• Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 24/6/2010

    Maria, Nicola ha aperto una discussione sul questionario qui nel forum.

  • Maria ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 24/6/2010

    scusate ma quindi il discorso del questionario con Angelita dove si continua?
    Caro Marco, grazie per la semplificazione. Tutte le voci che hai citato le abbiamo esaminate tutte sempre ridotte al minimo, o in alcuni casi, come ad esempio, stampa materiale di comunicazione e trasporto lo lasciamo a libera scelta del “cliente” in modo che se per esempio hanno una stamperia che conoscono la possono usare o il comune può fare nelle sue convenzionate
    Il punto su cui siamo poco solide è sulla riduzione dei costi implicati all’uso del prodotto. .. sinceramente non sapremmo da dove partire…immagino che ci debba essere un ente che deve verificare e certificare..? ma chi ? Non potrebbe esistere magari un altro modo?
    Hai perfettamente ragione quando dici che bisogna saper innescare quello spirito di emulazione verso i casi di successo!!! dobbiamo capire bene come

  • Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 20/6/2010

    Maria,

    sono finito anche io nelle maglie delle sigle che certo non aiutano a comunicare ma solo a mantenere le distanze, provo a riavvicinarle ora …

    TCO sta per Total Cost Ownership
    ovvero l’insieme dei costi associati ad un certo prodotto, non sono solo materiali e lavoro per fabbricarlo ma anche altro che sta intorno.
    Solo a fare qualche esempio per spiegarmi meglio:
    - imballaggi
    - trasporti in entrata
    - trasporti in uscita
    - la comunicazione per diffondere l’uso del cassonetto
    - riduzione costi implicati dall’uso del prodotto. Per esempio quanto risparmia il comune nel non dover smaltire la quota dei rifiuti Riciclati con Affetto? Forse un’analisi di questo tipo, partendo dai dati di quei comuni che lo hanno gia installato potrebbe aiutare molto a convincere nuovi comuni.

    Mi sono anche fatto l’idea che il successo che merita l’iniziativa dipenda prevalentemente da come viene presentata (sia a privati che a soggetti pubblici) e quindi nel saper innescare quello spirito di emulazione verso i casi di successo.

    P.S. ho letto velocemente i commenti precedenti, non vorrei aver ripetuto banalmente idee di altri, ma forse il fatto di sentirle anche da un’altra voce può servire a rafforzare l’idea!

    P.S:
    per i coach: non potrebbe valere la pena di riassumere le idee discusse nei post di un progetto in un unico posto così che tutti possano vederle sinteticamente? Io per esempio mi sono fatto un file excel per Casa Gentili dove ho elencato le idee discusse fin qui, che includerò nei documenti di progetto.

  • Maria ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 19/6/2010

    Ciao Augusto, ci fa molto piacere che ne avere parlato anche nel vostro blog! come si chiama? vi abbiamo messo il link nel nostro sito? di solito lo facciamo. I vantaggi per i privati sono per la maggiorparte a livello di immagine. Tanti ce lo chiedono proprio perchè condividono molto la filosofia e la vorrebbero diffondere loro stessi nel loro punto vendita. E poi perchè ponendosi anche come punto di incontro, il cassoneto, diventa anche un modo per attirare la gente nel proprio negozio ( questo lo immagino io..ma lo vedo plausibile:)
    Altri invece proprio lo vedono inserito nel ciclo del loro negozio, ci è capitato l’esempio di un negozio che vende e ripara computer. Per lui e per i suoi clienti potrebbe essere un modo per scambiarsi pezzi di ricambio

