Ciao Maria, 80 preventivi ed una realizzazione è decisamente un pò sotto media in effetti. Ma potresti fare una sorta di quantificazione dei committenti potenziali, esempio:

20 Comuni,
10 Municipalizzate
20 Associazioni,
ecc…
in modo da capire chi siano gli stakeholders, e capire eventualmente il perchè di un rifiuto del rifiuto con affetto

A parte il gioco di parole, ci sono 29 gradi ora e permettimelo, sarebbe interessante avere un quadro complessivo di questi committenti, di quali siano le loro esigenze e magari su quali concentrarsi.
Un questionario di feedback mi sembra a questo punto la cosa più sensata da fare per ricevere feedback su migliorie, personalizzazioni ed altro.

Devo ammettere che anche a me risulta strano osservare una media così bassa di inserimento dei vostri cassonetti. Iniziative di questo genere vanno valorizzate a prescindere dai costi e dalle modalità. Evidentemente nel percorso qualche intoppo (costi elevati, sistemi di sicurezza, manutenzione etc… provo a direne qualcuno di elemento sfavorevole). Riparto alla carica, è necessario predisporre un documento che definisca le strategie comunicative da adottare. Se siete daccordo iniziamo a metterci mano. A presto
Angelita

Ciao Angelita,
ecco questo è un altro buon punto,la comunicazione. Noi senza fare niente, siamo finite su molte riviste e quotidiani nazzionali tra cui: Corriere dalla sera, D di Repubblica, Gente, Casa Facile, Il sole 24 ore… per non parlare delle meno note , sotto la voce “rasegna stampa” nel menu principale del nostro sito ci sono tutte. e ancora radio es: RDS, Lifegate, Radio2 ecc, e tv: rai 2, sky ..non per fare un elenco di medaglie, ma per dire che crediamo o credevamo di aver avuto una grande visibilità e che non dovessimo fare molto altro…ma forse qui ci sabagliamo?
Con questa visibilità dall’inizio dell’anno ad ora avrò spedito circa un ottantina di preventivi di cui uno solo si è realizzato…ci pare una media un pò bassa..non credete?
Anche se in una dimensione artigianale, noi potremmo benissimo soddisfare una richiesta di 150/200 cassonetti all’anno. Per essere realistiche già riuscire a posizionare 50 cassonetti potrebbe essere un buon obiettivo….Nicola non so se ora sono riuscita ad entrare nella tua ottica…

Cioa Maria,
mi inserisco nella perplessità di Nicola. Avere obbiettivi non vuol dire fare business. Fare un programma e quindi definire una strategia di comunicazione significa definire i propri obiettivi strategici e quindi le leve che è necessario attivare per perseguire gli obiettivi. Perchè non proviamo a realizzare insieme una strategia di comunicazione, magari predisponendo un documento che illustri le azioni più idonee per farsi conoscere sul mercato. Molto di ciò che avete già realizzato ma di cui non riesco ad raccogliere complete informazioni.

Maria, il mio discorso non dipende dal fatto che sia un business o meno… però il fatto di impostare degli obiettivi serve a scegliere quali e quante azioni fare.
E’ chiaro che il cassonetto non si diffonde da solo. Per portarne in giro 50.000 in un anno dovreste essere almeno 50 persone a lavorarci.
Riesco a spiegarmi?
Se fino ad ora siete riuscite a distribuire 10 cassonetti (faccio per dire) in un anno, potreste decidere che un obiettivo concreto, raggiungibile e soddisfacente, potrebbe essere quello di distribuirne il doppio, cioè 20, nell’anno successivo.

avere un obiettivo concreto davanti, serve a misurare i proprio sforzi, scegliere cosa fare e cosa non fare, capire di cosa si ha bisogno.
Altrimenti si rischia di andare avanti senza una direzione sprecando molte energie.
In sostanza, i numeri non sono “relativi” come dici tu, ma direi proprio il contrario, dato che hanno delle implicazioni precise in termini di impegno lavorativo che ci mettete dietro.

Caro Nicola, non stiamo parlando di fare un business, noi di certo non campiamo su questo progetto, la questione è come diffornderlo e darti i numeri di una possibile diffusione….è relativo potrei dire da 5 a 5000 a 50.000 mila.. è chiaro che più sono più si può direre che è diffuso

Maria, per ragionare bene ci vogliono obiettivi concreti.

E quando dico concreti, intendo numeri. Quanti cassonetti volete distribuire nel 2011? oppure, quanti cassonetti dovete distribuire per mantenere in piedi il progetto nel 2011?

credo che il primo step su cui ragionare sia : come rendere concreta un idea che funziona. Ho visto tenti bellissimi progetti che si sono arenati proprio nel momento in cui dovevano entrare nel mercato e diventare realtà, e non vorremmo che il nostro facesse la stessa fine. Credo infatti che l’importante per fare crescere un progetto, dopo che si è verificato il suo interesse, sia ragionare su come questo possa veramente entrare nel mondo comune, e non rimanere conoscenza di pochi.
..questa è la linea di crescita che stiamo seguendo ormai da due anni, e che non riusciamo a superare. Difficile pensare più in là senza questo primo step realizzato.
Sono riusciata ad essere un pò più chiara? quali altri elementi in più vi potrebbero servire?

Siamo qui apposta per questo

Maria ti vorrei chiedere di fare un piccolo sforzo per ottimizzare la vostra presenza su Kublai. Qui non c’è molto da farsi pubblicità, quanto da lavorare allo sviluppo di progetti. Se voi riusciste a mettere on line un documento con cui tracciate le linee di crescita della vostra attività, per noi tutti sarebbe più facile ragionarci ed aiutarvi.

Un po’ come pensare RCA 2011… già solo degli obiettivi aiuterebbero molto