sicurezza partecipata

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  • Iniziato da luciano colleoni Avatar di luciano

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    • Pensare e progettare un percorso che incentivi la sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro ma anche allo stadio ad esempio, vuol dire innescare dei meccanismi culturali capaci di risvegliare il senso di responsabilità soggettiva ed oggettiva delle persone.
      Nel caso della “sicurezza” si tratta in altre parole di riuscire ad affiancare a quanto si sta già facendo,in termini di prevenzione e applicazione della norma,un piano strategico di responsabilizzazione inserito in un contesto di politica pubblica che permetta di rendere efficace e comprensibile il messaggio “sicurezza”, individuando i canali più opportuni per raggiungere gli stakeholder e con loro attivare un percorso progettuale strategico. Parliamo di politiche pubbliche per l’esperienza che stiamo conducendo nei territori come (Lombardia,Puglia,Sicilia) e perché individuiamo in essa la via principale per entrare nelle comunità locali e per attivare percorsi partecipativi continuativi nel tempo, senza cadere nel pericolo di attivare progetti emergenziali che tendono a deresponsabilizzare gli attori e l’opinione pubblica.
      Non si tratta di ripetere le norme e i diritti – doveri che già sono molto chiari e puntuali, si tratta di attuare un piano di sicurezza partecipata che tenda a promuovere un percorso relazionale tra soggetti che interagiscono all’interno di “comunità”, in termini di reti di individui che comunichino all’interno di organizzazioni e istituzioni formali e in quanto membri di gruppi informali. In quest’ottica la partecipazione si fonda sulla densità delle relazioni tra i suoi membri e sulla subordinazione degli interessi privati a quelli della comunità. Questa riflessione vede il processo partecipativo come fenomeno relazionale giocato nelle amministrazioni pubbliche locali e nazionali con la società. La mia esperienza nei territori di alcune regioni italiane mi ha insegnato che la partecipazione (intesa come possibilità per l’individuo organizzato di essere parte attiva nel processo di formazione delle scelte che riguardano la comunità in cui vive) è uno strumento efficace con cui gruppi e individui possono esercitare potere sulla propria vita e sul proprio ambiente diventando moltiplicatori dell’esperienza e dei contenuti.

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