Un viaggio nella creatività insieme a Nova – Il Sole 24 Ore (in moto)
Pubblicato da Alberto
28
04
2008
Abbiamo una bella storia da raccontare, anzi due. La storia principale è questa: in Italia ci sono i creativi, ignorati dalle politiche per lo sviluppo, che hanno davvero un forte potenziale di trasformazione positiva della società. La storia secondaria è questa: sta arrivando la cavalleria! Il gruppo di Kublai, emanazione dello Stato con la esse maiuscola, capovolge l'andazzo generale e si dà l'obiettivo di coinvolgere i creativi nella partita dello sviluppo locale. Tutto molto bello, se non fosse che - giustamente, purtroppo - i creativi italiani delle istituzioni diffidano non poco. Sono state fatte troppe convocazioni di artisti e intellettuali, troppe volte si è detto "partiamo" e si è rimasti fermi. Per chiedere fiducia, Kublai deve accreditarsi. Una parte dell'accreditamento, credo, insiste sul gruppo di lavoro. Non siamo uomini delle istituzioni, ma creativi della musica (io) o del digitale (Giuseppe) con una piccola reputazione alle spalle. Ma una parte più grande è da costruire dando segni forti della nostra specificità culturale. Per questa ragione abbiamo deciso di fare un reportage: ce ne andremo in giro per l'Italia (soprattutto per le regioni del Mezzogiorno) a conoscere meglio alcune esperienze creative che hanno ricadute in termini di sviluppo del territorio. Funziona qui la metafora di Marco Polo nelle Città Invisibili: si tratta di raccontare i creativi alle istituzioni, al mondo, ai creativi stessi, spesso poco consapevoli del proprio potenziale di impatto. Useremo linguaggi e tecniche narrative atti a creare immaginario, a dare il senso della narrazione di queste due storie. Arriveremo sul territorio in motocicletta (ottima occasione per soffiare via la polvere dell'inverno alla Poderosa). Produrremo video e podcast. Useremo i social networks. In questa avventura avremo al fianco Nova, il supplemento del Sole 24 Ore dedicato all'innovazione. Nicola (grazie!) mi ha messo in contatto con il direttore Luca De Biase, che non conoscevo di persona, e lui ha detto che raccontare queste storie fa assolutamente parte della mission di Nova. Prossimamente definiremo insieme i dettagli. Nel frattempo, sarà bene cominciare a raccogliere qualche caso da raccontare. Se qualcuno ha suggerimenti ci scriva pure.

Commenti

  1. philomène gattuso
    29 aprile 2008 alle 16:29

    progetto molto molto interessante!

  2. WAI2WAI - Luigi Bertuzzi
    30 aprile 2008 alle 8:26

    A proposito di “Barcamp” e “Gruppi di lavoro”: i GdL sono tipici dei Workshop. Senza entrare nel merito di cosa è un Workshop (su Wikipedia solo in inglese e in modo “omnicomprensivo”) .. pensi che una proposta di far nascere un GdL sia compatibile con l’esperienza dei Barcamp? .. i frequentatori abituali e/o gli organizzatori sostengono che i BarCamp devono essere “senza formato”.
    Spero di parlarne con qualcuno al MateraCamp.
    Luigi

  3. Avatar di Alberto
    Alberto
    30 aprile 2008 alle 11:04

    Ehm… Luigi… scusa ma non capisco. Non ho parlato né di workshop né di Barcamp

  4. WAI2WAI - Luigi Bertuzzi
    30 aprile 2008 alle 11:29

    Forse sono io a dovermi scusare Alberto:
    sono arrivato qui dall’annuncio di un intervento su Kublai al http://barcamp.org/materacamp;
    qui ho letto la frase “Una parte dell’accreditamento, credo, insiste sul gruppo di lavoro”;
    ho messo in relazione “gruppo di lavoro” e “Workshop” a causa di un’altra conversazione, che
    cerca di mettere in relazione “Worksop” e Barcamp”;
    condisci il tutto con l’ansia di mettere in relazione un Barcamp a Matera con la possibilità di inventarsene uno in una Comunità Montana del .. profondo Nord;
    ecco il perché del mio commento.
    Mi rendo conto di aver esagerato :-(
    Grazie comunque :-)

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