Collegare le news con la community locale

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  • Iniziato da Tiziana Melloni Avatar di Tiziana

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    • Nel saggio ““Morte e resurrezione dei giornali” (Garzanti, 238 pagine, 4,60 euro), Enrico Pedemonte ipotizza un «ipergiornale» … «caratterizzato da una funzione di pubblica utilità per una società
      trasparente e democratica… [dove] gli autori professionali di contenuti
      giornalistici possono reinventarsi solo se offrono “un impareggiabile
      valore aggiunto per gli utenti”, in particolare per quanto riguarda il
      ruolo di cane da guardia del potere (locale o nazionale), di database,
      di controllo e verifica, di individuazione e analisi del sentire comune,
      ma anche di dialogo continuo con e tra gli utenti-lettori per lo
      sviluppo di servizi utili alla comunità

      Quest’ultima componente, oggi, viene delegata soprattutto ai social network. Rispetto ai quali, almeno in potenza, i giornali avrebbero
      tuttavia il vantaggio di arricchire la nuda conversazione dei “tweet”
      con “la conoscenza del territorio e la memoria storica della comunità”: “Solo i giornali possono coniugare in modo appropriato le esigenze di
      comunicazione con quelle di informazione”».

      (cito dal blog http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2010/10/26/idee-per-le-news-che-verranno/#more-9473).

      Il software per connettere informazione giornalistica con le reti sociali non è indifferente.

      Escogitare un sito di notizie innovativo, che favorisca lo scambio – la risalita – delle news dal territorio alla disponibilità sul web, passando attraverso una redazione che selezioni ciò che è effettivamente “notiziabile” e allo stesso tempo interagisca con i social media reporter in modo da affinare sempre più la loro capacità investigativa.

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    • Avatar di Federico
      Federico V.
      Membro

      Ciao Tiziana
      molto interessante questo pezzo sull’idealizzazione del giornalismo.
      Non credi che nel passaggio dalla conversazione dei tweet alla realtà arricchita possa esserci non un arricchimento ma una semplificazione dei fatti? Puoi farmi un esempio a che tipo di valore aggiunto per gli utenti pensa l’autore da te citato?
      L’argomento mi appassiona e vorrei capire meglio
      grazie

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    • L’aggregazione di notizie legate ad un particolare territorio già può essere un valore aggiunto. Nota che la possibilità di aggregare esiste già da un certo tempo con i feed RSS. Il plus di una redazione di professionisti può essere quello di:

      - evidenziare con maggior enfasi ciò che è “notiziabile”;
      - approfondire news apparentemente poco rilevanti;
      - promuovere la capacità di discernimento, discussione, osservazione… che è propria di ogni cittadino;
      - fare dei cittadini dei social reporters…

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    • Avatar di Luca
      Luca Massimo Ferrabue
      Partecipante

      Ciao Tiziana, complimenti sei veramente un vulcano di novita’!!
      Cosa intendi esattamente per “..Il software per connettere informazione giornalistica con le reti sociali non è indifferente..”,
      prova a farmi immaginare come e’ questo flusso.

      Grazie ed a piu’ tardi

      LMF

    • Autore
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    • Ho presenti sia siti di news che social network; ibridi dei due ne esistono, ma finora non ho ancora trovato l’ideale.

      Vorrei tornare all’idea degli antichi giornali murali, divenuti poi i “tazebao” della nostra gioventù (sono nata nel 1960) in cui ci sono due o tre grosse notizie — le notizie della settimana — e queste sono scritte da professionisti. I partecipanti alla rete del magazine possono partire da quelle notizie per:

      - segnalare notizie simili;
      - approfondire, specificare;
      - postare foto e video;
      - suggerire interviste o ulteriori indagini, anche su altri argomenti.

      Faccio un esempio, scusa se molto terra terra:
      la notizia della settimana è “Topi a Trieste”, con dati sulla popolazione dei ratti, interviste alla ASL, ad uno zoologo, ad un infettivologo, uno storico, la sanità portuale ecc.

      I partecipanti al social group del magazine potrebbero:
      - mandare dati sul loro rione, la propria strada;
      - raccontare storie che sono capitate a loro;
      - inviare suggerimenti per chi abita a pianterreno o ha una cantina;
      - inviare foto e filmati sulla presenza dei simpatici animali;
      - suggerire una lettura diversa: parlare anche dei topi “utili” ad esempio quelli dello stabulario universitario. Qui ci può stare un invito a quanti conoscono, tramite la loro rete sociale, ricercatori o studenti di biologia che ci lavorano.
      Per far questo, è necessario un CMS che preveda sia post “principali” che post “accessori” provenienti dalla rete degli appartenenti al social group, distinguendo i due flussi e prevedendo anche un sistema premiante (star o simili) per chi posta input utili. Il tutto dovrebbe poi prevedere dei geotag sulla città.

      Seguendo i passi di Flickr e Facebook, il primo passo potrebbe essere quello di lanciare inizialmente il magazine all’interno del gruppo dei redattori; insomma provare a “giocarci” fra di noi.

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