Fund for Culture. Un successo di squadra.
Pubblicato da Federico V.
24
02
2011
È sempre difficile raccontare un successo senza cadere nell’autocelebrazione, ma stavolta i complimenti sono veramente doverosi. Si, direte voi, ma perché? Di cosa stiamo parlando? Ebbene parliamo di un progetto che dopo solo quattro mesi dalla sua nascita come progetto, è maturato al punto da essere selezionato tra quelli che parteciperanno ai laboratori di Città della Scienza, perché tra i primi 30 classificati di Creative Cluster. Parliamo di Fund For Culture, e questo successo rappresenta un motivo di grande soddisfazione per il team progettuale e per l’intera community di Kublai, perché premia e promuove il lavoro finora portato avanti. Se siete tra i pochi che ancora non lo conoscessero, Fund for Culture parte da un intuizione: Oggi la raccolta fondi per la realizzazione di un evento in ambito culturale rappresenta una criticità. Contrariamente di quanto avviene all’estero, infatti, in Italia non è sviluppata la cultura della donazione individuale, e tanto meno quella online, e meno che mai la finalizzazione di queste raccolte al sostenimento di iniziative culturali. L’idea è quindi quella di realizzare una piattaforma che faciliti l’incontro tra chi fa cultura egli utenti della rete: i richiedenti potranno “piantare i semi” del loro progetto, i donatori dargli vita attraverso un contributo “goccia a goccia”. Un’ idea semplice unita ad ingredienti di qualità, un’idea nata di domenica, ascoltando il Telegiornale che riporta le difficoltà del settore culturale causate della scarsa reperibilità di risorse, un’idea che si ispira a Kickstarter, portale americano di raccolta fondi. Gli ingredienti che la diversificano sono la qualità del patrimonio culturale italiano, ad iniziare da quello campano, e la diffusione della cultura, che rappresenta un volano di primaria importanza per la riqualificazione sociale di un territorio. Cosa farne di questa idea? Come svilupparla? Tutte le domande hanno immediatamente trovato una risposta già nota: Kublai. Grazie all’esperienza di Stefano Consiglio –più noto forse come progettista di Angeli per Viaggiatori – il team progettuale ha semplicemente caricato il progetto sulla piattaforma di Kublai, sapendo, ed avendone subito riscontro, che avrebbero ricevuto le risposte necessarie per far crescere il progetto. E così è stato. L’approccio seguito è stato quello della massima compartecipazione di ogni step del progetto, a partire dalla scelta del logo alle caratteristiche di realizzazione della piattaforma. Staff di Kublai e team progettuale hanno sempre lavorato fianco a fianco, insieme a Stefano Consiglio che sin dall’inizio ha creduto in FFC e che rappresenta un punto di riferimento per tutto il team. Kublai dunque come punto di ritrovo, la creatività è veicolata dallo staff e, ancora più importante, dalla community che offre la più vasta gamma di professionalità, oltre alla possibilità per chi è interessato al progetto di scoprirne le origini e ripercorrerne l’evoluzione. Un grande lavoro di crowd-sourcing ha consentito di arrivare a Creative Clusters con un documento di progetto pronto a tutto. La forza creativa di Kublai è stata un’onda difficile da cavalcare ma di assoluta efficacia, perché questa esperienza ha, alla fine, migliorato la capacità comunicativa della idea creativa attraverso una riscritture del documento che ha consentito di trasmettere perfino il colore delle sensazioni. Alla fine se il documento prodotto ha acquisito un impianto strutturato e all’altezza della concorrenza dei progetti partecipanti al bando è stato grazie all’impegno di tutti e tutti quelli che hanno contribuito ringraziamo in questa sede.. Questa storia è scritta, il futuro lo vivremo insieme.

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