Kublai Award 2014. Ecco chi sono i finalisti.
Pubblicato da Paola
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2014

Saranno tre i progetti che si contenderanno il Kublai Award 2014 e i 5000 euro in servizi messi in palio nella finale in programma all'Opificio di Roma il 13 dicembre.  

Curiosi?  Eccoli qui:

Menamè

Menamè fa parte del più ampio progetto Tyshare che i Kublaiani doc conoscono già, in qualità di progetto vincitore della prima edizione del Kublai Video Contest.
Il funzionamento di Tyshare si basa sulla creazione di un sistema premiante di punti, i Ty, convertibili in buoni sconto offerti dalle piccole-medie imprese del territorio. Questo permette di diversificare l’offerta adattandola ai diversi ambiti, grazie all’applicazione del concetto di banca del tempo.

Ad oggi sono in fase di studio tre macro-aree:
- HappyHome, dedicata alle problematiche domestiche.
- Maia, pensata per i lavori agricoli.
- Menamè, per valorizzare gli spazi di lavoro condiviso (coworking) e i laboratori di fabbricazione digitale (FabLab).

Ed è sullo sviluppo di questa terza microarea che Maria Laura Pala, Vito Mastronardi, e Mattia Porta, arrivano in finale.

MyzharBot

MyzharBot è una piattaforma robotica cingolata creata per lo studio e lo sviluppo di algoritmi di navigazione autonoma basati sulla fusione di dati sensoriali inerziali, odometrici e dati visivi (2D e/o 3D).
Lo scopo finale non è un prodotto commerciale, ma un progetto Open Hardware e Open Source a cui possono aderire tutti gli appassionati di robotica, contribuendo alla diffusione della robotica anche a livello non professionale.
Una delle possibili applicazioni di MyzharBot è quella di videosorveglianza di un ambiente indoor ooutdoor.

Vi sembra complicato? In finale proverà  a spiegarcelo meglio Walter Lucetti.

 
Sviluppo e armonizzazione dei servizi e consulenza aziendale, per la conciliazione dei tempi di cura.

I servizi di welfare aziendale migliorano il clima aziendale perché permettono di bilanciare il tempo dedicato alla famiglia e il lavoro in azienda; ci sono molte esperienze che lo dimostrano in Italia.
Ma per la Sicilia questa sarebbe una start up pioneristica, che offrirebbe servizi di riabilitazione per bambini disabili figli dei dipendenti, che permetterebbe  alle madri di continuare l’allattamento , che creerebbe un punto di riferimento per i caregiver, ossia coloro che si occupano dei propri cari.

Un sogno o un'idea concretizzabile? A Roma lo scopriremo con  Maria Francesca Briganti.

Noi dello staff, selezionatori di questa prima fase dell'Award. chiudiamo qui il nostro lavoro. Ora la palla passa alla giuria (di cui vi diremo di più e meglio nei prossimi giorni) e sopratutto a voi tre finalisti. Dipende da come riuscirete a rafforzare e rendere ancora più convincente la vostra proposta nel rush finale da qui al 13.

Buon lavoro, in bocca a lupo ...e  naturalmente complimenti per essere arrivati fin qui :)

PS Vi ricordiamo che per partecipare all'Award è necessario iscriversi all'evento su Eventbrite. Vale per i finalisti, per i loro fidanzati/e, amici, parenti, famigliari. 

Vale per tutti quelli che ci saranno!

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