Alcune cose che si potrebbero fare al Kublai Camp

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      Alberto
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      La mia lista personale di cose che mi interesserebbero:

      1. Gara di elevator pitch con giuria popolare (i giurati potrebbero essere… kublaiani partecipanti al KC). Due minuti per “agganciare” possibili alleati e investitori al vostro progetto (e di persone così ne dovrebbero girare al KC). Si potrebbe anche pensare a farlo in formato Pecha Kucha.

      2. Seminario per imparare a fare presentazioni. Propongo Augusto di CriticalCity come docente, secondo me le sue presentazioni sono di livello assoluto.

      3. Seminario per imparare a installare e configurare WordPress. I docenti potrebbero essere molti, Federico Bo è il primo che mi viene in mente.

      4. Seminario di introduzione a Arduino. Questo potrebbe tenerlo Costantino.

      E, naturalmente, un angolo permanente con le poltroncine (e vicino al punto ristoro) dove i kublaiani che cercano e offrono collaborazione possono incontrarsi. Magari potremmo attaccare post-it che dicono “Alberto, interessato a rafforzare il progetto XY, sarò qui dalle 16 alle 17″ o qualcosa del genere. Una specie di bacheca più un punto di incontro.

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      Federico
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      Proposte interessanti, Alberto. Io farei il Pecha. Per WordPress ok (come mai ti interessa? Se vuoi anche Drupal…).

      Anche se sono molto preso dalla realizzazione autarchica della piattaforma per To report ci penso su e se mi viene in mente qualche idea la posto qui.

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      Criscia
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      M’iscrivo subito al seminario per fare buone presentazioni! Sono una frana con la grafica e le slides :D
      a parte questo entusiasmo fulminante, ora ragiono anche su cos’altro in più mi piacerebbe avere/proporre ;)

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    • Allora, a me piacerebbero questi seminari:

      - usare basecamp per organizzare e gestire un gruppo di lavoro (più in generale mi piacerebbe sapere come lavorate e vi organizzate voi della Kublai Community staff: credo che ci sia molto da imparare!). Insomma, il famoso workshop sull’”ufficio nella nuvola”. A noi cominciare ad usare basecamp ha cambiato la vita!

      - tool 2.0 per “uso personale”. Io ho scoperto da poco delicious su consiglio di Alberto, sto cercando di capire come mi potrebbe essere utile google reader. Mi piacerebbe che qualche smanettone del web 2.0 mi insegnasse ad usare al meglio questi e altri strumenti che ancora non conosco.

      - tool 2.0 per comunicare un progetto. Twitter, Facebook, Friendfeed, Slideshare: come si devono usare per comunicare al meglio il proprio progetto? Non intendo solo tecnicamente ma anche come impostare la comunicazione: avere account personali o con il nome del progetto? Su Facebook meglio una fan page o un gruppo? ecc… Propongo Criscia o Antonella!

      Per il seminario sulle presentazioni se volete sono a disposizione! Non sono per niente “arrivato” ma qualche dritta posso provare a darla :)

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      Alberto
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      Federico, guarda: il senso delle mie proposte è quello di dare strumenti per i progetti creativi. Questo ha due obiettivi:

      - l’obiettivo immediato di renderci più indipendenti e veloci nell’azione, soprattutto quella necessaria nella prima fase di un progetto.

      - l’obiettivo mediato di rendere il nostro progettare più concreto e più consapevole delle sottigliezze, cose che nella mia esperienza avviene spesso quando dal livello della progettazione scendi a quello del fare.

      Vorrei, insomma, dei progettisti un po’ più smanettoni, che si sporcano le mani di codice, prototipi, ma anche contabilità, gestione e comunicazione. Credo che questo possa aumentare il tasso di successo delle cose che facciamo. Mi sento in questo molto allineato ad Augusto, e alla sua proposta dell’ufficio sulla nuvola.

      Wordpress è un sistema semplice ma completo che ti permette di mettere in piedi un sito decorosissimo in un pomeriggio, senza spendere un euro in licenze di software. Fare tu stesso il tuo sito invece che farlo fare – almeno nella primissima versione, almeno una volta nella vita – ti permette di diventare molto più bravo a commissionare siti anche complessi. Sei in grado di capire più o meno quanto tempo ci vuole, che livello tecnico serve a seconda delle prestazioni richieste e così via. Di Drupal non so quasi niente, mi dicono che è più completo ma anche più difficile da dominare. Sarebbe bello che in una-due ore fossi in grado di trasferire qualche conoscenza operativa… che ne dici?

