• Marco ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 19/4/2010

    Ciao Marino!
    Mi piace il tuo progetto. Diciamo che ho lo percepisco come uno di quei progetti kublaiani che può cambiare il mondo…almeno un pò! almeno un pò come Film Voices.
    Se tiri giù una bozza di documento progettuale possiamo ragionarci tutti meglio.
    Comunque due tre piccoli contributi:

    - i costi di cui parli, almeno per la parte personale, secondo me possono essere un pò ammortizzati, in parte facendo ricorso a persone che chiedono di fare il servizio civile, un pò facendo ricorso a pensionati volenterosi (es. alcuni musei pubblici affidano a questi pensionati tutta la vigilanza interna delle sale e ti assicuro, per esperienza diretta, che sono efficienti!)

    - puoi trovare alleati interessanti sul tuo stesso territorio. Prova a guardare qui

    - è vero come scrivi tu che “Esistono pochissimi datori di lavoro che assumono una persona affetta da autismo ad alto funzionamento”, ma è anche vero che esiste una legge dello stato che li obbliga a farlo (Legge 68-99 – inserimento lavorativo categorie protette)
    Ciao, marco

  • Nicola ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 17/4/2010

    Ciao Marino

    il tuo progetto mi piace. Mi piace soprattutto la tensione verso lo sviluppo del potenziale umano presente in ogni persona, anche in quelle affette da autismo.
    E’ una sfida pedagogica non da poco che rispecchia pienamente le mie idee in ambito educativo.

    Non conosco, però, come ci si muove nei casi di autismo, tu che tipo di esperienze hai?

    L’idea mi pare che sia ben chiara nella tua testa, ora si tratta di renderla “solida”.
    Come fare?
    a) fai ricerca: dovresti raccogliere materiale ed esperienza in ambito trattamento dell’autismo a livello educativo, altre strutture, il funzionamento degli insegnanti di sostegno nelle scuole normali, ecc…
    b) Alleati: pensi di fare tutto da solo? devi capire chi può aiutarti e in che modo. Per esempio potresti contattare delle associazioni che si occupano di questi casi e invitarle a sposare il tuo progetto, potresti contattare dei genitori che potenzialmente sarebbero interessanti a mandare i loro figli in questa struttura, ecc…
    c) fare due conti: quelli che hai fatto tu vanno bene, ma non tengono conto di tutti gli elementi implicati nella gestione di una struttura anche in termini di investimento oltre che di spese correnti. Fatto l’elenco dei costi, bisogna capire come coprirli attraverso diverse forme di entrate altrimenti non vai lontano, ecc..
    d) Comunicazione: se abbiamo imparato qualcosa qui su Kublai, è che una buona comunicazione dell’idea, fin da sua forma embrionale, è fondamentale per sostenere tutti gli altri obiettivi, quindi ti esorto a darti da fare per studiare logo e parole che descrivano la tua idea immediatamente.

    Fatta tutta questa premessa, la mia domanda è: quanto sei pronto a sacrificare per realizzare questa idea?
    Abbiamo imparato anche questo su Kublai: riesce a realizzare chi è pronto a dedicare tutto se stesso per almeno 1 anno

  • Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 17/4/2010

    Innanzitutto saluto tutti con un ideale abbraccio e vi ringrazio per l’ attenzione prestata.
    Scusate l’ utilizzo non conforme del vostro spazio, e quindi l’ esposizione poco chiara che prometto di sistemare in modo più ordinato asap, compreso di fotografia personale.
    Ringrazio Alberto per i consigli e i dubbi che potremo sviluppare insieme e soprattutto perchè mi dà occasione per chiarire meglio il mio approccio che è sfidante, o se preferite “omeopatico”; quanto al risvolto sociale penso sia lapalissiano e non necessiti di spiegazioni immediate.
    Dunque, il progetto è dal mio punto di vista,l’ esatto contrario dell’ assistenzialismo, vale a dire mira a rendere il più possibile indipendenti dei soggetti che non sono considerati tali dalla società ma hanno le possibilità per esserlo o avvicinarsi il più possibile ad esserlo.
    Allo stesso modo il soggetto autistico ad alto funzionamento è spesso considerato (scopriamo insieme se più o meno giustamente) l’ antitesi della creatività, proprio per questo l’ iniziativa vorrebbe svilupparne le potenzialità. Forse sarebbe più chiaro se prendessimo in considerazione solo metà del progetto descritto in precedenza vale a dire un artigiano – o chi per esso pittore pubblicitario etc etc – che segue insieme alle persone della struttura un percorso creativo contribuendo vicendevolmente ad arricchirsi. La parte didattica per me è propedeutica alla costruzione di un ambiente adatto a massimizzare le potenzialità dei soggetti. Ma se ci sono altre visioni su questo siamo pronti a verificarle assieme.

