• Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    de-relitti mi sembra proprio un progetto creativo di qualificazione del territorio, molto vicino a pro-civibus anche se con finalità un po’ diverse

  • anna ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    mmm… non è proprio un progetto però!

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    spotus.it, spot.us è la nostra cugina americana…

    In questo momento quel tipo di applicazione non si adatta al nostro sito ma trovo sia bellissima, perché non la proponi qui a Kublai?

  • anna ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    senza dubbio la cosa che più mi attira dell’eventualità di aprire una srl è che possa diventare un veicolo per coinvolgere altri e fare altro, oltre a rendere agile Porto Qui.

    @ Federico… ho visto la piattaforma spot.us , è un progetto bellissimo, com’è che non ne sapevo niente? ho un’ idea per una piccola applicazione basata su google maps da proporti… volevo farla partire con un giro di mail tra amici ma se vi interessa ve la cedo che si potrebbe strutturare meglio… si chiama “De-relitti” ed è una mappa creata dagli utenti per geotaggare tutti i capannoni, le case, le fabbriche abbandonate, chiuse, per risalire a proprietari, gestori e contatti… per rendere più facile investire, restaurare, riqualificare zone ecc… cosa ne pensi?

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    Anna, l’alternativa più leggera (economicamente ma non organizzativamente) è la cooperativa. La coop può svolgere attività commerciali purché il ricavato sia distribuito tra i soci, quindi nella coop deve entrare tutta la filera.
    Il lato contro è che per ogni implementazione di PQ, dovresti fare una nuova coop.

    Insomma, non farti spaventare dalla gestione di una società. Trova un commercialista che potrebbe seguirti (ad es quello di Riscom) e fatti fare un preventivo sul costo annuale. Inserisci tutto nel business plan, shakera, e tira le conclusioni.

    D’altra parte, come dice giustamente Gianluca, una società di offre la possibilità di gestire altre forme di guadagno, come la pubblicità per es

  • Gianluca ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    L’assetto societario può essere uno strumento importante per coinvolgere partner strategici, pubblici, privati o ibridi che siano…

  • Federico ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    Ho la sensazione che tu debba aprire una srl, come pensiamo di fare noi con spot.us…ma ti arriveranno altri pareri più qualificati.

  • anna ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    sì, sto cercando degli escamotage per stare fuori dal commercio ma in fondo serve proprio un soggetto centrale che smisti. Non a caso iniziative analoghe di ecommerce sono tutte proposte da aziende agricole o da consorzi, che, tra le attività agricole, possono commerciare prodotti agroalimentari.
    Va a finire che apro un’azienda agricola… niente male ;-) mi conviene darmi da fare nel mio orticello per imparare il più possibile allora!
    Ho scoperto che esistono anche dei franchising alimentari, fuori dal circuito della Gdo, come ad esempio questo bellissimo http://www.negozioleggero.it/ la formula potrebbe essere simile, oppure potrei cercare una realtà già esistente interessata al servizio Porto Qui e presente o replicabile altrove.

  • Gianluca ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Porto QuiPorto Qui il 30/4/2010

    Ripensandoci, ho scritto una sciocchezza: il caso della cassa di compensazione sarebbe quello in cui ogni singolo produttore potesse vendere i prodotti suoi e anche di tutti gli altri, e quindi servirebbe un soggetto centrale che smisti le varie quote di competenza.

    Nel caso di PQ avresti invece un solo soggetto che vende al cliente finale e compra dai produttori, quindi è un caso normale di fornitura con acquisto sull’ordinato. L’unica accortezza è gestire contrattualmente l’incasso anticipato rispetto agli acquisti, a titolo di anticipo o acconto, e usare un buon gestionale (come diceva già Nicola) che ti associ gli ordini dei clienti con quelli verso i fornitori.

    Le associazioni di promozione sociale leggo da Wikipedia (rif. legge 383/2002) che non possono svolgere attività commerciale.

    Magari prova a ipotizzare quali potrebbero essere i soggetti coinvolti e a quale titolo, poi la forma giuridica la valuti alla fine. Ce ne sono varie, dalle società di persone/capitali a associazioni d’imprese e consorzi…

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