Kinovan al Working Capital: identificazione del core business e test dei servizi

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  • Iniziato da Jo_K(ino) Avatar di Jo_K(ino)

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      Jo_K(ino)
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      Il progetto Kinovan è stato selezionato per un contratto di preincubazione da Working Capital, e sarà possibile testare i servizi on line gratis per 6 mesi grazie alla partnership con Top-ix.
      Questo mi ha indotto a tentare di definire meglio il core business del progetto e a orientarlo maggiormente verso la creazione di format e i servizi per il  web 2.0 e per i mobile contents.
      In parallelo sto cercando di definre meglio il ruolo del social network che vorrei abbinare al veicolo e che costituirebbe la community da cui attingere risorse umane e creative illimitate come il web. In concreto credo che questo binomio sviluppato in modo efficace può costituire una piccola rivoluzione anche nei processi di costruzione della notizia nel caso della informazione o del marketing virale per le imprese o delle strategie di produzione audiovisiva innovative come il crowdfounding.
      Insomma il social network potrebbe essere il collettore nel quale sviluppare progetti per i new media e realizzare poi i numeri zero e/o i prodotti finali con l’ausilio del Kinovan.
      Mi interessa molto sapere cosa ne pensa la community, quindi sottopongo questo quesito per la Kublai Jam di stasera.

      ; Jo

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      Alberto
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      Giovanni, benissimo! Anzitutto vorrei capire meglio cosa significa “preincubazione”; poi vorrei capire meglio come si fa a testare online i servizi di una roba così fisica come Kinovan.

      Infine, per quello che riguarda il social network io dico la cosa che dico sempre: se possibile meglio non duplicare. Meglio pensare a un gruppo Facebook, a costruire un seguito su Twitter etc. Poi, se proprio ti servono funzionalità aggiuntive, puoi pensare a Ning; e solo l’ultima fase, per solutori più che abili, prevede il lancio di un SN apposta, magari con BuddyPress o Elgg.

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Ormai Alberto è un super-esperto di social network (anche dal punto di vista tecnico) quindi non aggiungo altro…

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      Alberto
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      Federico: a forza di dar testate impariamo tutti… :-)

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      Jo_K(ino)
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      Beh la preincubazione credo che sia un lavoro preparatorio alla vera e propria incubazione in cui si cominciano a testare i servizi e si approfondisce il business plan. E’ vero che il Kinovan fornisce servizi fisici ma sempre di immateriale e di nuovi format si tratta. L’idea è di cominciare a verificare servizi come lo streaming multicamera di concerti o preparare un miniformat o lavorare ad un progetto che preveda un archivio su web, tutte cose che sto cominciando a verificare, in una parola test dei servizi futuri ma anche ricerca di nuovi format crossmediali.
      Concordo con te sul social network e ho intenzione di partire con strumenti leggeri, ma vorrei integrare degli applicativi specifici e rendere possibile una maggiore interazione tra gli utenti, un coinvolgimento reale che li stimoli a creare con noi nuovi format e a realizzare i numeri zero.

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      Alberto
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      Mi interessa ‘sta roba dei format. Hai pensato che potresti girare robe di comunicazione/promozione, caricarle su YouTube e offrire poi il pacchetto con qualche social media marketer che cerca di farle girare? Non so, pensa a una roba tipo BallaCoiCinghiali, che è molto scenica da vedere… il formato diventa una specie di infomercial pensato per il web.

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      Jo_K(ino)
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      mi interessa sviluppare tutto quello che riguarda la comunicazione per i new media, quindi anche questo, e i modelli quando non si trovano bisogna inventarseli. Penso insomma di offrire non solo roba tecnica o fisica ma strategie mirate di comunicazione e soluzioni nuove a bisogni nuovi, creati ad hoc per i nostri clienti con un team di lavoro anch’esso creato ad hoc per ogni missione. L’obiettivo è diventare col tempo un laboratorio di sperimentazione con i nuovi media che crea e vende format e li produce o quantomeno realizza i numeri zero.
      Interessante no ?

