibile sono ancora per lo più sconosciute.
      Bene in questi due anni abbiamo tessuto relazioni sul territorio per poi proporre alle stesse e ai cittadini nonchè alle imprese uno strumento simile che possa sviluppare sinergicamente quello che molte piccole amministrazioni sia piccole imprese non possono fare per mancanza di risorse sia umane che economiche.
      Il lavoro di nuovoecosistema e retiglocali è sopratutto costuire un contenitore che stimoli la creazione o l’adeguamento delle imprese impostandole su parametri di efficenza energetica, risparmio delle risorse, produzione locale.
      Il risultato del Blog non sarà quante persone lo frequenteranno, ma quando riusciremo ad avere nella rete chi saprà costruire case passive, produrre cibo locale, fare microproduzione energetica, proporre strutture alberghiere per un turismo sostenibile etc. Perchè è a queste esigenze che dobbiamo dare risposta, e allora gli utenti arriveranno per un interesse concreto e retiglocali avrà i suoi gruppi distribuiti sul territorio, cominceranno a fare da soli e avranno tutto l’interesse a condividerlo con altri.

    • Autore
      Articolo
    • Ciao Anselmo (ed Enrico),
      ovviamente nessuno qui mette in discussione la qualità, l’impegno e la reputazione di Nuovoecosistema, tutt’altro. Allo stesso modo, riconosciamo come saggi, lungimiranti e socialmente strategici gli obiettivi di Reti Glocali: “la creazione di un “sistema” che coinvolga produttori/enti locali/consumatori su un piano diverso…”. Per fortuna c’è qualcuno che pensa a queste cose, e soprattutto a come catapultarle nel mondo reale!

      Ora, siamo tutti d’accordo sul fatto che “il risultato del Blog non sarà quante persone lo frequenteranno, ma quando riusciremo ad avere nella rete chi saprà costruire case passive, etc…” e che quindi “Reti Glocali non mette il servizio di creazione del blog al centro del suo esistere…”. La questione sulla quale non ci capiamo è come raggiungere tale risultato, ma il problema è che stiamo ragionando dentro schemi mentali diversi (e ciò è cosa buona, mette alla prova le idee di tutti!!). Sono convinto che un po’ di massa critica (numero -da definire- di membri e di blog dentro Reti Glocali) sia necessaria per attirare soggetti estranei ai circuiti sociali che già frequentate come Nuovoecosistema. Allo stesso modo, credo che per cambiare il mondo (cioè mettere in relazione produttori e consumatori “su un piano diverso) sia necessario attirare anche chi non rientra in tali circuiti. Quindi:

      1) Usare Beppe Grillo come cavallo di troia potrebbe essere una tattica davvero potente (e merita una pensata!), ma cominciamo da chi avete già nei vostri contatti. Perché non postate una lista di questi alleati/relazioni sul territorio che Nuovoecosistema già possiede? Magari disaggregata in base a chi già usa il web per raccontare e raccontarsi (e come lo fa: buone pratiche, pubblicità, trasparenza, partecipazione?), e chi invece non sta in rete. Così proviamo a ragionare sul come proseguire questa discussione con nomi e cognomi alla mano!

      2) E qui mi viene una domanda: cosa vorreste esattamente dai partecipanti a Reti Glocali? Vado a ruota libera, premetto che devo pensarci su, ma intanto provo a provocarvi un po’… Un’amministrazione comunale, per tornare all’esempio di Enrico, cosa può mettere in un blog dentro Reti Glocali? Racconta i suoi progetti migliori? Pubblica un bilancio sociale? Attiva un forum di discussione sulle proprie politiche ambientali? Rende noti gli eventi che sponsorizza? E’ tutta roba che già può fare sul suo sito web, peraltro con ampie possibilità di ricevere contributi a fondo perduto, dunque basterebbe qualche link da Reti Glocali… Quindi? Forse la vera utilità della presenza di un comune dentro reti Glocali sta nel fatto che dietro la piattaforma informatica e l’attività editoriale ci sono persone che si conoscono ed imparano a fidarsi: chissà mai che un imprenditore sostenibile (es. uno che vende lampioni a baso consumo) riceva l’incarico di rifare l’illuminazione di una piazza (trascuriamo per ora le questioni burocratiche legate ad appalti e simili) proprio in seguito ad un incontro mediato da Reti Glocali… Allora Nouvoecoistema sarebbe una sorta di intermediario di affari ad alto valore aggiunto etico: ma allora a che serve il blog? Devo rimuginare… A presto!

    • Autore
      Articolo
    • Grazie Antonio per le tue osservazioni… in questo momento non riesco a rispondere punto su punto per motivi di tempo… vorrei pero’ provare ad esprimere il mio sentire partendo dalla tua domanda finale:

      Allora Nouvoecoistema sarebbe una sorta di intermediario di affari ad alto valore aggiunto etico: ma allora a che serve il blog?

      Noi abbiamo, idee, voglia di realizzarle e di cooperare… ma oltre a questo ci rendiamo conto che “dentro” alla “nostra scatola” ci potrebbero essere (anzi ci sono) delle ingenuita’… degli errori, ecc. ed e’ per questo che siamo qui su Kublai.

