• Se avete bisogno di aiuto ….per progettare…da settembre mio figlio frequenterà la scuola di Bologna e il tema mi interessa, tenetemi aggiornata.

  • Ciao Don, sono alfredo il nuovo coach di kublai. Mi piacerebbe sapere a che punto siete con il progetto. Il comune vi ha allungato il contratto? Il progetto di ampliamento è stato realizzato? Avete incontrato problemi? Se vuoi qui in piattaforma possiamo discuterne…. a presto alfredo

  • Attento Don ad affermare che la figura centrale di un Direttore non è importante, perchè è importante eccome: per un cosa che si chiama Leadership…

    E’ vero che c’è l’ideologia, la comunanza di intenti, ecc, ma chi è che tiene insieme tutti questi pezzi?

    Comunque, così a pelle, mi sento di consigliarti di lavorare molto sull’identità interna e sul senso di appartenenza.

    Questo perchè da quello che ho capito i partecipanti al progetto sono mossi molto da motivazioni intrinseche, per cui non lasciare che tutta questa energia si disperda.

  • il ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di EDUCARE WALDOF FVG -Progetto Germoglia & CresciEDUCARE WALDOF FVG -Progetto Germoglia & Cresci il 11/4/2012

    Ciao Eccomi dopo un po di assenza.
    Il nostro progetto è stato selezionato questa settimana…cosa significa? c dobbiamo preoccupare in positivo oppure in negativo :)

    Grazie Tito ed Ivan.
    @Ivan: 
    Interessante e precisa la tua domanda. Cerco di rispondere e chiarirmi allo tesso tempo.  Diciamo che l’interno di una struttura organizzata come una scuola waldorf, scuole senza direttore è semplice e complessa allo stesso tempo. Mi  spiego: gli organi che la fanno funzionare sono il collegio degli insegnanti in primis, poi il consiglio di amministrazione e i genitori. Può sembrare tutto normale ma va rilevato che la figura centrale di un direttore non è rilevante come normalmente la conosciamo come ad esempio il collegio degli insegnanti ha molta influenza ed ha in mano in toto il progetto pedagogico, decide in modo determinante la direzione da prendere. quando parlo di Collegio intendo che non c’è prevalenza di qualcuno, è un modello circolare. Il CdA svolge attività di pura amministrazione come i genitori svolgono attività a sostegno dell’economia, feste, cultura, gas ecc della scuola. Ma al centro di tutti gli incarichi e decisioni si pone sempre il bambino/allievo. Va detto che nella maggior parte dei casi si tratta di persone che svolgono il proprio compito in forma totalmente volontaria.
    Succede spesso che la collaborazione a volte c’è e a volte sfugge qualcosa come, a volte i tempi si dilatano perché o non c’è la comunione degli intenti o a volte sono pochi i presenti (esempio le assemblee). Questo diciamo indebolisce l’efficacia di azioni e/o perdita di opportunità come anche trascurare situazioni che meritano una certa urgenza e poi degenerano.
    C’è di fondo una fiducia che ci sorregge. I risultati visibili sui nostri figli, la serenità e la dedizione degli insegnanti e dei genitori volontari, le feste che caratterizzano l’anno pedagogico.

    @Tito:
    SI Tito hai riformulato egregiamente. La spinta viene proprio dal collegio degli insegnanti che si sono convinti che non possiamo più stringerci e d è giunto il momento di allargarci e aprirci di più verso l’esterno.
    Attrarre dei donatori che sentano di sostenere una causa importante è certamente un nostro mezzo per centrare il bersaglio.
    Rispetto la struttura in cui siamo abbiamo in diverse riunioni valutato la possibilità di trasferirci, magari ristrutturando una caserma dismessa ( da noi abbondano) ma ci siamo fermati perché i costi di bonifica sarebbero stati proibitivi. Ci hanno offerto una splendida villa con terreno ma era completamente fuori zona ed avrebbe compromesso la frequenza di diversi allievi. Così ci siamo convinti che on una trattativa a più passi con l’amministrazione comunale avremmo ottenuto un allungamento del contatto e la possibilità di edificare l’ampliamento necessario. Siamo Fiduciosi in quanto l’attività che proponiamo è di un valore sociale molto alto e la ricaduta sul territorio ci fa ben sperare nell’occhio del padrone. Usufrutto non è possibile in questa struttura. Quando ci sono le elezioni il comune la usa ancora come seggio e alcune parti dell’edificio sono utilizzate in comunione con altre società sportive e culturali.
    Va considerato che chi contribuirà all’ampliamento in termini economici o di volontariato farà un dono alla comunità cittadina.
    Può essere un Handicap o all’opposto un esempio e un punto di forza. Cosa ne pensi?

