• Luca ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 8/10/2010

    Sai Montse, i giovani qui sono entusiasti di Barcellona, una citta’ in pieno “Rinascimento”: portaci in Kublai lo stesso entusiasmo che hanno
    anche tutti i catalani per la loro citta’.
    A presto
    LMF

  • Montserrat ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 8/10/2010

    Grazie mille Luca e grazie per il complimentone alla mia città. Mi piace tanto quello che dici su compiere l’atto della lettura in modo vigile ed attento.
    A presto

    Montse

  • Luca ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 7/10/2010

    Ciao e Benvenuta in Kublai, arrivo qui un po’ in ritardo ma sto recuperando.
    Leggendo i commenti ho risentito un po’ del vento creativo che soffia nella
    splendida Barcellona ( per me e’ la New York d’Europa!! ) come qui a Kublai.
    “Il leggere e’ una azione di trasformazione”: a me e’ capitato di leggere un libro che mi piaceva ed ho impiegato dei mesi per terminarlo. Dopo qualche anno ho provato a rileggerlo e mi sembrava decisamente cambiato. Penso che la lettura sia un’azione da compiere in modo estrememente vigile ed attento, per cercare di governare il cambiamento.

    Grazie ed a piu’ tardi

    LMF

  • Montserrat ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 6/10/2010

    Ciao Angelita,

    mi piace tanto della lettura questa doppia direzione. E’ vero che noi cambiamo al leggere (anche fisicamente, il nostro cervello muta), ma anche noi trasformiamo il testo dell’autore. Ogni nuovo lettore crea un nuovo testo. Al leggere offre tutto se stesso (cosa ha vissuto, cosa ha imparato) e così crea un nuovo significato del testo. Quando leggi “se una notte d’inverno”, te l’immagini uguale se la leggi in estate o in inverno, se la leggi in montagna o in riva al mare. Mi piace tantissimo vedere nel lettore la sua identità di creatore, non è un mero recettore che assimila il messaggio dell’autore. Per me questa è una dell’idee fondamentali che vorrei trasmettere nell’evento.
    Sono partita dalla festa catalana ma dopo sono andata molto lontano. Ho aggiunto una prima descrizione dell’evento. Continuo a lavorarci. Buona serata,

    Montse

  • Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 5/10/2010

    Grazie Montserrat Fernandez per i preziosi consigli. Ho dato già un primo sguardo su internet e mi sa che Ong lo leggerò a breve. Mi sono sempre incuriosita quando si parla dei processi di apprendimento anche quelli legati alla lettura, resi possibili dall’elasticità del nostro cervello.
    Ecco perché mi è piaciuto il testo della Wolf, perché racconta dal di dentro cosa succede quando leggiamo e di fatto, anche tu, definisci il leggere come una azione di trasformazione. La lettura come una conquista preziosa, che innesca un cambiamento infinito di noi stessi. E’ in questo il concetto: “noi cambiamo il testo e il testo cambia noi”, vero? Ti chiedo scusa, ma non avevo compreso che parlassi di un singolo evento. Quindi il tuo progetto è legato alla festa, come in Catalogna. La Festa del 23 Aprile dedicata alla letteratura ed all’amore, che è stata dichiarata dall’UNESCU la Giornata Mondiale del Libro e dei Diritti d’Autore. Sarebbe meraviglioso riprendere in altri luoghi giornate ed eventi simili. Come recuperare questo spirito vissuto nella regione catalana?
    A presto
    Angelita

  • Montserrat ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 5/10/2010

    Ciao Angelita!

    Si, ho letto la Wolf. E’ un libro bellissimo. Se ti interessa come influiscono i media con che leggiamo, ti invito a leggere Oralità e scrittura di Ong. Questo è stato uno dei temi che ho studiato in questi anni. Ma ha un certo punto mi sono resa conto che avevo allargato troppo, era difficile poter parlare di tanti temi in un evento.
    Io penso che ancora che cambia tanto il significato di leggere dipendendo dei media che utilizziamo, ci sono delle costanti. Capacità di comprendere l’altro, di spostarsi al suo punto di vista, emozione intelligente, pazienza, immaginazione. Alla fine ho preferito parlare delle cose che sempre sono necessarie. Comunque un evento sul tema dell’influenze dei media non sarebbe male. Grazie mille per il tuo commento.

    Ah, scusate per l’italiano. A volte ancora m’invento delle parole.

    Altri consigli bibliografici:

    Una storia della lettura di Alberto Mengual.
    Storia della lettura di Guglielmo Cavallo e Roger Chartier (più tecnico dell’altro)
    Entrambi descrivono la storia della lettura come anche la storia della ricerca della libertà. Sorprende scoprire tutto il valore che c’è dietro, per esempio, dal passo della lettura a voce alta alla lettura in silenzio. Leggere in silenzio permete leggere qualsiasi cosa (anche testi proibiti) senza che gli altri se ne rendano conto.

  • Montserrat ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 5/10/2010

    Ciao Federico!
    Si, da leggere è una festa, da questa idea sono partita. Nella Catalonia il 23 d’aprile si celebra la festa dell’amore e la letteratura. Gli amanti si scambiano libri e rose. Barcellona si riempie di bancarelle dove comprarli. Tutto la città diventa un fiume di gente con i libri sotto il braccio.
    Se pensi alle campagne per favorire la lettura, sempre si comunica il leggere come un dovere. E’ come mangiare sano o andare in palestra. Per me il leggere c’è l’hanno raccontato male. Vorrei ricuperare lo spirito che ho vissuto nella mia città. Adesso scrivo come ho pensato di farlo.
    Grazie

  • Montserrat ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 5/10/2010

    Hola Alberto!
    hai ragione. Già hai individuato uno dei miei punti deboli, sono troppo teorico e dimentico la concretezza. Adesso scrivo la descrizione della festa, grazie

  • Angelita ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Se una notteSe una notte il 4/10/2010

    Non siamo nati per leggere. Meravigliose parole le tue che introducono la tua idea “Se è una notte”: una festa sulla natura del leggere e sul talento dei lettori. Le tue parole richiamano quanto scritto da Maryanne Wolf, neuroscienzata che da anni studia il fenomeno della lettura e le sue «disfunzioni». Ritengo che tu già conosci i suoi testi, diversamente ti invito a leggere “Proust e il calamaro Storia e scienza del cervello che legge”, trovo sia realmente interessante. Secondo la Wolf, l’invenzione della lettura ha comportato una parziale riorganizzazione del nostro modo di pensare, «mutando l’evoluzione intellettuale della nostra specie». Analizza i cambiamenti legati alle nuove tecnologie che cambiano completamente l’interfacce della lettura. Grazie a strumenti diversi, quali gli e-book, attiveremo nuovi collegamenti cerebrali, spingendo la nostra evoluzione intellettuale in altre direzioni, probabilmente impreviste ed ancora da studiare. Tu cosa ne pensi?
    A presto
    Angelita

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