      L’ho scritto anche qui:
      http://progettokublai.ning.com/group/retiglocali/forum/topics/perch

      Vorrei provare ad essere ancora piu’ esplicito… anche se premi e soldi fanno piacere a tutti io non ho inserito il mio progetto su Kublai per questo fine, ma per avere pareri, consigli, osservazioni da persone competenti. Per provare a tirare fuori un progetto serio fondato sul rispetto delle persone e delle istituzioni.

      Quindi le domande che fai Antonio sono piu’ che lecite… il punto e’ che non ho la risposta a tutto… altrimenti non sarei qui !!!! :-))))

      Mi piacerebbe analizzare i vari punti su cui ho dubbi a cominciare proprio dalla “gestione” degli enti locali nel contesto (e non nel servizio) di Reti Glocali e provare a cotruire insieme un percorso sensato. Pensate che sia una cosa fattibile?

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      Ciao Antonio rispondo all’ultima domanda, in Liguria abbiamo decine di Comuni che non riuscirebbero mai a pensare di poter fare ne a gestire un sito web così come tu lo descrivi. Sempre che abbiano voglia di farlo.
      Il Blog a livello di comunicazione è di una semplicità assoluta, per le persone trovare in un unico contenitore Associazioni tipo Confcooperative, Un distretto di economia solidale, Un Comune e tutto quello di altro che potrà venire può essere sicuramente più appetibile perchè potranno comunicare e agire in maniera trasversale.Gli amministratori degli stessi Blog avrebbero avrebbero una visione chiara delle esigenze e delle richieste che nascono dal basso.
      Quindi perchè ognuno di questi dovrebbe aprire un sito o un Blog per conto suo a fronte di questa opportunità ? Perchè un imprenditore lungimirante non dovrebbe proporsi in un contenitore che amplifica la sua rete relazionali? (Mi hai già risposto) Perchè un cittadino non dovrebbe entrare, visto che può trovare più di un interlocutore, e creare relazioni sia con le amministrazioni che con imprese o professionisti del territorio.
      Qesta ci sembra una strada percorribile e possibile, per le altre tue osservazioni pensiamo che facendo interagire nuovoecosistema, paginetiche, retiglocali e la web tv su youtube potremmo raggiungere dei buoni risultati.
      Che ne pensi ?
      Ciao

    • Autore
      Articolo
    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Ciao Enrico

      Personalmente penso che ci sia stato un equivoco di fondo dettato dal fatto che non sei stato un “buon venditore” (è ironico senza offesa!); nel senso che inizialmente hai puntato troppo sulla piattaforma o tool (tra l’altro molto molto promettente di Buddypress che offre a tutti un ottimo blog wordpress), e nella promessa di offrire un blog locale a chi ne fosse interessato che non sull’ecosistema generale di relazioni che la rete viene a creare; (sebbene con voi di Nuovo Ecosistema sfondo porte aperte).

      In pratica è come se un venditore mi decanti il navigatore satellitare, di una splendida vettura (mentre a me interessa magari il resto).

      Per esperienza personale, quello che attira persone di un luogo (città, provincia, soprattutto) è la capacità di condividere progetti semplici (gruppi di acquisto solidali, centri polifunzionali, iniziative socio-culturali, organizzazione eventi, ecc) che però siano messi a sistema con altri, apportando benefici, abbattendo eventualmente dei costi, aumentando la massa critica di interesse.
      Faccio esempi proprio spiccioli, alcuni dei social network locali che cercano di stimolare queste cose, 40xvenezia, 40xcatania, ma anche quello in cui sono parte attiva RetexTaranto, attraggono soprattutto su eventi ed iniziative che la singola associazione, cooperativa, gruppo organizzativo propone, il passo successivo che stiamo compiendo è ragionare su percorsi di progettazione partecipata.
      Per questo così come in Kublai, sono molto importanti i forum, ma anche contenuti multimediali come foto e video, (aggiungerei anche podcast e web tv) che danno il senso di comunità, di rete.

      La costante di tutti queste reti locali è comunque il basso utilizzo dei blog, non che ne voglia sminuire l’importanza, ma credo che chi voglia fare rete, per sua stessa forma mentis, preferisce magari usare altri strumenti di espressione che siano appunto forum, gruppi progettuali, foto, video, non lo fa certo per avere un blog.
      Quest’ultimo deve essere “venduto” come optional (il navigatore satellitare), ma la macchina è quello che conta.

      Sembra scontato ma facebook, google, altri social network il valore che stanno dando con tool formidabili, è far incontrare e far conoscere tra loro gente che a distanza di un isolato non era a conoscenza di iniziative magari simili; il valore di reti glocali è proprio questo più che dare un blog, poter dare il senso di relazione e la visione di insieme di un processo di convergenza di intenti (e magari ritrovarsi per una festa, un aperitivo), ricreare il concetto di piazza che è stato un pò smantellato da una società complessa che ha parcellizzato tempi, spazi, attività di ognuno per cui il sabato o la domenica non ci si ritrova più nella piazza del paese senza darsi alcun appuntamento perchè era l’unico luogo, ma è necessario ora utilizzare tool che permettano di far convergere le varie agende di ognuno, in luoghi e relazioni comuni.

      Ultima cosa (perchè temo di aver sforato nei tempi e nell’OT) ti indico ad esempio il manifesto della nostra rete locale, così come quelli magari di Venezia e Catania, anche se penso che in genere sia un passaggio successivo, la prima molla che scatta all’aggregazioen è avere la sensazione del possibile, di similitudine di intenti, questo non so bene come si trasmette, ma non con i tool! :-)

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    • nella promessa di offrire un blog locale a chi ne fosse interessato che non sull’ecosistema generale di relazioni che la rete viene a creare; (sebbene con voi di Nuovo Ecosistema sfondo porte aperte).