  • Maria ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 19/6/2010

    Si in effetti Marco la tua potrebbe essere una soluzione, il punto è che in questo modo RCA finirebbe per aver poco di originale e di diverso da un negozio dell’usato o da un mercatino del baratto. Invece il progetto vuole proprio anche lavorare su una nuova idea economica che non ruota più intorno al denaro, ma al libero scambio, ed al valore dei singoli oggetti con le loro storie, passami il termine una sorta di economia basata sul sociale. Chi dovrebbe cogliere il reale risparmio e quindi decidere di investire sono coloro che non avendo più tutti questi oggetti nei loro cassonetti non devono più smaltirli, quindi a seconda dei casi Comuni ed aziende di smaltimento.
    Forse però questa cosa è poco percepibile nel senso che noi non abbiamo dei dati certificati della quantità di oggetti che girano in RCA, ma abbiamo solo delle foto fatte in giorni diversi che per noi e per tante persone sono molto esplicite.. Però Nicola, seguendo il filone della tua idea, pensavo a come rendere più eslicito il guadagno per questi possibili investitori…se l’immagine non gli è sufficiente,… in alcune piazzole ecologiche danno delle sorte di gettoni in base alla quantità di oggetti portati, ogni gettone equivale ad un valore economico che viene poi detratto al singolo cittadino dalla bolletta dei rifiuti. Si potrebbe pensare ad una cosa del genere anche per noi …ma mi sembra tanto di complicare il tutto, e poi in questo modo si inserirebbe un servizio in più ( persona o macchina che da gettoni) che sarebbe cmq un costo ulteriore..non mi convince..
    Per rispondere a Marco…mi piace questa espressione ” donare conservando”!! forse è questa una nuova economia possibile..
    Per quanto riguarda i video, si si hai perfettamente ragione, noi sul sito e su youtube abbiamo già caricato due video di interviste..ma dovremmo aggiornarlo.
    Per quanto riguarda la TCO, per me arabo in termini professionali, ma dovendo sempre fare i conti con autofinanziamenti nostri abbiamo sempre tirato all’osso ogni cosa e cmq potremmo forse con qualche altro appunto togliere poche centinaia di euro, ma non credo sia quello che possa fare la differenza.

  • Augusto ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 19/6/2010

    Due premesse:
    1. Ho seguito solo pezzi di discussione, quindi magari la domanda che faccio è già stata affrontata

    2. Il progetto mi piace molto, tanto che ne avevamo parlato anche sul nostro blog

    La domanda: a parte i comuni e le realtà pubbliche, per i privati (associazioni/esercizi commerciali, ecc…) quali sono i vantaggi di installare un cassonetto di RCA?

  • Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 19/6/2010

    Nicola, in effetti a leggere bene era scritto chiaramente che ti riferivi al box dei fondi :)

    Ma forse l’idea di associare un’offerta, anche se libera, cambia un po il senso del messaggio: “donare conservando” che essendo molto innovativo dovrebbe suscitare interesse e attrarre in quanto tale sia donatori e ricettori nel punto di installazione, consentendo il famigerato ritorno economico per l’installatore.

    Alcune idee che mi vengono in mente per invogliare nuovi installatori:

    - perché non dare risalto ai “casi di successo” di coloro che lo hanno già installato… interviste su youtube, passaparola sui socia media etc etc!

    - una attenta analisi dei costi totale (TCO) materiale/produzione/trasporto/campagna pubblicitaria etc. con l’obiettivo di ridurre “sprechi” (costi non necessari) potrebbe permettere di ridurre il costo del cassonetto e conseguentemente il suo prezzo.

    Basta, mi fermo ché altrimenti faccio un poema che diventa indigesto!

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 19/6/2010

    Caro Marco, la parte che intendevo chiusa era solo quella relativa ad un piccolo box ricavato all’interno del cassonetto dove raccogliere fondi :)

  • Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Rifiuto Con AffettoRifiuto Con Affetto il 18/6/2010

    Mi piace molto l’idea del cassonetto aperto, chiuderlo a chiave secondo me ridurrebbe enormemente il suo utilizzo e farebbe allontanare molte persone sia chi lascia che chi prende.

    Secondo me il tema sociale del cassonetto dovrebbe essere sfruttato per pubblicizzare l’attività di che lo compra e posiziona nel proprio esercizio, in modo tale da attrarre gente e aumentare la “pedonabilità”, magari limitando il rifiuto a beni attinenti con l’attività stessa.
    Libri per una libreria, giocattoli per un negozio di giocattoli e cosi via.

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