Descrizione
Fondare una struttura che si occupi dei ragazzi e di giovani adulti affetti da disturbi dello spettro dell’autismo cercando di svilupparne le capacità creative.
Ulteriori Informazioni
PROGETTO AUTISMO Fondare una struttura che si occupi dei ragazzi e di giovani adulti affetti da disturbi dello spettro dell'autismo cercando di svilupparne le capacità creative, auspicando così il loro passaggio da disabili assistiti a cittadini.-----------------------------------------
Premessa.
COS’E’ L’AUTISMO
L’autismo rappresenta un disturbo diffusosi purtroppo esponenzialmente nel corso degli ultimi vent’anni, un po’ su tutto il globo.
Esso interessa la funzione celebrale: la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione, anche se attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione.
I SINTOMI DELL’AUTISMO
Questo disturbo interessa la funzione celebrale. Esso azzera o limita, attraverso il fenomeno dell’ecoalia (ripetizione di parole udite, con intervalli immediati o più prolungati), la comunicazione verbale dei soggetti colpiti. Inoltre questi si muovono attraverso azioni stereotipate, e manifestano una grande attenzione all’abitudine, all’ordine delle cose: al contrario, l’inquietudine dovuta, ad esempio, allo spostamento di un oggetto ed all’impossibilità di riportarlo al suo posto originario, può provocare crisi di pianto o di riso, aggressività, ma anche passività assoluta dinanzi a qualsiasi stimolo.
I TRATTAMENTI DELLA MEDICINA VERSO L’AUTISMO
La natura complessa della malattia non ha permesso lo sviluppo di una ’strada’ certa: non è possibile attuare trattamenti uguali per tutti i soggetti, per tutte le età, per tutte le molteplici esigenze. In ogni caso, sono previsti dei ‘percorsi’ di crescita, che vedono nelle figure dei genitori due pilastri fondamentali, poichè essi possono, durante la vita quotidiana, sfruttare il massimo periodo utile d’apprendimento dei bambini, limitando di fatto le conseguenze dovute allo sviluppo dell’autismo.
E DOPO?
Qui si presenta il primo grande ostacolo per i soggetti autistici , il passaggio da bambini (dove anche se in modo discontinuo e disorganizzato è garantito la frequentazione scolastica) ad adulti.
Il futuro (vero problema delle famiglie), nella maggioranza dei casi, gli autistici vivono con i genitori finché questi non potendo più assisterli li “affidano” ad istituti dove passeranno il resto della loro vita, alcuni i più fortunati vivranno in strutture assistite dove potranno eseguire dei piccoli lavori e vivere in comunità.
Perché PROGETTO AUTISMO
(Carattere Innovativo del Progetto).
L’intento di progetto autismo è trovare un’altra via all’integrazione. Forti di iniziative analoghe (l’officina dell’arte, cascina Rossago, ecc) dove è possibile percorrere e realizzare questo nostro sogno. Abbiamo pensato ad una struttura flessibile articolata in due parti:
La prima di sostegno ai ragazzi studenti, dove è possibile un aiuto concreto per la formazione scolastica, permettendo il superamento di difficoltà legate all’approccio educativo. Utilizzando educatori formati con metodologie specifiche (A.B.A.., T.E.A.C.C.H.).
La seconda, progetto autismo invece seguirà i ragazzi dopo la scuola inserendoli in un progetto artistico/professionale dove potranno conoscere e sviluppare processi lavorativi atti ad una creazione di un manufatto partendo dalla fase progettuale fino alla loro realizzazione. Finendo, (perché no?) anche ad una possibile vendita con il pubblico.
COME?
L’idea che avevo in mente per il progetto è la seguente:
creare una struttura che si occupi dei ragazzi (scuola superiore) e di giovani adulti affetti da “disturbi dello spettro dell'autismo”.
Chi verrà seguito dalla struttura dovrà essere autonomo per quanto riguarda la cura personale del proprio corpo, dovrà essere capace di eseguire piccoli compiti in autonomia.
I ragazzi saranno seguiti da educatori (formati sulla cura dell’autismo) per poter stabilire insieme il percorso didattico della scuola superiore. Dando la possibilità al ragazzo di creare un metodo di studio e poter affrontare eventuali difficoltà. Il servizio dovrebbe svolgersi nel pomeriggio (tre, quattro ore) dalle 14 alle 18.
Per quanto riguarda i giovani adulti si dovrebbero creare 2 gruppi uno alla mattina uno al pomeriggio (durata 4 ore) dove i ragazzi dovrebbero imparare un’attività artigianale seguito da un esperto e da educatori.
Sarebbe interessante anche condividere tra i due gruppi l’ora di mensa, dove sarebbe possibile avere un momento di condivisione comune.
La struttura vorremmo farla in un piccolo centro della regione Lombardia (ad esempio Crema)
In un posto il più silenzioso possibile o molto tranquillo con una discreta possibilità di accesso..
