- Appendice Progetto e Territorio: La filiera multimediale pugliese

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      Jo_K(ino)
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      (fonte: La Filiera Multimediale Pugliese, Quaderni A.R.T.I., Marzo 2008)

      Stralci da Sintesi e conclusioni:

      - “Il sistema multimediale pugliese appare articolato, da un lato, in una filiera produttiva, composta da sei comparti (produzione discografica, televisiva, cinematografica, riproduzione di supporti, comunicazione e produzione multimediale e performance multimediali) e dall’altro, in un sistema di istituzioni a supporto (Apulia Film Commission, Alberobello Film Commission, ecc.) dell’attività di alcune aree specifiche (in particolare, quella cinematpgrafica ed audiovisiva).

      - “Anche in Puglia il comparto più importante è quello della comunicazione e della produzione multimediale che rappresentava nel 2001 quasi l’80% della filiera sia in termini di unità locali che di addetti e che ha costituito il motore della filiera non soltanto nel decennio 1991-2001, ma anche negli anni successivi”.

      - “In crescita quantitativa appare anche l’industria discografica e quella cinematografica” … Nel complesso, tuttavia, queste due industrie, seppure in fermento, non sembrrano ancora in grado di relazionarsi con il resto della filiera (in particolare, con il comparto della comunicazione e della produzione multimediale) se non in forme saltuarie e poco strutturate”.

      - “Inefficace appare il ruolo e l’impatto esercitato sulla filiera dal sistema televisivo pubblico e privato”.

      - “Il comparto della comunicazione e della produzione multimediale, articolato in quattro diverse aree di attività (prodotti audiovisivi, siti web, supporti multimediali e videogiochi) è poco legato al resto della filiera. La domanda proveniente dagli altri settori (in particolare, quello televisivo) è infatti, molto modesta, così come modeste appaiono le collaborazioni produttive e commerciali con altre imprese della filiera: per esempio, con quelle discografiche. Dal punto di vista dell’offerta, i principali attori pugliesi di questo comparto sono le web agency e le imprese di comunicazione e di pubblicità. La loro domanda proviene principalemente da aziende (manifatturiere e terziarie) e da istituzioni, e la finalità principale è quella della comunicazione d’impresa ed istituzionale. Ad esse occorre aggiungere un piccolo numero di imprese multimediali che si caratterizzano per un maggiore contenuto tecnologico dei loro prodotti.Per queste imprese un ruolo fondamentale è giocato dalla domanda pubblica. … Dal punto di vista dei modelli organizzativi, le imprese operanti in questo comparto adottano, nella stragrande maggioranza dei casi, modelli a ‘rete’, dove un core di competenze (solitamente di natura creativa/artistica e gestionale) interne all’impresa si amplia, a seconda dei progetti in corso, attraverso collaborazioni a termine, che solitamenet riguardano competenze di natura tecnologica.

      -”Da ultimo si segnala la presenza di una vivace e appassionata comunità di performer multimediali (videomaker e vj). Questa comunità rappresenta un bacino di fondamentale importanza sia per la formazione di competenze nel campo audio-visivo e multimediale sia per la diffusione della cultura digitale”.

      - “Per quanto concerne il sistema delle sistituzioni a supporto della filiera, dalla ricerca è emerso che tale sistema appare ancora poco articolato, principalmente incentrato sul comparto cinematografico ed audiovisivo e concepito in una logica che embra privilegiare la dimensione culturale rispetto a quella industriale. Le produzioni multimediali, anche nelle forme più prettamente artistiche, sono infatti un’attività imprenditoriale che, agendo sullo sviluppo di un territorio, richiedono l’individuazione di specifiche azioni di politica industriale”.

      -” Tra le strutture di cui si avverte la mancanza, stando alle opinioni dei protagonisti della filiera, vi è quella di un (i) centro multimediale e quella di una (ii) istituzione che archivi le diverse esperienze artistiche pugliesi”.

      “Alcune recenti iniziative, quali la Mediateca mutifunzionale per l’area euromediterranea di Specchia, il futuro cCentro per il cinema digitale di Mola ed i nuovi indirizzi strategici assunti dalla Apulia Film Commission, che puntano su un maggior ruolo di questa istituzione nel coordinamento dell’intero comparto audiovisivo, sembrano muoversi in questa direzione”.

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      Walter Giacovelli
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      Lo aggiungo io visto che non lo vedo nella ricerca ma ne abbiamo più volte parlato, a Mesagne presso il CET.MA è presente in particolare il Virtual Reality Center http://www.cvrc.it/ centro di eccellenza europeo per la progettazione e la modellazione 3D e sperimentazione multimediale (soprattutto nel campo dei Beni Culturali e Intrattenimento).

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      Jo_K(ino)
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      L’avrei citato più avanti tra i possibili partner, e ne ho parlato ieri al porto dei creativi…

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