      L’idea sarebbe quella di viaggiare su due binari paralleli a seconda degli interlocutori … in ogni caso, grazie per il tuo intervento che mi rileggerò ancora seguendo anche i link che mi hai suggerito. :-)

      p.s. magari, il nome: Blog Network Liguria è fuorviante?

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    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      Ciao Walter a suffragio di quello che scrivi, visto che siamo anche promotori di un Distretto di Economia solidale, dalla nostra carta dei principi:

      Obiettivi e definizioni

      L’idea è quella di agire localmente nei vari territori mettendo in rete le svariate esperienze di economia solidale – per rafforzarle e svilupparle – e dare vita a distretti locali che globalmente possano ricomporre un nuovo sistema economico solidale. Un sistema che nasca dall’intreccio delle prassi concrete, sperimentandosi e diffondendosi dal basso, a stretto contatto con i bisogni ed i valori delle persone e delle comunità.

      In particolare il Distretto di Economia Solidale (DES) di Imperia vuole essere una struttura che valorizza la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi di qualità, rispettosa dell’uomo e dell’ambiente, ed al “giusto prezzo” (trasparente, adeguato per il produttore, accessibile al consumatore).

      DEStati Imperia vuole essere quindi soggetto attore nel mercato

      Perché tra i molteplici significati che la parola mercato assume è possibile individuare due polarità opposte, ai cui estremi troviamo le piazze di mercato (agorà) ed il Mercato globale della teoria economica ortodossa.

      Il mercato come agorà è un’istituzione umana millenaria, comune a moltissime culture.

      Lo scambio, in quanto scambio personale, contiene sempre una dimensione di dono che va oltre il prezzo pattuito.

      In questa accezione il mercato è, con ogni evidenza, un’istituzione prima sociale e solo poi economica.

      Il concetto di piazza come vedi è ben chiaro, incontri in piazza sono il suo sviluppo.

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    • Per migliorare la “vendita/promozione” di Reti Glocali si potrebbe (forse) cambiare Blog Network Liguria con (per esempio) Agorà Network Liguria

      Magari è una cosa banale, ma potrebbe correggere l’errore di presentazione. Che ne pensate?

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Agorà è un bel concetto ma sarebbe molto fuorviante esistono già due Network di Blog con il termine Agorà :-).

      Secondo me molto più semplicemente un RetexImperia, RetexLiguria o simili, con una specifica, Distretto di Economia Solidale sintetizza benissimo il concetto (la visione e gli obiettivi che si cerca di dare).
      Passo successivo sono poi gli strumenti (tra cui blog, forum, ecc.).
      Diciamo che con OnYourWay potremmo fornire (anche noi in alpha stiamo adottando Buddypress) dei demo-servizi per Entie/o Aziende e persone ovviamente basati su un sistema di mobilità sostenibile e socializzante.
      L’altro servizio che si potrebbe favorire è quello di Zero Relativo, di Paolo in kublai e a breve come progetto anche.

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    • Diciamo che con OnYourWay potremmo fornire (anche noi in alpha stiamo adottando Buddypress) dei demo-servizi per Entie/o Aziende e persone ovviamente basati su un sistema di mobilità sostenibile e socializzante.

      Walter, quello che stai proponendo è un servizio ? Cioè qualcuno che sviluppi gli strumenti elencati (blog, forum, ecc.)?

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Non esattamente in questi termini…visto che state creando un ‘ecosistema in cui sono parte attiva persone, ma anche Enti, bene stiamo testando un set di servizi basati su social network pensati per Enti, in particolare per il momento legati a Tempo libero e Turismo;
      ma credo che dovremmo discuterne al massimo in maniera più dettagliata al massimo in altra sede (magari su Skype e/o email) e lasciare quì un brainstorming allargato alle proposte e idee per Reti Glocali.

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    • Augusto correggimi se sbaglio, questo genere di funzionalità aggiuntive saranno realizzate da me (sulla base degli strumenti opensource che tu Walter hai citato) nel momento in cui si renderanno necessarie.

      Fa parte degli accordi intercorsi tra me e Nuovo Ecosistema: startup senza costi / prelazione sull’indotto.

      Io resterei sulla stesura del progetto/individuazione lacune ( e creazione/scambio di idee/relazioni), che sono i motivi principali della nostra presenza su Kublai. :-)

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Mi sono espresso male evidentemente, volevo dire che al di là dei tool adottati, quello che sta alla base di Reti Glocali, è creare delle relazioni economiche solidali e reticolari, partendo dal basso evidentemente e fornendole all’attenzione di Enti.

      Ecco questo processo è esattamente quello che cerchiamo di fare con OnYourWay a livello di mobilità sostenibile e socializzante; nello specifico necessitiamo di facilitatori a livello locale di tali processi di mobilità socializzante.
      Tali facilitatori (in Liguria) potrebbero essere appunto stakeholders locali presenti nel network Reti Glocali, fruitori sarebbero gli stessi utenti di questo Network; gli Enti sarebbero beneficiari e sperimentatori di queste nuove pratiche (mi riferisco a coloro che aderiranno alla filosofia del Network) una di queste a cui accennavo sono i processi di mobilità socializzante, ma potrebbero essere anche tanti altri di cui avete già ampia documentazione e sperimentazione sul campo.