  • Ottavia ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 17/4/2010

    Ciao Marino,
    il tuo progetto è molto interessante, soprattutto tenendo conto quanto poco si sappia sull’autismo e quanto inesistenti siano le strutture rivolte a questo tipo di disabilità.
    Francamente non sono d’accordo con Alberto, credo che la componente creativa nel tuo progetto sia evidente, ovvero il coinvolgimento di artigiani disposti ad attivare laboratori specifici all’interno della struttura da voi creata.
    E’ una grossa sfida la vostra! A che punto siete con il progetto? In bocca al lupo!!!

  • Mr ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 16/4/2010

    Marino, ciao. Inizio da un commento tecnico: la cosa che hai scritto nel primo commento credo starebbe meglio nella casella di testo immediatamente sotto alla foto (dove poi tu la foto non l’hai ancora messa, anzi la metteresti?) La ragione è che i commenti “vanno sotto” man mano che se ne aggiungono di nuovi, mentre la casella di testo sta sempre in testa alla pagina.

    L’altro commento che mi viene è di merito. Il tuo mi sembra – visto così – un progetto che attiene più alla sanità che alla creatività! Massimo rispetto, ovviamente, ma mi chiedo dove stia l’aggancio alla creatività. Due progetti kublaiani, anche loro interessati ad alcuni aspetti della salute, si sono dati delle risposte in termini di contaminazione tra terapia e role playing games (Domenico) e strumenti web 2.0 per fare comunicare pazienti e SSN (Linnea e il suo gruppo). Tu come ti poni?

  • Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 16/4/2010

    forma societaria più idonea: fondazione?

  • Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 16/4/2010

    Idee sparse (e le vostre sono benvenute) >

    Vendita di un brand esclusivo.
    Partecipazioni a fiere solidali e vendita oggetti
    Festa annuale con coinvolgimento di genitori amici associazioni

  • Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 16/4/2010

    Un esempio con costi minimi:
    2 educatori + 1 artigiano.
    1 psicologo incontro settimanale

    Mattina: 09-13
    2 gruppi da 3 persone. educatori Rapporto 1 a 3 + artigiano (laboratorio)

    pomeriggio: 14-16
    2 gruppi da 2 persone. Educatori Rapporto 1 a 2 (scuola)

    pomeriggio 16-18
    2 gruppi da 2 persone. Educatori Rapporto 1 a 2 (scuola)

    il gruppo scolastico è tutti i giorni dal lunedì al venerdì

    il laboratorio è a giorni alterni lunedì, mercoledì, venerdì.

    Ogni settimana/2 settimane incontro con psicologo.

    La struttura dovrebbe partire con una buona flessibilità per poi arrivare a stabilizzarsi a seconda delle possibilità economica.
    Inizialmente un calcolo dei costi molto (molto, molto) approsimativo rientra in un range 50.000- 70.000 euro annui.
    La copertura di tali costi dovrebbe essere data da interventi privati – associazione annua iscritti – finanziamenti strutture sanitarie regionali – vendita oggetti -

  • Marino ha pubblicato un commento nel gruppo Logo del Progetto di Progetto AutismoProgetto Autismo il 16/4/2010

    L’idea che avevo in mente per il progetto è la seguente:

    creare una struttura che si occupi dei ragazzi (scuola superiore) e di giovani adulti affetti da “disturbi dello spettro dell’autismo”.
    Chi verrà seguito dalla struttura dovrà essere autonomo per quanto riguarda la cura personale del proprio corpo, dovrà essere capace di eseguire piccoli compiti in autonomia.
    I ragazzi che seguiranno la scuola superiore saranno seguiti da educatori (formati sulla cura dell’autismo) per poter seguire insieme il percorso didattico della scuola superiore. Dando la possibilità al ragazzo di creare un metodo di studio e poter affrontare eventuali difficoltà. Il servizio dovrebbe svolgersi nel pomeriggio (tre, quattro ore) dalle 14 alle 18.
    Per quanto riguarda i giovani adulti si dovrebbero creare 2 gruppi uno alla mattina uno al pomeriggio (durata 4 ore) dove i ragazzi dovrebbero imparare un’attività artigianale seguito da un esperto e da educatori.
    Sarebbe interessante anche condividere tra i due gruppi l’ora di mensa, dove sarebbe possibile avere un momento di condivisione comune.
    La struttura vorremmo farla in un piccolo centro della regione Lombardia (ad esempio Crema)
    In un posto il più silenzioso possibile o molto tranquillo con una discreta possibilità di accesso.

    Bisognerebbe conoscere:
    quante persone potranno accedere al servizio
    quanti giorni alla settimana il servizio sarà in funzione
    il rapporto educatori – ragazzi (nel caso del percorso scolastico)
    il rapporto educatori – giovani adulti
    la presenza dell’artigiano per l’intero processo produttivo (attualmente avremmo disponibilità di un artigiano settore orafo)

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