La Lucania e il sol dell’avvenire? Matera-Potenza e ritorno
Pubblicato da admin
14
05
2008
E' passato qualche giorno dal MateraCamp e dall'incontro successivo di Visioni Urbane a Potenza (del quale hanno già scritto sia Alberto che Ida), ma solo ora riesco ad avere il tempo per scrivere qualche pensiero con calma su quei giorni densi di energia e bella umanità come era da un po' che non se ne vedeva in giro, credo. Del MateraCamp ha già parlato Antonella, e io posso solo aggiungere che è stato "il più bel barcamp di tutti" (come ha detto Antonio), alcuni l'hanno definito perfino patrimonio dell'umanità, come le pietre di quella città potente e magica, dove antico e moderno si compenetrano: antichi conventi con reti wireless, abitazioni-caverna invase da blogger. A Matera si è riunita e riconosciuta una comunità, amici che non si erano mai incontrati, e che si sono scambiati esperienze, hanno cantato insieme cori goliardici sui gradini di una locanda scavata nella roccia, hanno pensato e parlato di progetti comuni: Kublai, Mondine, Lucania Lab, un nuovo progetto editoriale nei new media, un social network dei commercialisti lombardi forse collegato a uno dei padovani, un Festival dell'Unità in Second Life, un esperto informatico della Regione Veneto interessato all'utilizzo del web dei ragazzi pugliesi di Bollenti Spiriti (programma regionale per le politiche giovanili) ... sono solo alcuni temi delle conversazioni alle quali ho partecipato, collegate da bottiglie di Aglianico, espressini freddi, peperoni cruschi... e un'unica parola a comunicare quell'energia presente nell'aria: Daje!!! Poi giusto il tempo dei saluti e sono partito alla volta di Potenza, con Marta/MaeFabio/AsianLaura/Liu, Roberta/Rosa, Tonino, Lorenza/Azzurra e GG/JJ. Mancava solo Elena/Velas, ritornata il giorno prima a casa da Matera e la squadra di Kublaier in Second Life sarebbe stata quasi completa (molti altri gli avatar presenti a Matera). Sembrava quasi un pranzo pre-partita, se non fosse stato per la quantità impressionante di portate in tavola : ) Poi Tonino e Lorenza mi hanno portato in albergo, dove il giorno seguente si sarebbe tenuto l'incontro conclusivo della prima fase di Visioni Urbane Basilicata, progetto di sviluppo della scena creativa lucana. Lì mi sono unito a Lorenzo Canova del DPS e alla sua assistente Anna per una cena con Miki Espuma de La Fura dels Baus, assieme a Ida, Valerio e altri dirigenti della Regione Basilicata. Altre prelibatezze locali (zuppa di farro e salsiccia pezzente, sempre accompagnati da buon Aglianico) ad allietare la conversazione... Anna mi ha raccontato della sua attività per la tutela delle tradizioni e lo sviluppo turistico del Villaggio Crespi d'Adda (nel quale vive), in provincia di Bergamo, dichiarato patrimonio Unesco, che deve lottare anche a volte contro le istituzioni locali per salvaguardare e valorizzare le proprie tradizioni e specificità storiche. Si è parlato anche di Biennale di Venezia, di Barcellona e di Basilicata, in un ping-pong geografico molto stimolante. Tornati in albergo la sera tardi, abbiamo incontrato nell'ingresso Alberto e Paolo Verri, arrivati insieme dall'aereoporto di Napoli. Paolo è l'ex direttore del Salone del Libro e di Torino Internazionale (ha coordinato i tavoli di progettazione partecipata della città, che ripensava a se stessa grazie all'occasione delle olimpiadi invernali), ed ora è impegnato in Italia150, progetto nazionale per la celebrazione del 150esimo anniversario dell'unità d'Italia (ne parleremo approfonditamente più avanti). L'avevo conosciuto a Pescara in uno degli incontri di presentazione di Booster, dove aveva dato un contributo illuminate alla strategia di progetto e in termini di consigli per la progettazione partecipata. Sono quasi