      Ma ripeto, questa proposta possiamo discuterla in separata sede per non introdurre quì argomenti fuorvianti sul focus che è l’implementazione sociale e relazionale del vostro Network.

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    • Mi sono espresso male evidentemente, volevo dire che al di là dei tool adottati, quello che sta alla base di Reti Glocali, è creare delle relazioni economiche solidali e reticolari, partendo dal basso evidentemente e fornendole all’attenzione di Enti.

      Quella che hai esposto è un’ottima idea, infatti, è già in conto in una fase successiva del progetto in cui Nuovo Ecosistema cresce ed allarga il suo raggio d’azione con la collaborazione mia e di altre persone pronte a subentrare.

      p.s.: mi sà che avevo capito :-)))

      Fatto salvo parere diverso di Augusto… tornerei sulla stesura del progetto :-)

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    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      In questo momento particolare: crisi economica, ambientale, sociale quello che più ci preme è quello di creare relazioni dal basso. Più partecipazione, più condivisione, più progettazione. La sfida è far parlare tra di loro le persone comuni, gli amministratori, le aziende.
      La premessa della società post-industriale è che dovrà passare attraverso una rivoluzione socio culturale. che è appunto per il momento come tu dici il focus del nostro Network. L’implementazione degli strumenti, la scelta delle strategie web è compito di Enrico con cui avrai certamente modo di confrontarti.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Enrico, non importa se io credo o meno in questa impostazione di uso della rete. Quello che importa è che ci credano le persone che vuoi coinvolgere su Reti Glocali. Anzi, secondo me non importa neanche questo: Facebook, per esempio, è nato per consentire agli studenti universitari di tenersi in contatto. Io, quando ho creato il profilo su Facebook, me ne infischiavo altamente della visione di Zuckerberg, avevo in mente un uso che sarebbe stato utile a me. E credo che tu abbia fatto lo stesso. Stessa roba per Second Life: Philip Rose aveva in testa un’economia di mercato basata su asset virtuali, e sognava intere filiere industriali mediate da mercati, una borsa etc. Ma quando Kublai è entrata in Second Life, volevamo semplicemente intercettare creativi e avere un canale di comunicazione sincrono molto economico ed efficiente. Quindi quello che importa è creare un valore che venga percepito da altri come tale.

      Anche quando il valore viene percepito da tutti, bisogna che il percorso che indichi per raggiungerlo sia credibile. Se io dico “sarebbe bello che tutti pagassero tutti le tasse per pagarne meno tutti” indico una cosa che tutti percepiscono come un valore: ma, siccome non ho un sistema per colpire i free riders, la proposta “unitevi a me per pagare tutti le tasse, e quindi pagare meno” è priva di contenuto.

      E’ importantissimo che voi abbiate una visione, ma se volete fare crowdsourcing… beh, dovete provare a guardare la vostra creatura dal punto di vista della crowd. :-)

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    • Wow, questa discussione si sta facendo molto densa, il che è bellissimo ma rischiamo di perderci. Propongo quindi una “mozione d’ordine” per ritornare al punto operativo, ovviamente alla lice di tutto quello che è stato detto.

      Reti Glocali si presenta come opportunità che persone, enti ed imprese possono utilizzare per conoscersi, comunicare, condividere, ecc. Per il momento è un’opportunità statica, che sta li ferma nel web all’indirizzo “http://www.retiglocali.it”, chi ci capita sopra (magari perché cerca info sul sito di Nuovoecosistema) può decidere di sfruttarla aprendo il suo blog. La mia domanda è questa: è sufficiente aspettare che Reti Glocali si riempia di blog spontaneamente oppure è più efficace costruire una strategia per coinvolgere persone, enti ed imprese? Secondo me il cuore del vostro progetto dovrebbe stare proprio in questa strategia, da pensare partendo dai contatti di Nouvoecosistema (conivolgendo le persone una per una? presentando Reti Glocali ai loro eventi in real life? postando su altri siti/blog esistenti? parliamone…).

      Inoltre l’opportunità è “standard”, blog per tutti (anche se poi, giustamente, il blogger ha già ampi margini di flessibilità). Secondo me qui ci vuole un approfondimento riflessivo: l’elenco dei destinatari può trasformarsi in una tabella che, con tutta la rozzezza di tale strumento, potrebbe essere efficace nel fare il quadro su “cosa può voler comunicare ?” e “quale strumento è più adatto?” per ogni tipologia (e sotto-tipologia…) di partecipante. Per non ragionare solo in astratto, anche qui partirei dai contatti di nuovo Ecosistema: una telefonata/mail a ciascuno per chiedere risposte, tipo survey. In pratica, progettazione deliberativa customizzata del servizio…

      Che dite, ripartiamo da qui? Prima o poi si dovrà scrivere un progetto! A presto

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    • SI, RIPARTIAMO DA QUI !!! :-)

      Reti Glocali si presenta come opportunità che persone, enti ed imprese possono utilizzare per conoscersi, comunicare, condividere, ecc. Per il momento è un’opportunità statica, che sta li ferma nel web all’indirizzo “http://www.retiglocali.it”, chi ci capita sopra (magari perché cerca info sul sito di Nuovoecosistema) può decidere di sfruttarla aprendo il suo blog. La mia domanda è questa: è sufficiente aspettare che Reti Glocali si riempia di blog spontaneamente oppure è più efficace costruire una strategia per coinvolgere persone, enti ed imprese?