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      Alberto
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      Però stai attento, Jo. Di comunicatori e markettari vari in salsa social ce ne sono veramente tanti, ed è dura ritagliarsi uno spazio. Di furgoni 4×4 ecomediali ce n’è solo uno, e secondo me devi presidiare questa unicità in modo feroce. Se un tuo cliente ti compra il pacchetto riprese+social media marketing tu un markettaro te lo trovi su FriendFeed in 10 minuti, ce ne sono anche in Kublai. Quindi ragiona pure di formati, ma parti da quello che tu e il Kinovan sapete fare, e gli altri no. Hai qualche idea concreta che abbia queste caratteristiche?

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    • Avatar di Jo_K(ino)
      Jo_K(ino)
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      Come sempre hai ragione è un mercato molto competitivo, ma io posso contare sui contatti che ho sviluppato con alcune importanti agenzie di comunicazione del territorio e quindi la parte di marketing e comunicazione sarebbe curata da loro mentre io potrei sperimentare con i linguaggi che è la cosa per cui ho veramente studiato e affiancando anche il lavoro di service e tecnico-operativo del kinovan.
      Sto lavorando quindi già da tempo anche sullo svilluppo dei format ma non è una cosa semplice, ecco perchè mi è venuto in mente di rafforzare la parte di social netowrk o cmqe di community includendo le persone che come su Zooppa, Bootb, Current o altri network lavorano a sviluppare un progetto su commissione, partecipando nel loro caso a premi in denaro, nel mio potrebbe essere un lavoro o anche dei soldi. Questo significherebbe poter mettere subito in pratica la teoria di innovazione nei new media, producendo numeri zero che potrebbero essere testati presso un’ audience selezionata e poi se validi essere prodotti e distribuiti. L’idea sarebbe insomma di divenire un collettore tra i clienti e la creatività della rete come i casi sopracitati, ma lavorando su prodotti innovativi e testando soluzioni tecnologiche e di comunicazione nuove.
      Ho molte idee concrete che sono affascinanti ma devo studiarle meglio e ah il furgone non è più un 4×4 ma un Iveco Daily nuovo a metano, è la scelta più ecologica in circolazione…. ; )

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
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      Immagino che nel tuo caso “rafforzare la parte di social network” potrebbe voler dire “essere un membro riconosciuto e connesso dei social network di professionisti del video e della comunicazione”, come quelli che hai citato. In realtà a te non serve avere una community tua. Quello che ti serve di potere dire è che qualunque professionalità serva per “chiudere” un progetto in cui tu fai la parte di produzione video, tu la mobiliti tempo un’ora perché hai molti contatti, sei conosciuto etc.

      Quindi forse una cosa da fare nella preincubazione è anche rafforzare la tua presenza digitale negli ambienti che ti interessano.

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    • Avatar di Jo_K(ino)
      Jo_K(ino)
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      Sì concordo molto con questa tua ultima affermazione, sto anche studiando dei modelli di competitor qualificati presenti in questi ambienti.
      Forse all’inizio la community non mi servirà ma credo che sarebbe il completamento di questo modello di business, perchè sarebbe l’unione di creatività dal basso (non solo professionisti specie nel campo delle idee come dimostrano Zooppa e anche Kublai) con la tecnologia digitale che consente standard alti e costi di produzione bassi e con il vantaggio competitivo di un veicolo che può spostarsi sul territorio dando vita a prodotti che sono nati in contemporanea da team di lavoro diversi. forse non è il social network lo strumento più adeguato ma vorrei lasciare gli utenti del sito liberi di poter partecipare anche con le idee ai contest immessi, presentare proposte di lavoro, suggerire miglioramenti, insomma partecipare. Credo che sarebbe alquanto rivoluzionario poter dire, avete delle idee nuove di format, bene qui c’è un mezzo per realizzarle, selezioniamo alcune e cominciamo a testarle. Ci sono esempi di queste cose in quello che fa Moltomedia o anche CrossCreative ma in genere vengono solo selezionate 2 o 3 idee su 300 o più che ne arrivano e le altre difficilmente vedranno mai un numero zero. uno spreco no ? quindi organizzandomi con i contatti potrei sviluppare format su misura per i clienti ma anche sviluppare quelli che provengono dalla community che li stessi clienti potrebbero ritenere validi. spero di essermi spiegato

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
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      Ciao Jo

      ho seguito da vicino lo sviluppo di TheBlogTv che pure lavora su nuovi format incrociando il materiale video degli utenti (user generated) con le richieste dei clienti e lo sviluppo contemporaneo di community verticali on line.