le due quando ognuno prende la via della propria camera, dopo aver definito gli interventi del giorno seguente ed aver pianificato una serie di incontri di presentazione del progetto in Piemonte più mirati del Salone del Libro, ormai evento di massa e per un pubblico generalista (anche di questi parleremo meglio più avanti). Il giorno seguente ha tenuto lui il primo intervento della mattina, parlando dell'importanza di trasferire investimenti "from brick to brain" (dai mattoni ai cervelli/all'immateriale), di nuovi modelli identitari, della cultura come mezzo più rapido per far percepire il cambiamento, di come Torino abbia imparato da esempi di altre città, del rapporto di equilibrio e rispetto reciproco che dev'esserci fra pubblico e privato per avere sviluppo, dell'importanza che il cambiamento sia avvertito dai cittadini come un'emergenza/necessità, e non invece provando a forzarlo attraverso incentivi economici... e di molto altro (del quale probabilmente scriverò in post successivi a questo). Una frase mi ha colpito però in particolare e la vorrei riportare qui: "non dovete chiedere il riconoscimento del vostro valore da parte della società (e chiedere alle istituzioni di finanziare le vostre attività perchè meritevoli), ma dovete riconoscere voi i valori (le tradizioni, le risorse chiave, non solo in ambito creativo, anzi) della vostra società e mettervi al loro servizio". Nel pomeriggio vengono illustrate le linee guida del sostegno regionale alle attività creative con effetti di sviluppo locale, definite dopo il percorso partecipativo di VU: la cava tecnologica, reinventare il futuro, arte inclusiva, radici, Basilicata nel mondo/il mondo in Basilicata. Fra una pausa e l'altra approfondisco la conoscenza di Mariangela e Alfredo e de L'Albero di Minerva, di Nico Ferri e del Pollino Music Festival (collegato al circuito di ItaliaWave), di Lorenza e del progetto Art's Factory Basilicata, di MariaPaola e della webtv LaSiritide ... e, last but not least come si dice in questi casi, anche di Massimiliano e Rocco del Lucania Film Festival, che mi raccontano con entusiasmo e determinazione i loro progetti di graduale crescita per il festival e le iniziative collegate (un portale web europeo/mondiale per la raccolta dei cortometraggi per i festival, un'agenzia di grafica e design, etc). Avremo modo di parlare meglio fra poche settimane, visto che il loro sarà il secondo caso raccontato e discusso in Second Life nel corso de "i mercoledì di Kublai", a partire dal 28 di maggio, tutti i mercoledì alle 21 a "Kublai - il porto dei creativi" (!). Tempo di tornare in Emilia quindi, e mettersi al lavoro per preparare tutto quello che verrà, non prima però di aver ripensato a un'altra frase di Paolo Verri: "il futuro è un'ipotesi, da costruire giorno per giorno". Beh, mi sembra che in Lucania lo stiano facendo. UPD. Bel video dei ragazzi de LaSiritide sull'ultimo incontro di VU:

Commenti

  1. Avatar di Alberto
    Alberto
    14 maggio 2008 alle 8:42

    “Il futuro è un’ipotesi” non era una canzone di Ruggeri? :-D

  2. Avatar di admin
    admin
    14 maggio 2008 alle 12:00

    giusta attribuzione :)
    Paolo ha citato Ruggeri, ma mi sembrava strano chiudere il post con un riferimento a una canzone così slegata… o forse no? ;)

  3. Pingback: Progetto Kublai » Un progetto sul cinema può fare sviluppo se…

  4. Avatar di Rossella
    Rossella
    15 novembre 2010 alle 13:12

    Il titolo de Le aquile sono nate per volare deriva da un racconto in lingua inglese, la scuola degli animali. Invece una caratteristica dei dislessici è quella di avere un tipo di attenzione globale, essere attratti da tutto ciò che li circonda, a svantaggio dell’attenzione focale.

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