      Assolutamente no, non deve (e non rimarrà) statico !!!

      Secondo me il cuore del vostro progetto dovrebbe stare proprio in questa strategia, da pensare partendo dai contatti di Nouvoecosistema (conivolgendo le persone una per una? presentando Reti Glocali ai loro eventi in real life?

      Su questo Nuovo Ecosistema stà già lavorando :-)

      postando su altri siti/blog esistenti? parliamone…).

      Sul coinvolgimento altri blog… stò pensando ad una strategia di coinvolgimento.

      Inoltre l’opportunità è “standard”, blog per tutti (anche se poi, giustamente, il blogger ha già ampi margini di flessibilità). Secondo me qui ci vuole un approfondimento riflessivo: l’elenco dei destinatari può trasformarsi in una tabella che, con tutta la rozzezza di tale strumento, potrebbe essere efficace nel fare il quadro su “cosa può voler comunicare ?” e “quale strumento è più adatto?” per ogni tipologia (e sotto-tipologia…) di partecipante.

      Su questo punto pensavo di dividere le categorie (ma è solo un’idea) anziché per tipologia di utenti, per argomenti. Per es.: ecologia, raccolta differenziata, gruppi di acquisto, microproduzione energetica ed efficienza energetica, qualità alimentare, altro… anzichè Associazioni, produttori, artigiani (informazione che potrebbe essere spostata nel singolo profilo dell’utente)

      Per non ragionare solo in astratto, anche qui partirei dai contatti di nuovo Ecosistema: una telefonata/mail a ciascuno per chiedere risposte, tipo survey. In pratica, progettazione deliberativa customizzata del servizio…

      Hai assolutamente centrato lo spirito di Reti Glocali, come Social Network fortemente orientato al territorio. :-)

      Ottimi input, grazie 1000 Antonio. :-)))

    • Autore
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    • Lavori in corso… ottimo! Quando hai un po’ di materiali pronti apri una nuova discussione e ci ragioniamo tutti insieme. A presto…

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Aggiungo una piccola chiosa ad Antonio per Reti Glocali…avete credo informalmente la “responsabilità” di essere un laboratorio di social network territoriale, legato a forme eco-sostenibili, sociali e culturali, tra i primi in Italia, pertanto è importante raccogliere il meglio delle esperienze internazionali e nazionali nella vostra rete e ritrasferire poi queste pratiche e modelli elaborati su basi locali in reti nascenti o già esistenti.

    • Autore
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    • Mi introduco, per di più di fretta e rischiando di chiedere cose già chiarite…
      sto cercando di capire anch’io di cosa si tratta Reti Glocali, e vedo con piacere che non afferro completamente i contenuti proprio perchè stai cercando ancora di definirli!
      Vorrei fare una domanda: perchè è necessario utilizzare la forma del blog in RetiGlocali?
      Io mi immaginerei piuttosto un contenitore di quanto già esiste ed un abilitatore di quello che potenzialmente può emergere, no?
      La vera forza di un portale come il tuo dovrebbe essere quello di diventare uno strumento che faciliti la diffusione di buone pratiche, di opportunità e quantaltro, sia online che offline.
      Di essere anche una comoda interfaccia tra virtuale e reale, supportata da enti locali ed associazioni.
      Ad esempio con il mio progetto Porto Qui potrebbe essere interessante creare una partizione di RetiGlocali dedicata al settore agroalimentare, in cui sia i produttori che gli abitanti possano essere al corrente di quello che accade, di cosa manca e quindi di cosa si potrebbe sviluppare e fare in modo che, in un secondo momento, le persone interessate propongano dei progetti e vengano seguite nella loro realizzazione.
      Scusami ancora per la fretta da prelaurea (domani!!) ma ero curiosa e mi sono precipitata su Kublai!
      Buona giornata!

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Da “esperto” della piattaforma utilizzata da Enrico, Buddypress, vorrei sottolineare un aspetto “tecnico” che forse può risultare utile. La piattaforma Buddy è costruita sull’edizione multiutente di WordPress, utilizzata per esempio da vari quotidiani internazionali e da diverse università per creare un network di blog (tipo quello di Kataweb/Repubblica, per intenderci).

      La piattaforma è quindi blog-centrica, ma è facilmente disattivabile la funzionalità “blog”, concentrando tutto sulla parte social e rendendo quindi il tutto assai simile a Facebook, per intenderci. Il blog è un di più che si può offrire ai membri della community.

      Un blog aperto da un utente con tale piattaforma è del tutto simile ad un normale blog aperto tramite il servizio WordPress.com .

      L’unica pecca, per me, è che Buddy avrebbe bisogno di un micro-blog, ovvero un blog semplificato (qualcosa di più del wall/wire), un notes il cui contenuto si inserisca facilmente nel flusso di attività del social e sia altrettanto facilmente ripescabile.

      Ricreare in Rete una certa prossimità territoriale non mi sembra sbagliato (se si offre un plus-valore che incentivi la partecipazione e l’utilizzo della piattaforma), del resto ciò è molto glocal (per esempio ho un blog ospitato in una rete locale ma che può essere letto a livello globale).