RISULTATO ATTESO
Il risultato atteso dal progetto, (di questo siamo pienamente convinti) è tracciare la via
ad altre attività analoghe, dove è possibile creare una rete sempre più fitta dove nessun
autistico sia lasciato solo nella sua disabilità.
Categoria principale
Localizzazione del progetto
Milano
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Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 19/4/2010
Ciao Marino!
Mi piace il tuo progetto. Diciamo che ho lo percepisco come uno di quei progetti kublaiani che può cambiare il mondo…almeno un pò! almeno un pò come Film Voices.
Se tiri giù una bozza di documento progettuale possiamo ragionarci tutti meglio.
Comunque due tre piccoli contributi:- i costi di cui parli, almeno per la parte personale, secondo me possono essere un pò ammortizzati, in parte facendo ricorso a persone che chiedono di fare il servizio civile, un pò facendo ricorso a pensionati volenterosi (es. alcuni musei pubblici affidano a questi pensionati tutta la vigilanza interna delle sale e ti assicuro, per esperienza diretta, che sono efficienti!)
- puoi trovare alleati interessanti sul tuo stesso territorio. Prova a guardare qui
- è vero come scrivi tu che “Esistono pochissimi datori di lavoro che assumono una persona affetta da autismo ad alto funzionamento”, ma è anche vero che esiste una legge dello stato che li obbliga a farlo (Legge 68-99 – inserimento lavorativo categorie protette)
Ciao, marco -
Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 17/4/2010
Ciao Marino
il tuo progetto mi piace. Mi piace soprattutto la tensione verso lo sviluppo del potenziale umano presente in ogni persona, anche in quelle affette da autismo.
E’ una sfida pedagogica non da poco che rispecchia pienamente le mie idee in ambito educativo.Non conosco, però, come ci si muove nei casi di autismo, tu che tipo di esperienze hai?
L’idea mi pare che sia ben chiara nella tua testa, ora si tratta di renderla “solida”.
Come fare?
a) fai ricerca: dovresti raccogliere materiale ed esperienza in ambito trattamento dell’autismo a livello educativo, altre strutture, il funzionamento degli insegnanti di sostegno nelle scuole normali, ecc…
b) Alleati: pensi di fare tutto da solo? devi capire chi può aiutarti e in che modo. Per esempio potresti contattare delle associazioni che si occupano di questi casi e invitarle a sposare il tuo progetto, potresti contattare dei genitori che potenzialmente sarebbero interessanti a mandare i loro figli in questa struttura, ecc…
c) fare due conti: quelli che hai fatto tu vanno bene, ma non tengono conto di tutti gli elementi implicati nella gestione di una struttura anche in termini di investimento oltre che di spese correnti. Fatto l’elenco dei costi, bisogna capire come coprirli attraverso diverse forme di entrate altrimenti non vai lontano, ecc..
d) Comunicazione: se abbiamo imparato qualcosa qui su Kublai, è che una buona comunicazione dell’idea, fin da sua forma embrionale, è fondamentale per sostenere tutti gli altri obiettivi, quindi ti esorto a darti da fare per studiare logo e parole che descrivano la tua idea immediatamente.Fatta tutta questa premessa, la mia domanda è: quanto sei pronto a sacrificare per realizzare questa idea?
Abbiamo imparato anche questo su Kublai: riesce a realizzare chi è pronto a dedicare tutto se stesso per almeno 1 anno -
Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 17/4/2010
Innanzitutto saluto tutti con un ideale abbraccio e vi ringrazio per l’ attenzione prestata.
Scusate l’ utilizzo non conforme del vostro spazio, e quindi l’ esposizione poco chiara che prometto di sistemare in modo più ordinato asap, compreso di fotografia personale.
Ringrazio Alberto per i consigli e i dubbi che potremo sviluppare insieme e soprattutto perchè mi dà occasione per chiarire meglio il mio approccio che è sfidante, o se preferite “omeopatico”; quanto al risvolto sociale penso sia lapalissiano e non necessiti di spiegazioni immediate.
Dunque, il progetto è dal mio punto di vista,l’ esatto contrario dell’ assistenzialismo, vale a dire mira a rendere il più possibile indipendenti dei soggetti che non sono considerati tali dalla società ma hanno le possibilità per esserlo o avvicinarsi il più possibile ad esserlo.
Allo stesso modo il soggetto autistico ad alto funzionamento è spesso considerato (scopriamo insieme se più o meno giustamente) l’ antitesi della creatività, proprio per questo l’ iniziativa vorrebbe svilupparne le potenzialità. Forse sarebbe più chiaro se prendessimo in considerazione solo metà del progetto descritto in precedenza vale a dire un artigiano – o chi per esso pittore pubblicitario etc etc – che segue insieme alle persone della struttura un percorso creativo contribuendo vicendevolmente ad arricchirsi. La parte didattica per me è propedeutica alla costruzione di un ambiente adatto a massimizzare le potenzialità dei soggetti. Ma se ci sono altre visioni su questo siamo pronti a verificarle assieme. -
Ottavia ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 17/4/2010
Ciao Marino,
il tuo progetto è molto interessante, soprattutto tenendo conto quanto poco si sappia sull’autismo e quanto inesistenti siano le strutture rivolte a questo tipo di disabilità.