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    • Io mi prenoto per il seminario di Augusto sulle presentazioni.
      Inizio OT
      Ne approfitto per farvi gli auguri di Bun Natale.
      Fine OT ;)

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      Federico
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      Di Drupal mi sono innamorato. Lo sto utilizzando per realizzare la piattaforma di To report ed è un CMS open source fantastico (anche rispetto a Joomla, per dire): robusto, stabile, modulare e semplice (appena un po’ più complesso di WordPress). Ci sono centinaia di moduli aggiuntivi, praticamente tutti free, anch’essi stabili per tutte le esigenze.

      Sono convinto che il 90% dei progetti di Kublai potrebbe essere realizzato con Drupal nella sua parte web.

      Non a caso ci hanno realizzato il nuovo sito della Casa Bianca.

      In definitiva: WordPress per blog e siti-vetrina relativamente semplici, Drupal per siti più complessi, più “interattivi”.

      In due ore una prima infarinata si può dare: più che slides penserei di far vedere come si installa e come si compiono le prime configurazioni. Dopo due ore c’è già un bel sito funzionante.

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    • Avatar di Criscia
      Criscia
      Keymaster

      M’iscrivo anche a questo, Fede!
      Non fate Augusto e Fede insieme altrimenti mi mettete in crisi :D Li voglio seguire entrambi!

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      Alberto
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      Federico, vinci tu. Io direi che, una volta che raccogliamo un po’ di disponibilità, vediamo dalla comunità quali sono le cose più sentite, e poi programmiamo quelle. :-)

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    • Un piccolo seminario-incontro potrebbe veder’ coinvolti anche chi di solito finanzia i progetti e sapere cosa cercano e cosa ci puo’ favorire o meno nel trovare fondi.
      Lo vedo bene tra il punto 2 ed il 3 di Alberto…
      Che ne dite?

      ps.Ne approfitto anch’io per fare gli auguri di buon Natale a tutta la community di Kublai!

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    • In definitiva: WordPress per blog e siti-vetrina relativamente semplici, Drupal per siti più complessi, più “interattivi”.

      Non se la prenda a male Federico ma ovviamente non sono d accordo su questa conclusione, ma questo è un dettaglio Invece sono molto daccordo su quest’altra affermazione: Sono convinto che il 90% dei progetti di Kublai potrebbe essere realizzato con Drupal nella sua parte web. :-)))

      @ Alberto
      Premesso che la mia partecipazione è passata da si a forse per vari motivi e che quindi non sono la persona più indicata a parlare in questa occasione … parto citando alcune frasi del tuo post

      ho avuto l’impressione che i kublaiani intervenuti (circa 120) avessero voglia di collaborare tra loro, formare alleanze, magari lanciare progetti nuovi, e che il formato barcamp non facilitasse tutto questo.
      Anche io ho sempre pensato che il Barcamp sia un buon modello base ma da rivisitare, in generale …

      Il tempo era molto tassellato (slot da 40 minuti su due sale), e appena finivi di sentire una cosa che ti interessava ne cominciava subito un’altra.
      Succede spesso, anzi, molte volte che chi parla per primo poi non ascolta i successivi interventi … almeno per mia esperienza …

      Sarebbe bello ripensare il formato – tenendone lo spirito “tutti partecipanti, nessuno spettatore” – per realizzare un KC 2010 ancora più bello e utile per la comunità.
      Ok, ma siamo sicuri che le proposte che hai lanciato risolvano il problema delle sovrapposizioni e del poco tempo per interagire?

      A me sembra, che sulla traccia che hai proposto invece potrebbero nasce innumerevoli proposte anche buone, ma che condensate in una giornata per altro preposta ad altro scopo rischiano di diventare la classica “troppa carne al fuoco”

      Prendiamo per esempio il seminario per imparare ad usare wordpress o drupal, siamo sicuri che la domanda giusta in questo contesto sia: chi è disponibile a tenerlo? Non sarebbe stato meglio rivolgersi ai Kublaiani che arriveranno un po da tutta Italia (alcuni anche con qualche sforzo) per il Kublai Award 2010 e chiedere loro: oltre al modello proposto (l’anno scorso) ritenete utile organizzare incontri seminari per/su drupal/wordpress/presentazioni/ecc. ? oppure più semplicemente: idee/proposte per migliorare il modello barcamp?

