“interazione”

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  • Iniziato da Libera Mariella Tavaglione Avatar di Libera

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    • Salve a tutti!

      Come accennavo qualche tempo fa avevo stabilito la parola chiave del mio progetto che è INTERAZIONE. La scelta non è casuale poichè il presupposto dal quale ha preso vita MUSICACOMEACQUA è proprio dimostrare che il territorio e la musica se opportunamente combinati, possono generare economie.
      come rendere nella pratica tutto ciò è sicuramente la parte più difficile; mi piace pensare, ad esempio, ad un coinvolgimento degli artisti che si potrebbero esibire al festival che non fosse solo relativo al momento del concerto ma che si estendesse ad un soggiorno, anche se breve, nel paese dove potersi godere la gastronomia, il panorama e lo spettacolo fornito dai vari sport protagonisti della manifestazione.
      Tutto questo potrebbe essere attuato tramite i supporto delle strutture alberghiere (agriturismo e relais di campagna) che potrebbero, mettendosi in rete, specializzarsi, anche solo per un momento specifico, nell’accoglienza di clienti “particolari” quali magari i musicisti,offrendo loro un soggiorno che li stupisca, magari che li spinga a tornare e che non configuri un’accoglienza “asettica e fast” (il solito hotel a quattrostelle dove trascorrono notti o day off post concerto) ma molto “slow” come nella migliore tradizione umbra.
      Altro modo per coinvolgere gli artisti, e di conseguenza avvicinarli ai prorpi fans, potrebbe essere quello di farli partecipare attivamente alle conferenze, alle mostre di fotografia nonchè a show case piuttosto che workshop dove esprimesri a 360°; è noto, infatti, che molti musicisti si dedichino attivamente ad altre forme d’arte nonchè si espongano socialmente sposando delle cause ben specifiche .
      Mi immagino San Gemini, per almeno 4 gorni,  invasa da artisti e musicisti, nonchè da sportivi …capisco che possa sembrare utopistico ma il mio concetto di INTERAZIONE si sta spingendo in questo senso!
      attendo critiche e suggerimenti……

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Questa cosa che tu proponi non è del tutto irrealistica. Nella mia vita precedente apprezzavo molto questo tipo di offerte, soprattutto se venivano contestualizzate, e uno sa in che situazione si trattiene, e a fare che cosa. Poi non sempre si può, ma se ne può almeno parlare.

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Ciao Libera

      secondo me ha molto senso pensare di realizzare un evento che abbia una certa dimensione temporale. Magari 4 gg alla prima edizione possono essere troppi, magari si può partire da due. Un we per es.

      La tua idea di manifestazione si sta facendo sempre più chiara, ed è un bene. Adesso credo che sia importante che prenda forma le tue alleanze con il territorio.

      Queste cose spesso funzionano così:
      uno ha un’idea,
      la struttura,
      trova il contenuto e i partner sul territorio,
      va dall’amministrazione pubblica interessata,
      si concorda insieme la manifestazione,
      l’amministrazione decide di stanziare una certa somma (se va bene),
      il resto si trova attraverso sponsor locali che riceverebbero un ritorno dal flusso di visitatori
      si decide una data
      si parte

      nel frattempo, probabilmente,
      hai creato una associazione oppure hai presentato il progetto attraverso una associazione locale già esistente
      hai trovato una serie di collaboratori volontari e non che servono a mettere in piedi il tutto
      hai realizzato una matrice comunicativa e stai già impazzando sui social network
      hai fatto l’elenco e sentito uno per uno tutte le strutture ricettive del territorio per realizzare dei pacchetti ad hoc durante la manifestazione (vedi Be natural nelle Marche)
      Hai contattato tutti i produttori dell’agroalimentare locale, i ristoratori, ecc per mettere in piedi l’offerta culinaria
      hai sentito tutti i commercianti, o le loro associazioni locali se ne hanno, che vorranno aprire i negozi del centro anche di notte piuttosto che fare bancarelle ecc…
      hai chiamato un po’ di artisti locali per realizzare delle fontane (magari con un contest visto il tema dell’acqua)
      hai trovato il service per tutta la strumentazione tecnica audio
      Ti sei raccomandata con l’azienda locale rifiuti per la gestione della differenziata (a noi piacciono gli eventi ad impatto zero)

      Vabbeh, forse qualcosa l’ho dimenticato…. in linea di massima credo che non sia tanto difficile, quanto abbia bisogno di pazienza e perseveranza :)

      in bocca al lupo

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    • Caro Nicola,
      hai assolutamente ragione……purtroppo sto lavorando molto intensamente al progetto e sto mancando più di un appuntamento qui sul blog.
      Avrei intenzione di iniziare anche a scrivere il diario, oltre che a caricare il progetto nella sua forma definitiva, ma non riesco a farlo proprio per l’intensificarsi delle scadenze che mi impone la mia timeline.
      Proverò allora a fornire un aggiornamento più organico : per quanto riguarda la parte relativa agli sport, sto collaborando con BIKEMOTION (http://www.bikemotion.it/) dove ho trovato grande appoggio e collaborazione in relazione alla possibilità di trovare sponsor in grado di sostenere la manifestazione; parallelamente sto portando avanti (e mi sto anche facendo una discreta cultura) l’aspetto riguardante lo skate ed il parcour soprattutto grazie alla collaborazione di diverse associazioni sul territorio che mi stanno passando i loro contatti con personaggi di spicco dell’ambiente che avrei intenzione di contattare per partecipare.
      Altro aspetto al quale mi sto dedicando è quello artistico (e il mio recente post sul blog relativo al modo di interagire con gli artisti ne è proprio il frutto).
      A fine novembre scade un bando pubblico per finanziare attività turistiche e culturali sul territorio (Umbria) e proprio in proposito a ciò, questa settimana, ho un incontro con il sindaco e l’assessore alla cultura del Comune di San Gemini per capire quale sia il reale interesse del Comune per il festival. Questo è sinceramente , insieme ala sostenibilità economica, il punto che più mi preoccupa poiché, al di là degli entusiasmi iniziali, non so realmente con quale modalità il paese è intenzionato ad “ospitarci” e soprattutto a sostenerci.
      Sono in contatto anche con quello che definisco un festival “modello” per il mio (Balla Coi Cinghiali) grazie al quale sto preparando il business plan.
      Il 2 Ottobre ho lavorato per il comune di Terni all’organizzazione della 1° notte bianca della città con un certo riscontro positivo; questa eco dovrebbe garantirmi una certa credibilità, soprattutto presso i commercianti del paese che ho contattato (e con i quali dovrei avere un confronto a breve) i quali sperano fortemente in un tipo di manifestazione che non resti per pochi eletti ma che abbia una maggiore risonanza e sia in grado d attrarre anche e soprattutto da un punto di vista commerciale, cosa che fin ora ad esempio l’unica grande manifestazione che si tiene a San Gemini, non riesce a produrre.
      Un aspetto più frivolo ma altrettanto importante che ho curato di recente e per il quale ringrazio l’autrice (Serena Ponteggia) è quello relativo al marchio, claim e l’eventuale merchandise; può sembrare prematuro ma quando arriva l’ispirazione non si può resistere…….
      Grazie mille per il sostegno e per i feed back senza i quali non potrei proseguire oltre.
      Non mancherò di aggiornarvi nella speranza di avere, in settimana, buone notizie.

      Mariella

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