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    • Per adesso… in bocca al lupo per la laurea :-)))

      Appena hai tempo, se ti và, approfondiamo con più calma questi aspetti !!! :-)

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    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      Ciao il Plus Valore che vogliamo inserire è una rete di professionisti, artigiani, produttori che abbiano ben chiara l’azione sul territorio che andranno a compiere in direzione della sostenibilità e che siano stimolati ad innovare propio dalle richieste che arriveranno dalla rete.
      Questo varrà anche per gli amministratori, quanto per i semplici consumatori.
      Naturalmente tutto ciò dovrà produrre azioni e opere sul territorio, questo lavoro non ancora visibile nel network ci ha portato a proporre ad un’amministrazione comunale da parte di uno studio tecnico e una rete di Cooperative la costruzione di 20 alloggi in edilizia sociale a basso consumo energetico in classe A. Il progetto già approvato non prevedeva questa tipologia di cotruzioni.
      La nostra opera è stata quella di stimolare uno studio tecnico ad iniziare a progettare con questi criteri, nonchè creare il collegamento con le Cooperative che in altra provincia sono in fase avanzata di costruzione di alloggi con queste caratteristiche.
      Ufficializzato l’intervento reti glocali non farà altro che stimolare nella rete siffatte iniziative.
      Reti glocali per l’appunto vuol partire dal territorio e fare da cassa di risonanza per queste iniziative.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Mmm, Augusto, interessante. Forse dovremmo capire di più della parte “fisica”, direttamente territoriale, del vostro progetto.

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    • è importante raccogliere il meglio delle esperienze internazionali e nazionali nella vostra rete e ritrasferire poi queste pratiche e modelli elaborati su basi locali in reti nascenti o già esistenti

      Walter, la tua osservazione mi dà l’occasione di postare un paragrafo che ho aggiunto successivamente alla “promessa di Reti Glocali”:

      Sistema aperto e scambio di esperienze/soluzioni
      Reti Glocali non è un sistema chiuso e fine a se stesso, ma aperto al confronto ed allo scambio di esperienze/soluzioni con realtà simili e/o complementari presenti in altre regioni

      Assolutamente d accordo con te !!! :-)

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    • Ok, Antonio.

      Grazie e… a presto :-)

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    • La piattaforma è quindi blog-centrica, ma è facilmente disattivabile la funzionalità “blog”
      Grazie Federico, con Augusto abbiamo valutato questa eventualità, ma l’uso del blog resta comunque un pezzo del puzzle di Reti Glocali.

      Ci piacerebbe che i futuri blogger (singoli o di gruppo) diventassero loro stessi una “piccola” redazione che sceglie e decide collegialmente quali articoli “estrarre” dai blog per essere inseriti all’interno di un “giornalino” che sarà scaricabile in .pdf è distribuito gratuitamente in forma cartacea avvalendoci dei contatti sul territorio. :-)

      Ricreare in Rete una certa prossimità territoriale non mi sembra sbagliato (se si offre un plus-valore che incentivi la partecipazione e l’utilizzo della piattaforma), del resto ciò è molto glocal (per esempio ho un blog ospitato in una rete locale ma che può essere letto a livello globale).

      Mi ha fatto molto piacere leggere questa tua osservazione… è quello che speriamo di ottenere :-)

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    • Volevo tornare un’attimo sulla parte relativa alla stesura di un progetto “serio” da poter presentare ad aziende ed Enti Locali…

      Esiste un template da cui partire? … o piu’ in generale … da dove mi consigliate di iniziare? :-)

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    • Ok, grazie. La guida del progettista, l’ho gia letta… inizio invece a dare un’occhiata agli altri link che mi hai segnalato… pero… la butto li:

      Perche’ non pensare ad un template “indicativo” standard da cui partire come “traccia” e che magari presenti nella carta intestata anche il logo ed i riferimenti a Kublai? Cosi quando il nuovo progetto va in giro, va in giro anche Kublai :-)

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    • ALCUNE RIFLESSIONI DOPO L’INCONTRO DI IERI AL PORTO DEI CREATIVI

      Intanto, pensavo a quello che ci siamo detti con Cristina l’altro giorno a proposito del numero dei partecipanti … e meno male che dovevamo essere 5 o 6 persone al massimo … alla fine però … mi viene da dire … bene così :-P

      Aver parlato anche dei 40xVenezia mi è servito, cosi come mi sono serviti tutti gli altri interventi nonchè le possibilità di “sviluppi” e di collaborazioni potenziali che sono emerse

      E’ andata bene mi sono detto ieri sera … però, a mente fredda mi viene da fare un bel pò di auto-critica

      Per esempio, più volte mi è stato chiesto se esistono delle tempistiche e la risposta è stata NO, ma rileggendo la guida del progettista (più attentamente :-) ) trovo questo passaggio:

      Il fattore “tempo” (assieme allo “spazio”, già trattato all’interno dei Cap. 1 e 2) è cruciale nella realizzazione di un progetto. Avere una tempistica non vuol dire essere costretti a rispettarla per forza (anzi, i progetti tipicamente variano nel tempo in base agli accadimenti interni ed esterni), ma dimostrare di avere fatto i conti con alcuni elementi di realtà. Senza una descrizione abbastanza dettagliata delle sue attività collocate nel tempo, un progetto semplicemente (ancora) non esiste.

