Centro storico e Sassi invasi dalle auto le riflessioni del gruppo B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione di Matera

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    • Il libero accesso alle auto negli antichi rioni Sassi non è compatibile con il profilo di sito tutelato dall’Unesco. Scopri le riflessioni inviate sul tema dal gruppo B.R.I.O., Brillanti Realtà in Osservazione, di Matera.

      I Sassi di Matera sono patrimonio UNESCO dal 1993 (ed è oggettivamente un traguardo prestigioso), ma non tutte le scelte compiute dalle varie amministrazioni comunali in questi 16 anni si inscrivono nei parametri propri di un Patrimonio dell’Umanità.

      I Sassi con il comprensorio murgiano, dopo aver ottenuto questo importante riconoscimento, continuano a non ricevere la giusta attenzione e considerazione da parte degli enti locali, mediante organiche politiche di tutela e valorizzazione a lungo termine.
      La linea prevalente, a prescindere dallo schieramento politico, vede una sostanziale discontinuità e talora contraddittorietà nei provvedimenti riguardanti questo unico e prezioso patrimonio.
      L’associazione B.R.I.O., gruppo di Matera, intende focalizzare l’attenzione su un provvedimento particolarmente sconsiderato e anomalo in tutta la panoramica dei siti UNESCO, e delle città d’arte in generale. Il provvedimento in questione risale a quasi due anni fa, poco dopo l’insediamento della giunta Buccico, e riguarda la liberalizzazione di fatto dell’accesso e della sosta veicolare proprio nei Sassi; ciò in risposta al divieto di inizio 2007 dell’amministrazione Porcari (che per il rispetto prevedeva un sistema di telepass).
      Secondo tutti gli osservatori più accorti e di buon senso, questa è stata una scelta scellerata perché ha gettato nel caos e nell’anarchia proprio il cuore del centro storico di Matera, il suo luogo più pregevole e internazionalmente conosciuto e visitato dai turisti, al punto che Matera è anche nota come la “città dei Sassi”. Addirittura un articolo della rivista mensile di viaggi Plein – Air (n. 432/433 di luglio-agosto 2008) su Matera, da cui scaturisce un ritratto in chiaroscuro della città, la criticità lampante risiede proprio nell’accesso degli autoveicoli nei Sassi. Ecco perché la nostra associazione, assieme a tutti i cittadini sensibili e giudiziosi, si schiera decisamente contro questa decisione assurda, rispondente più a pressioni indebite e strumentali di alcune categorie che al bene della città, e che ne sta condizionando vistosamente l’immagine turistica.
      A causa di essa gli antichi rioni sono continuamente invasi da automobili che sostano anche sui marciapiedi e deturpano oltremodo piazze notevoli, famose per esser comparse in film celeberrimi, ed inoltre costringono i turisti ad improbabili slalom per evitarle e non essere investiti.
      I Sassi e il centro storico, per cui Matera è famosa in tutto il mondo, dovrebbero essere zona pedonale interdetta agli autoveicoli, eccetto ovviamente persone con disabilità, residenti e commercianti (solo per il carico e scarico merci), per tornare al loro status originario (che si è potuto ammirare solo di recente con la visita del capo dello stato l’1 e 2 ottobre, quando quelle stesse piazze sono state fatte sgomberare in modo coatto).
      Le motivazioni accampate dai commercianti presenti nei Sassi e nel centro storico, riferibili ad un presunto rapporto direttamente proporzionale tra traffico veicolare e volume d’affari degli esercenti della zona, risultano false e pretestuose, come eccessiva e fuori luogo fu l’ondata di protesta suscitata ogniqualvolta il transito negli antichi rioni vine giustamente vietato:
      difatti i turisti, interpellati a riguardo, hanno dichiarato di trovare anomala la situazione di Matera perché si aspettavano che il centro storico cittadino fosse percorribile a piedi, senza l’assillo di dover scansare auto in continuazione.
      Quanto poi ai materani dovrebbero assimilare l’assunto che i Sassi devono avere lo stesso trattamento delle altre località patrimonio UNESCO (la zona trulli di Alberobello ne è un esempio vicino).
      In conclusione, se Matera vuol davvero aspirare ad essere una città d’arte, come Pisa o Firenze, dovrebbe in primis ricalcarne le misure sul proprio centro storico, ovvero renderlo area pedonale (come è stato lodevolmente fatto in via Ridola un anno fa) ed accompagnare tale provvedimento con il potenziamento del servizio di trasporto pubblico verso i Sassi (ora assai carente). La soluzione ai parcheggi per i residenti potrebbe essere l’istituzione di apposite convenzioni per posti auto nelle strutture di via Lucana, via R. Scotellaro, via cav. Vena, p.zza Cesare Firrao.

      Nella foto in alto piazza San Pietro Barisano invasa dalle auto e in basso piazza Duomo come si presentava il giorno della visita del presidente della repubblica

      Ass. B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione
      Gruppo di Matera

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