      Ovviamente questa è solo la mia opinione …

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    • Avatar di Federico
      Federico
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      Parlo di WordPress, ma per esempio Buddypress, per costruire social network, è superiore a Drupal: a ognuno la sua specializzazione. ;)

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      Alberto
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      Ma questo è proprio quello che ho fatto, Enrico! E’ scritto nel post, e nella presentazione di questo gruppo. il fatto è che qui siamo in un thread lanciato da me in cui ho proposto le cose che interessano a me personalmente. Ma naturalmente, organizzeremo non ciò che a me interessa, ma ciò che la comunità domanda.

      Le proposte sono sempre una cosa buona, proprio perché sono passibili di essere rifiutate. A me interessa imparare a gestire i CSS, qualcun altro è interessato? No? Ok, niente CSS, avanti il prossimo. La discussione su questo gruppo me la immagino così.

      Mi dispiace molto se non vieni, ormai hai un gruppo su Kublai numerosissimo e probabilmente incontreresti parecchi fans al KC… :-)

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    • Ma questo è proprio quello che ho fatto, Enrico!
      Ok… chiedo scusa :-)

      Secondo me però il problema che hai posto qui rimane, provo a spiegarmi ed intanto mi confronto con tutti voi per capire se ho le idee chiare in merito:

      1) I progettisti esporranno come l’anno scorso i loro progetti modello barcamp, questo mi sembra un punto fermo, giusto?
      2) Si potranno aggiungere seminari ed approfondimenti in cui i progettisti si “aiutano” fra loro sviluppando le proposte che partiranno da qui. Ok !!!

      MA:

      se già l’anno scorso c’è stata sovrapposizione ed altre “lacune” che hai elencato la somma di 1) + 2) mi dà l’idea di un incremento di queste “lacune” e non il contrario …

      E se si lasciasse la parte strettamente tecnica ad eventuali approfondimenti che ciascuno potrà/vorrà fare in seguito alle relazioni “guadagnate” con l’incontro? Si potrebbe studiare qualcosa in merito.. io ho una mia teoria sul perchè la banca del tempo potrebbe essere fallita… ed una bancha del tempo in real life potrebbe invece essere più fruttuosa

      Si potrebbero per esempio costituire tavoli di lavoro/tavole rotonde tra progetti affini e/o complementari in modo da scambiarsi esperienze, idee, aneddoti, ecc.

      Che unito al barcamp, al tuo punto 1) ed a questa idea: un angolo permanente con le poltroncine (e vicino al punto ristoro) dove i kublaiani che cercano e offrono collaborazione possono incontrarsi. Magari potremmo attaccare post-it che dicono “Alberto, interessato a rafforzare il progetto XY, sarò qui dalle 16 alle 17″ o qualcosa del genere. Una specie di bacheca più un punto di incontro

      già potrebbe riempire l’evento di valore e di scambi di relazioni riducendo al minimo le sovrapposizioni

      Il tutto dipenderà senz’altro anche dall’affluenza prevista (sul Ning ci sono poche adesioni, mentre su FB attualmente siamo circa ad un centinaio). L’anno scorso in quanti eravate?

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
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      Certamente ci vuole qualcosa, non un seminario, ma una specie di gioco di interazione, per creare networking tra i progetti, ma farlo proprio visivamente, tipo prendendo dei fili di lana o spago colorati e congiungendo i vari progettisti che diventano così nodi ognuno di un sistema reticolare.

      Questa roba io la vedo benissimo subito dopo il giro di petcha kutcha di 2 minuti.

      Oltre al gioco farei precedere il tutto da 3-4 esempi concreti (avvenuti tra progettisti ) di strategie di networking.

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    • Curiosità: in cosa consisterebbe il petcha kutcha di 2 minuti? :-)

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    • Ciao Vittorio, credo che uno slot su chi “di solito finanzia i progetti”, o , secondo me più corretto, “come rivolgersi e a chi e per far cosa -ma sempre con proposta robusta, convincente e un po’ sexy- avendo bisogno di finanza in Italia” possa essere di discreto interesse per il Camp. E io, noi del ministero, potremmo farci carico di provare a dare alcune indicazioni…

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    • Avatar di Walter
      Walter Giacovelli
      Partecipante

      Il pecha kucha (mi viene da scriverlo sempre con la t) non è altro che una presentazione molto veloce di una decina di slides in pochi secondi, generalmente poco più di un minuto, una cosa insomma molto frizzante e veloce ma che deve destare impatto e non annoiare.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Il formato originale era di 20 slides di 20 secondi l’una. Totale 400 secondi, quindi 6’40″. “Pecha kucha” (non petcha) vuol dire “chiacchiere” in giapponese.