      Bhè, in questo senso effettivamente il progetto è ancora in una fase embrionale … in pratica c’è ancora molto da fare prima di poter chiamare Reti Glocali legittimamente un progetto di sviluppo locale

      Altro elemento: troppe buone idee in un unico progetto possono in alcuni casi indebolirlo … mi è venuto in mente che alcuni di voi ieri sera potrebbero aver pensato a questa frase… effettivamente ci può stare !!!

      … anche a questo serve il Coaching, no ?

      Vi tengo aggiornati :-)

      p.s.: un grazie speciale a Cristina che all’ultimo momento è riuscita a recuperare anche Simone di BCC :-)

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    • Vorrei condividere con voi una mia “perplessita’” …

      Ho recentemente scoperto che esiste un Social Network partito piu o meno nel nostro stesso periodo (ma gia con le idee ben chiare) che si pone gli obiettivi di RG e lo fa a livello nazionale, con alle spalle promotori come: Banca Etica, Sistema Toscana, Terre di mezzo e molti altri

      La piattaforma si basa sui strumenti che abbiamo pensato per RG con per esempio un sistema di Geo-localizzazione gia’ attivo, un wiki da implementare, ecc.

      Visto da fuori, con occhio obbiettivo direi che questo e’ un ottimo progetto che si rivolge a tutta Italia e mi sono accorto che molti (dei pochi) iscritti a RG e’ anche iscritto a Zoes :-(

      Tutto quello che su questa piattaforma esiste gia’ e’ in previsione su RG, ma come lavorare senza costruire un clone?

      Come non farsi schiacciare da una realta con le spalle cosi larghe?

      Di seguito segnalo alcuni link per capire meglio di cosa sto parlando:

      http://blog.intoscana.it/zoes/
      http://www.ecoblog.it/post/7181/in-arrivo-zoes-la-piattaforma-per-l
      http://www.zoes.it/

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    • Avatar di simone
      simone
      Membro

      Guarda, io non credo che in questo caso la somiglianza tra progetti di questo tipo sia un male…. il target è diverso: io credo che RG per essere funzionale debba concentrare i propri sforzi sul territorio ligure: l’esperimento condotto col Comune di S. Bartolomeo dimostra che se si lavora bene è davvero possibile creare delle opportunita`, la cui integrazione reciproca è possibile solo in un contesto locale (o glocale). Zoes ha le “spalle larghe” perché ha ambizioni nazionali, il che può portare a una certa dispersività. Non so, io penso a RG non solo come a un contenitore che fa da cassa di risonanza, come è e deve essere necessariamente adesso, ma come un qualcosa da cui possa uscire un progetto unitario, da rendere attivo sul territorio. Ora siamo in fase di “coaching”: dobbiamo comprendere tanti progetti, capire come ramificare e diversificare i settori di azione, e in seguito trarre gli elementi unitari dai singoli progetti e privilegiare un settore piuttosto che un altro. Perciò non mi preoccuperei, fermo restando che prendere contatto con loro può essere comunque utile; e non scordiamoci, infine, che il legame che mi sembra sempre più proficuo con Kublai, dunque col Ministero, ci assicura delle potenzialità notevoli.

    • Autore
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    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      Grazie Simone hai colto la differenza che è sostanziale, noi cerchiamo il contatto con la realtà locale che è invece una delicata ricostruzione di saperi e relazioni di vicinanza, che per questo deve essere sviluppata dal basso, testata e costruita con il contributo di tutti. I nostri Blogger in un certo senso sono autonomi esprimono i loro disagi le loro paure le loro perplessità, ne fanno partecipi gli altri. Indicano soluzioni ed esprimono speranze.
      Presenteremo progetti, faremo in modo che anche loro ne presentino altri di cui sentono il bisogno, li discuteremo e li realizzeremo insieme. Qualunque cosa potrà nascere sarà anche grazie al loro contributo diretto o indiretto. Trovo in questo l’unicità di retiglocali e in questo la sua forza propulsiva.

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Mi sento di aggiungere alle osservazioni di Simone e di Anselmo, questo periodo tratto direttamente dalla zona dei partners di Zoes:
      Partner segnalatori

      I partner segnalatori si impegnano a fare una selezione di potenziali membri di Zoes, partendo dai loro associati e dalle loro reti, che abbiano le caratteristiche di appartenenza all’economia solidale e sostenibile, a cui proporre di entrare a far parte della piattaforma edi utilizzarne i servizi, in particolare quelli relativi al sistema di e-commerce Buonmercato. In tal modo, accreditano tali soggetti per il primo livello di registrazione, rimanendone riferimento principale (visibile nel profilo pubblico sotto la dicitura “Segnalato da”). I primi segnalatori presenti su Zoes sono i Partner promotori. Tuttavia, al fine di avere una sempre maggiore penetrazione sul territorio, Zoes apre la possibilità di diventare “Partner Segnalatori” non solo a organizzazioni e reti nazionali, ma anche a organizzazioni e reti che operano e si relazionano a livello locale e che possano prevalentemente accreditare nella zona equosostenibile le realtà del loro territorio.