      Di tutto questo lavoro, la parte commerciale è veramente difficile e richiede contatti di alto livello anche perché le aziende interessate a comprare questo tipo di prodotti sono generalmente molto grandi e importanti (inclusi i network TV).

      Sono piuttosto d’accordo con Alberto quando ti suggerisce di lavorare prevalentemente sulle specificità del Kinovan e io aggiungerei sulla velocità di produzione se l’ecobus ti permette di andare, filmare, postprodurre e pubblicare del materiale in un breve lasso di tempo.

      Questi sono elementi distintivi che rafforzano la tua competitività. I format video complessi sono un mestiere complesso e distinto che richiede anche altre professionalità: sceneggiatori, redattori, ecc…

      Non voglio suggerirti di escludere nulla delle tue idee, ma credo allo stesso tempo che sia più opportuno optare per delle soluzioni a scalare:prima sviluppi un certo mercato, poi passi ad altro.

      E’ vero che la Rete ti permette di raggiungere tante professionalità potenzialmente, ma selezionarle e integrarle in un progetto non è così semplice né rapido.

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    • Avatar di Jo_K(ino)
      Jo_K(ino)
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      Ciao Nicola, capisco bene cosa mi vuoi dire. In realtà sin dalla prima versione del progetto ho incluso i copywriter ed i creativi tra le professionalità da coinvolgere. Io stesso ho frequentato un master in Scrittura Audiovisiva e sono conscio della difficoltà di questo tipo di lavoro ma credo anche che questa sia l’opportunità più allettante che ci viene in eredità dalla rivoluzione digitale, ovvero la possibilità di creare format e prodotti per i nuovi media, che si slegano dai modelli tradizionali e coniugano le nuove tecnologie con la crescente richiesta di partecipazione e interattività del pubblico. Sicuramente prevedo questo come uno step successivo e da implementare e mettere a regime in un secondo momento, ma vorrei pianificare il progetto includendo già una fase di sviluppo che segua le evoluzioni del mercato, che in questo momento vede nei contenuti per il cellulare e per il web 2.0, i segmenti di maggiore crescita.
      Questo mi consentirebbe inoltre di gestire nella maniera migliore il database dei freelance da cui attingere i componenti del team per ogni specifica missione, riuscendo così probabilmente a centrare il primo obiettivo di poter offrire un team qualificato per ogni evenienza. Non penso di progettare una cosa del livello di The Blog Tv ad esempio, ma oltre al lavoro da service e di tipo tecnico vorrei cominciare ad affiancare la ricerca sui format, anche per pochi clienti, perchè penso che in quel modo si potrannno apprezzare al meglio anche le caratteristiche del Kinovan che lo rendono un veicolo unico nel suo genere per questo tipo di produzioni.

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      Alberto
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      Basterebbe pensare a formati non troppo ambiziosi. Il DVD del matrimonio è un format anche lui, e dà da mangiare a un sacco di gente. Forse Jo potrebbe lavorare su cose piccole, pensate per clienti piccoli. Il mercato televisivo temo anch’io che sia fuori portata.

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    • Avatar di Jo_K(ino)
      Jo_K(ino)
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      Il dvd realizzato e distribuito a fine evento ( concerto o matrimonio che sia) è uno dei servizi/format che già riscuotono un certo interesse. Sì in effetti la mia idea è di testare questi format con clienti non necessariamente piccoli ma pensati non per il mercato televisivo, che comunque non ritengo inarrivabile. Le categorie che avevo individuato di Artvertising e Artentainement stavano ad indicare proprio due possibili categorie di sperimentazione, all’interno delle quali progettare e realizzare format specifici per i nuovi media. Il mercato del broadcast tv per ora resta un possibile riferimento per il lavoro di service, ad esempio mi hanno suggerito di propormi come esterno persino alla Rai, ma conta molto il tipo di tecnologia adottata. Per lo sviluppo di format tv invece la strada è ancora molto lunga, quindi resta all’orizzonte come un traguardo a lungo termine. Sono convinto però che sperimentare per alcuni anni con la crossmedialità mi renderebbe competitivo anche in quel contesto…

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      Jo_K(ino)
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