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    • Parteciperò con entusiasmo, è in piena corrispondenza con ciò che definisco performing media l’idea del Kublai Camp:
      agire i media, rilanciandone la dimensione collaborativa, ludico-partecipativa, centrata sull’impatto emozionale, nel territorio.

      Performance nel senso lato del termine quindi, interpretando la performatività insita nei nuovi media interattivi.

      Ed entro nel merito. Con alcune note sintetiche rispetto ad alcuni aspetti da tradurre poi in proposta.

      Social tagging e Folksonomy.
      Associare i progetti ad una serie di TAG per arrivare a condividere una definizione complessa e articolata delle linee di progetto che stanno emergendo.
      E’ di teoria che si tratta ma associata direttamente alle buone pratiche in campo.

      Instant blogging.
      Usando sia questa piattaforma sia twitter, appuntare e pubblicare notazioni inerenti le presentazioni dei progetti. Usare le TAG in parte predefinite.

      Talk e Tag Cloud
      Propongo di creare agili momenti di interconnessione teorica, dei brevi TALK (5-10′) di raccordo con i protagonisti dei progetti in campo, per usare i feedback raccolti nell’instant blogging e collegare tra loro le tag, fino a visualizzare una TAG CLOUD del Kublai Camp in progress…

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Carlo, queste proposte meritano una discussione a parte. Comunque tieni conto che non è detto che KC2010 sarà strutturato come KC09, con una lunga serie di presentazioni di progetti: anzi, la mia proposta in generale è quella di usare il Camp per attività più interattive come l’acquisizione di strumenti per il fare, e affidare al Ning le presentazioni dei progetti. In fondo è lì apposta!

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    • Sono pienamente d’accordo con Alberto. Riproporre lo schema dell’anno scorso (presentazione dei progetti + premiazione) rischia di non aggiungere interesse al KC2010.
      Ma parto da quello che mi piacerebbe fare. Seguendo il ragionamento di tutti direi che si potrebbe pensare a due tipi di appuntamenti: A) interni alla KCommunity, con la presentazione di una specie di “cruscotto” del progettista: soprattutto strumenti di lavoro che siano contemporaneamente strumenti di condivisione. In rete mi capita di scoprire sempre casualmente applicazioni per fare presentazioni, sondaggi, statistiche, siti, wiki, ecc. che sono contemporaneamente luoghi di condivisione e di scambio di esperienze. B) “Esterni” in cui la KC si apre ad esperienze che si giudicano interessanti e i cui risultati potrebbero essere illustrati dai diretti interessati. Alcuni esempi alla rinfusa: mi piacerebbe risentire Dettori e farci raccontare a che punto sono i progetti di venture capital che ha seguito lui in quest’anno (l’esperienza Telecom come sta andando? C’è qualche grande azienda che ha programmi di questo tipo?). Oppure: molti enti locali si stanno lanciando in progetti di sostegno alla creatività. Con quali presupposti o metodologie? Si potrebbero scegliere due esperienze significative e metterle a confronto. O anche: Alberto gira per l’Italia e spesso ci manda resoconti, molto interessanti, su vari appuntamenti, manifestazioni, ecc. in cui K è coinvolta. Potremmo fare una specie di calendario dell’anno con “gli eventi da non perdere”. Capisco che il rischio di troppa carne al fuoco esiste, ma, riducendo al minimo la presentazione dei progetti, e pensando a due sessioni di 1 1/2 o 2 ore: una “interna” la mattina ed una “esterna” il pomeriggio, potremmo farcela. Tutte potrebbero essere delle brevi presentazioni cui possono seguire approfondimenti nella prima parte dell’anno.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Bella lì, Mau. Sono io o la parte “cruscotto” somiglia abbastanza a quello che io ho chiamato “strumenti”, e su cui hanno risposto anche Augusto e Federico? Se ho capito bene lì ci troviamo. A differenza di te, forse, io sceglierei solo alcuni strumenti per permettere ai partecipanti di impratichirsi davvero di qualcosa: se, per dire, facciamo una sessione su WordPress, alla fine dell’ora e mezza abbiamo creato insieme un sito con WordPress, il che significa che l’abbiamo scaricato, installato, configurato, creato gli account etc. etc.