  • Ciao Don
    sbaglio o il cuore di quello di cui pensate di avere bisogno è la parte edilizia, dell’ampliamento della struttura?  Se così fosse, a mio parere il progetto dovrebbe soffermarsi sul convincere un potenziale finanziatore della vostra capacità grazie ai nuovi spazi che avreste di rendere servizi di maggior valore per le famiglie, come spieghi già abbastanza bene nelle cose che scrivi,di produrre valore anche di tipo economico per i residenti della zona, e, da non trascurare, la vostra capacità come organizzazione di sostenere i costi di manutenzione e di gestione di una struttura così ampliata.
    Bisogna pensare che ogni finanziatore ama pensare che grazie alle risorse che  mette a disposizione nascono cose che altrimenti non ci sarebbero state.  MI viene però un interrogativo: si può pensare che voi interveniate per ampliare un immobile che non è di vostra proprietà? forse dovreste ottenere almeno uncontratto lungo e stabile tipo usufrutto per pensare di farci dei lavori. O sbaglio?

  • Ok Don: questo nei confronti dell’esterno.

    E riguardo a voi interni e collaboratori? :-)

  • il ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di EDUCARE WALDOF FVG -Progetto Germoglia & CresciEDUCARE WALDOF FVG -Progetto Germoglia & Cresci il 23/3/2012

    @Criscia:
    L’amministazione ci appoggia e ci dovrebbe confermare l’utizzo della struttura per 20 o 25 anni.
    @Ivan:
    L’identita che ci siamo creati va letta in modi diversi, chi conosce la pedagogia Waldorf e chi non la conosce. Questa discriminante condiziona la credibilità e/o meglio la solidità della nostra piccola realtà. Lamministazione comunale ad’esempio ci vede bene e ci sostiene. La gente del borgo in cui siamo inseriti da un guardare con sospetto ora ci ha accolti e integrati.
    Chi conosce la pedagogia sa il valore aggiuto che riesce ad offrire ai beneficiari, adulti o minori indifferentemente.
    Parlare di identità forte e solida…è un po presto.

  • Ciao Don!

    Una domanda al volo (ammetto di non avere ancora letto la bozza di progetto…):

    in quale modo siete presenti sul territorio?

    Vi percepiscono come un’unità, un gruppo, e non solamente come una scuola?

    Avete un’identità forte e solida? Che cosa fate in tal senso?

    Quello che ho imparato lavorando nel sociale è che quando hai a che fare con le amministrazioni dovete essere Presenti (con P maiuscola).

  • il ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di EDUCARE WALDOF FVG -Progetto Germoglia & CresciEDUCARE WALDOF FVG -Progetto Germoglia & Cresci il 23/3/2012

    Mi spiego Criscia.
    l’amministrazione comunale che è in fase elettorale, tuttavia ha dato parere favorevole all’ampliamento la commissione edilizia. Manca l’ok definitivo che ci sarà, salvo il solito 1% di probabilità.
    Tempo di fruibilità: ora abbiamo un contratto di affitto, l’onere di provvedere alla manutenzione (la staordinaria il comune non la fà). Con l’ampliamento i termini di fruibilità saranno oggetto di contrattazione.
    Per creare la sala di euritmia, i laaboratori artistici e aumentare lo spazio in termini di aulee abbiamo bisogno di costrure. Per costrure abbiamo neccessità di trovare dei fondi, in quanto il comune non finanzia. Per questo stamo cercando di trovare delle soluzione per dotarci di stumenti di funraising, che non conosciamo. Dobbiamo formarci, riconoscere le caratteristiche di genitori volontari e formarli per la ricerca dei fondi, altri che siano in grado di redigere progetti, gestire la contabilità e seguente rendicontazione.
    Come ci stiamo muovendo:
    abbiamo formato un piccolo gruppo di volontari che da un lato sta cercando di creare un organismo per il reperimento fondi e dall’altro si è buttato letteralmente allo sbaraglio nell’attività. Ad oggi abbiamo prodotto il depliant che sopra ho linkato, stiamo preparando una lettera per i genitori, tutti, per sollecitarli a donare, vorremmo scrivere anche alla fam di Berlusconi che i figli hanno frequentato una scuola con le medesime caratteristiche per chiedere sostegno. Ma ancora non abbiamo pianificato i passi. C’è voglia di fare, fiducia. Questo sì.
    Sappiamo che possiamo contare sulle risorse che otterremo dalla nostra attività e non certo da un sostegno economico del comune. Da qui chiediamo all’amministrazione  la possibilità di utilizzare il fabbricato per un tempo che contratteremo, ragionevolmente ai nostri scopi.

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