Francamente non sono d’accordo con Alberto, credo che la componente creativa nel tuo progetto sia evidente, ovvero il coinvolgimento di artigiani disposti ad attivare laboratori specifici all’interno della struttura da voi creata.
E’ una grossa sfida la vostra! A che punto siete con il progetto? In bocca al lupo!!! -
Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 16/4/2010
Marino, ciao. Inizio da un commento tecnico: la cosa che hai scritto nel primo commento credo starebbe meglio nella casella di testo immediatamente sotto alla foto (dove poi tu la foto non l’hai ancora messa, anzi la metteresti?) La ragione è che i commenti “vanno sotto” man mano che se ne aggiungono di nuovi, mentre la casella di testo sta sempre in testa alla pagina.
L’altro commento che mi viene è di merito. Il tuo mi sembra – visto così – un progetto che attiene più alla sanità che alla creatività! Massimo rispetto, ovviamente, ma mi chiedo dove stia l’aggancio alla creatività. Due progetti kublaiani, anche loro interessati ad alcuni aspetti della salute, si sono dati delle risposte in termini di contaminazione tra terapia e role playing games (Domenico) e strumenti web 2.0 per fare comunicare pazienti e SSN (Linnea e il suo gruppo). Tu come ti poni?
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Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 16/4/2010
forma societaria più idonea: fondazione?
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Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 16/4/2010
Idee sparse (e le vostre sono benvenute) >
Vendita di un brand esclusivo.
Partecipazioni a fiere solidali e vendita oggetti
Festa annuale con coinvolgimento di genitori amici associazioni -
Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 16/4/2010
Un esempio con costi minimi:
2 educatori + 1 artigiano.
1 psicologo incontro settimanaleMattina: 09-13
2 gruppi da 3 persone. educatori Rapporto 1 a 3 + artigiano (laboratorio)pomeriggio: 14-16
2 gruppi da 2 persone. Educatori Rapporto 1 a 2 (scuola)pomeriggio 16-18
2 gruppi da 2 persone. Educatori Rapporto 1 a 2 (scuola)il gruppo scolastico è tutti i giorni dal lunedì al venerdì
il laboratorio è a giorni alterni lunedì, mercoledì, venerdì.
Ogni settimana/2 settimane incontro con psicologo.
La struttura dovrebbe partire con una buona flessibilità per poi arrivare a stabilizzarsi a seconda delle possibilità economica.
Inizialmente un calcolo dei costi molto (molto, molto) approsimativo rientra in un range 50.000- 70.000 euro annui.
La copertura di tali costi dovrebbe essere data da interventi privati – associazione annua iscritti – finanziamenti strutture sanitarie regionali – vendita oggetti - -
Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Progetto Autismo il 16/4/2010
L’idea che avevo in mente per il progetto è la seguente:
creare una struttura che si occupi dei ragazzi (scuola superiore) e di giovani adulti affetti da “disturbi dello spettro dell’autismo”.
Chi verrà seguito dalla struttura dovrà essere autonomo per quanto riguarda la cura personale del proprio corpo, dovrà essere capace di eseguire piccoli compiti in autonomia.
I ragazzi che seguiranno la scuola superiore saranno seguiti da educatori (formati sulla cura dell’autismo) per poter seguire insieme il percorso didattico della scuola superiore. Dando la possibilità al ragazzo di creare un metodo di studio e poter affrontare eventuali difficoltà. Il servizio dovrebbe svolgersi nel pomeriggio (tre, quattro ore) dalle 14 alle 18.
Per quanto riguarda i giovani adulti si dovrebbero creare 2 gruppi uno alla mattina uno al pomeriggio (durata 4 ore) dove i ragazzi dovrebbero imparare un’attività artigianale seguito da un esperto e da educatori.
Sarebbe interessante anche condividere tra i due gruppi l’ora di mensa, dove sarebbe possibile avere un momento di condivisione comune.
La struttura vorremmo farla in un piccolo centro della regione Lombardia (ad esempio Crema)
In un posto il più silenzioso possibile o molto tranquillo con una discreta possibilità di accesso.Bisognerebbe conoscere:
quante persone potranno accedere al servizio
quanti giorni alla settimana il servizio sarà in funzione
il rapporto educatori – ragazzi (nel caso del percorso scolastico)
il rapporto educatori – giovani adulti
la presenza dell’artigiano per l’intero processo produttivo (attualmente avremmo disponibilità di un artigiano settore orafo) - Vedi altro