      Quanto alla parte “Esterni”, anche quella è interessante – e, a mio avviso, anche su quella occorrerebbe selezionare le cose da approfondire piuttosto che cercare di ricostruire un quadro generale nel poco tempo a disposizione. Delle tue proposte, due mi sembrano realizzabili: un punto sul venture capital, che potremmo chiedere a Salvo Mizzi, numero uno di Working Capital (dovrebbe essere al KC2010); e uno su enti locali e creatività, utilizzando le esperienze degli alleati più o meno diretti di Kublai, da Visioni Urbane in Basilicata al progetto CITIES a Modena, alle cose che fa Antonella a Cori. Recentemente si è aggiunto su Kublai anche un progetto espressione del Comune di S. Teresa di Gallura.

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    • Se interessa noi possiamo fare una piccola presentazione del tipo “Kublai Award…e poi? CriticalCity 365 giorni dopo”.

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    • Se interessa noi possiamo fare una piccola presentazione del tipo “Kublai Award…e poi? CriticalCity 365 giorni dopo”.

      Questa proposta di Augusto la trovo molto interessante

      Anzi, l’ho aggiunta alla mia “lista dei desideri:-)

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    • Avatar di Marco
      Marco
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      Salve a tutti.
      ————-
      Volevo segnalare che, guardando su You Tube le interviste ad alcuni venture capitalist, ho appreso che gli investitori evidenziano alcuni problemi importanti che ostacolano gravemente lo sviluppo di progetti innovativi:
      a) i creativi spesso hanno paura di inviare un progetto al venture capitalist in quanto temono che la loro idea possa essere “rubata”;
      b) i progetti che arrivano al venture capitalist hanno punti deboli comuni (es. sono pensati in piccolo, non sono scalabili, ecc.);
      c) i creativi spesso non sono in grado di redigere un business plan adeguato da inviare al venture capitalist.

      Credo che potrebbe essere molto interessante discutere di questi problemi al KC.
      —————
      Con riferimento alla sessione tecnica di cui si discute l’organizzazione (installazione e configurazione di CMS, ecc.) avrei le seguenti considerazioni da fare:
      - il livello tecnico dei kublaiani mi sembra abbastanza elevato;
      - alcuni noti provider commerciali rendono già disponibile un servizio di application installer che consente di installare Drupal, WordPress, Joomla, OSCommerce, ecc. con due click (reali);
      - gli strumenti di cui si propone una dimostrazione sono documentati in maniera esaustiva su Internet.

      Pertanto la mia idea è che sarebbe più utile un seminario di alto livello in cui si presentano gli strumenti e i relativi contesti di utilizzo (ad esempio io sono venuto a conoscenza in questo stesso forum di strumenti di cui ignoravo l’esistenza e questo è stato per me davvero molto utile).

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    • Sono pienamente d’accordo con Marco su entrambi i punti!

    • Autore
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    • Marco ha espresso con maggiore incisività anche il mio pensiero

      Nelle mie proposte per il KC infatti ho inserito un più generico:

      2) Seminario sull’adozione degli strumenti web: Ning o WordPress o altro? Come scegliere quello che serve sulla base delle proprie esigenze

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    • Avatar di Federico
      Federico
      Partecipante

      Vabbè, fatemi sapere se e come posso risultare utile.

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    • Avatar di Alberto
      Alberto
      Partecipante

      Ho proposto un seminario tecnico perché ho un po’ l’ossessione della “tecnologia permissiva”. Certo che uno può aprire un sito a forza di click (basta usare Google Sites o una qualunque piattaforma di blog). Ma il punto è questo: sento che questo mi risolve il problema sul momento, ma non mi permette di controllare davvero lo strumento. Provare a FARE una cosa, farla a partire da zero, è nella mia esperienza un momento formativo straordinario; e mi piacerebbe proporre questa cultura un po’ hacker ai kublaiani, perché ho la sensazione che abbia molto a che fare con la creatività, e anche con l’impresa. Spiego meglio questa intuizione qui e qui.

