Balla coi Cinghiali: PROPOSTE PER UN NUOVO ASSETTO

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  • Iniziato da simone Avatar di simone

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      simone
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      Chi è venuto a BCC quest’anno si sarà accorto di quanto stiamo diventando grandi, in termini di pubblico, aspettative e risonanza nei media. Chi non ne ha avuto la possibilità, può facilmente farsi un’idea andando a gironzolare sulla rete.
      Questo ci porta a pensare che la gestione in regime di volontariato puro non è più sostenibile: abbiamo tantissimi progetti interessanti che richiedono però un assetto diverso, che non può più essere condotto semplicemente attraverso l’esclusivo appoggio organizzativo dell’Associazione: la vita spesso va in altre direzioni e paradossalmente BCC è “in pericolo di estinzione” se non si ripensa profondamente alla natura stessa del nostro gruppo. A seguito di una breve riunione, si è deciso che dobbiamo porre le basi perché diventi un “lavoro”: virgolettato, poiché non inteso come impiego vero e proprio, che sostituisca le nostre attuali occupazioni, bensì una piattaforma per creare lavoro e costruire qualcosa di solido (già stiamo progettando un “villaggio sostenibile”, un “ostello BCC” completamente alimentato da energia pulita, stiamo combattendo contro la privatizzazione dell’acqua col sogno di fornire acqua gratis a BCC mediante appositi punti-fontana…). Insomma, vogliamo mantenere la nostra etica, ma nell’alveo di quel nuovo concetto di economia legata alla creatività i cui fondamenti Alberto Cottica ci mostrò così bene in una lezione all’Università di Savona.
      Qual’è, secondo voi, la forma più conveniente? Cooperativa? Esistono tipi di società “non tradizionale” (considerato anche un indotto che comunque non potrebbe sostenere un costo del lavoro “reale”)? Ve lo chiediamo perché siamo convinti che, ora più che mai, dobbiamo proseguire in parallelo con Kublai per realizzare la nostra principale ambizione: diventare il festival alternativo più grande d’Italia.

      Grazie di cuore a nome di tutta BCC.
      Stay cinghial.
      Simone.

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      Alberto
      Partecipante

      Sono impaziente di conoscere i dettagli del nuovo progetto-piattaforma. Il festival alternativo più grande d’Italia è un obiettivo ambizioso ma realizzabile, e lo dico avendo partecipato a BCC. Noi di Kublai ci stiamo, faremo l’impossibile per aiutarvi a realizzarlo. A breve qualcuno vi risponderà qui sulla forma societaria, io non ne capisco niente.

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Ciao Simone

      da quello che scrivi, mi pare che vorreste trasformare BCC in un BRAND, iin un marchio da associare a tutta una serie di attività collegate tra loro per via di una serie di valori.

      Mi sembra un’idea intelligente.

      Prima di passare ad altri “business”, io inizierei a fare una valutazione economica del festival: entrate e uscite per ogni edizione. Quindi poi passerei a valutare eventuali altri business a cui estendere il brand BCC.

      Questa fase è propedeutica alla costituzione di una organizzazione strutturata. In sostanza, la formalizzazione dell’organizzazione (in forma societaria, cooperativa, associativa, ecc…) deve seguire la natura del business e le esigenze che ne conseguono.

      Devi considerare che ogni scelta di forma giuridica ha dei costi di costituzione, di gestione di base, di organizzazione che impattano sulle attività e che non sono da sottovalutare.

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      simone
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      Caro Nicola,
      ti ringrazio molto per i preziosi suggerimenti. L’analisi economica è stata fatta e si articola sostanzialemente secondo una curva in ascesa moto rapida, approssimativamente una crescita media del 30-40% nelle ultime tre edizioni (quelle prima erano ancora “artigianali”). Abbiamo già il marchio registrato che ci permette, come dici tu, di spaziare su settori differenti: quello trainante, fino ad ora, è stato il merchandising, le cui vendite davvero ci asismilano a una vera e propria “marca”. Per il resto, dobbiamo fare tutti girare la testolina: le idee son tante, ora bisogna organizzarle.
      Ti aggiorneremo, lunedi avremo una riunione.

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