      Sembra un assist perfetto a reti locali come Reti Glocali :-)

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    • Grazie a tutti per le risposte … sapevo di poter contare su di voi … questo è molto “motivante” …

      Fra l’altro vengo da un’incontro con gli amici della Decrescita di Genova (c’era anche un’amica di Augusto :-) )

      … duro per far capire cos’è RG, ma alla fine motivante anche quello … apriranno un blog e pubblicizzeranno il link alla fiera Fa la cosa giusta che si terrà a settembre a Genova

      ora chiudo perchè è stata una giornata pesante … ma … solo per il momento :-)))

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    • Avatar di Anselmo
      Anselmo
      Membro

      Ottimo lavoro , ci sono parecchi altri gruppi da attivare e coordinare con l’aiuto prezioso di Kublai e del suo staff:
      Alberto Cottica, Marco Colarossi, Walter Giacovelli, Federico Venceslai, Nicola Salvi, Tito Bianchi Maria Cristina Di Luca
      che voglio ringraziare.
      Grazie a Simone ,Antonino Galante, Federico Bo, e a tutti coloro che credono che un altro mondo sia possibile.
      Giovedì prossimo un altro incontro importante e questa volta con la presenza di Enrico, il comune di Imperia.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Già, perché le persone dovrebbero fare i loro blog su RG invece che su Zoes? E perché su Zoes e non su Splinder, allora? E perché dovremmo stare su Kublai invece di andarcene su Working Capital? Si torna ai primi post di questa discussione. Con una differenza importante: che nel frattempo, mi pare, RG un suo specifico comincia a farlo vedere. E somiglia – guarda un po’ tu il caso – a quello di Kublai.

      Mi spiego: molti social network – quasi tutti – fanno tecnologia. Abilitano a fare, e lasciano che gli utenti facciano. In queste situazioni, gli utenti conviene sempre andare dove c’è già molta gente. Noi di Kublai – e, mi pare, anche voi di RG – cerchiamo invece quello che Tito chiama “il corpo a corpo” con il singolo utente, l’interazione con le persone orientata a un fine. RG organizza incontri in real life, per cementare i legami di community. RG ha un’agenda, e cammina con le gambe di persone che hanno un nome: Enrico, Augusto, Simone, Roberto…. RG sta pensando a una scuola di blogging, per migliorare la qualità dei suoi contenuti e regalare una skill ai propri utenti. Queste sono le cose che fanno la differenza tra una piattaforma vuota e un ambiente sociale vivo. In un anno, Kublai si è guadagnata credibilità e perfino affetto, e si è visto anche ieri sera alla Kublai beer. Zoes le fa, queste cose? Ce le ha, le persone?

      Se voi avrete la forza di continuare a fare queste cose fino a conquistarvi 20-50 utenti affezionati diventerete una realtà solida. I vostri utenti avranno pure il profilo su Zoes, ma intratterranno rapporti dfecondi con voi. Non credo che dobbiate sentirvi schiacciati.

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      Anselmo
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      Grazie Alberto, Enrico ha sempre pensato a Retiglocali come un percorso formativo ed io condivido in toto questo tipo di progettazione. kublai stesso mi ha dato molto proprio perchè come tu dici ha molti punti in comune.

      Ricordo la tua risposta quando ho aperto http://progettokublai.ning.com/group/nuovoecosistema

      Il progetto sfonda delle porte aperte, quello che vorrei capire è se lo fa con un piede di porco o con strumenti innovativi :-)

      Enrico ha portato gli strumenti innovativi ( reti glocali) e ha pensato a Kublai come un valido supporto allo sviluppo dello strumento.
      Nuovoecosistema come Cooperativa porta avanti un percorso complementare e sta creando una Agenzia per lo sviluppo Locale formata da tecnici e professionisti di varie discipline per poter intervenire concretamente sul territorio.
      Retiglocali e Nuovoecosistema anche in questo assomigliano un pò a Kublai.
      Tutto questo procede secondo me nell’unica direzione possibile , che è quella appunto del corpo a corpo sia nella rete che sul territorio.
      Grazie di nuovo per la conferma che questo elemento sarà determinante.

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    • Da quando ho scritto il post che ha “scatenato” questa discussione sono successe alcune cose positive legate a RG in “real life” … questo fatto unito alla “ricchezza” degli ultimi interventi mi hanno decisamente caricato di “nuove energie”

      Ponendo una “riserva” all’ipotesi di “farsi avanti” con ZOES, eventualità che valuteremo attentamente con Augusto, trovo molti concetti di questi ultimi interventi “gemme preziose” da raccogliere ed inserire in qualche modo nella bozza di progetto che e’ mia intenzione iniziare a scrivere durante le tre settimane di ferie ad agosto… cosi’ da essere pronti a settembre per una prima revisione con il team di Kublai

      Giovedì scorso ho avuto un incontro a Genova con un gruppo di persone che hanno deciso di “aprire un blog” su RG, questo giovedì saro ad Imperia con Augusto per un incontro con il sindaco … in questo caso l’argomento RG sara’ introdotto un po’ alla lontana non essendo il tema principale, ma sara’ comunque l’occasione per farsi conoscere e poi … gia’ che siamo li … faremo il nostro primo incontro in real life con il team di RG … insomma … dall’incontro al Porto dei Creativi … si procede con i punti fissati in quell’occasione :-)

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    • Ancora una piccola segnalazione:

      Un sistema di geo-localizzazione su Reti Glocali: i nostri blogger…

      Ebbene sì… diciamo che per tool … ho preso spunto da Kublai :-)

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Molto onorati, Enrico! Però ti consiglierei di cominciare a aprire nuove discussioni quando cambi argomento, questa comincia a diventare un po’ difficile da gestire… :-)

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    • Giusto !!!

      Sto perdendo colpi … e’ che sto sognano le vacamze ad occhi aperti :-)

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