      Detto questo, vedo anche i meriti della proposta di Marco e Enrico. L’idea del seminario sull’”ufficio nelle nuvole” proposta da Augusto, per dire, è simile e mi piace molto. In più Marco è lui stesso un informatico, quindi non ha certo bisogno di seminari tecnici per principianti! :-)

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    • Ciao e Buon Anno a tutti !!!
      ——— riprendo schematicamente i vari punti
      a) Che i creativi spesso abbiano paura di inviare un progetto al venture capitalist in quanto temono che la loro idea possa essere “rubata” ha un suo fondamento; se le parole hanno un senso: venture capitalist è un capitalista di ventura ( non all’avventura). Ma, penso, che un altro aspetto è legato al fatto che il creativo è innamorato della sua idea progettuale, mentre, il venture capitalist è interessato alle circostanze che quell’idea possa massimizzare (ovviamente) le proprie finanze stravolgendo, magari, l’idea-progettuale di partenza. Quindi, finchè non si definiscono (grande e vero problema) i rispettivi ruoli, riconoscendosi reciprocamente, TUTTO è possibile.
      b) Se così fosse. Qual’è il problema? Si presume che un progetto pensato in piccolo debba richiedere un piccolo investimento, importante, penso, debba essere il ritorno economico. E’ evidente che un progetto scalabile abbia termini diversi.
      c) Certamente sarà pure vero ma un venture capitalist se NON è un capitalista all’avventura dovrebbe saper leggere le potenzialità dell’idea-progettuale.
      ————————- con riferimento alla sezione tecnica
      Certamente il livello dei kublaiani è alto, ma, nel mio navigare in K ho “avvistato” parecchi neofiti kublaiani “annaspare” insieme al sottoscritto.
      Tutte le piattaforme e possibilità di presentazioni , ritengo, hanno una loro ragion d’essere, ma, vogliamo consentire anche agli sprovveduti, di formazione informatica, che entrano in Kublai di poter conoscere almeno l’oggetto dei progetti in presentazione?
      Insomma:
      1) Nel mio navigare ho individuato diversi progetti interessanti che, poco pratico del giocattolo, non sono più riuscito a seguire con una “parola chiave”;
      2) Non sono certo se fra tutti i 200, e più, progetti è trattato il problema rifiuti?

      Ovviamente, queste banali esigenze, NON vogliono escludere la possibilità di organizzare seminari di alto livello che ritengo, forse, esulano dalle finalità di Kublai.

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    • Avatar di giacomo
      giacomo
      Partecipante

      sì!
      mi sembra bellissimo collegare le persone con fili di lana colorati!
      aiuterebbe anche a rompere il ghiaccio… : )

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    • Beh sono d’accordo sul fare un seminario per fare bene le presentazioni. Perle di saggezza per un mktg delle idee esplosivo… si potrebbe farlo fare a tutti quelli che devono fare le loro presentazioni in modo che tutti potrebbero partire dagli stessi vantaggi. poi sta alla bravura e ad una buona capacità di improvvisarsi un oratore a fare la sua. però sono d’accordo che dovrebbe essere fatta.

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    • Un ‘altra cosa. sarebbe sullo stile delle presentazioni e in particolare sul modo di fare le slide. oltre a ppt ci sono altre maniere, una che ho trovato molto carina gioca sulla creazione della mappa mentale e ti fa seguire il processo.

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    • Le cose che si potrebbero fare sono tante e se si pensasse un momento di divisione in tavoli con approccio cluster per affrontare gli argomenti che sotto sono descritti? così ognuno può seguire quello che in un certo modo è il suo punto debole.

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    • Ciao Marco, ciao a tutti.

      Sarebbe bello infatti avere uno spazio-momento di qualcuno competentissimo in materia finanziaria che dica come si fa un buon business plan (o quanto meno uno credibile). Soprattutto la gestione delle cifre.
      Sicuramente ogni progetto e’ unico e per questo comporta spese fisse e non uniche. In ogni caso avere una chiara idea di cosa considerare per essere credibili non sarebbe male.

      Troppo generico forse?

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    • Avatar di Nicola
      Nicola Salvi
      Membro

      Cose utili al KC2010…

      dopo tutti questi mesi passati a leggere progetti su Kublai, io vedrei bene al KC un incontro per capire come mettere giù un business plan e magari vedere anche cosa sia una analisi strategica (robe un pò pesanti, ma che fanno davvero la differenza quando si inizia a scrivere un progetto)

      Altra cosa utile, da affiancare al come fare presentazioni sexy, sarebbe quella di “come scrivere un progetto sexy” !

      qui proporrei Ottavia che ha scritto un documento molto piacevole da leggere.

      Altro tema caro: soldi :)quelli che li hanno, cosa si aspettano da quelli che li vogliono?

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